LETTERA
RICADUTA TEMPORANEA SUL CAFFE’, MA MIGLIORAMENTO EDEMA AL GINOCCHIO
Caro Valdo, ti scrivo per informarti come sempre dei cambiamenti portati avanti da me e dal mio partner in merito alla presa di coscienza della dieta fruttariana. Purtroppo Paolo è ricaduto sul caffè, causa il suo lavoro in fabbrica con ritmi allucinanti (dalle 7 a mezzogiorno senza pause e dalle 14 alle 18, a 70 km da casa). In ogni caso, finora, l’eliminazione delle proteine latteo-derivate ha migliorato i residui infiammatori del suo edema al ginocchio (residuo di un incidente sul lavoro, con 6 mesi di immobilità).
NIENTE PIU’ CRISI INFLUENZALI
E comunque, dopo la “caduta” di novembre, non abbiamo avuto alcuna influenza, pur “cercandola”, al fine di dimostrare l’idiozia del contagio, salutiamo calorosamente tutte le amiche, le parenti influenzate e raffreddate. Spero di averti strappato un sorriso.
DOPO 21 GIORNI DI DIGIUNO SETTEMBRINO HO ADOTTATO DIETA FRUTTARIANA
Ebbene, riguardo me urge il tuo consiglio. Come sai, dopo i 21 giorni di digiuno a settembre, ho adottato un regime prevalentemente fruttariano con 6 pasti al giorno di frutta, come segue:
3/4 arance spremute e un limone alle 7 (fino a novembre erano centrifugati di uva), 3-4 arance spremute alle 9, 3-4 arance spremute alle 11 (a volte di più, essendo diventata arancia-dipendente), 1-2 mele o una mela e una pera alle 12, frutta secca (fichi secchi, datteri, noci, mandorle, semi di zucca, semi di girasole).
Al pomeriggio un altro frutto tipo mela/avocado/pera (mai le banane perché a periodi non mi piacciono). Alle 19 ceno con 2/3 tipi di verdure al vapore mezzo crude, insalata di carote e verza cruda, una tazzina di cereali (scelgo tra riso, amaranto, quinoa, miglio, bulghur, cus-cus, grano saraceno, farro, pasta integrale, sempre con cottura al dente). Solo occasionalmente inserisco legumi, tofu o seitan in modica quantità.
I NODI TIROIDEI SONO INFLUENZATI SEMPRE DALLE COSTIPAZIONI
Curo l’igiene intestinale e ho attraversato anche una fase di normalizzazione (dopo 14 anni di problemi). I noduli tiroidei, scomparsi col digiuno, sono un po’ riaffiorati, presentandosi diversi nella forma. Ho notato che sono direttamente influenzati dalle costipazioni (che ci sono anche quando sembro regolare, quindi attendo la primavera per qualche nuovo breve digiuno).
NON PIU’ DOLORI LANCINANTI ALLA SCHIENA
I dolori articolari alla schiena ed alle ginocchia che mi avevano impedito addirittura di camminare lo scorso anno sono scomparsi, nonostante io abbia due ernie protruse in L5 e L4. I capillari che si rompevano facilmente, ora resistono anche ai traumi più intensi e non ho più i soliti lividi che avevo sin da bambina (nonostante le analisi non mostrassero segni di squilibrio dei globuli).
INFIAMMAZIONE DEL CARPALE ALLA MANO DESTRA, GRAZIE AL CAMBIO CATENE
Cerco di stare al sole, eccezion fatta per gli ultimi 20 giorni di ghiaccio e neve in cui le passeggiate erano precluse. Proprio in questo periodo, causa forse il gelo e le catene messe e tolte nella neve e forse una mia ambiziosa prova delle mie nuove capacità, ho avuto però una ricaduta di infiammazione del carpale alla mano destra. Ho provveduto a indossare guanti di lana anche in casa e limitare il contatto con l’acqua fredda, ma il dolore si è trasferito al gomito, acuito anche da un piccolo trauma di cui mi sono dimenticata presto, perché, appunto, non riporto più lividi.
L’IMMANCABILE DEMONIZZAZIONE DELLE ARANCE
Da una settimana sia l’avambraccio che la mano, le dita, sono doloranti e ho difficoltà a stringere le dita. Non ho interpellato il medico per non sentire le solite nenie inutili e anche perché non voglio prendere gli antinfiammatori che prescriverebbe. Però il mio compagno ha suggerito che forse ho esagerato con le arance e che potrei aver scatenato una reazione avversa. La solita demonizzazione, mi sono detta, ma poiché, come dice lui, “mi faccio di arance”, ti giro la domanda. Mi sembra molto strano perché le mangio con gusto e piacere e di solito ho una netta percezione dei cibi che non devo ingerire.
HO FORSE SBAGLIATO IN QUALCOSA?
Quindi, come sempre, mi rivolgo a te. Ritieni forse che io abbia sbagliato in qualche cosa, oltre al non essere paziente con me stessa e pretendere sempre molto. Un abbraccio di cuore. Nell’attesa di incontrarti presto. Cristina
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RISPOSTA
ASSURDO DEMONIZZARE L’UNICO FRUTTO INVERNALE A NOSTRA DISPOSIZIONE
Ciao Cristina, Stai facendo cose davvero eccellenti e i risultati non sono affatto trascurabili. Hai anche imparato a leggere e percepire dal tuo interno l’andamento dei noduli correlato al procedere altalenante delle costipazioni. Sono d’accordo con te sul fatto che non passi mai di moda per nessuno la demonizzazione delle arance, come si trattasse di frutto proibito e a rischio. Le arance non sono caffè e non apportano acido urico e caffeina, ma al contrario erodono questi veleni e aiutano il sistema immunitario ad espellerli dal corpo.
NULLA DI MEGLIO AL MONDO PER ALCALINIZZARE IL CORPO E LIBERARSI DAL COLESTEROLO LDL
Al contrario, sono sempre state e rimangono il miglior frutto invernale per le nostre zone. Cariche di vitalità, di vitamine e di acqua biologica. Una autentica manna dal cielo, un supporto straordinario per farci superare la stagione fredda. Pertanto continua pure a consumare senza riserve, fino a quando le gradisci. Anche perché non esiste nulla di meglio al mondo per prevenire i calcoli i calcoli e scacciare il colesterolo LDL dall’interno delle arterie.
NON SCORDIAMO LE CAROTE, IL SEDANO, IL TOPINAMBUR E I LUPINI
Semmai, potresti sempre inserire a metà mattinata, al posto di uno dei tre pasti attuali, una centrifuga di carote, sedani, finocchi e topinambur, che aiuta metabolizzare il glucosio della frutta. Vedrei positivamente nella tua dieta anche dei lupini, nonché cavoli grattugiati giornalieri e rape nere piccanti, sempre in questo periodo finale dell’inverno, in attesa che arrivino il tarassaco, le punte di luppolo e le fragole.
MATERIALE URICO SMOSSO E RIMESSO IN CIRCOLAZIONE
Trovare una precisa giustificazione a una coda di infiammazione articolare, in questo periodo dell’anno, non è impresa facile. Col digiuno e con la dieta fruttariana hai smosso molte cose all’interno del corpo, demolendo cristalli aghiformi di urati e depositi vari di minerali inorganici. Molto materiale se ne è andato fuori e qualcosa è ancora rimasto in circolazione.
CATAPLASMA DI FANGO O DI CAVOLO
L’effetto eliminativo potrebbe essere pure addebitato o meglio accreditato alle arance stesse, e si tratterebbe di azione costruttiva e utile, in vista di una espulsione finale non appena la stagione migliora, non appena fai più movimento e prendi più sole. Ti suggerisco in ogni caso di fare delle applicazioni notturne di fango sia sul ventre che sul braccio dolorante. In alternativa va bene anche un cataplasma di 5 foglie pestate e sovrapposte di cavolo.
Valdo Vaccaro
Ciao Cristina,
ho letto che con il digiuno ti sono scomparsi i nodulli tiroidei mi piacerebbe sapere se possibile più nel dettaglio dopo quanti giorni di digiuno hai iniziato a notare la scomparsa? e di che dimensione erano i noduli? Scusa per tutte le domande ma anch'io sto intraprendendo questo nuova alimentazione ho dei noduli che vorrei far regredire e purtroppo non riesco ad effettuare al momento giorni di digiuno.
Grazie per la tua disponibilità.