LETTERA
DUE GEMELLI 2OENNI CON DIGESTIONI LUNGHE E DIFFICILI
Ciao caro Valdo, siamo due fratelli gemelli di anni 20 che si sono sempre interessati al mondo vegan e a uno stile di vita più naturale. Solo da poco siamo passati ad una dieta interamente vegana. Questo salto lo abbiamo dovuto fare quasi per necessità, in quanto l’alimentazione prima condotta ed i farmaci riparativi ci hanno portato ad avere seri problemi gastrici, con digestioni pessime e lunghe, acidosi, senso di nausea, vomito.
RICORSO A ULTERIORE DIETA DEPURATIVA
Pur avendo tolto la carne e quasi tutti i latticini, pur prestando attenzione alle combinazioni corrette, negli ultimi 3 mesi la condizione non è migliorata di molto. Questi continui disturbi ci hanno provocato una forte perdita di peso da 64 a 50, per una altezza di 1.85. Ci siamo allora rivolti ad un igenista che dopo un digiuno di quasi due giorni ci ha consigliato una dieta vegano crudista con solo frutta e verdura per almeno uno-due mesi, per poi introdurre gli amidi in seguito gradualmente.
STIAMO MEGLIO MA LA DEBILITAZIONE E IL SOTTOPESO CI PREOCCUPANO
In seguito al digiuno ed alla preparazione pre-digiuno abbiamo perso ancora peso. L’alimentazione crudista ci sta dando notevoli benefici e soddisfazioni ma il sottopeso è molto debilitante e ci chiediamo se una alimentazione così restrittiva possa nuocere ancora il peso.
CHE SIA IL CASO DI INTRODURRE PRODOTTI AMIDACEI E COTTI IN ANTICIPO SUI TEMPI?
Secondo il tuo parere caro Valdo è il caso di introdurre amidi e il cotto già dopo due settimane di solo frutta e verdura? Premetto che la nostra condizione di intossicamento probabilmente era molto grave in seguito ad antibiotici e farmaci somministrati senza cervello per molti anni e che, nonostante tale alimentazione depurativa, certi disturbi come stipsi e poco appetito continuano.
Avremo bisogno di una risposta urgente. Non sappiamo più a chi rivolgerci. Le persone che non capiscono vedono in noi solo quello magro che si inventa di mangiare erba e radici per stare bene, invece di andare a farsi benedire o a farsi ricoverare.
Samuele e Davide da Vicenza
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RISPOSTA
LA DEPURAZIONE VA SEMPRE BENE SE ADOPERATA CON CRITERI DI MODULAZIONE E DI FLESSIBILITÀ
Ciao Davide e Samuele. Non è piacevole per me sovrapporsi ai trattamenti e ai consigli che già avete ricevuto in campo igienista. Tengo a precisare che sto dalla parte della depurazione innanzitutto. Una ripresa di tono e di appetito e di rafforzamento deve essere sempre anticipata o comunque corredata da un efficace piano di depurazione che riguardi in particolare la fluidità del sangue, la mobilità del linfatico, la funzionalità epatica-renale-intestinale-immunitaria. D’altra parte non ci si deve irrigidire su schemi vetusti, su schemi non sempre realistici e non sempre sostenibili, in attesa di un mitico riequilibrio ponderale che non arriva mai.
RIEQUILIBRARE IL PESO NON È MAI UN OBIETTIVO SECONDARIO
Occorre non perdere mai di vista il toccabile e il vedibile, mirando sì all’obiettivo di lungo periodo, ma senza tralasciare gli aspetti urgenti del caso. Due ragazzi di 20 anni non hanno la reattività rallentata e compromessa che può avere un centenario. La problematica che essi presentano potrebbe sicuramente essere complessa e degna di un cantiere disgregante e impegnativo. Ma non per questo si deve trascurare l’equilibrio termico, l’equilibrio calorico, l’equilibrio energetico. Al limite occorre avviare, in piena armonia e dialogo con i protaqgonisti, una politica di maggiore apporto quantitativo. Un colpo al ferro e uno alla botte, tanto per capirci.
I MORSI DELLA FAME NON SI POSSONO IGNORARE
D’accordo lo stock tossico consistente da espellere, d’accordo la probabile presenza di effetti eliminativi che impediscono al corpo di digerire e di assimilare al meglio il cibo assunto, ma quando uno si sente con le gomme a terra occorre rigonfiarle al più presto e occorre aggiungere una percentuale di ottani al carburante in uso. Occorre insomma prendere in attenta considerazione il proprio peso e focalizzare su questo aspetto. Probabilmente tutto questo non è stato fatto. A volte può succedere di cadere dalla padella curomane medica alla brace curomane igienista, tutta votata al mandar fuori e poco disposta al metter dentro, tutta votata al digiuno e poco attenta ai morsi della fame. Non è una critica a chi vi ha assistiti ma una semplice ipotesi.
I DATI DI PESO E ALTEZZA RICHIEDONO CAMBIAMENTO DI ROTTA
Lo stare bene passa spesso attraverso la trafila del sacrificio e della sofferenza di breve periodo. Non si va in paradiso in carrozza. Tutto questo è vero. Ma non si possono perdere di vista le proprie condizioni di breve periodo, quasi che non ci appartenessero. 50 kg di peso per una altezza di 1.85 non rappresentano di certo un paradigma accettabile per due ragazzi di 20 anni!
SERVE COME MINIMO INTRAPRENDERE UN PERCORSO INGRASSANTE
A mio avviso incrementerei il crudo mirato tipo avocado, pinoli, lupini, datteri, e aumenterei progressivamente il cotto, puntando a più patate non irradiate, più legumi, più castagnaccio, più minestroni di verdure, più verdure saltate in padella, più grano saraceno e miglio, più polenta e funghi, più farinata di ceci, più germe di grano (almeno 3 cucchiai a testa), più gnocchi di patate e di zucca, più gnocchi alla marmellata di susine senza zucchero, più patate dolci, più carciofi ripieni, più peperoni ripieni vegan, più polpette e bistecche vegetariane alla soia, più pane, pizza vegetariana e pasta al pomodoro, più panini alle melanzane impanate, più tofu e seitan.
RIPRISTINARE IL PESO USANDO PROGRESSIVITÀ E BUONSENSO
Ovvio che rimane valido il principio della capacità digestiva-assimilativa, per cui non serve buttarsi disperatamente e con voracità sul cibo, ma usare preferibilmente la calma e il cervello oltre che il buonsenso. Ovvio che la ripresa ponderale passa attraverso il rispetto del solito pacchetto-salute implicante camminata, respirazione, cattura solare, pensiero positivo, motivazione, rilassamento e sonno.
QUALCHE UOVO RUSPANTE POTREBBE RAPPRESENTARE UNA RISORSA
Se ne sentite la necessità, non ci penserei due volte a includere persino delle uova di galline ruspanti, abbinate magari ai primi asparagi di stagione, anche al costo di retrocedere di qualche gradino nella propria scala valutativa, riandando un po’ indietro nella propria classificazione etico-alimentare, anche in via provvisoria, anche in via anche sperimentale.
MEGLIO UN BUON VEGETARIANO CHE UN PROBLEMATICO VEGAN
Meglio un vegetariano in massima forma che un vegano debole e sottopeso, soggetto al sarcasmo e alle derisioni del medico o dei tanti che remano contro. L’importante che ogni vostra scelta avvenga in modo rilassato e convinto, e abbia il consenso dei vostri sensori di fame, oltre che di ogni struttura interna dell’organismo. Tutto questo deve darvi dei risultati, per cui seguirete l’andamento monitorando il peso regolarmente, e controllando pure giorno dopo giorno la lingua e l’andamento delle digestioni.
Valdo Vaccaro
Ricordo che quando ero onnivoro mi sembrava a volte di ingrassare solo a guardare certi cibi… arrivai a pesare 103 kg per 1,81 di altezza. Con la macrobiotica riuscii a stabilizzarmi senza difficoltà sui 75 kg. Adesso con la dieta vegana sono sui 70 kg e riscontro anche io difficoltà a prendere qualche chilo. Le cause possono essere diverse, malassorbimento, metabolismo accelerato, eccessivo dispendio energetico, sedentarietà, debolezze organiche ecc. Penso che i cibi più indicati per ingrassare siano i latticini, anche se non sono certamente l'ideale per la salute. Ricordo che quando ero onnivoro un mio classico pranzo era costituito da un enorme piatto di pasta sommersa da un lago di olio e parmigiano. In effetti pareva che il condimento fosse più la pasta che il formaggio… Ma tutto ciò non era sufficiente, spesso aggiungevo un secondo piatto ultracalorico, il tutto innaffiato da birra o vino e talvolta da un superalcolico finale. Inutile dire che il mio benessere psicofisico era in declino.
Francamente non saprei che consigli dare a chi riscontra problemi di magrezza adottando una dieta vegana, anche perché come ho detto trovo pure io difficoltoso recuperare qualche chilo. Nel mio caso ho constatato che sarei al top viaggiando intorno ai 75-78 kg. Indubbiamente se mi rimettessi ad abbuffarmi di latticini per un po' di tempo il peso lo recupererei, ma a quale prezzo? In casi disperati, l'adottamento di cibi non rientranti fra quelli consigliati in una salutare dieta vegana, potrebbe però essere una soluzione temporanea finalizzata al raggiungimento della soglia di peso ritenuta soddisfacente, per poi tornare progressivamente alla precedente dieta vegana, monitorando costantemente il proprio peso, e agire tempestivamente se si nota un nuovo calo ponderale. In questo caso basterebbe preoccuparsi solamente di introdurre più calorie rimanendo nell'ambito della dieta vegana.
Aggiungo una considerazione sul fatto che l'attuale regime frugivoro su indicazioni del terapeuta igienista, stia producendo risultati benefici ma con l'effetto di un ulteriore problematica perdita di peso. Non bisogna dimenticare che tanto in chi soffre di problemi di obesità che nel caso di soggetti superpalestrati, l'eminente massa corporea è fondamentalmente causata da un cronico stato di acidosi, cui l'organismo cerca di fronteggiare anche trattenendo moltissima acqua nel tessuto adiposo e muscolare. In tal modo gli acidi vengono diluiti limitando il loro catastrofico effetto corrosivo. Non a caso le diete per culturisti sono iperproteiche e quindi iperacidificanti. Stessa cosa per quanto riguarda gli obesi, con la differenza che costoro non sottoponendosi allo strenuo lavoro muscolare, tendono a gonfiare più la massa adiposa rispetto a quella muscolare.
Lo stato di estrema magrezza dei due fratelli è dovuta anche al fatto che adottando una dieta evidentemente molto alcalinizzante, la ritenzione di liquidi nel corpo per la diluizione degli acidi non è più necessaria, e questo provoca la perdita di peso. Naturalmente ci possono essere anche altri fattori che contribuiscono a questo stato. Probabilmente occorrerà quindi agire non solo sul piano alimentare ma anche su quello muscolare, impostando una regolare attività fisica.
Interessanti le tue considerazioni,Devis.Ultimamente sto anche io provando ad inserire qualche latticino,ogni tanto,nel mio menù. Certamente è cibo spazzatura, ma con l'aumento della frutta dell'ultimo anno ho perso ancora un pochino di peso e questo non lo posso più tollerare. Vediamo cosa ne viene fuori.E' purtroppo l'unico aspetto negativo del mio vegan crudismo tendenziale.Sarà bene specificare che alla fine della giornata sono sempre stato in regola con le calorie e forse sempre un po' in eccesso.
Ma infatti, se l'adesione pedissequa ad uno schema che a livello teorico è il non plus ultra ma a livello pratico porta a ridursi a scheletri ambulanti, c'è qualcosa che non quadra. Occorrerà escogitare qualche soluzione pratica, che fuoriesca dai canoni abituali e testarne l'efficacia. Se il cambiamento non porta a niente, si cercherà un'altra soluzione. Come dice Valdo, va bene preoccuparsi di cacciare fuori le tossine del precedente stile di vita, ma prima o poi bisogna aspettarsi di ottenere qualche riscontro pratico anche sull'aspetto fisico. Ho guardato con perplessità diversi video di giovani vegani che manifestavano entusiasticamente i loro successi col cambio di alimentazione; tutti ben precisi ed esaurienti nello snocciolare concetti e dinamiche del funzionamento dell'organismo umano, quando era lampante il loro stato di eccessiva magrezza. Non vorrei che il problema di fondo fosse spesso proprio questo, troppo tempo perso in elucubrazioni mentali e poco nel mettere letteralmente in moto il proprio corpo mediante l'indispensabile addestramento fisico. L'organismo umano non è composto unicamente da un cervello!
Ci sono ulteriori considerazioni da fare, penso che ne valga la pena perché a quanto pare il problema del peso insufficiente è molto diffuso fra noi vegani.
Volendo a tutti costi non abbandonare nemmeno per un breve periodo la stretta osservazione della dieta vegana, dobbiamo cominciare ad interessarci su quali risorse possiamo attingere per introdurre più calorie. Guardando alla frutta possiamo pensare alle noci di cocco, sono però eccessivamente sbilanciate sui grassi, stessa cosa per l'avocado; i datteri sono eccessivamente zuccherini, non possiamo mangiarne chili; vale lo stesso discorso per i fichi secchi, quelli freschi sono molto meglio ma è una risorsa fruibile per un breve periodo dell'anno; la frutta a guscio è troppo grassa e proteica; l'unica soluzione potrebbero essere le banane, tra l'altro sono un frutto molto digeribile e ben tollerato da molti. Atleti vegani, ne consumano diversi chili e si trovano bene. Personalmente, ne potrei al massimo consumare 5-6 al giorno, dopo mi prende il disgusto. Forse si potrebbe pensare di assumerle come frullato mescolando qualche altro ingrediente compatibile in modo da variarne il sapore che dopo un po' potrebbe stancare se si sceglie di seguire questo regime per diverso tempo.
Al di fuori della frutta abbiamo i soliti cereali e le patate. I cereali hanno pochi grassi ma eccedono in proteine, anche se non quanto i semi oleosi. Le patate sono teoricamente meglio, ma sono molto meno caloriche dei cereali, per cui occorrerebbe consumarne anche in questo caso diversi chili al giorno, cosa che non mi sembra sensata.
Devis, qui una soluzione mi tocca trovarla o finirò per mangiarmi il grasso di foca che si usa per trattare le calzature.
La soluzione banane,avocados, noci di cocco le ho già provate i primi mesi di dieta ma calavo molto anche con essi. Pensa che all'inizio non ero ben tarato e mi mangiavo anche due o tre avocados al giorno, oltre che le varie banane. Recentemente, di sera ne ho frullate 7 assieme a cacao, scaglie di cocco, farina di carrube e pasta di nocciole.Nessuno mi potrà dire che vado sotto con le calorie, avendo anche mangiato 3 hg di spaghetti a pranzo e frutta mattina e pomeriggio. Comunque provo un pò con qualche latticino, tanto io digerisco qualunque cosa e non ho mai problemi né con lo stomaco né con l'intestino. In caso di guerra e carestie, mangiando divani in pelle e moquette, sarei uno degli ultimi a morire…immagino.
Arvo, ma mangi come un passerotto!!:-) A parte gli scherzi, mi sembra che non sia una dieta ipocalorica, 3 etti di pasta costituiscono un pasto notevole, dovrebbero fornire 1200-1300 kcal. Le 7 banane, supponendo che da sbucciate pesino circa 100 grammi cadauna, portano grosso modo altre 600 Kcal, e arriviamo già oltre le 2000 Kcal. Mettiamoci diciamo altre 500 Kcal dagli altri cibi e raggiungiamo le 2500. Quindi teoricamente le calorie sarebbero sufficienti per mantenere il peso in un soggetto maschio di corporatura normale che svolge una moderata attività fisica. Allora ammettendo questa ipotesi, per favorire l'aumento di peso occorrerà introdurre molte più calorie.
Supponendo di voler aumentare soprattutto le calorie dalla frutta, possiamo provare a raddoppiare il numero delle banane. Potremmo anche pensare di aggiungere un etto di cereali, magari frazionandone il consumo in due pasti anziché uno. Inoltre possiamo provare ad assumerli di tanto in tanto anche non integrali. Con queste due variazioni ci garantiamo altre 1000 kcal, che possiamo aumentare ancor di più se intendiamo inserire l'apporto di uova e/o latticini.
Per quanta mi riguarda non ho ancora deciso di portare variazioni nella dieta. Provo piuttosto ad agire con l'esercizio fisico, in questi mesi invernali ho trascurato troppo questo aspetto. Potrei tornare anche in palestra, ma più avanti, adesso non è il caso. Non vorrei che mi scambiassero per un attaccapanni, mi darebbe fastidio salire sul tapis roulant con addosso una dozzina di cappotti!!
Grazie Devis. L'esercizio fisico è quello che mi manca,perché per fare sul serio ci vuole tempo disponibile.Ma al momento non se ne parla proprio.Dovrei rinunciare ad altre cose. Più avanti…vedremo.
Di nulla Arvo, grazie a te.