LETTERA
DIRADAMENTO CAPELLI
Gent.mo dr Vaccaro, le scrivo per una questione che mi sta preoccupando molto. Mio figlio di 19 anni qualche mese fa, per un problema di forfora, ha usato per circa due mesi uno shampoo a base di roussul, un’argilla marocchina, e un prodotto della Weleda al rosmarino ma contenente alcohol.
Il risultato è stato un evidentissimo diradamento dei capelli sulla parte superiore della testa dove evidentemente i prodotti suddetti venivano applicati maggiormente.
DANNI DELL’ALCOL AL CUOIO CAPELLUTO
Io credo che tali prodotti abbiano seccato troppo il cuoio capelluto e temo che l’alcohol abbia danneggiato il bulbo pilifero. Vorrei sapere da lei se c’è qualche speranza che i capelli ricrescano. Io spero che col tempo il cuoio capelluto e il bulbo si rigenerino e ripristinino.
CREDIAMO NELLE CAPACITÀ RIGENERATRICI DI MADRE NATURA
Ho molta fiducia nelle capacità rigeneratrici della natura. Cosa ne pensa lei? Ora mio figlio non vuole più usare nemmeno lo shampoo e si lava i capelli solo con acqua. Per un ragazzo così giovane è un problema non da poco! La ringrazio anticipatamente per la sua gentile attenzione. Cordiali saluti. Carla
RISPOSTA
COS’È LA FORFORA
Ciao Carla. La forfora è composta da scagliette bianche che si ammassano fra loro e che possono avere consistenza cerosa o grassa, dando origine a prurito e cute secca. Solitamente si formano nella parte superiore della testa. Forfora costituita pertanto da detriti cellulari, cellule morte che si spargono sul cuoio capelluto.
Queste cellule hanno origine negli strati bassi o interni dell’epidermide e vengono spinte verso l’esterno dalle cellule giovani. In superficie le cellule vecchie muoiono e danno origine alla forfora.
MORIA CELLULARE E CONSEGUENTI VIRUS ENDOGENI DI NOSTRA APPARTENENZA
Tutto sommato si tratta di un processo normale e fisiologico del ricambio corporale che avviene in continuazione anche in ogni zona interna dell’organismo, dando luogo a scorie interne chiamate virus, virus endogeni polverizzati ed innocenti che, se non espulsi prontamente, a causa di debolezza immunitaria, si accumulano e creano ostruzioni, impedimenti metabolici e rallentamenti.
OGNI CORPO VIVENTE È SOGGETTO A INCESSANTE MORIA CELLULARE
Nel caso della forfora, le scorie polverizzate approfittano del vantaggio di trovarsi sulla superficie esterna del corpo, e si auto-ripuliscono. Non è un grave problema di per sé, e non necessariamente è permanente, ma di sicuro può dare qualche fastidio estetico, soprattutto se appare in eccesso.
CAUSE DI FORFORA IN SOVRABBONDANZA
La forfora, a parte la sua derivazione fisiologica sopra accennata, può avere diverse cause: cute grassa, problemi ormonali, cuoio capelluto sensibile, stress, disfunzioni cardiache. Ovvio che può essere correlata ai prodotti che si usano che magari contengono sostanze aggressive che causano eccessiva produzione di sebo o danno luogo a dermatiti.
RIMEDI ESTERNI PER DELICATI MASSAGGI SUL CUOIO CAPELLUTO
Esistono sicuramente dei rimedi naturali privi di effetti indesiderati, da usarsi esternamente per delicati massaggi sul cuoio capelluto. Mi riferisco ad esempio a:
- Aceto di vino bianco, meglio se aceto-madre, o comune aceto di mele, dove bastano alcune gocce diluite in acqua tiepida.
- Olio di oliva e succo di limone, con 2 cucchiai di acqua, 2 di succo e due di olio.
- Gel di aloe.
- Ortica, foglie e fiori essiccati e lasciati in infuso per 10 minuti in 250 ml di acqua bollente.
- Bietola rossa decotto.
- Gel di semi di lino.
- Olio di cocco.
- Infusi di menta o di salvia o di timo, o di rosmarino.
- Utili anche le foglie di cavolo crudo applicate sulla testa prima di coricarsi.
- Tuorlo d’uovo impacchi.
- Zenzero radice da spezzare e sfregare sulle parti sfoltite dei cappelli per rafforzarne la ricrescita (pratica molto comune in Cina).
- Cipolla cruda, stesso uso sempre in Cina.
- Crescione, stesso uso.
RIMEDI ALIMENTARI PER IL RAFFORZAMENTO DEI CAPELLI
Consigliato il consumo frequente di cavolo crudo, di crescione crudo, di cipolla cruda, di cipollato, di erba cipollina, di crescione, di zenzero, di punte di ortica senza infiorescenze (i fiori sono leggermente tossici).
Consigliato pure il consumo di alimenti ricchi di acido pantotenico o vitamina B5 (soia, arachidi, germe di grano 2-3 cucchiai al giorno, legumi), di acido aminobenzoico o vitamina B10 (funghi, spinaci, cibi ricchi di complesso vitaminico B), di inositolo o vitamina B7 (pompelmo, arancia, germe di grano, piselli freschi e secchi, meloni, nocciole e frutta da guscio, funghi).
LA NATURA POSSIEDE POTERE RIPARATORE, RIMEDIALE E RIGENERANTE
Per il resto condivido esattamente la fiducia nel potere rigenerante del corpo umano che è, nota bene, parte integrante della Natura. I capelli ricresceranno di sicuro. Fa bene il ragazzo a prediligere la semplice acqua. Significa che ha imparato la lezione.
Valdo Vaccaro
Anche in questo caso, la risposta è molto semplice.
Sono d’accordo che sia il corpo a riequilibrare se stesso, ma certo non potrà agevolmente farlo se noi, ogni giorno, gli diamo da mangiare lasagne alla parmigiana.
Quindi, avere innata fiducia nelle capacità autoguaritiva del corpo umano, significa trattarlo come tale.
Non nego che anche pesantemente maltrattato, il problema della forfora possa “sparire” (io userei il termine giusto, e cioè “spostarsi”), ma ritengo di una logica disarmante che tale manifestazione se ne vada come è venuta attraverso l’asportazione delle vere cause scatenanti.
Quindi, come sempre, la parola d’ordine è rigore, rigore, rigore.
Chi vi/ci piaccia o no, l’alimentazione umana è frutta e verdura crude, qualche noce, niente di più.
Tanto più ci si allontana da tale formula, tanto più arrivano i problemi.
Provi a vedere quale è il livello di tolleranza di suo figlio rispetto all’alimentazione, ma utilizzare dei prodotti topici per uso esterno è come nascondere la testa sotto lo sabbia.
http://www.pietrobisanti.blogspot.it
Bel mistero quello dei capelli, signora Carla. Quando ero dai 15 ai 20/22 anni ne avevo tanti da sembrare un porcospino e me ne andavo in giro con altri capelloni a sfoggiare la chioma in segno di sfida alla( presunta) società bigotta di allora. Col tempo il mondo si è diviso in due gruppi maschili: quelli che li hanno un po’ o del tutto perduti e quelli che qualsiasi cosa facessero li hanno mantenuti folti e sani,anche a dispetto delle regole del sano vivere. Persino un ex tossicodipendente, già stato in comunità e pure in galera,oggi a 51 anni porta a spasso un’ invidiabile zazzera seppur con qualche timido ciuffo biancastro. Nessuno è attualmente in grado di risolvere del tutto il mistero che coinvolge noi maschi. Io ho rischiato di brutto di appartenere agli sconfitti,ma grazie a Serri Pili ci ho messo una pezza in tempo. Il resto lo hanno poi fatto l’ alimentazione e forse i bagni derivativi. Chi ha una formula ereditario- ormonale sfavorevole non ha che da mangiar bene e fare gli esercizi che ha ideato il tizio citato,altrimenti è solo questione di tempo e i capelli se ne andranno. Potrebbe essere purtroppo il caso del ragazzo in questione; il quale avendo un “vulnus interno” ( che alla prima occasione tende a manifestarsi) deve prontamente correre ai ripari prima di dover rimpiangere i bei tempi andati e magari diventare presunto bigotto pure lui.
L’igenismo anche qui è deboluccio e lo stesso Valdo è calvo. La predisposizione non sembra lasciare scampo ad alcuni. Ieri sera sono entrato in un alimentari a prendere il pane per una signora anziana e dentro ho visto alcuni settantenni sbicchierare in allegria a vino rosso e salumi. Uno di loro in particolare è un sindacalista in pensione sui 75 anni ed ha una folta chioma che, per quanto bianca, sempre rigogliosa rimane. Non mi pare proprio che questo tipo “imbenzinato” e dalle gote rosse sia attento al mangiare, eppure di capelli ne ha in abbondanza. Idem molti drogati e tossici che vedo trasandati da fare schifo, noncuranti della propria salute …ma con tutti i capelli al proprio posto.
Quanto alla medicina ufficiale anche la tricologia è impotente e il massimo che riescono a fare è proporre un farmaco tossico quale il minoxidil e la finasteride per “domare” il testosterone, ma che con l’uso continuato ti devasta il fegato. Ho conosciuto il caso di un tizio che diceva di essere in attesa di trapianto di fegato dopo anni di finasteride presa ogni santo giorno. I relativi risultati sui capelli sono peraltro molto modesti. Solo un pazzo può pensare che ne valga davvero la pena.
In definitiva se si è predisposti, cioè sfortunati, si può cercare di intervenire solo su tre fronti, mi pare :alimentazione, esercizi alla Serri Pili e bagni derivativi. Non è semplice fare tutto con scrupolo e rigore ma i risultati, per quel che si può vedere, sembrerebbero reali.
Sempre meglio che incollarsi la parrucca in testa come Berlusconi o Cesare Ragazzi, buttando via tra l’altro un bel mucchietto di soldi.
Quanto alle donne…grrrrrrrrrrr
Si, penso che chiunque sia a conoscenza di persone che vantano una chioma fluente nonostante le pessime abitudini alimentari. Quindi è innegabile che almeno sotto questo aspetto il discorso dietetico può valere, ma fino ad un certo punto.
Il mio caso è molto simile a quello di Arvo, fino ai 20 anni sfoggiavo una capigliatura foltissima, tanto che sebbene cominciai a perderli intorno ai 18 anni, l’evidente diradamento lo cominciai a manifestare solo verso i 30. Nella mia esperienza ho potuto rilevare almeno due fattori che hanno contribuito ad accelerare la caduta dei capelli: prolungati periodi di stress ed alimentazione troppo ricca di grassi.
Ricordo infatti un periodo in cui per diversi mesi usavo pranzare sempre fuori casa, e per non perdere troppo tempo e spendere troppi soldi presi l’abitudine di consumare una focaccia bisunta che acquistavo nei forni; a volte mi pareva di mangiare una spugna salata, intrisa d’olio! Dopo diversi mesi mi ritrovai una cute trasudante grasso e capelli perennemente unti, tanto da sembrare spennellati d’olio. A tutto questo seguì un forte diradamento. La situazione ritornò pian piano alla normalità con la riduzione drastica di sostanze grasse nella dieta e un programma di attività fisica regolare a cui mi attenni in modo ferreo. Niente di particolare, corsa leggera 30/40 minuti 7 giorni su 7, e qualche altro esercizio ginnico.
Concordo inoltre con l’utilità dei bagni derivativi e il metodo di Serri Pili. Tra l’altro è utile ricordare che anche altri, come Tom Hagerty e Jacopo Fo, intuirono l’importanza dello scollamento della galea.
Comunque, è anche giusto sottolineare che Serri Pili divenne talmente ossessionato dalla calvizie da escogitare il modo per esercitare la muscolatura cranica 24 ore al giorno! Infatti curava tanto la postura da eretto che da seduto e anche da sdraiato. Addirittura mi pare di ricordare che si fece costruire una sedia con un’inclinazione particolare in modo da aumentare l’efficacia del metodo! Certamente è quasi impossibile trovare qualcuno disposto ad applicarsi in modo così maniacale, per cui penso che i risultati ottenibili dal suo metodo siano direttamente proporzionali alla costanza con cui si eseguono. Discorso che vale generalmente in ogni ambito.