LETTERA
SONO TORNATO AI CIBI MORTI
Caro Valdo, sono un tuo ex-adepto, devo dire pentito, che per un po’ ha abbandonato lo stile di vita che descrivi nel tuo blog e nei tuoi libri con forza e professionalità. Mi sono lasciato tentare! Il richiamo del cibo che ci propongono, pieno di alimenti morti e poco vitali, di conservanti e di irritanti ma così sapientemente confezionato da allettare le nostre papille gustative, è stato più forte. Il gusto di alcuni cibi, che sicuramente mi indicheresti come “spazzatura” è stato più forte di quello del cibo vitale e pieno di energie che la natura ci da. Ed ecco che ho re-inserito nella mia alimentazione carne, pesce, uova, caffè (2 al giorno), zuccheri raffinati ma non formaggi e prodotti confezionati.
OGGI SONO IL ROTTAME DI ME STESSO
Ora come ora sono il rottame di me stesso. Sono un uomo di più di 40 anni, che conduce una vita malsana a causa anche del lavoro e del posto in cui lavora, che vive costantemente nelle seguenti condizioni:
- Freddo, tantissimo freddo, più della media della popolazione. Mano e piede destro di ghiaccio. La mano diventa biancastra. Posso coprirmi quanto voglio: nulla.
- Naso chiuso tutte le notti e al risveglio.
- Sinusiti intermittenti ma molto intense.
- Unghie sfaldate, una in particolare, e la pelle come fosse carta vetrata.
- Congiuntive irritabile tutte le mattine.
- Cattivo umore, molto spesso.
- Digestione molto lenta di alcuni cibi. L’unica cosa che non ho più, per ora almeno, è la gastrite.
- Evacuazioni molto irregolari, ogni 2-3 giorni almeno e con feci non ben formate.
CONOSCO LE TUE RISPOSTE E LE CONDIVIDO
So già quel che mi dirai: il mio corpo soffre di un’intossicazione generale e di una condizione di acidosi e, poverino, cerca di fare il possibile per difendersi. So che hai ragione. So anche che qualche mese di alimentazione “sana” mi farebbe stare di nuovo in forma. So tutto questo.
COME MAI LE PERSONE CHE MI ATTORNIANO NON HANNO ALCUN DISTURBO?
È che vedo persone a fianco a me, dalla mia compagna a mio suocero, ai miei amici, che non hanno alcun disturbo pur mangiando tutto. Mi chiedo il perché di tutto questo. Ho pensato che anni della mia vita, almeno i primi 20, tra cibi di tutti i generi e farmaci di tutti i tipi, abbiano inesorabilmente alterato la mia flora batterica. Ma mi sono guardato attorno e le cose non mi sembrano così diverse dal mio vissuto.
LETTURE E RICERCHE MI RIPORTANO AL SANGUE GRASSO
Ho condotto ricerche, ho cercato di capire, ho letto articoli scientifici. Tutto mi riporta alla fluidità del sangue, di cui tanto parli. Ho il sangue denso, che scorre male e che nutre male le mie cellule. Ecco spiegato il freddo, la cattiva digestione, la rinite (che parte dall’intestino). C’è da dire pure che il lavoro fuori casa mi concede pochissima attività fisica.
COME FANNO GLI ALTRI AD AVERE IL SANGUE FLUIDO?
Mi chiedo solo come mai chi mi circonda abbia il sangue più fluido. Il mio amico, che mangia tutto ciò che è elaborato e poco di ciò che la natura ci offre, ha il sangue più fluido del mio perché fa tanto sport e ha molto tempo libero per sé? Forse la risposta la so già. Probabilmente sono il risultato di anni di intossicazione alimentare, chimica, poca attività fisica e pochissima esposizione al sole in una città molto inquinata. Mi resta solo una domanda: ma quelli che, al pari del mio stile di vita, stanno bene. Come fanno? Grazie.
Domenico
RISPOSTA
MI HAI SEGUITO PER MODO DI DIRE
Ciao Domenico. Hai avuto modo di seguirmi nella fase iniziale e poi di cambiare idea e di lasciarti tentare dal cibo spazzatura e dal pensiero spazzatura che di regola lo precede. Probabilmente mi hai seguito male perché chi mi segue davvero, ovvero chi trova il suo giusto percorso in piena libertà e convinzione difficilmente lo lascia. Non tanto per miei meriti personali e taumaturgici, ma perché la nostra bussola funziona e non siamo lontani dal vero. Di sicuro non siamo più lontani dal vero di coloro che indugiano su strade dissestate e su strade prive di uscita.
QUALCOSA DI DETERMINANTE È SICURAMENTE MANCATO
Non dimentichiamoci che giusto percorso significa non semplicemente cibo vivo, vibrante, leggero, digeribile, pulito ed innocente, ma anche altre cose della massima importanza come equilibrio ed armonia interiore, come ascoltare il proprio corpo, come allinearsi con le energie sottili e con la propria enorme potenza spirituale. Cose che non si vedono e non si toccano ma che giocano un ruolo incredibilmente centrale. Gli ingredienti del benessere sono tanti e vanno rispettati tutti in modo coerente.
IL BUON CIBO È IMPORTANTE MA NON BASTA
Qualche trasgressione e qualche mancanza fanno parte del gioco ma, nell’assieme, principi e regole basilari richiedono allineamento e coerenza, saggezza e buonsenso. Per non cadere nel mal-essere e nel mal-vivere occorre mantenersi in risonanza con le forze cosmiche che animano ognuno di noi. Occorre avere fiducia in se stessi e sconfiggere la paura, le incertezze e i dubbi. Il buon cibo è di grande aiuto, eppure non basta, da solo non basta. Evidentemente ci sono errori e carenze che ti impediscono di fare il salto di qualità e di mantenerti sui livelli che ti competono.
GLI ERRORI SI PAGANO
Quanto agli altri, alle persone che mangiano di tutto e che tuttavia stanno divinamente, non credo affatto alla tua versione dei fatti. Per principio, auguro a tutti di stare bene in tutti i sensi e in modo stabile, indipendentemente da quello che pensano e da quello che fanno di giusto o di sbagliato. Ma so che le cose non vanno in quella direzione, visto che siamo tutti sottoposti alla legge di causa ed effetto e a tutte le regole sancite da Madre Natura.
VIVERE CON SICUREZZA VERA O ILLUSORIA COMPORTA DEI VANTAGGI
È probabile che il vivere in assenza di dubbio, o con una consapevolezza non dimezzata come nel caso tuo, conduca certe persone a trovare in via provvisoria un migliore equilibrio. Chi mangia male e beve male, o chi si alimenta in modo disordinato ma non troppo, finisce paradossalmente per trovare un determinato modus vivendi, uno stile di vita magari decisamente sbagliato ma privo di indecisioni e di incertezze, per cui fa ricorso a una dieta marcatamente stimolante, a un battito cardiaco in anormale accelerazione, a frequenti correttivi farmacologici.
I NODI VENGONO AL PETTINE
Una specie di gara ad apparire bene a se stessi e agli altri. Una gara a non lamentarsi, a non cedere, a tener duro, a non soccombere, a non fare i piagnucoloni e gli ipocondriaci. Una gara a non ammalarsi mai. Il che può anche funzionare, ma solo fino a un certo punto. Non ammalarsi mai significa anche non depurarsi mai, al punto che gli organi emuntori o eliminativi diventano inattivi. Ma il sangue non è affatto fluido in tali circostanze. Tant’è che alla fine il conto finale si deve pagare e i nodi vengono al pettine, spesso in modalità drammatiche.
OGNI SOGGETTO È UNICO E DIVERSO
Se in un certo paese esiste un picco anormale di una specifica patologia, è sensato cercare i motivi nel modo di pensare, di mangiare, di bere e di comportarsi dei suoi cittadini. Ovvio che i dati statistici di massa abbiano valore. Tuttavia, a livello individuale, ogni persona rimane unica e diversa, per cui possiamo sì capire la voglia di rapportarsi e confrontarsi con gli altri, ma ognuno dovrebbe imparare a leggere e capire se stesso indipendentemente da tutto il resto.
RIMBOCCARSI LE MANICHE E CAMBIARE MARCIA
Nel caso tuo non puoi affermare che gli altri abbiano lo stesso stile di vita tuo, e nemmeno che gli altri abbiano le stesse esperienze che tu hai avuto, e tanto meno che gli altri abbiano la stessa tua posizione karmatica o spirituale. Posso solo suggerirti di adoperare gli strumenti che possiedi e di puntare con maggior decisione agli obiettivi in cui credi, applicando la necessaria auto-disciplina. Non puoi di certo restare inerte, addormentato o rassegnato nelle tue condizioni attuali, quanto mai critiche. Cerca di ribellarti e di cambiare. Cerca di dimostrare a te stesso che vali e che credi davvero nel percorso innovativo che intendi percorrere, l’unico che ti può portare fuori dal tunnel.
Valdo Vaccaro
tutti dicono di stare benissimo, anche se russano, si svegliano come rottami dopo 9 ore di sonno, soffrono di stitichezza o disenterie continue, mal di testa ed hanno la vitalitá sotto i piedi… e ti dicono che i loro sintomi sono genetici.. di famiglia o che ormai a 40 cominciano ad essere vecchi.
Caro Domenico, tu soffri di una ben nota sindrome chiamata “Resistenza al guarire”. Si tratta di un fenomeno psicologico per il quale la voglia di essere in buona salute è sostituita dalla “voglio essere eccezionale, diverso dagli altri”. Funziona, pressapoco, così: visto che la mia vita ed io siamo totalmente comuni, non importanti, una persona fra tutte le altre, un anonimo, ecc. come posso rendermi differente dalla massa degli altri? Restando malato; ossia: la mia “malattia” è talmente strana e al di fuori di tutto quello che la scienza medica capisce, che sono diventato una persona eccezionale e non mollo questa mia eccezionalità.
Solo tu puoi battere questo nemico interno. Ti auguro di svegliarti una mattina dicendo: al diavolo tutto, io voglio stare bene, questo è il mio diventare, essere, una persona eccezionale.
mah..poi si vedono le persone morire d’un colpo a 40/50/60 anni ecc. e tutti dicono ma poverino/a come mai? stava cosi’ bene! non so, io dopo aver iniziato con l’igiene naturale non riesco a tornare indietro, pensa che ho mangiato un po’ troppi dolci a Natale e adesso sto malissimo, raffreddore, mal di testa, insomma influenza, ma e’ solo il mio corpo che cerca di eliminare le tossine (poche credimi) accumulate. L’unica cura che mi concederò e’ semi-digiuno. Prova!
ho smesso di fare uso di carboidrati raffinati da almeno 6 anni… so perfettamente quanto puo´ costare uno sgarro di pochi minuti.
3 anni fa ho assaggiato un ottavo di pizza prodotto nel ristorante di mia moglie (una verifica del pizzaiolo) e nel mentre avevo una scheggia di plastica molto piccola sotto l’unghia da un mese che mi infastidiva… dopo 5-6 ore è partita una infezione che mi è durata mesi proprio dove avevo la microscopica e fastidiosa scheggia. 5 minuti di assaggio mi sono costati mesi a non poter usare il pollice per il dolore da quanto era gonfio. Ancora oggi dopo anni ho l’unghia visibilmente danneggiata.
In quei mesi non ho potuto dormire per il dolore al dito gonfio, lavoravo con difficoltá al pc… e cosa piú fastidiosa, non potevo nemmeno suonare ed esercitarmi alla batteria.
Intossicare il proprio corpo è troppo “costoso”… e meno si intossica e piú gli allarmi sono forti quando lo si fa.. per ovvie ragioni.
Dimmi che scherzi…
scherzo quanto la statistica ufficiale di oggi che dice che 2 su 3 moriranno di cancro e il terzo d’infarto.. e se rimane qualcuno errori medici, terapie sbagliate e medicine, sistemeranno anche lui.
Ciao Renato, ci siamo scambiati qualche messaggio alcuni mesi fa. Purtroppo, malgrado abbia detto addio a cereali (raffinati e non) e ai legumi da qualche mese, reintroducendo però carne e pesce, per non perdere peso, non ho avuto i benefici sperati in termini di riduzione/scomparsa di psoriasi.
A dire il vero il primo mese dall’eliminazione dei cereali e legumi ho avuto benefici ottimi (psoriasi e prurito scomparsi), cosa che non riscontravo da tantissimo tempo. Poi però tutto è tornato come prima, nonostante la mia dieta sia rimasta rigidamente lontana dai cibi sopra detti. Abbondante frutta al mattino a pomeriggio, pranzo/cena con abbondanti verdure crude e cotte con pesce/carni cotti al vapore è la mia dieta attuale. Le ho provate tutte, ma il grosso problema a differenza tua è che degli sgarri non mi sono mai accorto granché, visto che le mie condizioni sono circa sempre le stesse, e quindi non capisco quali contromisure prendere. Forse l’ultima cosa che proverò sarà un po’ di vitamina D in gocce…
Ciao 🙂
Mi pare strano che eliminando tutto i cibi raffinati e sgarrando ogni tanto tu non veda differenze. Io da che ero sovrappeso di 25 kg con un mucchio di problemi , non posso permettermi, e non voglio, sgarrare.
Se fai uso di carni commerciali, dovresti starci attento. Io non consumo piú da anni prodotti da supermercato (carni) ma acquisto saltuariamento carne allevata a terra, principalmente capretto, agnello, quaglie e molto raramente carni di mucca allevate ad erba.
Le verdure o le coltivi tu o devi lavarle nel miglior modo possibile. Io per esempio faccio un giro di acqua calda, uno di fresca e alla fine, dopo aver centrifugato (asciuga insalata) broccoli o altro, passo tutto in acqua potabile di pintone.
Pesci, anche li… pesci ricchi di inquinanti e mercurio sarebbero da evitare. Pesci di basso fondale e piccoli. Tonno, spada e simili sono da evitare.
Io evito anche deodoranti e qualsiasi cosa venga messa addosso che non sia sapone normale… li evito ma a differenza di una volta non ne ho piú bisogno.
Il nostro uiltimo figlio, a 4 anni ha avuto un’inizio di psioriasi sui gomiti.. ma esagerava con noci, pistacchi e arachidi. Abbiamo limitato le noci e tolto completamente le arachidi e l’inizio di psioriasi è sparito in un paio di mesi.
Se tutto questo è rispettato… e vivi in un ambiente non inquinato ti consiglio di fare come dice Valdo… Bio e Crudo il piu’ possibile… tutto fresco e vedere come vanno le cose. Di sicuro c’è qualcosa che trascuri… magari non collegata direttamente all’alimentazione.
La causa c’è sempre… puo’ essere difficile ma per esclusioni io credo tu ci possa arrivare.
Per esempio, se tiri fuori un piatto dalla lavastoviglie, è probabile che ci sia uno strato di detersivo sopra… cosi’ nei bicchieri e tutto il resto. Io ho fatto la guerra all’anizio con mia moglie per i detersivi dei panni. Sembra che a tutti piaccia avere residui di detersivo profumato, che sa di pulito, con abiti e biancheria a contatto con la pelle… tutto fa brodo. Com’anche deodoranti per la casa, incenso etc…
Quello che non ti fa perdere peso sono i carboidrati… carne e pesce… probabilmente… fanno piú danni che altro, specialmente se sono di allevamento intensivo, quindi ricchi di metalli pesanti, pesticidi, medicine, antibiotici, ddt anti pulci etc.
Ciao Renato, scusa ma ti chiedo un chiarimento: voi che fate con la lavastoviglie? Anch’io mi sono posto la domanda se rimangano residui di detersivo su piatti, bicchieri e posate in genere, tuttavia lo stile di vita frenetico mi pone la lavastoviglie come manna dal cielo in termini di tempo e fatica risparmiati. Che fare però coi detersivi? Al momento cerco di acquistare pastiglie bio-naturali-verdi-ecologiche quanto vuoi, ma pur sempre pastiglie. Grazie
Qui (http://biodetersivi.altervista.org/index_file/page0006.htm) la ricetta di un detersivo per lavastoviglie profumato, che io stesso ho provato e che non è affatto male. Certo non garantisce i livelli di quelli “da supermercato”, ma è un buon compromesso. Ti consiglio comunque di preferire quelli liquidi più che le pastiglie, che in ogni caso creano incrostazioni nelle tubazioni e nella stessa stoviglie.
la cosa buona è che cucinando al vapore… o alla piastra a bassa temperatura, le stoviglie rimangono pulite 🙂 I piatte si ungono e basta.
Basterebbe un lavaggio a spruzzo a 100 gradi con un po di limone.
Spero faranno lavastoviglie per necessitá di questo tipo.
Quando sono solo… passo piatti e padella sotto acqua bollente, una passata con carta assorbente, altra acqua bollente.. ed è finita li.
quando apparecchio e prendo i piatti dalla lavastoviglie, se abbiamo usato detersivo fatto da noi o quello classico, sciaquo i singoli piatti sotto acqua corrente e tolgo l’acqua rimasta con acqua di bottiglia.
L’acqua qui non è potabile. Lascio poi scolare 1 minuto.. e nel mentre in tavola ho messo tovagliette, olio, limone, vino e posate… che ho sciaquato e asciugato scrollandole. il consumo di acqua potabile è di un bicchiere per 3 coperti..
Dimenticavo i latticini? Zero spero… ?
Movimento? E’ importantissimo quanto l’alimentazione.
Integratori, vitamine e altro io non li prenderei.
Secondo me, con tutto il cibo tossico che ci circonda e non solo.. qualcosa scatena in te questa reazione.
Purtroppo sei solo nella ricerca. Le insidie si nascondono dappertutto.
Puoi solo provare e cercare di capire, seguendo i consigli alimentari estremi di Valdo che sicuramente sono piú puri dei miei, cosa è che crea il problema se è una questione di cibo e se non lo è … trovare altre cose che ti allontanano dalla natura e possono inquinare direttamente o indireattamente il tuo corpo… per fare un esempio, mettere un profumo tutti i giorni, ti obbliga a respirare, chissa quali sostanze, 24h al giorno.
Per fare un’altro esempio, sul libro di Gatti/Montanari è descritto il caso di un cancro al fegato che conteneva nanoparticelle di uranio.
L’uranio arrivava dal radicchio selvatico che la malcapitata mangiava da sempre, per tradizione, radicchio bio fatto nelle campagne bresciane… con ad un paio di km un vecchio laboratorio di ceramiche.
Il colore delle ceramiche bianco, contiene uranio… la cottura, distribuiva su tutte le colture della campagna circostante, all’apparenza incontaminata, nanoparticelle di uranio che praticamente essendo cosi’ piccole, arrivavano nel sangue senza alcuna resistenza.
La donna era morta di cancro al fegato, i genitori pure… non era genetico, era l’antico laboratorio di ceramica della valle. I figli e il marito di questa donna, non mangiavano quel radicchio e sono scampati alla contaminazione da nanoparticelle di uranio.
Grazie della risposta Renato,
Il mio problema non è quello di perdere peso, semmai dovrei acquistarne (almeno 6/8kg). Di errori ne commetto parecchi, soprattutto sulla provenienza dei cibi (non sono attento a comprare biologico o carni gras fed), pur acquistando tutto al mercato per il 90% cibi stagionali.
Carni soprattutto vitello, petti di pollo/tacchino al vapore. Pesci non da allevamento, soprattutto salmone, sarde. Niente latticini.
Per i lavaggi di verdure uso il tuo sistema (anche se, come detto, non ho garanzie sulla provenienza di ciò che acquisto, cosa quasi impossibile da ottenere, visto che anche in caso di coltivazione biologica, questa può essere esposta ad ambienti inquinati), salvo il lavaggio con acqua calda e acqua di pintone (che ignoro cosa sia).
Uso sapone, raramente poco deodorante, mentre uso bagnoschiuma e shampoo anche se con bollini solo verdi.
Per i detersivi hai anche sicuramente ragione, ho fatto un periodo utilizzandone uno fatto in casa da me, a base di limone, aceto, sale. Non era al livello dei soliti liquidi dei supermercati, ma faceva un buon lavoro.
Per fare tutto con criterio bisogna avere tempo e soldi, io al momento non ho tempo (posso dormire solo 5 ore a notte) e ho qualche soldo per pensare di trasferirmi in futuro in qualche isola calda, indispensabile per seguire questo regime di vita.
Ciao e grazie
hm… io i legumi me li sgarro volentieri. Salmone, essendo allevato ed essendoci se non erro un servizio di report che fa vedere a quali diavolerie sono sottoposti… non lo mangerei. Noi evitiamo salvo rarissimi casi. Com’anche per le carni che acquisti. Li dentro ci sono coctails imprevedibili dagli effetti inprevedibili. Giocano tutti al piccolo chimico senza rendersene conto… e i danni di qualunque tipo se ne vedono.
Qui si trovano cernie di 1kg .. vivono in tana, sono cacciatrici e vivono a profonditá basse. Io sono all’estero e la cernia fresca, al supermercato, costa 11euro. Per mangiare pesce, l’ideale sarebbe ever l’amico che pesca… 🙂 … certo io parlo cosí perchè vivo in oceano aperto. Secondo me con i legumi, rientri di peso. Magari quinoa, bio.
Io invece i legumi li vedo al pari dei cereali, contengono dopotutto fitati e fitotossine che non si eliminano con facilità e, oltretutto, è necessaria la cottura. Anche tra i cereali e gli pseudo cereali non vedo grosse differenze, a parte il glutine.
Il mio rammarico più grande è che, anche volendo, come accennavo nel messaggio precedente, non si riesce a distinguere un cibo contaminato da uno non (bio non vuol dire dio…).
Valdo dice tante cose, ma i cereali guai a chi glieli tocca, basta vedere il menu che consiglia…pasta al pomodoro mezzogiorno e sera. Mi dispiace, ma la gente continua a non star bene anche eliminando carne e pesce, che non vanno demonizzati in quanto tali, visto che le schifezze “addizionate” (in etichetta o meno) ci sono ovunque, specialmente nelle tanto decantate farine.
In questo momento mi sta arrivando la psoriasi anche sui gomiti, cosa per me rara. Mi viene voglia di mollare tutto e tornare nelle “spire del cibo spazzatura”, almeno recupererei del peso.
ps
alle Canarie (dove mi pare tu ti sia trasferito) come ti trovi a reperibilità/varietà/prezzi di frutta? I miei ricordi di fuerteventura, lanzarote, gran canarie sono un po’ lontani…ero proprio piccolino!
La mia zona preferita (secondo quanto riferitomi da amici e da quello che ho trovato in rete, oltre che da lontani ricordi) non è fuerteventura, bensì Gran Canaria, in particolare la zona sud ovest (mogan, arguineguin, le più miti e riparate).
Non disdegnerei nemmeno la costa del sol, ma anche lì le differenze sono parecchie (il tasso di disoccupazione invece è simile 🙂 )
la cosa che piú mi ha fatto bene eliminare, sia per problemi di respirazione col naso che per la stanchezza cronica, sono state le farine. La pasta ormai non mi frega piú da tempo. Dormire respirando con la bocca e svegliarsi con bocca secca e spesso mal di testa … è un lontano ricordo.
Io conosco bene il Sud di Gran Canaria. Ci molte zone e molti climi. La zona di Mogan, non il Puerto de Mogan ma la parte alta è molto interessante… è una zona incontaminata. Ma credo che certe scelte vanno fatte qui cercando e scovano le zone che piú ti aggradano.
Non mollare, trova cosa è che ti crea il problema. Io ho notato che in sintomi e fastidi associati a cibo sbagliato si palesano anche dopo 36 ore e durano anche 4-5 giorni. Un Psioriasi, credo che abbia un certa lentezza a regredire e comparire. Magari sta comparendo nei gomiti per cose che hai fatto 20-30 giorni fa.
Mio figlio vive a La Palma, compra frutta e verdure locali, con forme diverse dal solito, a prezzi che sono circa la metá dei supermercati qui al sud di GC. La si trovano anche ristoranti eco-bio …. è un isola molto interessante.
Ma dai…come puoi dire che un assaggio di pizza ti ha scatenato l’infezione al dito…
Io mi apro le mani tutti i giorni con il mio lavoro eppure non ho mai avuto problemi simili. Se quello che hai raccontato è il risultato direi che in te qualcosa non funziona e se sia la dieta o meno non saprei proprio dire…e non lo so io come non lo sai tu.
Come pensi di morire tu? Pensi di morire di vecchiaia come se fosse una malattia? Morirai anche tu di tumore o problemi cardiaci o insufficienza d’organo…e succederà anche a me a Vaccaro e al maresciallo di cui non ricordo il nome. Se non si muore per un incidente di qualcosa si dovrà pur morire…
L’ultima cosa…come fai a venire sul blog di Vaccaro e raccontare che mangi agnello e capretto? Non c’è qualcosa che stona?
Ciao!
Smettendo di mangiare farine di qualunque tipo, l’intestino si ripulisce e ritorna ad assorbire in tutta la sua misura. La farina, si comporta come il calcare nella rubinetteria. Ho visto autopsie (in lingua spagnola) dove mostravano un intestino con cementificazioni (accumuli di sostanze sulle pareti) di 5-6 kg e questo su un uomo morto a 65 anni… dovute proprio al tipo di dieta. Sembra incredibile… ma tutto ha la sua logica. L’entropia regna dappertutto.
Questo tipo di sensibilizzazione verso ció che si mangia, dopo aver smesso le farine e gli alimenti che creano quel problema, è comune non solo a me. Succede anche ad altri di essere molto piú sensibili al cibo tossico.
La pasta pizza è farina bianca, piena di pesticidi, calce, allume di potassio e lo zucchero del grano. Zero nutrimento.
Il pomodoro è una passata prodotta in cina in chissá quale modo.
La mozzarella… è fatta con latte finto anche quella originale di bufala…. figuriamoci quella trovata qui a 6000km dall’Italia.
La cottura, come insegna Valdo, dopo i 110 gradi produce sostanze tossiche.. li siamo a circa 300 gradi.
Giá prima della cottura era tutto tossico, dopo non oso immaginare in cosa si è trasformato.. la cottura è una rezione chimica quindi irreversibile e sopratutto crea NUOVE MOLECOLE.
Sotto poi, tutte le parti nere… sarebbe come leccare l’interno di una marmitta.
Lei di sicuro ne potrá mangiarne anche due e concludere con un tiramisu’, limoncello e caffè.
Fumare una sigaretta alla settimana provoca svarioni di testa.
Fumarne una al giorno li crea ma con meno intensitá.
Fumarne 10 al giorno non fa piú niente.
Vengo qui perchè ammiro il lavoro di Valdo e ne condivido quasi tutto e perchè condivido le mie esperienze con gli altri nella speranza di poter essere di aiuto a quelli come me che cercano informazioni per districarsi e schivare i veri predatori in questo modo marcio.
Quando saró convinto che gli esseri umani non si sono evoluti per milioni di anni mangiando uova, piccole prede, molluschi ma solo mangiando frutta e verdura… smetteró di mangiare carne.
Libero di credere a qualsiasi caxata tu possa aver letto. Io fossi in te sarei più preoccupato per una scheggia in un dito che dà un’ infezione di un mese.
Idem per te.
Gianluigi Bombatomica, grazie per il tuo prezioso punto di vista. Ne terró certamente conto in futuro.
Non si smette mai di imparare.