LETTERA
INFARTO AL MIOCARDIO PER MIA MADRE, CON PERDITA CELLULARE DEL 45%
Caro Valdo, complimenti per il nuovo restyling del sito! Una domanda mi è sorta spontanea nei giorni scorsi. Mia madre ha avuto un infarto del miocardio più di 10 anni fa. Da allora vive con solo il (circa) 55% delle cellule del cuore ancora vive e funzionanti. La medicina tradizionale allopatica alla quale lei crede ciecamente le dice che quelle cellule morte non possono essere rimpiazzate, ovvero dovrà vivere per il resto dei suoi giorni con solo il 55% delle cellule del cuore funzionante (che lavoreranno anche per quelle non più attive).
LEGGENDO IL TUO BLOG HO IMPARATO A SFRUTTARE LE RISORSE INTERNE
La mia parte del percorso di vita, che è iniziato leggendo il tuo blog, applicando i suoi contenuti, e liberando così energie che in me fino ad allora per la maggior parte del tempo bloccate nei chakra più bassi, ho avuto la fortuna di ricevere da allora una dose extra di energia vitale a disposizione.
POSSIBILITÀ RIGENERATIVE DEL MUSCOLO CARDIACO
Volevo sapere, se possibile, un tuo parere veloce su due cose: 1. Se confermi quanto dice la medicina tradizionale. Ma soprattutto, 2. se e come è possibile rigenerare tale parte del cuore. Il mio intuito dice che per le due domande non sia vero, in quanto sia a livello di mente possiamo, volendo, riprogrammare il corpo tramite il subconscio a rigenerare tali cellule e poi, avvenendo ogni 7 (o 14, secondo studi russi) anni un ricambio totale delle cellule del corpo, mi pare strano che le cellule del cuore debbano rappresentare un eccezione.
GUARDARSI DAI MANDANTI
Approfitto per esprimere il mio modesto parere sulla vicenda estiva che ti ha toccato a livello personale e purtroppo anche famigliare. Il funzionario statale esegue solo gli ordini che riceve (che a volte neanche e capisce e nemmeno mette in causa, visto che tiene famiglia pure lui). Piuttosto bisognerebbe guardarsi molto bene dai mandanti, visto i tempi che corrono. Forza e coraggio, semmai ne avessi bisogno.
STAI DANDO UN FORTE CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO
Grazie di cuore per tutto quello che stai facendo in questi anni, per continuare a creare tanto seguito del tuo verbo e tramite di esso contribuendo a migliorare il mondo e l’umanità in modo sensibile. Un grande abbraccio.
Simone da Vienna
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RISPOSTA
LA PERDITA DI CARDIOMIOCITI PER INFARTO LIMITA LA RIGENERAZIONE
Ciao Simone. Sono semplicemente d’accordo con te sul fatto che il cuore non dovrebbe rappresentare una eccezione. Ma le cellule del muscolo cardiaco amano fare le bizze. Il cuore dei mammiferi non sembra infatti capace di auto-ripararsi completamente dopo una grave perdita di cellule del cuore, dette cardiomiociti, che si registra con l’insorgenza di un infarto. E fino ad oggi la comunità scientifica aveva scoperto poco o nulla sui fattori che limitano la rigenerazione delle cellule del muscolo cardiaco.
MORIA GIORNALIERA DI 50-100 MILIARDI DI CELLULE
In un essere umano adulto ogni giorno muoiono dai 50 ai 100 miliardi di cellule. In un anno la massa delle cellule ricambiate è pari alla massa del corpo stesso. Ma in un organismo, non tutte le cellule hanno la stessa durata di vita. In un corpo umano le cellule della pelle vivono in media 20 giorni, quelle dell’intestino 7 giorni, i globuli rossi 120 giorni, quelli bianchi 2 giorni soltanto e le cellule neuronali e muscolari per tutta la vita. Le cellule della pelle, una volta invecchiate, diventano sempre più superficiali fino a morire trasformandosi in una sostanza dura chiamata cheratina.
PERDITA ANNUA DI 20 KG DI PELLE
Ogni giorno si ha quindi un ricambio cellulare perpetuo, con cellule giovani che vanno a sostituire quelle vecchie. Così facendo, in un anno riusciamo a perdere, senza accorgercene, circa 20 chili di pelle. Un altro esempio evidente di ricambio fisiologico cellulare sono proprio i capelli. Il loro fusto è composto da tre strati di cellule morte. Entro certi limiti, la caduta dei capelli è un evento assolutamente fisiologico. A grandi linee, si ritiene normale la perdita di 40-120 capelli al giorno.
IL TURNOVER CELLULARE RISPARMIA SOLO LE CELLULE NERVOSE
Durante la nostra vita la maggior parte delle cellule invecchiano e muoiono. Queste cellule devono essere sostituite in modo tale che l’organismo possa continuare a svolgere tutte le sue funzioni in modo ottimale. Le cellule del corpo umano infatti, ad eccezione di quelle nervose, vanno continuamente incontro a processi di divisione e proliferazione regolarmente bilanciati dai processi di morte, che permettono un corretto turnover cellulare e la completa rigenerazione di molti tessuti e organi dell’organismo.
GRANDE CAPACITÀ RIGENERATIVA DEL FEGATO
Un esempio è dato dal fegato, il quale ha una grande capacità di rigenerazione, in seguito ad un danno epatico, a interventi chirurgici (asportazione fino a tre quarti della sua massa) o a malattie virali. Gli epatociti (le cellule del fegato) hanno una vita media di 150 giorni, e in caso di asportazione di una parte del fegato o dopo l’assunzione di sostanze epatotossiche, questi proliferano consentendo la completa rigenerazione. Il meccanismo di rigenerazione è controllato da diversi fattori, come l’interleuchina 6 e il fattore di crescita epatocitario. Solitamente la rigenerazione avviene grazie all’incredibile capacità di replicazione degli epatociti restanti i quali lasciano il loro stato quiescente e si dividono. Nel caso in cui il danno sia particolarmente elevato, la rigenerazione avviene grazie all’attivazione delle cellule staminali epatiche.
RECENTE SCOPERTA DELLA FOLLISTATINA
Ma ecco che nel frattempo qualcosa di straordinario sta accadendo. È stata scoperta già nel 2015 negli Stati Uniti la proteina che rigenera il cuore dopo l’infarto. Essa ripara il cuore e rigenera i tessuti dopo un infarto: si chiama follistatina-like 1 (FSTL1) e su topi e maiali si è rivelata capace di stimolare la formazione di nuove cellule del muscolo cardiaco. La scoperta, effettuata dai ricercatori americani dell’Università di Stanford e descritta sulla rivista Nature, potrebbe aprire una nuova pagina nella cura dell’infarto e degli attacchi cardiaci.
CON UN CEROTTO BIO-INGEGNERIZZATO SI REALIZZA UNA CRESCITA CELLULARE NEL MUSCLO CARDIACO
Lo studio statunitense, però, è riuscito a dare una spinta decisiva alla ricerca. Negli individui sani la proteina miracolosa si trova sull’epicardio, la membrana che circonda la parete del cuore. In seguito a infarto, invece, se ne perdono completamente le tracce. Utilizzando una sorta di cerotto bio-ingegnerizzato, che imita il tessuto dell’epicardio e funziona come una riserva di proteina FSTL1 negli animali infartuati, i ricercatori hanno osservato la crescita delle cellule del muscolo del cuore, nonché il miglioramento delle funzioni cardiache.
Valdo Vaccaro
Ciao Valdo,sempre preciso e puntuale.