LETTERA
IL DUBBIO SULLE PATATE
Buongiorno Valdo. Come procede l’estate? Spero tutto bene. A me a meraviglia. Continuo nella mia dieta vegana crudista tendenziale senza timori. Qualche giorno fa le avevo chiesto un parere su Ehret e su alcuni cibi da lui banditi mentre consigliati da lei e altri igienisti, relativi a cereali e patate. Mi resta sempre il dubbio sulle patate. Meglio ben cotte in modo da scaricare tutto l’amido presente, o cotte in maniera conservativa, cioè in maniera tale che restino ben solide quando si infilza la forchetta?
UN GRANDE AUTORE DA NON DIMENTICARE
Infine, volevo chiederle un parere su Romolo Mantovani. Lo si può definire un naturopata più che un igienista. Leggendo il suo testo “Il libro delle cure naturali”, mi son resa conto di quanto vicino sia stato alla visione igienista. Non soltanto dal punto di vista alimentare ma soprattutto da quello spirituale. Lei lo conosce? Cosa ne pensa? Cosa pensa dell’argilla che consiglia di assumere per ogni tipo di disturbo? Un saluto dalla Sicilia! Graziella
RISPOSTA
LE PATATE NON DEVONO ESSERE IRRADIATE E NON VANNO STRACOTTE
Ciao Graziella. Per domande singole su alimenti e sulle patate avrei difficoltà a rispondere. Arrischierei di affondare. In ogni caso meglio la patata non stracotta. Veniamo invece a Romolo Mantovani.
ROMOLO MANTOVANI MERITA DI ESSERE CONOSCIUTO MEGLIO
Romolo Mantovani (1894-1992) è stato il più grande naturopata italiano, eppure in Italia sono poche le persone che associano questo nome ai consigli ispirati che quest’uomo ha con pazienza diffuso. Nato nel 1893 in provincia di Vicenza dopo l’esperienza al fronte, malato e debilitato a causa della fatica e delle sofferenze subite, si avvicina alle pratiche naturali, riponendo in esse una fede ed una speranza incrollabili. La guarigione integrale che egli stesso sperimenta lo portano a desiderare di diffondere le potenzialità delle cure naturali e si trasferisce quindi a Milano.
AUTORE DI TESTI SPIRITUALI E NATURISTI SULL’AUTOGUARIGIONE
Ma Milano non è pronta alla sua cultura pionieristica. Non si rivela la città aperta che immaginava. Si trasferisce allora a Parigi, più sensibile ai problemi di salute e di guarigione, e fonda l’associazione e la casa editrice Amore e Vita che pubblicherà testi etici, naturisti e riguardanti il metodo di auto-guarigione integrale. L’associazione si troverà ad ospitare grandi maestri che influenzeranno per sempre la vita di Mantovani, tra cui Aivanhov.
UN PRECURSORE STORICO IN TEMA DI SALUTE
Molte delle continue ricerche ed esperienze di Mantovani si concentrano sulle cure naturali, i bagni d’acqua fredda, la respirazione integrale e l’argilla di cui Mantovani è un precursore. Inoltre l’alimentazione ha uno spazio di riguardo per il potere guaritore della frutta, soprattutto del limone. Non mancano gli aspetti spirituali. Non mancano i riferimenti a Gesù di Nazareth come esempio di salute, libertà e amore. Mantovani provava amore compassionevole verso il prossimo e soprattutto verso i più indifesi e i più bisognosi.
FAMA GIUSTIFICATA A LIVELLO EUROPEO
Gli scritti di Mantovani sono diversi, tutti intensi e di gran livello. Scritti inclusi spesso nei suoi libri, pubblicati anche in Italia da Edizioni Mediterranee. Altri testi appartengono alla rivista di cui era direttore, L’Ora d’Essere. La sua opera più significativa è senz’altro Il Libro delle Cure Naturali, in cui sono racchiusi i metodi essenziali di guarigione radicale di cui ha fatto esperienza nel corso degli anni. La sua fama si estese in tutta Europa dove tenne conferenze e diede consulti anche a medici ospedalieri per casi disperati che Mantovani risolse spesso con le sue tecniche.
AUSPICO CONTATTO CON EDIZIONI MEDITERRANEE
Visto che sei stata così brava a documentarti, ti sarei grato se segnalassi il presente scritto a Edizioni Mediterranee. Sono infatti interessato a ricevere sia il testo che gli scritti correlati del Mantovani, che non ho in biblioteca e che avrò cura di citare ancora. Mi pare superfluo aggiungere che condivido senza riserve l’opera di questo fondamentale autore di casa nostra.
Valdo Vaccaro
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