LETTERA
41 ANNI CONTRASSEGNATI DA VITALITÀ DIROMPENTE
Caro Valdo, stimo profondamente la tua attività di ricerca e di divulgazione. Sono vegano da 21 anni, tendenzialmente crudista, salutista e attuo una dieta dissociata quando possibile, medito e faccio apnea. Ho 41 anni, energia e vitalità dirompente che spesso sorprende me stesso, mi sento intriso di meravigliosa salute e bellezza.
B12 AI MINIMI E OMOCISTEINA OLTRE IL RANGE
Mi hanno convinto a fare gli esami di B12 ed omocisteina, mai fatti in vita mia. I risultati parlano di B12 inferiore a 50 e di omocisteina a 26, entrambi decisamente fuori da ogni range.
CONTA PIÙ LA PROPRIA PERCEZIONE DAL VIVO O I VALORI TABELLARI?
Se vorreste rispondermi vi pongo una domanda filosofica esistenziale: ha più valore la reale percezione di sé e della propria salute emotiva fisica e spirituale o dei numeri tabulati in range max min che ogni tanto FDA sposta per questioni economiche? Quale il reale punto di equilibrio? Grazie per l’attenzione.
Un caro saluto, con stima.
Jacopo
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RISPOSTA
IL CORPO È FEDELE CARTINA TORNASOLE DELLA SALUTE
Ciao Jacopo. Ho sempre pensato che l’attento ascolto del proprio corpo, il sentirsi bene, in perfetto equilibrio ed in forma fisica, mentale e spirituale rappresentano la garanzia massima del nostro stato di salute, e lo continuo a pensare. Il corpo in altre parole non illude e non imbroglia. Lo potrebbe fare in modo parziale e temporaneo ed apparente, sotto l’azione di sostanze stimolanti in uno che non è a posto. Ma non certo in chi si comporta tutti i giorni in modo costruttivo e virtuoso.
LE TABELLE SONO SCHEMI FISSI SVIANTI E SOGGETTI A INTERPRETAZIONE
Ovvio che il termine vitalità dirompente non fa parte della terminologia medica e tanto meno delle tabelle della FDA, manipolate in lungo e in largo. Nel caso specifico, il medico che si trova di fronte a una B12 inferiore a 50 esprimerà previsioni catastrofiche e ti prescriverà una cura integratrice di B12, con iniezioni e pastiglie, nulla sapendo del fatto che la B12 bassa è indice di straordinaria fluidità del sangue e di attiva ed indisturbata presenza di vitamina C naturale, e dunque di ottima funzionalità immunitaria.
METODI NATURALI DI SOSTEGNO ALLA B12
Da rilevare poi che, nel tuo caso specifico, la vitamina B9 o i folati saranno sicuramente alti oltre il range, a naturale compensazione della bassa B12. Il rimedio naturale, per spingere i valori in alto quel tanto che basta a non creare dubbi e perplessità, sta nell’assumere qualche cereale integrale e qualche semino in più, qualche alga e qualche cucchiaino di germe di grano in più, e mantenendo il solito buon apporto di verdure crude, di germogli e di frutta. Dovunque abbonda il gruppo vitaminico B, specie B1, B2, B3, B5, ed in particolare B6 e B9, abbonda pure la B12, salvo che non sussistano delle pesanti alterazioni gastrointestinali, salvo che una persona mangi malissimo e digerisca peggio, compromettendo la produzione interna fisiologica di B12.
METODI NATURALI DI ABBASSAMENTO OMOCISTEINA
Quanto all’omocisteina leggermente alta, essa non rappresenta motivo di preoccupazione cardiaca in un vegano, visto che i vegani hanno valori assai bassi nel colesterolo LDL e nei trigliceridi. Volendo puntare a un abbassamento dell’omocisteina, ovvero a una desulfurizzazione intensiva del corpo, basterà assumere più betaina, sostanza che si trova abbondante nelle bietole rosse e nello spinacio, entrambe risorse naturali ottime, anche se troppo ricche di acido ossalico per farne uso esagerato.
PIANO CON L’ACIDO OSSALICO
L’acido ossalico si trova principalmente in pomodori, spinaci, the, cacao, bietole rosse, portulaca, acetosella. È leggermente tossico perché lega il calcio rendendolo non più disponibile al nostro organismo. Inoltre i cristalli di calcio che precipitano provocano dei danni al tessuto renale e vasale. Ma bisognerebbe consumarne quantità notevoli che il corpo stesso rifiuterebbe. Nessuno va infatti ad assumere 3 kg di pomodori, o un chilo e mezzo di spinaci nello stesso pasto!
Valdo Vaccaro
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LETTERA 2
RISPOSTE ANTITETICHE
Buongiorno Valdo, De Petris e Berrino mi danno una risposta antitetica alla tua. Gentilmente ti chiedo di dare una lettura. Berrino mi dice “Caro Jacopo, non prenda rischi, se la sua B12 è bassa vuol dire che la sintesi endogena da parte dei suoi batteri intestinali non è sufficiente. Il rischio di danni neurologici è serio. Se non intende consumare cibi di provenienza animale, uova di galline felici, assuma la B12 in pillole. A presto”. Berrino.
PREOCCUPAZIONE PER L’OMOCISTEINA ALTA
La De Petris mi telefona dicendomi che è molto preoccupata del mio stato di salute e l’omocisteina così alta mi potrebbe creare problemi cardiovascolari importanti anche fatali. Mi dice di non essere estremista e di prendere immediatamente B12 in capsule. Dice che ogni tipo di alimento non può far aumentare la mia B12, tranne un’alga ma dovrei mangiarne in quantità esagerata.
VISIONI DIFFERENTI CHE VORREI MEGLIO COMPRENDERE
Valdo, onestamente cosa ne pensi tu? Avete visioni differenti, e per me siete tre punti di riferimento importanti. Ti ricordo che la mia B12 sta sotto il livello 50 e l’omocisteina sta a 27. Spero in una tua risposta. Con stima.
Jacopo
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RISPOSTA 2
NIENTE POLEMICHE MA STRENUA E COERENTE DIFESA DELLE MIE POSIZIONI
Ciao Jacopo. A ognuno le sue diversità e ad ognuno i suoi percorsi. Non intendo mettermi in polemica con dei colleghi verso i quali provo tutto il rispetto possibile. La mia ben nota refrattarietà verso farmaci e integratori ed anche verso visite e controvisite, analisi e controanalisi utili solo a mantenere la gente sul chi va là e in stato di agitazione continua, è comunque un dato di fatto.
I TEST NON SONO AFFIDABILI E NON SONO PREDITTIVI
Sulla B12 preferisco pure io il ricorso a qualche ovetto felice in più, come dice Franco Berrino, tanto per dire. Vedi pertanto che le differenze non sono poi così drammatiche. Rimangono valide poi le mie obiezioni sulla scarsa affidabilità dei test. Pesare una sostanza imponderabile come la vitamina B12 non è mai una cosa agevole. Vai da 3 laboratori diversi e ti daranno 3 valori diversi. Fai degli esami in giorni diversi ed in ore diverse e otterrai valori diversi.
SULLA B12 SI PARLA MOLTO E SI DICE POCO, PER CUI REGNA LA DISEDUCAZIONE
I dati del range, soprattutto i dati relativi ai minimi, sono stati pesantemente manipolati dalla Fda, portandoli dal livello 80 fissato nel dopoguerra dalla WHO a quello attuale di 180 pg/ml, stabiliti per l’appunto da parte della Food and Drug Administration, in concomitanza con i suoi noti sfrafalcioni sui range di proteine animali da assumere (300, e poi via via 250, 200, 150, 75 e oggi 24 g/giorno!). Di questo se ne parla poco e niente e si commette così una imperdonabile omissione informativa.
IMPORTANZA PRIORITARIA DEI FOLATI E DELLA VITAMINA C
Da rilevare inoltre che, se uno intende lavorare coi dati tabellari, a una B12 fisiologicamente bassa tipica dei vegani rigorosi, corrispondono in genere una B5-una B6 e particolarmente una B9-acido folico assai sostenuti, tanto che la B9 fa da vitamina vicariante alla B12, a ulteriore dimostrazione di come il corpo umano trovi sistemicamente i suoi equilibri di organismo mai in balia ma sempre dotato di sua intelligenza compensativa ed autoguarente.
PUNTARE AL GRUPPO B PER GARANTIRSI SUFFICIENTE B12
Da segnalare poi che la B12, soprattutto se assunta in pillole o mediante iniezioni, si ritrova ad inibire e contrastare la vitamina C, e pertanto la funzionalità immunitaria. Inserendo invece nella propria dieta qualche alga in più, qualche germoglio in più, qualche semino in più, qualche pinolo e qualche mandorla in più, qualche cereale integrale in più garanzia di ricchezza di gruppo B nel quale mai manca traccia di B12, si ottengono risultati garantiti e privi di effetti avversi.
SENTIRSI IN OTTIMA FORMA È LA VERA TABELLA
Importante e prioritario a mio avviso sentirsi bene nel corpo e nella mente, prima ancora che nei valori tabellari. Se poi uno si fa influenzare, ipnotizzare o spaventare facilmente, al punto di non chiudere occhio la notte, meglio a quel punto prendersi tutte le cose che si sente di dover prendere e chiuso l’argomento.
SULL’OMOCISTEINA NON SONO AFFATTO L’ULTIMO ARRIVATO
Quanto poi alla omocisteina alta, trovo alquanto improprio dovermi mettermi per così dire sulla difensiva, visto che sono stato il primo in questo paese a leggere e tradurre l’ottimo ma ingarbugliato testo di Kilmer McCully, e a segnalare il pericolo dell’omocisteina alta, dettaglio che sfugge tuttora a gran parte di medici e nutrizionisti (vedi mia tesina “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“).
DESULFURAZIONE MEDIANTE BIETOLE ROSSE, SPINACINO, BETAINA E BORO
In ogni caso, ricordiamoci che l’omocisteina diventa particolarmente insidiosa in termini di stress cardiovascolare, soprattutto in condizioni di contemporaneo colesterolo LDL alto e di trigliceridi alti.
Abbassare l’omocisteina significa attuare un processo di de-sulfurazione, stando innanzitutto lontano dalle proteine animali e da cistina e metionina, e facendosi poi dei succhi freschi di bietole rosse, consumandone pure le foglie verdi, ed alimentandosi con spinacini crudi e cotti, nonché con vegetali ricchi di boro, minerale necessario per la salute delle ossa e per salvaguardare l’efficienza cerebrale, contenuto in carote, fagioli, nocciole, verdura a foglia verde.
ENORMI DANNI DELLE BEVANDE STIMOLANTI
Le droghe più pericolose rimangono notoriamente the, caffè, cole, fumo ed alcol assunto in eccesso, tutte causatrici di morte prematura. Esse fanno pure da spinta moltiplicativa all’omocistena alta. L’omocisteina, se mantenuta costantemente su livelli superiori ai 10 micromol/L, e se mantenuta in compresenza di sangue grasso, diventa causa di ictus e di infarto. Lungi da me pertanto sottovalutare i pericoli e fare la figura di chi se la prende con leggerezza e faciloneria.
NON MANCANO LE RISORSE DI MADRE NATURA
Tener presente però che anche qui Madre Natura ci offre importanti rimedi. La B9 o i folati, non soltanto vicariano la B12, ma abbassano pure l’omocisteina, e si trovano nelle foglie verdi, funghi, germe di grano (2-3 cucchiaini al giorno), asparagi, cavolini, broccoli, agrumi. La vitamina D assolve le medesime funzioni, e si trova abbondante nei funghi secchi, nei fiori primaverili (tarassaco, primule, violette, margherite, fiori di zucca), nelle cime di rapa, nei semini e nei germogli, oltre che nei raggi di sole, da catturarsi ad ogni possibile occasione.
STIAMO ALLA LARGA DI FARMACI E INTEGRATORI
Andiamo dunque al punto cruciale. Quali le cause di carenza del trio B6-B9-B12? Presto detto: diabete, insufficienza renale, ipotiroidismo, psoriasi, celiachia. Quali i farmaci antagonisti dell’importante acido nicotinico B6? Un po’ tutti, ma in particolare la ciclosporina, il tiazide, la teofillina, la colesteramina ed altri ancora.
REMETILAZIONE E TRANSULFURAZIONE
Il metabolismo dell’omocisteina si svolge in gran parte nel rene, per due possibili vie che sono A) la remetilazione, che restituisce come catabolita finale la metionina attraverso il ciclo dei folati B2-B6-B9-B12 (utilizzando gli enzimi metionina-sintasi), o attraverso il ciclo alternativo della betaina (utilizzando gli enzimi betaina-sintasi), e B) la transulfurazione, che restituisce come catabolita finale la cistina, utilizzando CBS o cistationina-B-sintasi, dove la cistationina, grazie al coenzima B6, catalizza la reazione di condensazione tra omocisteina e serina, con formazione finale di cistationina che viene degradata a cistina.
RISPETTO RELIGIOSO DEL SISTEMA RENALE
Si comprende dunque la fondamentale importanza dell’apparato renale, che l’uomo dovrebbe rispettare in modo religioso e divinatorio, inginocchiandosi e facendo il segno della croce prima di accingersi a bere o a mangiare qualcosa di incompatibile, qualcosa di antirenale, qualcosa di antidiuretico, o prima di assumere un qualsiasi farmaco o qualsiasi integratore o qualsiasi minerale inorganico o qualsiasi cibo sintetico, devitalizzato e stracotto.
Valdo Vaccaro
A me pare,ma posso sbagliarmi,che le analisi del sangue diano un responso che non distingue tra b12 sintetica e naturale e poi tra naturale assimilabile e non. Non dicono,allora,se quella vitamina sarà o meno utilizzata vantaggiosamente dall’ organismo umano. In tal caso i dubbi restano.Ma magari ce li chiarisce Andrea lo scienziato mungitore.
Nessuno dice nulla a Berrino e all’altra dott?
Nel corso della storia ricordiamo casi eclatanti di malnutrizione indotta da diete ristrette, imperniate su cibi base che si dimostrarono carenti di elementi essenziali. Pensiamo per esempio alle pandemie di pellagra che afflissero secoli fa le popolazioni contadine della pianura padana. Costoro tendevano a squilibrarsi con diete basate sul granoturco (da qui il termine “polentoni”), non potendo permettersi cereali più completi. Ma questo determinò una deficienza cronica di vitamina B3 e lo sviluppo della malattia.
I marinai si sostenevano nelle lunghe traversate oceaniche con gallette, pesce secco e salumi. La carenza di vitamina C portò lo scorbuto.
Tra le popolazioni orientali che si basano sul riso brillato si diffonde il beri beri, indotto da carenza di vitamina B1.
Questi sono gli episodi forse più importanti di carenze nutrizionali, ma ne esistono altri. Tuttavia non mi pare di ricordare casi rilevanti di complicanze indotte da insufficienza cronica di vitamina B12. A quanto pare una carenza di questa vitamina è possibile, ma non solo tra i vegani.
Comunque il tema è complesso, e quasi tutti consigliano di integrarla. Almeno in questo caso mi sento di non prendere posizione per nessuno, ritengo che tanto le argomentazioni contro che a favore siano condivisibili.
E’ utile ricordare che i cultori della macrobiotica sostengono che tutti i cibi fermentati, come miso, tamari, shoyu, tempeh, takuan, umeboshi, rejuvelac, pane con lievito madre, crauti, birra non pastorizzata, aiutano l’intestino a sintetizzare la vitamina B12. Pure diverse alghe marine pare che aiutino a rifornirsi di B12, anche se alcuni obiettano che non è in forma assimilabile. Un’idea potrebbe essere quella di posticipare l’integrazione e cominciare ad assumere regolarmente questi prodotti. Dopo qualche mese ripetere le analisi del sangue per verificare se il livello di B12 è cresciuto.
Prendi pure per il culo, a me frega poco. A Jacopo forse un po’ di più.
In questo caso anche coloro che hanno le analisi “a posto”, vegani o no, potrebbero essere comunque a rischio, quindi l’enigma non può essere sciolto. A meno che non si concordi pienamente con Valdo quando afferma che il sentirsi in forma sia la “tabella” più obiettiva. Anche perché non penso che gli effetti finali di una cronica carenza di vitamina B12 si manifestino di colpo tra l’oggi e il domani, cioè in forma acuta. Ci saranno invece dei segnali premonitori, di carattere sintomatico, che tenderanno a moltiplicarsi e ad aggravarsi man mano che la situazione degenera per mancanza di cure.
Qui la storia di un vegano che ha risolto la carenza di B12, dopo aver tentato inutilmente di innalzarne il livello mediante integratori farmaceutici e prodotti animali: http://ildragoparlante.com/risolto-carenza-vitamina-b12-senza-prodotti-animali/
Interessanti anche i commenti dei diversi utenti.
Alla fine ha fatto un bel po’ di confusione. Il tizio intervistato alla fine ha integrato…
Comunque sul suo sito c’è un bel disclamer che toglie abbondantemente valore alle cose che scrive.
Aveva provato inizialmente a consumare formaggi, ma non ottenne nulla di rilevante. In seguito cominciò ad assumere un integratore multivitaminico, e anche in questo caso i risultati furono deludenti. Alla fine risolse con un probiotico e un lievito alimentare arricchito da colonie batteriche produttrici di B12.
Quindi ha integrato.
Si, se probiotici e lieviti si considerano integratori. Uno può anche intendere tutto questo come un ampliamento della dieta. Il lievito non penso che sia equiparabile a una pastiglia di vitamine, come neanche il probiotico. Comunque sono punti di vista.