LETTERA
SUPERATO IL REFLUSSO GASTRICO, ORA C’È UN DOLORE ALL’EPIDIDIMO
Buongiorno Valdo. Sono Giorgio da Roma, ho 21 anni, e ti ho scritto tempo fa per il reflusso gastrico che, grazie ai tuoi consigli, sto brillantemente superando e di questo te ne ringrazio. Purtroppo accuso da più di un anno, a seguito di uno schiacciamento del testicolo sinistro, un fastidio e a volte dolore all’epididimo sinistro.
VISITA UROLOGICA
Tramite doppler scrotale il medico ha trovato calcificazioni nel punto dolorante ma nessun segno di trauma dovuto allo schiacciamento. Secondo lui il dolore è dato da un infiammazione dell’epididimo dovuta a una prostatite in atto e perciò mi ha prescritto dei farmaci decongestionanti e supposte, esame delle urine e spermiogramma per essere certi della prostatite.
ZERO FARMACI
Non ho assunto alcun farmaco e non ho fatto gli esami prescritti. Vorrei un aiuto su come muovermi dato che pur mangiando bene per il reflusso, da cui sono quasi guarito, non ho ottenuto alcun miglioramento ma solo fastidi e dolori ogni giorno all’epididimo. Il dolore può essere forse una crisi eliminativa indicante che sto eliminando le calcificazioni? Che rimedi posso adottare? Grazie in anticipo. Un saluto.
Giorgio
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI TESTICOLO E DI ORCHITE
Ciao Giorgio. I testicoli sono due organi appartenenti all’apparato riproduttivo maschile, contenuti in una sacca scrotale che che costituisce una appendice dell’addome. Essi producono spermatozoi ma anche ormoni sessuali maschili o androgeni. L’infiammazione dei testicoli si definisce orchite, da orchéis=testicolo e ite=infiammazione, ed è conseguenza di blenorragia, ovvero di spurgazione soffocata in genere con lavaggi medicamentosi e farmaci. Lo stop alla spurgazione mediante farmaci si pèuò ottenere, ma col rischio di provocare ulteriori infiammazioni dove i testicoli possono penzolare fino alle ginocchia (casi concreti citati da Manuel Lezaeta).
DEFINIZIONE DI EPIDIDIMO E DI EPIDIDIMITE
L’epididimite è un’infiammazione dell’epididimo, il tubicino attorcigliato che si trova dietro i testicoli, che conserva lo sperma e ne permette il passaggio. I sintomi più frequenti dell’epididimite sono il dolore e il gonfiore. Il termine epididimo deriva da epi-didymìs, dove epi=sopra e didymìs=testicoli. Se il dolore non ha natura patologica, può essere conseguenza di un trauma ai testicoli. I testicoli sono organi molto delicati e sensibili. Pertanto anche piccoli traumi possono provocare dolore ad andamento acuto, nel senso che compare improvvisamente e rapidamente subisce remissione. Anche l’eccitazione sessuale che non si conclude con l’eiaculazione ma con un trattenimento dello sperma crea vaso-congestione, con afflusso di sangue ai testicoli e conseguente dolore intenso.
CAUSE DI INFIAMMAZIONE
L’infiammazione viene spesso attribuita dai medici a:
- Batteri come Escherichia Coli, Neisseria Gonorrhae e Chlamidya Trachomatis, ma sappiamo che la presenza batterica non significa responsabilità patologica quanto conseguenza di altre patologie.
- Gangrena di Fourier, necrosi nei tessuti sottocutanei molli dei genitali esterni che parte solitamente dallo scroto per estendersi alle regioni circostanti e all’addome, scomodando pure qui Escherichia Coli, Klebsielle, Streptococchi e Chlamydie, per cui vale lo stesso discorso appena fatto.
- Torsione testicoli, con rotazione testicolo intorno al suo asse per cui si torce la corda spermatica e si ha conseguente ischemia dei tessuti a valle della torsione in zona testicolare e scrotale, con pericolo di necrosi in poche ore, per cui si rende necessario intervento chirurgico d’urgenza.
- Orchite.
- Ernia inguinale, con dislocazione di parte del tessuto molle o parte di intestino attraverso le fasce muscolari addominale nell’area dell’inguine o nello scroto.
- Porpora di Henoch-Shonlein, una vasculite dei piccoli vasi capillari, arteriole e venule, che può interessare i vasi dello scroto.
- Idrocele, raccolta di trasudato, liquido sieroso proveniente dal plasma per filtrazione attraverso le pareti dei capillari, tra le tuniche che avvolgono testicolo, epididimo e funicolo spermatico. Comune nei neonati, sparisce al primo anno di vita.
- Varicocele, dilatazione patologica e permanente di una o più vene che interessano i testicoli.
- Tumore al testicolo, neoplasia che si sviluppa partendo dalle cellule dei testicoli e colpisce un testicolo soltanto. Evento raro.
- Spermatocele, cisti contenente liquido che cresce all’interno dello scroto in un tubulo interno del testicolo o nell’epididimo.
- Testicolo retrattile o cripto-orchidismo, dove il testicolo ridiscende nello scroto ma tende anche a risalire nel canale inguinale.
- Neuropatia diabetica, comune complicanza del diabete che compromette il sistema nervoso periferico e quello autonomo.
- Infiammazioni al sistema urinario, cioè a uretra e vescica.
RIMEDI ALLE ORCHITI E ALLE EPIDIDIMITI
I rimedi veri esistono. Purificare il sangue con buone digestioni ed attivare le eliminazione del corpo rimane l’unico mezzo sicuro ed efficace per riportare l’equilibrio e la salute in ogni angolo del corpo.
Un cataplasma di fango sui testicoli, da ricambiare ogni 5 ore circa, è ottimo per disinfiammare. Stessa cosa per un cataplasma di 3 foglie di cavolo crudo interrelato da strato di cipolla grattugiata.
A volte bastano 3 giorni di alimentazione fruttariana, specie lampone, mirtillo, uva, ribes, e di verdure crude tipo crescione, cavolo, tarassaco, radicchio, rapa, ravanello, zucca, per far scomparire ogni infiammazione.
Valdo Vaccaro
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