LETTERA
GLOMERULOSCLEROSI FOCALE DI 1° GRADO NEL 2003
Salve dottore, La contatto dalla Puglia. Ho letto i suoi articoli e li ho trovati interessanti. Le spiego la mia situazione, ormai diventata preoccupante. Nel 2003 mi viene diagnosticata la glomerulosclerosi focale 1° grado, da biopsia renale effettuata presso Ospedali Riuniti di Foggia.
PROTEINURIA A 3700 E TERAPIE MEDICHE ED OMEOPATICHE, CON PROTEINURIA AGLI ATTUALI 6200
Proteinuria a 3700,00, e terapia con Triatec 10 mg, Aprovel (per solo un anno) e così via, facendomi supportare anche da una terapia omeopatica (Sulphur, Carbonicum, Petroleum, Equisetum, ecc). Con tali cure sono riuscito a mantenere la proteinuria su valori ballerini tra 0,80 e 2,280. Ma, in questi ultimi anni, ho mediamente raggiunto 3500,00, sfiorando a 4200,00 nell’ultimo anno e, qualche giorno fa, addirittura a 6200,00.
RIPETIZIONE DI BIOPSIA RENALE E DI TERAPIA CORTISONICA
Preoccupatissimo, ho incontrato il neurologo che, sbalordito dalle analisi, mi ha consigliato a breve di ripetere la biopsia renale e la terapia cortisonica, al fine di abbassare la proteinuria. Tra una settimana dovranno contattarmi.
ULTIME ANALISI E IPOTESI DI STREPTOCOCCO COME CAUSA DI PROTEINURIA ALTA
Le riporto le ultime analisi: Paratormone 62.4, IgG 641, Urea 114, Creatinina 2.46, Clearance Creatinina 43, Proteinuria 24 h 6210,00. Inoltre l’ecografia renale attesta che entrambi i reni funzionano al 50%, e che nel rene dx la vascolarizzazione è buona ma morfologicamente si sta ugualmente seccando. Inoltre domani ritirerò il referto del tampone faringe, visto che ho costantemente la gola arrossata, con presenza di corpi estranei e soggetta a facili e forti infiammazioni (fastidio iniziato circa 5 anni fa). L’omeopata mi ha avvertito della probabile presenza di streptococco, una delle cause di proteinuria alta.
RICHIESTA INDICAZIONI SUL DA FARSI
Cosa mi consiglierebbe di fare? Dieta ipoproteica? La biopsia, e la terapia cortisonica e Triatec, sono ancora la strada giusta, visto l’aggravamento della situazione clinica?
Faccio il piastrellista come lavoro, può questo compromettere la salute del rene? Sport, posso praticarlo? Le sarei molto grato se mi desse una indicazione. Sono molto preoccupato e non so che via intraprendere.
Davide
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RISPOSTA
IMPORTANZA FONDAMENTALE DELLA FUNZIONE RENALE
Ciao Davide. In conformità a quanto insegniamo da sempre, ed anche a quanto appreso in diretta dal dr Sergej Filonov, il prestigioso medico russo che è stato nostro ospite alla HSU-Health Science University in Imola nei giorni 11-12-13 marzo, possiamo affermare che i reni rappresentano un punto focale di importanza stratosferica nel corpo umano, visto che siamo fatti al 75% di acqua. Mentre il rene sinistro è legato alla fertilità, all’energia, al cuore, alla prostata, alla sfera ginecologica e alla funzionalità dei vasi sanguigni, il rene destro è responsabile della funzionalità bronco-polmonare, dei processi digestivi, della funzionalità cutanea e del pH della pelle.
IL SANGUE DENSO E VISCOSO AGGRAVA IL COMPITO DEI NOSTRI FILTRI
In linea generale la causa principale della glomerulonefrite e di tutte le disfunzioni renali sta nella debolezza e nelle difficoltà operative dei vasi sanguigni, per colpa di un sangue denso e lipidico che costringe i reni a compiere un lavoro improbo. In pratica le malattie renali sono le stesse che causano attacchi cardiaci o infarti al miocardio. Tanto le conseguenze che le cause sono identiche.
IL NEMICO NUMERO UNO È LA CARNE IN TUTTE LE SUE CONFORMAZIONI
Tant’è vero che le malattie renali sono decisamente prevalenti nei paesi dove esiste un sovra-consumo di proteine animali e di grassi animali. Non esiste nulla al mondo che sia più dannoso e micidiale della carne cotta, sia essa bianca, rossa o di qualsiasi altro colore. Questo è un fatto risaputo da secoli e da millenni. Pare che oggi non si sappia più, grazie alla martellante diseducazione condotta dalla grancassa televisiva al servizio totale di allevatori e macellai.
FORTE CONSUMO DI ACQUA NELLA DIGESTIONE PROTEICA
Da rilevare che la digestione proteica richiede 7 volte più acqua di quella dei carboidrati naturali. Ed è per questo che la nutrizione medica, costantemente propensa verso le frattaglie, i fegatini, le bistecche, il prosciutto e i brodi di pollo, raccomanda acqua a litri, mentre ai vegan-crudisti basta 1 o massimo 2 bicchieri d’acqua al giorno. Da notare che i reni non apprezzano affatto l’acqua a garganella, ma amano piuttosto l’acqua biologica della frutta acquosa, le spremute e i succhi di frutta fresca.
STITICHEZZA CAUSA TIPICA DI SOVRACCARICO RENALE
La costipazione o stipsi rappresenta la normalità nelle diete dei paesi occidentali. Ed è proprio questa disfunzione intestinale a causare un intollerabile sovraccarico renale, visto che le tossine assorbite dal colon devono pure esse trovare via escretoria-espulsiva attraverso i reni. Come scrisse il medico polacco dr Leopold Dintenfass (1921-1990), l’aumentata rigidità e concentrazione di globuli rossi e di proteine nel sangue porta dritto dritto a fallimento renale.
BASTA TOGLIERE IL CONTENUTO PROTEICO E I RENI RIPRENDONO A FUNZIONARE
Il dr Mackenzie Walser (1924-2006) docente nefrologo alla Columbia University, autore di “Coping with kidney disease”, guariva casi estremi senza nessun farmaco e senza ricorso alla distruttiva dialisi. Toglieva semplicemente tutti i cibi proteici e li rimpiazzava con frutta e vegetali, riportando alla normalità pazienti con funzionalità renale ridotta ai minimi termini, purché superiore al 2%.
SINTOMI DI INSUFFICIENZA RENALE
I sintomi di glomerulonefrite non sono sempre evidenti e si sviluppano in modalità lente ed insidiose, sotto forma di anemia e perdita di forza. Le pareti arteriose si ispessiscono, il cuore si ingrossa, i problemi digestivi aumentano di frequenza, c’è mal di testa, insonnia, vertigini, uremia, idropisia, difficoltà respiratorie.
GLI ATTUALI RITMI DI VITA AGGRAVANO IL COMPITO EMUNTORIO
È raro trovare al giorno d’oggi gente con i reni funzionanti e non degenerati. Molta gente è alle soglie della dialisi e non se ne accorge nemmeno. La gente non si rende conto dei tremendi sforzi a cui vengono sottoposti i reni coi ritmi di vita di oggigiorno. La maggior parte delle tossine, sia di provenienza esterna che di produzione interna, vengono condotte ai reni per il filtraggio e l’espulsione urinaria. Sui reni grava il pesante compito di mantenere il torrente sanguigno dolce e pulito.
VITA SEDENTARIA E PELLE INATTIVA
Per quanto forti e resistenti all’azione corrosiva delle tossine, essi hanno dei limiti, e alla fine vengono sovrastati dall’eccesso di funzione. La pelle dovrebbe dare grande aiuto ai reni ma la vita troppo sedentaria fa da impedimento anche a questa importantissima risorsa corporale.
INGREDIENTI DISTRUTTIVI
Fumo attivo e passivo, tè, caffè, cioccolata, bevande alcoliche, bevande gassate, mercurio, piombo, arsenico, farmaci, soprattutto analgesici e antidolorifici, soprattutto vaccini e integratori, sono tutti assalti distruttivi al tessuto renale. La gente non si cura affatto e non misura il tipo e la quantità che introduce senza sosta nel proprio organismo, sia come sostanze piacevoli che come sostanze medicinali. La somministrazione di vaccini, soprattutto ai neonati, è responsabile di gran parte delle disfunzioni renali.
UN BUON FEGATO E UNA BUONA DIGESTIONE PROTEGGONO LA FUNZIONALITÀ DEI RENI
La sepsi, l’avvelenamento abitudinario assorbito dal tratto digestivo è fonte comune di patologia renale. Un buon fegato privo di cirrosi da bevande alcoliche e da dolciumi, non produce malattia renale. Le nefropatie sono in gran parte dovute a fegato ingrossato da ghiottonerie e da tratti intestinali costantemente intasati da materiale proteico in decomposizione e putrefazione.
LE CATTIVE ABITUDINI PORTANO ALL’AUTO-INTOSSICAZIONE
Cibo in eccesso, alimentazione frequente, mangiare malvolentieri, fare pessime combinazioni, mangiare quando la digestione è sospesa o deteriorata, mangiare quando il potere digestivo latita, comporta decomposizione intestinale e porta a infezione settica del corpo. Dolciumi, torte, marmellate, zuccheri, pasticceria, budini, creme e simili favoriscono processi fermentativi ed autointossicazione del corpo. Sale e cibi salati producono enormi danni ai reni.
ENERVAZIONE E TOSSIEMIA ALLA BASE DEL MALESSERE RENALE
Enervazione e tossiemia interna sono non causa ausiliaria ma causa primaria di disfunzione renale. Enervazione e tossiemia sono diffuse e universali al punto che la resistenza e il potere funzionale dei reni si abbassa paurosamente. D’altra parte la buona notizia è la nefrite cronica si può facilmente risolvere, rispondendo assai bene e velocemente a cure igienistiche appropriate. Persino casi gravi di cecità, delirio, convulsioni, svenimenti si sono risolti.
RIMEDI EFFICACI PER IL RITORNO ALLA NORMALITÀ
Riposo a letto in perfetto silenzio e quiete, niente cibo e sorsi d’acqua fino a che i sintomi se ne sono andati, rappresentano il primo requisito. Alimentazione sospesa per almeno 2 giorni e nessun farmaco in assoluto. Importante l’uscita dal mini-digiuno con 3-5 giorni a base di frutta in quantità moderate, e con ritorno graduale alla normalità della dieta vegeto-crudista tendenziale.
LE CURE SBAGLIATE DELLA NEFROLOGIA DI REGIME IMPEDISCONO E RITARDANO LA GUARIGIONE
Ovvio che i casi cronici richiedano più tempo delle nefriti acute. Ma la persistenza operativa nella giusta direzione porta a risolvere positivamente ogni problema. La gravità dei problemi renali e i risultati penosi e drammatici che prevalgono sono tutti dovuti a procedure curative sbagliate. Il primo passo indispensabile rimane la correzione radicale del proprio pensiero, delle proprie inveterate ideologie ed abitudini, delle proprie scelte alimentari, dei propri stili di vita. Tutte cose che la classe medica non ha mai fatto e non si sogna nemmeno di fare.
I RENI SI ALTERANO FACILMENTE E SI RINORMALIZZANO FACILMENTE
Se il corpo funziona e possiede una normalità digestiva, produce anche ottimo sangue puro e non ci sono accumulazioni tossiche da smaltire, per cui i reni non fanno altro che eliminare i residui del naturale consumo organico, lavoro che possono e devono fare fino al termine della vita. Se però la fase digestiva viene rallentata e deteriorata per alimentazione aberrante o per somministrazione di farmaci allopatici ed omeopatici, o per ricorso a vaccini, si producono fenomeni congestivi ed irritativi che compromettono la salute del soggetto e indeboliscono la capacità filtrante dei reni. Qualsiasi minimo intralcio alla funzionalità renale provoca immediatamente un avvelenamento del sangue. I reni si ammalano facilmente purtroppo, e guariscono facilmente per fortuna, ma guariscono soltanto mediante le pratiche corrette e non invasive dell’Igiene Naturale, soltanto togliendo rigorosamente i fattori di inquinamento interno.
SERVE UN MINIMO DI PREPARAZIONE IGIENISTICA
I risultati lo confermano. Serve fiducia nei meccanismi auto-guaritivi interni e nei poteri di Madre Natura. Serve preparazione igienistica alternativa a quella medica. Studiare le mie tesine in generale ed anche quelle specifiche sull’argomento, in particolare “Esame delle urine, sbalorditivo calo proteinuria e recupero funzionalità renale” del 7/3/14, e “Proteinuria, aldostatismo, Addison e suggerimenti rimediali” del 31/1/17.
SUGGERIMENTI CONCLUSIVI
Le vie urinarie si rimettono a posto con una dieta vitale superiore ai 6500 Angstrom sulla scala Bovis-Simoneton, con semini di anguria e di zucca, aglio, ananas, betulla, bietola, bardana, cavolo, crescione, carciofo, cetriolo, carota, cicoria, cren, fico, fico d’India, finocchio, lampone, lattuga, malva, mirtillo, mango, ortica, orzo, peperoncino, porro, portulaca, rapa, rapa piccante, tarassaco, uva, zenzero, zucchina, zucca, tisane di ortica, di salvia, di tarassaco e soprattutto di malva, autentica pianta amica dei reni. Si rimettono a posto anche con le camminate, la respirazione, la traspirazione, l’esposizione al sole e la regolare attività fisica.
Valdo Vaccaro
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