LETTERA
GUARIGIONE DA FASTIDIOSI PROBLEMI DIGESTIVI
Gentile Valdo, è da Gennaio che ho cambiato il mio regime alimentare basandolo su molta frutta e verdura e riducendo il consumo di prodotti animali e “cibo spazzatura” nel week-end. Ho risolto così il mio problema di reflusso gastroesofageo e consecutiva esofagite da reflusso che rendeva difficile le mie nottate.
SONO RIMASTO INCURIOSITO ED AFFASCINATO DALL’IGIENISMO
Ho iniziato a leggere ultimamente informazioni sull’igienismo e sono rimasto affascinato ed incuriosito in quanto molti principi venivano da me adottati senza alcuna conoscenza specifica (molto restio sull’uso dei farmaci, non mi preoccupavo delle correnti d’aria o degli sbalzi di temperatura che avrebbero potuto “farmi ammalare). L’unico punto per cui non riesco a convincermi totalmente è la trasmissione di malattie virali. In particolare ciò che mi fa restare dubbioso è un’esperienze vissuta in prima persona e riguarda in particolare la pertosse.
DUBBI SUL CONTAGIO VIRALE E SULLA PERTOSSE
Mi sono trovato soltanto un giorno nel palazzo in cui c’era una mia cugina a cui le era stata diagnosticata (lei abitava al piano superiore) e dopo qualche giorno ho iniziato a soffrire di una brutta tosse che è durata per una quindicina di giorni che spesso mi faceva restare in apnea. Nell’arco di qualche giorno ha iniziato anche mia moglie con gli stessi sintomi. Una volta andati in vacanza anche mia cognata ne ha sofferto per uno stesso periodo. Se non c’è stato alcun contagio, come mai abbiamo avuto gli stessi sintomi sia io, che mia moglie e sia mia cognata che viveva in tutt’altra zona dell’Italia?
So che ci sono molte mail e tesine riguardo i virus ma, nonostante le avessi lette, non ho trovato risposta al mio dubbio sull’esperienza descritta. La ringrazio anticipatamente. Arcangelo
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RISPOSTA
BUONA DIGESTIONE STA PER OTTIMO STATO DI GRAZIA
Ciao Arcangelo, Risolvere i problemi digestivi è una priorità per chiunque punti a star bene. Come diceva Orazio Flacco (65 a.C – 9 a.C), “Se stai bene di stomaco e di petto, e non sei tormentato dalla gotta, tutte le ricchezze del Re non potrebbero aggiungere niente alla tua felicità”. L’esofagite da reflusso non è cosa da poco, e te la sei cavata davvero egregiamente.
LA PERTOSSE NON FA ECCEZIONE E STA PER AUTO-INTOSSICAZIONE CONDIVISA E CONTEMPORANEA
Passando ai tuoi dubbi sulle questioni virali, le leggi non funzionano a ritmo alterno, per una malattia sì e per l’altra no. Anche la pertosse fa parte delle regole. Riguarda i bronchi, quei condotti cartilaginei originati dalla biforcazione della trachea, formati da un tronco e da una ramificazione che si stende all’interno dei polmoni con sottilissimi tubi e con vescichette, le cui pareti permettono gli scambi gassosi del sangue.
OCCORRE ANDARE AL DI LA’ DELLE BANALI APPARENZE, AL DI LA’ DEL FACILE SOLE TOLEMAICO CHE SORGE IN ORIENTE E TRAMONTA AD OCCIDENTE
Ci sono modi e modi di leggere le tesine. Dubito inoltre che tu abbia letto quelle fondamentali, altrimenti non cadresti nel solito tranello delle facili apparenze. Abitare sul piano superiore ed inferiore dello stesso palazzo non è poi stare a chilometri di distanza, ma respirare lo stesso tipo di aria e lo stesso tipo di radon, oltre che lo stesso clima e magari gli stessi rimedi farmacologici. Idem per la cognata che, pur provenendo da altra zona ha dovuto sorbirsi le stesse condizioni, la stessa formula respiratoria e gli stessi cibi alto-proteici stando con voi.
IL CONTAGIO STA NELLE ABITUDINI, NELLE SOSTANZE TOSSICHE E NEI MECCANISMI INTERNI
Stesse condizioni, stesso freno a mano tirato, stesso surriscaldamento interno, stesso impigrimento linfatico, stesso addensamento viscoso del sangue e stesso rallentamento nella eliminazione dei propri detriti cellulari (corpuscoli virali endogeni e morti che arrivano a miliardi/giorno dal nostro sistema cellulare in eterno rinnovamento finché siamo in vita). Tutti pieni ed intasati della propria polvere cellulare. Non un contagio virale ma una simultanea ubriacatura coi propri virus interni, e dunque nulla di strano e di sorprendente.
CAUSE INTERNE E NON ESTERNE
La funzione dei bronchi è quella di introdurre l’aria dall’esterno a tutte le parti dei polmoni, e di espellerla nel contempo, dopo il processo di utilizzazione da parte del sangue, che con essa espelle l’anidride carbonica e gli altri residui organici. Le malattie dei bronchi non sono causate da virus o batteri ma dall’aria viziata. La causa non è esterna ma proviene dall’intestino, cioè dalla fermentazione putrida e dall’infiammazione acuta o cronica che si traduce in catarro. Le impurità dell’aria, quali la polvere, i gas tossici, il fumo, compromettono la funzionalità di questi organi e causano patologie chiamate bronchite acuta o catarro bronchiale, bronchite cronica, bronchite asmatica o bronchioli, tosse canina e convulsiva (pertosse).
NORMALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI DIGESTIVE
Il trattamento che la naturopatia tedesca e lezaetiana ha da sempre usato con successo per tutte le affezioni bronchiali verte non a caso sulla normalizzazione delle funzioni digestive, optando per un regime decisamente vegetariano a prevalenza di frutta ed insalata cruda, accompagnato da stimolazione cutanea (bagni caldi e freddi a gambe e ventre) e coadiuvato da respirazione di aria pura a tutte le ore, con profonde inspirazioni a brevi intervalli (equivalenti agli esercizi di yoga di rieducazione respiratoria).
MALATTIA DA IMPREGNAZIONE TOSSICA E DA STRESS NERVOSO
La pertosse è una malattia dei centri nervosi, innescata da deglutizione, emozioni e irritazioni alla gola. Centinaia di vaccini e di trattamenti sono stati usati, senza mai sapere da dove e perché la tosse
arriva e senza mai venire a capo. Come tutte le malattie nervose la terapia migliore è quella di un completo rilassamento del sistema nervoso, ottenibile con un digiuno e un riposo di 2-5 giorni al caldo sotto le coperte, ma con finestre non chiuse, seguito da 2-3 giorni a centrifugati di carote-sedano-mele più mentastro (menta selvatica assai comune nelle campagne), radice di zenzero e spicchio d’aglio e di
peperoncino, e poi da 2-3 giorni a sola frutta stagionale, prima di ripartire con dieta normale vegana e tendenzialmente crudista.
ECCESSI ALIMENTARI E CRISI PAROSSISTICHE DI TOSSE
Come verificato dalle lunghe esperienze di John Tilden e di Herbert Shelton, un pasto eccessivo può diventare facilmente causa di eccitazione nervosa e di crisi parossistica di tosse. Ma le riprese lente e
progressive non interessano alla medicina tradizionale, che le giudica tediose. I medici tendono ad essere impazienti e puntano a risultati rapidi. E pretendono pure che ai bambini con tosse convulsiva vengano amministrate prima del tempo abbondanti quantità di cibo, inclusive di carni, uova, latte, creme, pane bianco e così via.
INSANABILE DIVARIO TRA CUROMANIA E NON-CURA DEL SINTOMO
I terapeuti alternativi non sono affatto migliori dei medici in tema di curomania, e cercano di batterli con metodi diversi, ossia con cure diverse. Ma sempre con cure sul sintomo. L’igiene naturale invece è
l’unica a raccomandare sempre frutta fresca e verdure crude in quantità, aria fresca, sole, esercizio intenso e riposo nella misura del possibile, vedendo in questo e solo in questo i fondamenti della salute.
Non una cura del sintomo, non una cura frutto-verduriana, ma un ripristino funzionale del corpo che porta all’auto-guarigione dovunque possibile, dovunque non siano state compromesse iatrogenicamente
le condizioni residue per la ripresa.
Valdo Vaccaro
Grazie per la risposta Valdo,il fatto che non mi spiego però è perchè abbiamo avuto la stessa crisi eliminativa con mia cognata vivendo a 500 Km di distanza con diversa alimentazione, inquinamento,diverso uso di farmaci (io non ne facevo uso,mia cognata si) e la crisi si è manifestata soltanto una volta che siamo venuti a contatto,peraltro andando noi da lei e non viceversa?
Il materiale morto, le cellule morte che cercano di uscire dal corpo, vengono attaccati dai batteri che “mangiano” questi detriti e una volta finito il lavoro non hanno motivo di esistere. Se io sono raffreddata o ammalata perché sono piena di materiale morto da eliminare e quindi piena di batteri che stanno facendo il loro lavoro di pulizia e mi avvicino ad un’altra persona apparentemente sana ma che si ammala subito dopo averla avvicinata, significa che quella persona era intasata di cellule morte da eliminare e i miei batteri hanno trovato terreno fertile per fare il giusto lavoro di pulizia. Se quella persona che ho avvicinato, invece, fosse stata davvero sana, cioè senza alcun detrito cellulare da eliminare, non sarebbe stata invasa dai miei batteri proprio perché loro attecchiscono solo dove ce n’è bisogno. Cioè “il contagio “, se vogliamo chiamarlo così, può avvenire solo tra le persone che sono piene di tossine che è il “cibo” dei batteri , altrimenti i batteri non “attecchiscono”. Per concludere: i batteri sono nostri amici che ci salvano e ci guariscono. Questo posso dire dopo le mie infinite letture delle tesine del caro Valdo, dei suoi libri e delle esperienze mie e dei miei familiari.