LETTERA
INFIAMMAZIONE PANCREATICA DA STRESS
Buongiorno, chiedo un’informazione veloce. L’amilasi si è alzata leggermente. Il riflessologo dice che dipende dal fatto che le surrenali sono iperattive, a causa dello stress che vivo in questo periodo, e ciò influisce sul pancreas. Come posso fare a migliorare la situazione del mio pancreas considerando che non posso eliminare la fonte di stress, causata da madre con Parkinson e mancanza di lavoro? Cosa è meglio mangiare?
FIACCHEZZA E ALIMENTAZIONE CONDIZIONATA DA CROHN E ILEOSTOMIA
Mi sento anche molto fiacca e, quando faccio una rampa di scale, sento il cuore che batte forte e mi manca il respiro. Già da un anno seguo il suo schema nutrizionale. Ammetto però che questo inverno ho mangiato forse troppe verdure cotte. E qui sono un po’ scusabile, tenendo conto che ho un Crohn con ileostomia e che l’intestino è in parte fuori uso. Gli esami del sangue sono nella norma a parte ferro basso e amilasi. Però il sistema immunitario regge nonostante tutto, grazie all’alimentazione igienista. Grazie mille.
Donatella
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RISPOSTA
AMILASI E IPERAMILASEMIA
Ciao Donatella, L’amilasi è un enzima che aiuta a digerire i carboidrati. In condizioni normali, è possibile ritrovare una certa quantità di amilasi nel sangue, di cui circa il 35-40% ha origini pancreatiche, il 55-60% deriva dalle ghiandole salivari e la quota rimanente del 5-10% viene prodotta da altri organi, quali l’intestino tenue, il fegato, i polmoni, la placenta e le tube di Falloppio. La concentrazione di amilasi nel sangue prende il nome di amilasemia e viene determinata su un semplice campione di sangue venoso. Si parla di iperamilasemia quando tale concentrazione è troppo alta e di ipoamilasemia quando è inferiore alla norma.
Per virtù del basso peso molecolare, le amilasi vengono eliminate anche con le urine. La loro concentrazione nel siero dipende pure dalla funzionalità renale e prende il nome di amilasuria, o meglio di iperamilasuria quando è troppo alta, e di ipoamilasuria quando è inferiore alla norma.
Aumenti delle amilasi in circolo si possono avere in caso di insufficienza renale, di patologie ginecologiche o dell’intestino tenue.
CAUSE, SINTOMI E RIMEDI PER IPERTROFIA PANCREATICA
I livelli di amilasi e di lipasi nel sangue aiutano a diagnosticare una eventuale pancreatite. Quando il pancreas si infiamma, i livelli di enzimi pancreatici nel sangue aumentano. Questo può dipendere da frequente consumo di riso bianco e di farinacei bianchi.
La pancreatite, o infiammazione del pancreas, si accompagna a sintomi come dolore addominale, febbre, perdita di appetito o nausea. La pancreatite cronica è spesso associata all’alcolismo, ma può essere causata anche da traumi, ostruzione del dotto pancreatico e da varie malattie, come la fibrosi cistica. In presenza di pancreatite cronica i valori di amilasi nel sangue possono essere moderatamente elevati o addirittura normali e spesso diminuiscono con il progredire della malattia per la scarsa funzionalità dell’organo.
I filippini ad esempio sono noti per avere il pancreas ingrossato oltre-misura, visto che il riso bianco e stracotto tre volte al giorno nessuno glielo toglie. I dati statistici abbondano grazie al fatto che il sezionamento defunti è cosa assai diffusa a Manila e dintorni. Gli italiani non sono certamente immuni da questo problema, vista la mole di pasta, pizza, pane e risotto bianco che pure essi prediligono.
L’alcolismo e la bulimia sono altre cause. Stress, fumo, caffè, cole, zuccheri raffinati, e uso di farmaci sono anche fattori determinanti. Può anche dipendere da tumore pancreatico, salivare, prostatico, polmonare e ovarico. L’iperamilasemia comporta sovrappeso e diabete, trigliceridi alti, calcoli alla vescica, diarrea, nausea, sudorazione, debilitazione.
Evitare quindi le cose negative appena citate. Incrementare il crudo. Seguire le linee guida del Vitto Valdiano e inserire nella dieta mandorle, pinoli, noci, arachidi, semini, avocado.
AGGREGATI INFILTRABILI E NON RITROVABILI NELLE URINE
Un’altra tipica condizione che porta all’aumento della amilasi nel siero è la macroamilasi, in cui tali enzimi si mescolano con globuline (proteine) del sangue formando aggregati molecolari infiltrabili e quindi non ritrovabili nelle urine. In presenza di macroamilasi il dosaggio sierico delle lipasi può fornire utili indicazioni su un eventuale coinvolgimento del pancreas.
NEFROPATIE CON RIDUZIONE DELLA FILTRAZIONE GLOMERULARE
Al pari delle amilasi, anche le lipasi sono dosabili e, dal momento che non vengono prodotte dalle ghiandole salivari, sono un indice più specifico di danno pancreatico. La lipasemia, inoltre, dopo le fasi iniziali del processo infiammatorio pancreatico, tende a diminuire meno rapidamente rispetto all’amilasemia. Il dosaggio della lipasi risulta tuttavia più difficoltoso ed è per questo motivo che spesso si preferisce valutare i livelli sierici delle amilasi. L’amilasemia diminuisce nell’insufficienza pancreatica e nella cirrosi epatica, mentre si ha ipoamilasuria nelle nefropatie con riduzione della filtrazione glomerulare.
Valdo Vaccaro
Egr. Dott. Vaccaro,
le sottopongo il mio caso:
Ho 67 anni, sono alto 1,73 mt. e attualmente peso 62 Kg.
Un anno fa pesavo 71 Kg.
Da quella data non consumo più latte e derivati del latte e invece mi nutro di carne, pesce e legumi.
Ho sostituito la semplice pasta, una volta al giorno, alternando grano saraceno, quinoa e amaranto. Qualche volta il miglio e il riso accompagnate da verdure.
Da qualche anno ho i globuli rossi a 4.38 – 4.10 mil/mmc e nella formula leucocitaria, alla voce Mono leggo 0.99 – 1.06.
Da anni la birilubina totale è sui valori di 1.7 e quella diretta 0.5.
La settimana scorsa il medico di famiglia mi ha fatto fare anche l'amilasi che è risultata essere 583!!!
Per una lieve ipertensione prendo solo il Bisoprololo Eurogenerici 1.25 mg.
Complessivamente non ho sintomi e mi sento bene.
Come posso rientrare con una amilasi nella norma?
Ringrazio e cordialmente saluto
Tino