MAI DUBITATO DAL PRIMO ISTANTE SUL VERGOGNOSO IMBROGLIO AIDS
Nel mio piccolo, nel mio anonimato, è da 30 anni che sbraito e scrivo sulla farsa mondiale dell’Aids. L’ho fatto in largo anticipo persino rispetto al grande Peter Duesberg. Nel presente blog esiste la bellezza di almeno 30 articoli sull’Aids, oltre a quanto contenuto nei miei libri pubblicati (Alimentazione Naturale, Storia dell’Igienismo Naturale) e non pubblicati (I Quaderni di Hygea). Una delle mie tesine è stata pure pubblicata sul numero di marzo 2010 della prestigiosa rivista Nexus (ed è quella sottoelencata alla data del 16/10/09).
ALCUNI TITOLI DI TESINE SULL’AIDS RINTRACCIABILI NEL BLOG
- Virus e viresse
- Il morto che mangia il vivo
- Retrovirus, omovirus, fantavirus, sprecaeurovirus
- Aids non malattia ma programma di governo
NESSUN GRAZIE, NESSUN PREMIO E TANTI INSULTI
Gli insulti che ho ricevuto per tutto questo lavoro sono stati tanti. Nessuno che sia venuto ancora con grinta a chiedermi di fare una pubblicazione di queste tesine, a parte la disponibilità del mio editore Anima, che non può però andare oltre certi limiti di programma. Mi sia concesso dunque di prendermi oggi qualche piccola soddisfazione. “HIV-AIDS: Una balla almeno è al capolinea!” È il titolo di un articolo che mi è pervenuto, a firma di Lorenzo Acerra.
DARE REAZIONE POSITIVA AL TEST HIV NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE NIENTE
C’è un particolare gruppo di individui HIV positivi che è stato identificato in popolazioni indigene del sud America. Essi, pur dando reazioni di positività al test HIV, non sviluppano AIDS, rimangono sani e longevi come tutti gli altri membri della tribù. La presenza di HIV, in altre parole, non è una condizione sufficiente per giustificare il collasso e il deperimento che si vedono nell’AIDS, altrimenti anche gli indigeni HIV positivi del sud America crollerebbero. (NB. Il mio commento correttivo è che l’HIV non esiste nel modo più assoluto e che l’ipotesi della sua esistenza è solo basata su un test demenziale e iniquo come quello Elisa che produce falsi positivi, ovvero soggetti definiti HIV-positivi ma che in realtà sono solo malarici e indeboliti da altre patologie).
ERA IL FARMACO RETROVIR A CAUSARE ESAUSTIONE TIPO-AIDS E NON L’HIV
L’esito fatale in alcuni casi è prevenuto sospendendo la terapia. Duesberg riporta l’esempio di una bimba HIV positiva che soffrì di gravi dolori muscolari, insonnia, nausea, e arresto della crescita per la tossicità del farmaco. Resosi conto Duesberg che era il farmaco e non l’HIV a portare i sintomi di AIDS, la cura venne sospesa e la bimba immediatamente recuperò, in coerenza con molti altri casi simili. A distanza di 10 anni, senza Retrovir, la ragazza era rimasta del tutto sana e normale, era diventata persino capitano della squadra di calcio della scuola.
LA SCIENZA DEL PANICO E L’UMANITÀ DISTRUTTA DALL’AIDS
Oltre che ad Acerra, scrivono oggi sull’Aids Isabel Otaduy Somme e Patrizia Mondani, col titolo “La scienza del panico”. Vi si parla di martellanti ed ossessive pubblicità di uomini e donne raffigurati con l’alone viola intorno, simbolo non certo di un’aura magnetica positiva, ma della più infamante e orribile peste dell’umanità, ovvero dell’AIDS. Era l’alba di una devastante malattia che avrebbe terrorizzato il mondo per molti anni a venire. Erano gli anni ’80. Le previsioni non davano scampo. Catastrofiche e ad andamento esponenziale. L’umanità incanalata verso il precipizio e verso la distruzione.
SI SPARANO CIFRE SCRITERIATE E NON SI DICONO MOLTE COSE BASILARI
Secondo le statistiche ufficiali 35 milioni di persone hanno la peste ultrabubbonica HID-AIDS, di cui 25 milioni in Africa. Non si dice però che il test Elisa produce, anche secondo gli storpiati standard di allora, il 68-89% di falsi positivi. Non si dice che per fare le cose sbrigativamente ed economicamente, la gente viene valutata approssimativamente e a vista, per cui con 2 elementi su tre riscontrati (tra febbre, diarrea e sottopeso 10%) si viene etichettati come malati-Aids. Non si dice che in Africa il problema è legato alla denutrizione, alla sete, alle migrazioni e alla paura, tutte cose che indeboliscono il sistema immunitario.
DA 10 MILA A 70 MILA MORTI, GRAZIE ALL’AZT/RETROVIR
Nel biennio 84-86 morivano in USA, etichettate AIDS, 7000 persone/anno. Arrivano le cure mediche e si parla di AZT, un farmaco micidiale sconfessato persino dal suo inventore. L’AZT manda in malora in un sol colpo il sistema immunitario, i globuli rossi e la mucosa intestinale. Tutte le persone trattate con l’AZT muoiono stecchite al pari delle mosche. Nel 1987, dopo l’avvio delle cure AZT/Retrovir (acidotimina), ne scompaiono 70000/anno, 10 volte di più.
UNO STERMINIO PEGGIORE DELLA SHOAH NAZISTA
Si calcola un milione di morti da AZT e non da Aids in un decennio per gli USA soltanto, e presumibilmente 10 milioni nel mondo, includendo i tantissimi casi di suicidio per falsi allarmi e false paure Aids, con gente gettatasi dai palazzi e dai ponti, e altra ritrovata con le vene tagliate o con overdose di farmaci sul comodino. Si tratta dello sterminio più orrido e raggelante della storia umana, ma nessuno ne parla. Né allora né oggi, a 20 anni di distanza.
DONALD RUMSFELD, SEMPRE AL CENTRO DEL MALAFFARE
Nel 1996, arriva finalmente il nuovo farmaco inibitore della proteasi, il TENOFOVIR, un cocktail di 3 farmaci, ideato e prodotto dalla Gilead Sciences, ditta appartenente a Donald Rumsfeld, segretario della Difesa dell’amministrazione Bush (la stessa ditta che produrrà il non meno famigerato Tamiflu della peste suina messicana). Rispetto all’AZT c’è un solo miglioramento, ed è che si muore dopo, a scoppio ritardato. Gli effetti nefasti sono sulla digestione e sul sonno, con turbe emozionali, miodistrofia, insufficienza renale, spappolamento epatico, danni cellulari, deformazioni cutanee e vene sottopelle.
BEFFA NEL TITOLO AIDS E BEFFA NEI CONTENUTI
Ma i medici si rifiutano di vedere cosa succede nella realtà che li circonda. Non vedono la gente morire e rovinarsi, non ascoltano, non prendono nota delle statistiche. Ragionano in base ai loro schemi. Gli basta sapere che i linfociti T4 non calano, dato che il virus HIV (nel loro AIDS-pensiero) penetra nel linfocita T4 rendendolo inattivo e disattivando la sua capacità di produrre citochine, le armi chimiche del sistema immunitario.
IL VERO DISTRUTTORE IMMUNITARIO È LO SPAVENTO
Col TENOFOVIR i pazienti cosiddetti-AIDS muoiono regolarmente con i linfociti T4 alti. Una bella consolazione davvero. Nessuno riesce a far capire ai medici che i linfociti T4 non calano per colpa di un inesistente HIV, ma calano al semplice annuncio stressante della loro sieropositività, per cui il vero virus non si chiama HIV, ma SPAVENTO.
NON SI DICE DEL SISTEMA COMPRA-STATISTICHE IN INDIA
Non si dice che in India vige il sistema compra-statistiche, per cui la gente stila falsi rapporti AIDS dicendosi ammalata AIDS e non tubercolotica (ad avere la tubercolosi nessuno ti dà una singola rupia) al fine di ottenere i preziosi soldini previsti dallo schema indiano-AIDS.
LA DEBOLEZZA SIMIL-AIDS PRODOTTA DA MILLE COSE FUORCHÈ DA FATTORI VIRALI HIV O NON-HIV
Non si dice che i reduci dal Vietnam (e la stessa popolazione vietnamita), a contatto con l’agente arancio, sviluppa condizioni simil-AIDS. Non si dice che i drogati pesanti, i cocainomani e gli eroinomani soffrono di immunodeficienza simil-AIDS. Non si dice che a Chernobyl si registrano moltissimi casi di Aids perché la contaminazione radioattiva produce immunodeficienza simil-AIDS.
GOVERNO AMERICANO DI UNO STATO FANTOCCIO
I governi Usa sono diventati da anni docili e manovrabili giocattoli nelle mani delle mani della colonna farmaceutica-petrolifera-agroalimentare mondiale Rockefeller-Monsanto-Glaxo-Bayer-Pfizer, e delle multinazionali collegate. Il loro business consiste nell’aprire costantemente nuovi mercati alla cronicizzazione delle malattie.
LO STOCK TAMIFLU, QUALCOSA CHE GRIDA VENDETTA
Se non ci sono abbastanza malattie a sostegno di Big Pharma e della medicina, il sistema segna rosso e parte la sirena, per cui si deve rapidamente inventare una nuova pandemia mondiale. Il caso Rumsfeld è significativo. Non contento dei regalini derivanti dal suo cocktail micidiale, stanzia nel 2005 la cifra di 7 miliardi di US$ come fondi per l’Aviaria. Il 14% della cifra va alla sua Gilead Sciences per produrre una scorta abbondante di Tamiflu. Quel ridicolo Tamiflu che ci teniamo sulla gobba al costo di diversi milioni di Euro, e che Rumsfeld si è rifiutato di prendersi indietro sia a metà prezzo che a un quarto del prezzo, consigliando l’Italia di regalarlo come obolo ai paesi del terzo mondo.
McCORMICK, L’AZZECCA-VIRUS DEI SERVIZI SEGRETI
Era il 4 maggio 1984 quando Robert Gallo, direttore del laboratorio di virologia del NCI (National Cancer Institute), aveva fatto il grande annuncio, la grande scoperta diffusa ufficialmente sulla rivista Science. Il CDC (Central Disease Control) di Atlanta non è mai nelle mani di gente qualsiasi. Ci stava allora un certo McCormick, appartenente ai Servizi Segreti Epidemiologici, specializzati nel trasformare stati di perfetta salute in stati di gravissima patologia. Già nel 1976 aveva dato dimostrazione della sua abilità manipolatoria, obbligando a vaccinazione forzata 50 milioni di americani, per una malattia ovviamente inesistente.
DAL GRID CONTRO GLI OMOSESSUALI AL BLITZ MONDIALE CONTRO GLI ETERO
Nei suoi cassetti c’erano già diversi progetti per malattie inventate da lanciarsi alla prima occasione. Quella dell’AIDS aveva già la polvere per 5 anni di attesa, Si chiamava in realtà GRID (gay related immunodeficiency disease), ed era inteso inizialmente a demonizzare gli omosessuali d’America. Poi via via ci si rese conto che i maggiori governatori e sindaci americani sono gay o amici di gay o tolleranti-gay, per cui da GRID la scandalosa operazione si trasformò in AIDS, a danno stavolta delle coppie eterosessuali.
PUÒ ESSERE MAI SERIO UN PAESE CHE BASA LA SUA CREDIBILITÀ SU UN VIRUS?
L’America era ferita e in ginocchio dopo la disfatta del Vietnam. Occorreva riprendersi. Era stata imbastita in fretta e furia una fitta rete di laboratori e di scienziati diretti da esperti virologi. Tutto allo scopo di dimostrare che la causa del cancro era un virus, Un virus che sarebbe stato scoperto alla svelta per recuperare credibilità sanitaria e politica nel contempo.
I DISASTROSI DATI DELLA GUERRA CONTRO IL CANCRO
Il fallimento stava nelle impietose cifre del professor John Christian Bailer della McGill University. Con dati del NCI dimostrava che nel 1962, anno di lancio della Guerra contro il Cancro, lanciato con grande enfasi da Richard Nixon, morivano in America 277000 persone/anno per cancro, e che nel 1982, 20 anni dopo, i morti erano saliti a 434000/anno, un’autentica Waterloo medicale.
UN APPARATO MEDICO QUANTO MAI AVIDO DI DANARO E DI FONDI FEDERALI
Il crollo del piano Nixon aveva lasciato in eredità un apparato medico avido di fondi e prospero nel contempo di carriere e di centri di ricerca, tutti da foraggiare pesantemente. L’HIV fu solo un modo per salvare tutti quei laboratori specializzati nel retrovirus, un modo per scucire nuovi finanziamenti federali a pioggia e vendere tonnellate di prodotti farmaceutici. Un modo anche per esternizzare le colpe, facendole ricadere sugli immigrati, sui neri, sugli omosessuali, sui portoricani.
COSA È E COSA NON È L’AIDS
Oggi finalmente sappiamo molte cose. L’AIDS non è una malattia vera ma una pura e semplice invenzione, e su questo non ci piove. Ma persino volendo seguire il ragionamento medico, non è una malattia infettiva e contagiosa, né tantomeno è causata da un virus HIV mai isolato e dunque ipotetico e fantasioso. Il gruppo di malattie considerate, messe assieme ed etichettate per comodità come AIDS, è caratterizzato da deterioramento esteso delle ghiandole endocrine, dei reni, del fegato, del sistema digestivo, dei polmoni e del cuore. Deterioramento dovuto a esposizione volontaria o involontaria ad agenti tossici, ad agenti fonte di stress per il sistema immunitario.
LE SMENTITE CLAMOROSE DI LUC MONTAGNIER
Lo sappiamo paradossalmente dallo stesso Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina grazie alle sue ricerche sull’AIDS. L’AIDS? Aria, sole e mangiar sano, e non ci si ammala di niente! Il virologo francese è diventato igienista naturale. Lo ha fatto dopo aver incassato i milioni del Nobel. Aria, sole, mangiar sano e soldi in banca, per le vacanze al sole dei Caraibi. Più di Pasteur e meglio di Pasteur! Perché mentire e portarsi il cruccio fino all’ultimo? Meglio la franchezza e la faccia di bronzo!
PESTE INVENTATA E PER GIUNTA PRIVA DI CONTAGIO, UNA PRESA PER IL CULO PLANETARIA E A 360 GRADI
In 25 anni non si è verificato un solo caso di contagio tra medico e paziente, tra infermiere e paziente. In uno studio californiano tra il 1987 e il 1997, si sono monitorate 442 coppie eterosessuali siero-discordanti (con un partner sieropositivo per ciascuna coppia). Dieci anni di rapporti senza uso di protezioni e di profilattici. Nemmeno un caso di contagio. Altri studi condotti dalla Marina Militare, ha messo decine di marines sani in contatto stabile ed non-protetto per diversi mesi con prostitute giapponesi dichiarate sieropositive. Nessun caso di contagio. L’HIV non è contagioso nel modo più assoluto.
TRENTA ANNI DI ORRORI, DI IMBROGLI, DI SOFFERENZE E DI STRAGI
Per anni il mondo ha funzionato male. Per anni la gente ha avuto paura di toccarsi, di baciarsi, di avere dei rapporti senza sospetti, senza paure e senza triplo preservativo. Quanti i morti? Quanta la gente distrutta? Quanti bambini hanno fatto da cavia agli orridi esperimenti della Glaxo? Quanti fondi drenati dalle casse piangenti di stati già troppo indebitati? Quanti di noi hanno vissuto in questi anni in un autentico terrore nei rapporti umani?
UN EVEREST DI CRIMINI E NEMMENO UN GRANELLO DI GIUSTIZIA
È mai concepibile che per un crimine così grande non esista una sola persona al mondo chiusa in un penitenziario o inviata ai lavori forzati? Il problema è che dovremmo allestire divise da ergastolano per troppi milioni di persone coinvolte, tra le quali presidenti e ministri, sottosegretari e portaborse, coloni e lustrascarpe, docenti accademici e artisti famosi, direttori di canali televisivi e di testate giornalistiche. Più che ribrezzo, un indescrivibile voltastomaco.
Valdo Vaccaro
Ben detto Valdo, sono pienamente d'accordo con quanto hai scritto