LETTERA
QUASI VEGETARIANA, AMICA DELLA MEDICINA AYURVEDICA E DELL’OMEOPATIA
Gentile Dr Valdo Vaccaro, mi chiamo Lidia e ho 51 anni. Navigando ho scoperto per caso il suo blog e l’ho trovato molto interessante. Sono una quasi-vegetariana e mangio qualche volta sporadicamente petto di pollo. Mi nutro di riso basmati, dhal, legumi, frutta, verdura, pochissimo latte (uso latte di mandorla o di soia o di riso), yogurt, fiocchi di latte, soia, seitan, mangio cibi cucinati da me e biologici, la cioccolata fondente è il mio peccato di gola. Mi curo da 20 anni con l’ayurveda e omeopatia.
PUO’ REGREDIRE O NO CON UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE?
Non ho problemi di salute. L’unico fastidio è la safena della gamba destra. Sono quasi 30 anni che è evidente intorno al ginocchio. Non mi causa gonfiori, né arrossamenti o dolori, sento solo fastidio quando sono in piedi ferma o seduta per lungo tempo. Al contatto è calda e, per una donna, è soprattutto un problema estetico. Sono infatti condizionata ad indossare solo pantaloni. Volevo un suo parere per quanto riguarda interventi chirurgici o altro. Non credo che solo con l’alimentazione corretta possa regredire. La ringrazio per la sua cortese attenzione.
Lidia
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RISPOSTA
GROSSE RISERVE SULL’OMEOPATIA E DIVERSI APPUNTI ALL’AYURVEDICA
Ciao Lidia. Sull’Ayurvedica è giusto prendere quello che ha di buono scartando il resto, come del resto nella medicina cinese. Le più grosse critiche alle cure indiane arrivano dalla stessa Aneka Gandhi, forse la donna più esperta ed avanzata del pianeta in fatto di salute e di etica alimentare. Sull’omeopatia ho detto diverse volte che, pur rispettando molti terapeuti bravi e sensibili che operano sotto questo simbolo, sono drasticamente contrario sia all’idea allopatica della medicina ufficiale che all’idea omeopatica, trattandosi sempre di spiccata curomania del sintomo, anche se con altre modalità.
ANEKA GANDHI E MARION NESTLE, MAGNIFICHE AUTORITÀ MONDIALI
Sei una persona sensata e ordinata, disposta ed aperta ai miglioramenti. Se non credi alla carne, sarà opportuno che il pollo lo lasci vivere finché vuole, perché ha gli stessi diritti degli altri animali, incluso il cane e il gatto, ed anche perché la carne di pollo non ha niella di meno e di diverso delle altre carni, per cui ti acidifica e compromette il tetto proteico dei 24 grammo/giorno, al pari della bistecca e dei salumi, se non ancora peggio. Non è solo questione di Aneka Gandhi e di Marion Nestlé, una coppia di donne tanto diverse quanto magnifiche nella loro battaglia per una nutrizione all’altezza della scienza e dell’etica, sulla perfetta scia della Florence Nightingale. A voi donne spetta il compito storico di dare una scrollata a questo mondo male impostato e male diretto da un potere maschile inadeguato e rimbecillito oltre ogni limite di tolleranza.
PARLIAMO DI VENE E DI TONACHE
Veniamo però alla tua questione principale. Siamo nel settore della circolazione, dell’insufficienza venosa, dell’insufficienza linfatica, delle rotture, delle lacerazioni, delle ulcere cutanee e delle flebiti, per cui dobbiamo dire qualcosa su vene e arterie. Le vene sono dei condotti o dei vasi sanguigni dotati di una parete a 3 stadi. Tonaca intima (cellule epiteliali estremamente piatte, ciabatta endotelio), tonaca media (strato intermedio muscolare, più sottile di quello delle arterie), e tonaca avventizia, la più esterna, formata dal tessuto connettivo composto da collagene ed elastina.
LA LINFA È MOVIMENTATA DALL’ESERCIZIO FISICO, BASILARE PER SCONFIGGERE LA STASI VARICOSA
Il sistema venoso degli arti inferiori è composto da A) Sistema venoso profondo, B) Sistema venoso superficiale, C) Sistema venoso perforante (150 venuzze in tutto che tengono in comunicazione i tre strati). Grazie ai muscoli del polpaccio e della coscia, che durante i nostri movimenti spremono le vene e, vincendo la forza gravitazionale, portano il sangue in alto, avviene il processo del ricambio, favorito anche da molte valvole che si trovano negli arti inferiori e si aprono all’arrivo del sangue per richiudersi dopo il suo passaggio, impedendo il reflusso del medesimo verso il basso. Questi dati fanno riflettere sulla importanza fondamentale del movimento, della respirazione e della aerobica, nel dinamizzare il sistema linfatico che non usufruisce se non molto indirettamente di una pompa cardiaca, come avviene invece per il sangue.
CIRCUITO SANGUIGNO E CIRCUITO LINFATICO
Sappiamo come nel nostro sistema cardiocircolatorio il sangue porti con sé l’anidride carbonica o l’ossido di carbonio CO2, più le sostanze di scarto (fisiologica moria cellulare da smaltire in continuazione), i nuovi veleni ingeriti, i vecchi veleni che il corpo tenta di mandar fuori (specie in concomitanza con situazioni favorevoli tipo relax e riposo vacanziero, o tipo miglioramento dieta, o tipo assorbimento solare). Il sangue venoso marcia dalla periferia verso il centro, verso il cuore destro che lo manda a depurarsi e a ri-ossigenarsi nei polmoni, dove esso scarica la CO2 e si rifornisce di ossigeno (sangue arterioso ossigenato) e di azoto (sangue nutrito ed azotato).
CONTRAZIONI TONICHE-FASICHE-VEGETATIVE COME FATTORI EMODINAMICI
Negli arti inferiori si riconoscono due grossi distretti venali superficiali che sono la vena Grande Safena (che prende origine dalla vena femorale e drena nelle vene profonde gran parte della circolazione delle gambe) e la Piccola Safena che drena nelle vene profonde il contenuto sanguigno della parte posteriore delle gambe. E’ importante, per capire la patologia varicosa, quali siano i fattori emodinamici. Si parla di contrazioni toniche (forza della muscolatura), contrazioni fasiche (pompa muscolare durante il movimento) e contrazioni vegetative (regolate automaticamente dal sistema involontario vegetativo).
SAFENA PATOLOGICA SIGNIFICA VENA DILATATA, CAUSATRICE DI VARICI E VENE VARICOSE
Si parla di safena patologica, in breve safena, per dire di una vena interna ingrossata, considerata causa di varici e di vene varicose. Le sue valvole, nate con lo scopo di non-far-tornare-indietro il sangue che sale verso il cuore, non sono più capaci di svolgere il loro compito, per cui il sangue venoso grava sulla gamba, e tende a dilatare le vene rendendole varicose, ossia allargate e deformate. Nei tempi andati i chirurghi intervenivano sfilando la vena dal dorso del piede, e lasciando l’ultimo tratto corto finale, detto stripping, ma dopo qualche anno si presentavano le recidive.
CALO NELLE OPERAZIONI E INTENSIFICAZIONE DEI FARMACI
Al che è subentrato il piccolo intervento in anestesia locale (flebotomia ambulatoriale) senza ricovero, e anche la scleroterapia, con iniezione di una schiuma capace di chiudere la safena. Laser-flebotomia e scleroterapia non hanno alcun effetto se non di tipo ritoccante ed estetico sulle piccole varici. Alla fine sta prevalendo anche in medicina una tendenza a non intervenire chirurgicamente, visto che la safena resta sempre sana (in tutto o in parte), e potrebbe anche risultare utile per la sostituzione di una eventuale arteria ostruita, per cui non v’è necessità di eliminarla. Niente chirurgia dunque ma diversi farmaci antinfiammatori e fluidificanti, più alcuni consigli condivisibili ed improntati al buon senso, tipo il fare moderato sport con uso della calza elastica, o nell’evitare la posizione del troppo-in-piedi, o nel concedersi delle frequenti pause con piedi alzati oltre il cuore.
COL CIBO SI PUÒ CERTAMENTE GUARIRE, PURCHÉ SIA QUELLO GIUSTO
I sintomi sono di pesantezza e di dolore, con arti costantemente freddi e rigidi. Inoltre, come da te accennato, ci sono i problemi estetici. Tu pensi che con l’alimentazione non si possa porre riparo? Forse con l’alimentazione ayurvedica, dove la caseina non manca. Forse in medicina ed omeopatia, dove mancano la vitalità e i colorii dei flavonoidi di frutta e verdura. In realtà si può fare moltissimo con l dieta vegancrudista, inserendoci in particolare i flavonoidi, gli antocianosici, il mirtillo, l’uva spina, le uve nere, le ciliegie, le fragole, le more, il succo di cavolo i pomodori, il prezzemolo, il carciofo, il cardo, il tarassaco, i pomodori, il prezzemolo, e un po’ tutti i frutti e le verdure più colorate del mondo vegetale.
FEGATO, RENI, COLON E MICROCIRCOLAZIONE NEL MIRINO
L’obiettivo rimane quello di debellare le congestioni del fegato, della bile e del colon, nonché di funzionalizzare al meglio milza, pancreas e sistema renale, riequilibrando pure il sistema ghiandolare. Tutte cose ottenibili migliorando la circolazione e soprattutto la micro-circolazione, la funzionalità della enorme rete di capillari, venale ed arteriose, che pare avere una lunghezza equivalente non a 50-100 km, come dettomi da un medico di alto livello al quale avevo posto la domanda trabocchetto, ma alla distanza tra Roma e Pechino moltiplicata per sette volte, necessaria ad alimentare e ripulire i nostri 75-100 trilioni di cellule, tanto siamo complessi e ricchi, e tanto follo siamo a non capirlo e a non rispettarci mai abbastanza.
Valdo Vaccaro
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