LETTERA
TUTTO PARTE DA UN ICTUS DEL 2005
Gentilissimo Valdo, Sono la figlia di Manuela, una donna di 55 anni che 3 gg fa ha avuto l’ennesimo episodio ischemico. Dico ennesimo perchè la storia inizia nel 2005 con un ictus dal quale si è ripresa completamente. Nel 2012 ha avuto un infarto con inserimento del palloncino e tre giorni fa ischemia al cervelletto dx e piccola emorragia in un solco del cervello zona parietale frontale.
NIENTE VIZI MA FAMILIARITÀ DA PARTE DEL NONNO, SECONDO IL PARERE DEI MEDICI
Mia madre non beve, non fuma e non ha vizi. I medici giustificano questi episodi con la familiarità. Da parte del nonno e dei suoi fratelli infatti, ci sono casi di ictus e di aneurismi. Ora in ospedale dicono che dobbiamo solo aspettare e le stanno somministrando degli anticoagulanti.
PROBLEMI DI COORDINAZIONE MOTORIA E DI SENSIBILITÀ ALLA PARTE SINISTRA DEL VOLTO
Attualmente è vigile, ha una paresi alla corda vocale sx e benchè abbia ripreso la mobilità degli arti a sx dicono che avrà problemi di coordinazione motoria. Inoltre non ha sensibilità nella parte sx del volto.
QUALCHE CONSIGLIO ALIMENTARE E SUL MODO DI PROCEDERE
Cosa possiamo fare nel frattempo? Che tipo di alimenti ci consiglia e come crede sia meglio procedere? Sono disperata e frustrata perché siamo in balia degli eventi e i medici non ci aiutano. Grazie per il suo prezioso tempo ed aiuto!
Angela
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI ISCHEMIA
Ciao Angela. Ischemia deriva dal greco ischein=trattenere ed emia=sangue. In pratica si tratta di deficiente apporto di sangue in un distretto specifico e limitato. L’ischemia cerebrale è una delle maggiori cause di ictus cerebrale ed è determinata da un mancato apporto di sangue al cervello. La circolazione sanguigna viene interrotta a causa di ostruzione di una arteria, deputata a nutrire il tessuto cerebrale.
EMBOLI E TROMBI
Gli emboli sono grumi di sangue che circolano nel flusso sanguigno e, in base alle loro dimensioni, possono determinare l’ostruzione del vaso in cui viaggiano. Infatti le arterie man mano che si avvicinano al cervello, si fanno sempre più sottili. I trombi tendono a formarsi nei vasi indeboliti dall’arteriosclerosi, attraverso l’accumulo di grasso sulle pareti interne che diminuiscono il volume del flusso circolatorio, determinando ischemia.
ICTUS CAUSATI SOPRATTUTTO DALL’ISCHEMIA
Il 90% degli ictus è da attribuirsi all’ischemia cerebrale e all’ostruzione, il restante è da attribuirsi all’emorragia cerebrale. Riconoscere i sintomi ed i segni di ischemia cerebrale è fondamentale per salvare una vita e ridurre le conseguenze del danno cerebrale. In presenza dei sintomi di ischemia cerebrale come difficoltà motorie e disturbi del linguaggio, è fondamentale chiamare tempestivamente il 118 o recarsi in un ospedale attrezzato di stroke unit.
CONSEGUENZE POST-ISCHEMIA
Tra le conseguenze post-ischemia cerebrale più comuni, troviamo l’emiplegia, ovvero la paresi di una metà del corpo. Questo avviene perché insieme al danno cerebrale, vengono danneggiate anche le funzioni mentali, i processi cognitivi che permettono il movimento. L’alterazione delle funzioni cognitive determina l’alterazione del movimento.
FATTORI CAUSATIVI DI ICTUS
I trombi si formano in arterie già degenerate dall’aterosclerosi. Altri fattori sono l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, le alterazioni persistenti del ritmo cardiaco (fibrillazione atriale), il diabete mellito, l’obesità, il fumo attivo e passivo, l’eccessivo consumo di alcol, cole, caffè e the, la vita troppo sedentaria, il vivere sempre in ambienti chiusi dove ristagna l’aria viziata, l’alimentazione carnea, il vivere sotto l’inquinamento da bario, nickel, arsenico, tipico delle scie chimiche sui nostri cieli, il vivere in mezzo alle particelle sottili dell’inquinamento stradale.
COME RICONOSCERE CHE SI TRATTA DI ICTUS
L’ictus si manifesta in modo eclatante con stato confusionale, con improvvise cadute, con paralisi agli arti, con perdita della parola, della vista, della memoria e delle funzioni neurologiche. A parte il ripristino delle funzioni compromesse, i rimedi fondamentali restano due e sono la fluidificazione del sangue e l’abbassamento della pressione sanguigna. Rimedi che valgono sia come prevenzione che come trattamento per chi è stato colpito dalla patologia.
ABBASSARE LA PRESSIONE E FLUIDIFICARE IL SANGUE
Come si abbassa la pressione? Come si fluidifica il sangue? La migliore strategia anti-ictus corrisponde all’adozione stabile di una dieta vegana e tendenzialmente crudista. Per regolarizzare la pressione, ovvero per ridurre l’ipertensione, serve consumare estratto di sedano, cachi, finocchio crudo, mandarini, the di biancospino, anguria, melone, pomodoro, uva passa, polifenoli come cavoli, broccoli, crescione, radicchio, agrumi, mirtilli, fagioli, germogli, uva secca, alghe marine, asparagi, avocado, batata rossa.
PIANO CON LE IPOTESI GENETICHE
Non accetto affatto l’ipotesi dei medici sulla familiarità e sulla ereditarietà. È un modo come un altro per scaricare il barile, e per giustificare le scelte alimentari fuori luogo da essi ampiamente praticate. La medicina genetica è stata comunque scientificamente bocciata, visto che il presupposto sul quale si reggeva era il dogma della fissità e della inalterabilità dei difetti genetici, mentre si è scoperto che tale fissità non esiste, e che basta fare le giuste scelte per rimediare ai propri presunti difetti genetici. Se nell’ambito di una determinata famiglia nascono e si trasmettono dei problemi comuni, questo avviene sempre e solo per cattive abitudini e aberranti stili di vita in quell’ambito familiare o sociale.
LEGGI DELLA NATURA RIBADITE DA STUDIOSI ECCEZIONALI COME CLAUDE BERNARD E PADRE TADDEO
Come predicato per decenni, vale tuttora la legge di Padre Taddeo da Wiesent-Baviera, per il quale nessuno al mondo muore prima del tempo per cardiopatie, infarti ed ictus, ma tutti muoiono per sangue guasto e sangue grasso. Del resto, Claude Bernard aveva già da diversi anni formulato il sua celebre motto in favore di un Milieu Interieur salutistico e virtuoso, ovvero di un ambiente biologico radicalmente modificato in meglio, per uscire dal proprio tunnel patologico.
LA SAGGEZZA ALIMENTARE NON È MAI TROPPA
Puntare decisamente a una quota maggioritaria di frutta vitale e vibrante sulla scala Simonetta, specie lontano dai pasti al risveglio sotto forma di spremute, e in tarda mattinata sotto forma di centrifugati o succhi pressati, e nel tardo pomeriggio, è segno di saggezza alimentare. Pranzo e cena preceduti da un primo piatto di verdure crude, con secondo piatto a base di cibi naturali, leggeri e digeribili, inclusivo possibilmente di patate e legumi, completano magnificamente la giornata.
LA FRUTTA RENDE IL SANGUE PIÙ FLUIDO
Chi vuole essere, e chi riesce ad essere, più rigorosamente fruttariano nonostante la precarietà nella scelta e nella vitalità dei frutti in stagione invernale, tanto meglio. La suddivisione dei pasti in 3 pasti principali non deve rappresentare un dogma o uno schema. Chi vuole farsi un pranzo o una cena totalmente fruttariani lo può benissimo fare. La fluidità del suo sangue non potrà che migliorare. Per l’apporto di Omega 3 in campo vegano valgono gli avocado, i pinoli, le mandorle e le alghe.
Valdo Vaccaro
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