Qualche consiglio aggiuntivo per la cervicale e per lacrimazione eccessiva
LETTERA
Valdo caro, ti porgo una bella testimonianza di guarigione. Dopo anni di cure e di cambiamenti di alimentazione, posso dirti che ho risolto i miei problemi di rosacea in viso. La mia cura si chiama Frutta. Ho deciso di seguire i tuoi consigli e ho adottato un regime prevalentemente frugivoro, meloni estate ed inverno, uva, cachi, fichi in abbondanza di giorno e alla sera qualche verdura ed amido, ma in piccole dosi per non perdere la bella Vitalità del cibo crudo.
Ti chiedo un piccolo consiglio, se non disturbo. Ultimamente mi ritrovo con qualche problema di rigidità e dolore alla cervicale ed occhi che lacrimano. Può essere una crisi eliminativa? Non vorrei modificare la mia alimentazione, ma il dolore peggiora dopo i pasti, pur se di sola frutta. Grazie per come mi hai accompagnata sino a qui! 🌷 Alessandra
RISPOSTA
OGNI NUOVA TESTIMONIANZA È MOTIVO DI GRANDE SODDISFAZIONE
La rosacea, spesso associata all’acne, è una patologia fastidiosa e non facile da superare. Tu stessa ammetti di averla subita per diversi anni. E quindi mi rallegro con te per averla finalmente risolta. Una testimonianza di assoluto valore. La apprezzerai ancora di più non appena spariranno i dolori alla cervicale e gli occhi lacrimosi.
RIMEDI NATURALI PER LA CERVICALE
L’infiammazione delle prime due vertebre della colonna vertebrale, che è poi la cervicale, viene localizzata all’altezza del collo, con un dolore che a volte scende verso spalle e braccia causando torcicollo, formicolio, tachicardia, intorpidimento e rigidità. Una questione di posture sbagliate e di stress. La cosa migliore da farsi è produrre vibrazioni e calore nelle zone dolenti mediante massaggi, auto-massaggi e tecniche shiatsu tipo il darsi tanti schiaffetti con i palmi di entrambe le mani. Utili anche esercizi regolari di stretching e allungamento del corpo. Anche lente rotazioni orarie ed antiorarie del capo possono essere d’aiuto. Idem per le camminate all’aria aperta e il trekking abbinato a respirazione ritmata.
CONSIGLI PER GLI OCCHI LACRIMOSI
In condizioni normali le lacrime costituiscono un elemento che idrata e ripulisce la superficie della congiuntiva, membrana che circonda la parte esterna dell’occhio e la parte interna delle palpebre, formando un sacco idratato dal liquido lacrimale. L’eccesso di lacrime è una anomalia che riguarda l’interno dell’occhio, per cui le lacrime non riescono a trovare una via d’uscita. Le lacrime non drenate formano ristagno e possono causare una infiammazione batterica. Nella maggioranza dei casi si parla di leggera forma di congiuntivite, oppure si tratta di semplice ostruzione a livello del dotto lacrimale, dovuti a vari motivi.
Tener presente che gli occhi non sono soltanto lo specchio dell’anima ma anche lo specchio del corpo, per cui sono vulnerabili e soggetti a minuscole ostruzioni, irritazioni di tipo endogeno e ambientale-esterno, oltre che comportamentale, come l’eccessivo uso di computer e di luce artificiale. Ci possono essere di mezzo problema legati al ciclo mestruale e a qualche forma di impigrimento circolatorio. Nel 90% dei casi il problema si risolve spontaneamente migliorando ed ovviando a tali fattori. Anche qui è utile effettuare dei piccoli e delicati massaggi intorno agli occhi. Per qualche impacco esterno le erbe più indicate solo la camomilla, la calendula e l’eufrasia. Esporre il viso al sole e fare esercizi di rotazione occhi secondo le tecniche del dr Bates può risultare utile.
AMPLIAMENTO DELLA DIETA
In tutti i disturbi del corpo ci può essere presenza di crisi eliminativa. Nel caso tuo poi hai slavato e depurato per bene il tuo organismo mediante una dieta prevalentemente fruttariana, ed è pertanto assai probabile tale ipotesi. Il fatto comunque che il dolore peggiori dopo i pasti è un piccolo segnale che fa riflettere. Significa come minimo che c’è qualche margine per migliorare ulteriormente la digestione, ricorrendo anche a un apporto alimentare più ampliato e variato. Non occorre fare grosse modifiche, ma a mio avviso qualche ritocco in direzione più verduriana potrebbe aiutarti. Più semini e più noci, più germogli (leggi la mia guida alla produzione casalinga), più radicchi in particolare, più valeriana o soncino, più tarassaco, più cavoli, cavolini, carote, patate e patate dolci. Direi di mantenere la mattina e il tardo pomeriggio per spremute, succhi e frutta come al solito, inserendo però un piatto abbondante di verdure crude come esordio a pranzo, seguito da un secondo piatto di cibo calorico e leggermente cotto. Idem per la cena, riducendo magari il quantitativo di verdure crude a vantaggio di verdure cotte o saltate in padella, valido specie per spinaci e bieta.
Valdo Vaccaro
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