LETTERA
RICORSO A OVULI ANTINFIAMMATORI E DOLORI PERSISTENTI
Ciao Valdo. È da un po’ che mia moglie soffre di dolori anche forti in zona pelvica e in zona bacino. Ha fatto accertamenti ginecologici con il risultato di un lieve prolasso della vescica e un leggero processo di infezione. Nonostante l’assunzione di ovuli antinfiammatori, il dolore persiste con momenti anche forti, a tal punto che a volte non riesce neanche a gridare.
Analisi alle urine negative, ecografia interna negativa, ti preciso che tutto è iniziato dal parto naturale in acqua. Durante i rapporti non soffre di sintomi particolari. Gradirei una tua consulenza visto che i dolori stanno diventando insopportabili.
Tommaso
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RISPOSTA
CHE COS’È IL CISTOCELE
Ciao Tommaso. Il cistocele, conosciuto anche come prolasso vescicale o prolasso anteriore, è una patologia medica nella quale il tessuto connettivo tra la vescica e la vagina si indebolisce e si allunga, dando modo alla vescica di protrudere nella vagina.
Il prolasso della vescica può avvenire in seguito a parto naturale, costipazione cronica, tosse violenta o sollevamento di pesi, durante le quali attività i muscoli che supportano gli organi pelvici possono essere posti sotto notevole sforzo.
Il prolasso anteriore può avvenire anche in seguito alla menopausa, quando il livello degli estrogeni si abbassa.
SINTOMI DI PROLASSO VESCICALE
I casi di prolasso vescicale lievi possono essere asintomatici. Quando invece il prolasso è più accentuato i sitnomi possono includere:
- Sensazione di riempimento o di pressione in zona pelvica e vaginale
- Fastidio accentuato durante colpi di tosse, piegamenti e sollevamenti di pesi
- Sensazione di non aver completamente svuotato la vescica in seguito alla minzione
- Infezioni ripetute alla vescica
- Dolore o perdite di urina durante i rapporti
- Nei casi gravi si può notare del tessuto protrudere dall’apertura vaginale
Segni e sintomi sono spesso più evidenti soprattutto in seguito a lunghi periodi passati in piedi, e possono ridursi distendendosi.
CAUSE
Il pavimento pelvico è costituito da muscoli, legamenti e tessuto connettivo che supportano la vescica e gli altri organi pelvici. Quando questi tessuti si indeboliscono, possono cedere e condurre così ad un prolasso anteriore, dove la vescica scivola più in basso e va a protrudere nella vagina.
Le possibili cause di cistocele includono:
- Gravidanza e parto naturale
- Sovrappeso o obesità
- Sollevamento pesi continuato
- Affaticamento dovuto ai movimenti intestinali
- Tosse cronica o bronchite
FATTORI DI RISCHIO
Questi fattori possono aumentare il rischio di un prolasso vescicale:
- Parto naturale.
- Invecchiamento, in particolare in seguito alla menopausa. L’estrogeno infatti aiuta a mantenere in forma il pavimento pelvico, e con la menopausa i suoi livelli calano.
- Isterectomia. La rimozione dell’utero può contribuire alla debolezza del pavimento pelvico.
- Genetica. Alcune donne sono dotate di un tessuto connettivo più debole, il che le rende più suscettibili a questo tipo di patologie.
- Obesità. Donne con problemi di peso hanno un maggior rischio di prolasso anteriore.
TRATTAMENTI MEDICI
I trattamenti dipendono dalla gravità del cistocele e dall’eventuale presenza di altre condizioni come per esempio un prolasso uterino.
I casi lievi, quelli con sintomi leggeri o non evidenti, non richiedono in genere alcuna cura. Viene semplicemente consigliato di aspettare, fare dei controlli occasionali dal medico per verificare che la condizione non stia peggiorando e di esercitare i muscoli del pavimento pelvico con esercizi mirati.
Se questi esercizi non portassero a un miglioramento o nel caso di prolassi anteriori gravi, i trattamenti possono includere:
- L’utilizzo di un supporto di gomma o silicone (pessario)
- Terapia ormonale. I medici potrebbero consigliare l’utilizzo di creme vaginali o l’assunzione di pillole per aumentare il livello di estrogeni, che aiutano a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico.
In casi particolarmente gravi, con sintomi e dolori evidenti, si potrebbe ricorrere all’intervento chirurgico. L’intervento viene eseguito dalla vagina e consiste nel sollevamento della vescica e il suo riposizionamento, rimozione del tessuto in eccesso e nel rafforzamento e tensionamento dei tessuti pelvici di supporto.
Se al cistocele è associato anche un prolasso dell’utero, il medico potrebbe raccomandare la rimozione dell’utero (isterectomia).
Se si sta pensando a una gravidanza, il medico potrebbe consigliare invece di posticipare l’intervento una volta avuto il figlio. Nel frattempo, l’utilizzo di un pessario può aiutare a ridurre i sintomi.
L’intervento può risultare efficace per molti anni, ma esistono casi di recidiva, che quindi potrebbero comportare un’ulteriore operazione.
PREVENZIONE E RIMEDI NATURALI
Premetto che il mio commento è di tipo igienistico-naturale per cui a norma di legge sei tenuto a consultare un ginecologo. Sai benissimo che la scienza igienistica non pone l’accento sui sintomi ma sui fattori causanti. Pertanto l’uso degli ovuli o di altri tipi di farmaci anti-infiammatori va semplicemente interrotto.
La causa dello stato infiammatorio può derivare dagli sforzi muscolari durante il travaglio. Oppure può essere la conseguenza di una stitichezza post-travaglio, con sforzo eccessivo per facilitare le evacuazioni. Ci può essere inoltre uno stress ossidativo che sta irritando i nervi intorno alla vescica, con perdita eventuale del controllo urinario.
In ogni caso il prolasso significa che siamo di fronte a una caduta in scivolamento della vescica verso la vagina. Queste le ipotesi più probabili. In ogni caso, ogni sintomo ha le sue motivazioni che vanno scoperte o ipotizzate, evitando ogni trattamento inutile o privo di senso.
Per ridurre il rischio di prolasso vescicale bisogna chiaramente limitare le cause e i fattori di rischio oltre a rafforzare i tessuti dell’area pelvica con esercizi mirati.
COSTIPAZIONE
Per risolvere la stitichezza serve più acqua biologica da frutta acquosa nella dieta, melone, acqua di cocco, aloe, anguria (in estate), tarassaco, radicchio, fichi d’India, ciliegie, fragole, prugne fresche e secche, mandorle ben masticate, semi di lino.
ALIMENTI ANTI-INFIAMMATORI
Per contrastare gli stati infiammatori ci sono risorse vegetali come malva, miele grezzo, aloe, semi di lino, cannella, curcuma, zenzero, ortica, rosmarino, ravanelli, ananas. Per il rafforzamento dell’apparato vescicale non deve mancare vitamina C naturale e pertanto ciliegie, peperoncini, peperoni, broccoli, crescione, cavolini, agrumi, lamponi, fragole.
Non devono mancare abbondante quercetina (capperi, miele grezzo, cipolla, uva nera, agrumi, broccoli, foglie verdi, mirtilli, lamponi, uva ribes) e abbondanti flavonoidi, e pertanto una dieta spiccatamente abbondante di Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity), come da me descritto nella tesina “Radicali liberi, stress ossidativo e chiave flavonoica al benessere”. Può essere anche d’aiuto un paio di giorni di digiuno secco ripetuto un paio di volte nel giro di 2 settimane.
ESERCIZI KEGEL
Particolarmente utili possono risultare gli esercizi di Kegel, che consistono nella contrazione volontaria dei muscoli del pavimento pelvico. Sono consigliati specialmente in seguito alla gravidanza. Sono esercizi molto semplici che si possono eseguire in qualunque posizione e in maniera discreta. Per eseguirli correttamente bisogna:
- individuare i giusti muscoli da contrarre, che sono quelli che si usano per bloccare la minzione
- contrarre i muscoli per 5 secondi e poi rilassarli per altri 5 secondi
- respirare profondamente, non contrarre glutei e addominali o muovere le gambe
- ripetere le serie da 10 ripetizioni almeno 3 volte al giorno, facendola diventare una sana abitudine
Oppure seguire le indicazioni di questo video:
Prestare poi attenzione in caso di esercizi con carichi come lo squat, che va assolutamente effettuato con forma corretta, per evitare oltre al cistocele anche problemi alla schiena.
A queste risorse vanno chiaramente associati assorbimento solare e ferma fiducia nelle proprie risorse e nella capacità del corpo di riportarsi in equilibrio.
Valdo Vaccaro
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