LETTERA
SOFFRO DI ACUFENI DA DIVERSI ANNI
Caro Valdo, inutile dilungarmi su complimenti per un Blog che seguo da anni. Soffro di acufeni da 6 o 7 anni. Da un mese il sibilo è aumentato sino a impazzire. Davvero difficile non andare in depressione e vivere serenamente.
POSSO ELIMINARLO ANCHE SE CRONICO?
Ritieni possa eliminarlo in qualche modo anche se cronicizzato da anni? Ho 44 anni. Sono vegetariano. Applico il digiuno periodico. Grazie mille per il tempo che vorrai dedicarmi.
Raffaele
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RISPOSTA
OTITE CRONICA CON SIBILO ALLA PARTE INTERNA DELL’ORECCHIO
Ciao Raffaele. L’otite è una infiammazione che colpisce la zona auditiva. Possiamo avere otite esterna, otite media e otite interna. Se l’infiammazione è esterna non ci sono grossi problemi, ma se invece riguarda la parte media ovvero il timpano si va già verso il ronzio e la sordità. Se poi coinvolge la parte interna, con danni alle cellule ciliate cocleari presenti nella coclea, componente dell’orecchio interno, il rischio è che l’infiammazione si estenda al cervello manifestando meningite o encefalite.
FASTIDIO INSOPPORTABILE ED INVALIDANTE
Il ronzio chiamato acufene è un disturbo diffuso che coinvolge il 20% della popolazione. Si tratta di patologia fastidiosa che rende la vita un incubo. Ovvio che il fenomeno sia fastidioso ed invalidante, per cui si ripercuote negativamente sulle attività quotidiane compromettendo la qualità della vita. La buona notizia è che si tratta di un fenomeno temporaneo e reversibile.
CAUSE DI ACUFENE
Le cause dell’acufene vanno ricercate in disturbi neurologici, in carenze minerali e vitaminiche, in ipertensione, in precedenti terapie farmacologiche o vaccinali, nei medicamenti praticati contro morbillo, scarlattina, tifo, difterite, nel vivere in ambienti rumorosi, nella formazione di tappi di cerume alle orecchie. Ma la causa principale sta sempre nel ventre, negli intestini, nel solito sangue guasto e viscoso che non scorre a dovere, nella disbiosi intestinale che libera dei gas leggeri e risalenti che cercano sfogo verso l’esterno, congestionando la testa, alterando la funzionalità dei centri nervosi, dando luogo ad affezioni agli occhi, al naso e alla gola.
LE COSE DA NON FARE
Evitare nel contempo tutte le incongruenze alimentari. Niente caffè, the, zuccheri raffinati, cole, bibite, fumo, farmaci, aspirine, cibi spazzatura. Evitare rumori ed evitare auricolari. Niente interventi chirurgici, visto che lasciano immutate le cause e creano solo nuove alterazioni e complicazioni.
I RIMEDI NATURALI VERTONO SU CIBI LEGGERI, SU ATTIVITÀ FISICA E SU SONNI PROFONDI
Terapie naturali ed efficaci non mancano. Pasti leggeri e digeribili innanzitutto, e ci riferiamo a frutta e vegetali di ogni genere con prevalenza nel crudo. Il tutto va associato a regolare attività fisica e a abbondante traspirazione cutanea, a intelligente respirazione addominale, a camminate e nuoto, ad esposizione solare, a riposo e a un buon sonno notturno secondo i principi dei cicli circadiani, a frizioni fredde al mattino, a giornalieri bagni alla regione genitale che riattiva e normalizza la circolazione dandole un potere balsamico per la salute di tutto l’organismo. Il soggetto che coltiva il sonno mangerà sempre con appetito. Chi non sa o non può dormire invece non avrà mai ottimi segnali di fame da parte dei suoi sensori. Bagni freddi ai piedi per circa 2 minuti per decongestionare la testa dalle accumulazioni di sangue.
PIÙ MELATONINA, PIÙ ZINCO E MENO IPERTENSIONE
Si dovranno privilegiare alimenti vitali e vibranti, ricchi di melatonina, come olio d’oliva, pomodori, noci, e alimenti ricchi di zinco come legumi, semi di zucca, semi di papavero, semi di chia, sedano, cioccolato scuro, germe di grano, olio vergine di cocco (2 cucchiai al giorno per 30 giorni come cura intensiva). Inserire regolarmente l’ananas fresco e non in scatola, come efficace anti-infiammatorio. Per contrastare l’ipertensione serviranno uvetta, datteri, sedano, finocchio fragole, lamponi, alghe, the di biancospino. L’olio di senape serve per stimolare il sistema immunitario e la corrente sanguigna.
Valdo Vaccaro
Ho avuto un problema analogo nel 2005.
Dopo due mesi di cure "tradizionali" nessun risultato e verdetto finale: è cronico ! Dovrai conviverci per sempre !
Era da impazzire, non potevo stare così. Dal chiropratico: due sedute. Sparito e mai più ritornato.
Riporto la mia esperienza senza nessuna pretesa, semplicemente da aggiungere ai consigli elencati dal dott. Vaccaro.
Aggiungo una storiella correlata che mi ha permesso di intuire la possibile soluzione dal chiropratico a cui mi rivolgevo per la prima volta: il medico mi aveva detto di non fare più nuoto. Io però, dopo un primo periodo in cui avevo accettato di non evitarlo, ho voluto riprendere a farlo nonostante le vertigini associate agli acufeni. Beh … dopo una serie di 100 vasce circa … esco ed è tutto sparito ! Questo mi permette di intuire che forse il problema è alla colonna che comprime qualche nervo e così provo ad andare dal chiropratico che mi conferma la cosa e procede …. prima seduta da incubo ! Stavo peggio di prima … stavo malissimo …. poi ho cominciato a sentirmi meglio e nella seduta succesiva ( due giorni dopo ) tutto sparito !
Errata corrige: … dopo un primo periodo in cui avevo accettato di evitarlo … cioè per un paio di mesi non ho fatto nuoto seguendo i suoi consigli ….
Preciso che il miglioramento ottenuto col nuoto era temporaneo … per questo poi mi rivolsi al chiropratico. Durava qualche ora poi tornava.