LETTERA
Ciao Valdo, ho da due mesi acquistato il tuo interessantissimo libro DIABETE, seguo il tuo blog ormai da almeno tre anni e lo trovo istruttivo e prezioso sotto tutti i punti vista, e di questo ti ringrazio. Ora ti scrivo in merito al mio maledetto diabete. Sono da poco più di sei mesi vegano all’80%. Da circa 3 settimane ho avuto un improvviso appannamento della vista in un solo giorno. Spaventato mi sono recato da un oculista che mi ha prescritto un esame fluoringiografico dal quale si è evidenziata una retinopatia grave. Mi è caduto il mondo addosso come potrai immaginare. Mi consigliano punture negli occhi e successivamente laser argon.
Vorrei avere un tuo parere in merito. Cosa posso fare? Diventerò cieco? Sono disperato. Ho 55 anni e sono diabetico da circa 10, curato con metformina e diamicron. Che devo fare per migliorare o almeno non peggiorare? Nel tuo libro non ho trovato nulla al riguardo del mio problema specifico. Ti prego aiutami se puoi. Un abbraccio sincero.
Cosimo dalla Puglia
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RISPOSTA
MIGLIORAMENTI E GUARIGIONI SONO SEMPRE UN FATTO INTERNO
Ciao Cosimo. Qualche premessa è d’obbligo. Non aspettarti che io ti guarisca. Né io né nessun altro ti può guarire. Solo i meccanismi interni di cui sei dotato lo possono fare, a condizione che tu li sappia attivare con la giusta determinazione e fiducia, con la consapevolezza che il mondo intero incluso te stesso è sottoposto a leggi naturali immutabili ed eterne, come quella affermante che il corpo non va mai contro se stesso, purché gli vengano date le possibilità di funzionare al meglio.
IL RICORSO A SOSTANZE CHIMICHE MASCHERA I PROBLEMI MA NON LI RISOLVE
Queste cose non le hai fatte. Hai preteso di guarire con il Diamicron, un farmaco del gruppo Sulfamirulee, che stimola la liberazione insulinica e riduce i livelli sierici del glucagone. Implica pure effetti avversi come ipoglicemia, debolezza, disturbi gastrointestinali, nausea, prurito e anemia. Hai preteso di guarire con la Metformina, altro farmaco del gruppo dei biguaridi, ipoglicemizzanti orali che accrescono la sensibilità dei tessuti bersaglio verso l’insulina stessa. Anche qui effetti collaterali come acidosi lattica, sapore metallico in bocca e anoressia.
LE MALATTIE SONO PERCORSI CONSEQUENZIALI E NON MOSTRI MALEDETTI
Altra cosa sbagliata chiamare il diabete maledetto. Non esiste una entità mostruosa e diabolica chiamata diabete, che ha deciso di renderti la vita difficile. Si tratta di un funzionamento alterato del tuo corpo in conseguenza di errori di impostazione alimentare da parte tua e di errori terapeutici da parte dei medici che ti hanno curato.
In ogni caso occorre guardare avanti con fiducia e serenità, e mai abbattersi o darsi per vinti. L’ultima improprietà che rilevo dal tuo messaggio è che sei vegano all’80% quando noi raccomandiamo un vitto vegan-crudista tendenziale, dove il termine tendenziale si riferisce al crudo e non certo al vegan, per cui l’80% di crudo e il 20% di cotto sta bene, mentre l’80% di vegano e il 20% di uova e formaggi, o peggio ancora di carne e pesce, non avrebbe di sicuro la nostra approvazione.
LA CONDIZIONE DIABETICA VA VINTA CON MODALITÀ NATURALI
Il problema diabete coinvolge 2 milioni e mezzo di italiani, ma le cifre si aggravano se pensiamo ai tanti che vivono in condizioni pre-diabetiche. Mentre per 101-125 mg/dL si parla di alterata glicemia a digiuno, superando i 126 mg/dL si entra in zona diabete. Oltre al testo Diabete vanno chiaramente ristudiate le mie tesine sui punteggi insulinici, sugli Orac e sui flavonoici (Radicali Liberi, Stress Ossidativo e chiave flavonoica al benessere), usando buon senso e rigore nella limitazione di pane, pasta, zuccheri industriali, dolciumi, bevande gassate, cole con o senza zucchero, alcolici.
DEFINIZIONE DI RETINOPATIA DIABETICA
Veniamo ai tuoi problemi specifici. La Retinopatia Diabetica è una delle maggiori complicanze del Diabete, malattia che provoca il rialzo glicemico nel sangue. Può derivare sia dal Diabete 1 che dal Diabete 2. Si localizza a livello della retina, responsabile della corretta visione. La retina, assieme a ipofisi e pineale sue ghiandole colleghe e alleate come unità funzionale, svolge pure un prezioso lavoro di cattura e immagazzinaggio di luce ed energia solare, indispensabile a generare somatotropina, prezioso ormone della crescita e proteina aerea a costo digestivo zero (alimentazione tipica dei breathariani e dei fachiri). La retinopatia colpisce i piccoli vasi sanguigni, i capillari che normalmente irrorano di sangue la retina e che, a causa di un ridotto flusso sanguigno diventano ischemici.
SINTOMI DI RETINOPATIA
Si parla di abbassamento vista in modo lento e graduale, distorsione immagini, opacizzazione del cristallino o cataratta (visione meno nitida), glaucoma (danno al nervo ottico causato da ipertensione a livello dei capillari dell’occhio.
CAUSE DI RETINOPATIA DIABETICA
La retinopatia è una alterazione dei capillari retinici per cui si verifica:
- Perdita cellule di tipo endoteliale e di perititi (cellule dell’endotelio vascolare che circondano le cellule endoteliali)
- Ispessimento sia delle membrane-base dei capillari che della parete dei capillari stessi con restringimento arterie
- Alterazione connessioni cellulari, con indebolimento vasi e formazione edemi a livello retinico.
Le conseguenze lievi sono un abbassamento della vista. Nei casi gravi si ha cecità causata dal distacco della retina.
FATTORI DI RISCHIO
Il rischio retinopatia dipende dalla durata del diabete: è basso dopo 5 anni di diabete (20% circa), raddoppia al 40% dopo 10 anni e schizza al 90% dopo 20 anni. Altri fattori aggravanti del rischio sono il fumo, l’alcol, i cibi grassi e carnei, l’ipertensione, l’avanzamento dell’età.
RETINOPATIA NON PROLIFERATIVA E RETINOPATIA PROLIFERATIVA
La non proliferativa è piuttosto semplice e comporta microaneurismi, cioè dilatazioni e indebolimento delle pareti, con possibile formazione di emorragia a livello retinico e di edemi maculari. Si verifica anche una presenza di essudati causati dal liquido che fuoriesce a causa delle pareti alterate e non funzionali. Nella versione proliferativa c’è neoformazione di vasi sanguigni che si vengono a creare per sopperire alla mancanza di quelli che si sono otturati. I nuovi vasi hanno però pareti fragili e si rompono facilmente causando emorragie retiniche virtuali, coinvolgenti il corpo vitreo. In più si forma del tessuto cicatriziale, con raggrinzamento della retina e conseguente distacco.
RIMEDI NATURALI
Noi non conosciamo altri sistemi alle alterazioni se non quelli di dare modo al corpo di ripulirsi e di rimettersi in condizioni funzionali. Questo si fa adottando una dieta leggera e digeribile, liberandosi da ogni farmaco in modo graduale e progressivo, optando per stili di vita compatibili con la natura e le esigenze del corpo umano, ricorrendo a un breve digiuno secco intermittente (uno o due giorni a settimana), mantenendosi informati ed aggiornati su quanto diciamo sul blog, non certo per crederci passivamente ma per riflettere e prendere quanto c’è di buono, di sensato e di utile. Ovvio che vanno rispettate le indicazioni sui comportamenti di contorno, come respiro profondo diaframmatico, attività fisica regolare, esposizione solare, bagni in mare, atteggiamento mentale positivo e pertanto nessuna concessione a ipocondria, paura e piagnucolosità.
ACIDO ALFA-LIPOICO E GENISTEINA
Si sostiene, tra le ultime ricerche del settore, che acido lipoico e genistina rappresentino due sostanze migliorative nei riguardi della retinopatia diabetica, in quanto antiossidanti e contrastatori dei radicali liberi, condizione tipica richiesta a qualsiasi sostanza al mondo che abbia la pretesa di avere un ruolo nel guarire, nel ripulire, nell’alcalinizzare e nell’apportare benessere.
L’acido lipoico si trova in patate, broccoli, spinaci, piselli, cavoli, cavolini, riso integrale. Quanto alla genisteina, trattasi di un isoflavone che si trova in lupini, fave, soia, ceci, lenticchie, finocchio, trifoglio rosso, cereali integrali e prebiotici vegetali come cicoria, aglio, carciofi, ravanelli, banane, porri, asparagi. La genisteina si trova pure nell’inulina, parente stretta dell’insulina, contenuta in versione naturale in topinambur, radici varie, carciofi, cicoria, ravanelli, aglio, cipolla, banane, asparagi, bardana, bietole. La genisteina si trova infine nel glutatione, e pertanto in asparagi, broccoli, carote, patate, peperoni, cipolle, avocado, zucca, spinaci, aglio, pomodori, pompelmi, mele nuove, arance, pesche, banane, limoni, mirtilli, lamponi, more, uva ribes, uva spina, cavolini, prezzemolo, cavolfiori, bietole, curcuma, cannella.
CONCLUSIONE
Alla fine il messaggio parla chiaro: Più verdure fresche, più radici e più frutta acquosa di stagione, visto che gli zuccheri naturali della frutta sono accompagnati da adeguati micronutrienti e da basilare acqua biologica, per cui assolutamente nulla hanno a che vedere con gli zuccheri raffinati di canna e di bietola. Più sole da guardarsi direttamente a occhi socchiusi, più serotonina e melatonina mediante attività fisica intensa, più respirazione profonda e più traspirazione, più autostima, più fiducia e più sonno notturno sconfiggendo ogni preoccupazione.
Valdo Vaccaro
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LETTERA
TRE ANNI DI VEGANISMO E NOVE MESI DI CRUDISMO
Ciao Valdo, noi ci conosciamo già, non so se ti ricordi di me, mi chiamo Simone ed ho 38 anni, con diabete tipo 1 ed una retinopatia diabetica proliferante. Vorrei condividere con te e con gli altri utenti del blog ciò che mi sta capitando in questi ultimi mesi. Da ormai 3 anni sono vegano, da 9 mesi praticamente crudista con tanta frutta fresca ogni giorno, arance, mirtilli, fragole, kiwi e manghi di cui vado matto, ananas e mele, insalatone di ortaggi e semi. Raramente qualche cereale, qualche pizza vegana e delle verdure cotte.
PER PARADOSSO IL CRUDISMO TOTALE HA INCREMENTATO LA GLICATA
La mia glicata da vegano era a 6,8. Per assurdo, quando ho cominciato con il crudismo praticamente totale la glicata nei mesi successivi si è alzata a 7,2, per arrivare la settimana scorsa e con mio immenso sbigottimento a 7,8.
STREPITOSO MIGLIORAMENTO DEL VISUS
Eppure gli occhi, incredibilmente, dopo 25 laser panretinici ed una vitrectomia, sono migliorati inverosimilmente con visus di 10/10 (da 5-6/10), mentre i neovasi sono regrediti, il tutto confermato da fluorangiografia e Oct (Tomografia a Coerenza Ottica).
PER IL MIO DIABETOLOGO DAL DIABETE NON SI GUARISCE
Ovviamente chi mi sta accanto, come famiglia e fidanzata è preoccupato dai risultati tabellari e ribadisce (in buona fede) che devo seguire i consigli del diabetologo e che dal diabete non si guarisce. Pensano che se continuo col mio accanimento nel voler guarire arriveranno altre complicanze.
Per me è dura, ti confesso che in certi momenti come questi la mia fede comincia a vacillare.
IL CRUDISMO ASSOLUTO MI AFFAMA OLTREMISURA
Ma non riesco a capire cosa c’è che non va, forse la frutta mi crea dei picchi postprandiali che alzano la glicata? All’inizio però non era così, anche se un regime completamente crudista mi affama parecchio e mi fa venire a volte voglia di cibi cotti e salati, che puntualmente mangio. Io mi sento bene, ma se ho 7,8 è chiaro che sto sbagliando qualcosa.
VIVO NELLA TENSIONE E IN TOTALE ASSENZA DI SERENITÀ
Io credo nella guarigione, ma mi trovo ogni giorno a dover lottare con tutti quelli che mi circondano oltre che con la malattia stessa che tutti vorrebbero farmi accettare passivamente. Capisci bene che è un cane che si mangia la coda perché, se io non sono sereno a causa dei continui controlli della glicemia per paura dei picchi e delle complicanze, e a causa delle discussioni con tutti per convincerli che guarire si può, per me diventa emotivamente una battaglia quotidiana che non giova al mio recupero.
MI SERVE SPINTA MOTIVAZIONALE
Le tue tesine a riguardo le ho lette tutte, i tuoi libri, quelli di Ehret e di Campbell pure ma forse, più che di una lettura, ho bisogno di maggiore conforto e di ulteriore spinta motivazionale. So che sei sempre impegnatissimo ma spero che riuscirai, prima o poi, a trovare un attimo per rispondermi.
Con profonda stima.
Simone Boaretti
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RISPOSTA
FAR VACILLARE LA FIDUCIA NON È SOLO IGNORANZA MA È ANCHE UN CRIMINE
Ciao Simone. Mezzora fa ho pubblicato sul blog “Miliardi di persone inchiodate alle scelleratezze della diabetologia ufficiale“. Vale per te e vale soprattutto per chi ti sta letteralmente danneggiando.
Vuoi che dica la verità? Coi tempi che corrono non ci può essere troppa tolleranza verso il disfattismo. Sono una persona educata e pacifica, ma mi viene la voglia di prendere a calci le persone che, per ignoranza e pigrizia mentale, si mettono di traverso a chi sta facendo del suo meglio per uscire dal suo tunnel. Questa gente non si rende conto dei danni che produce. Ignora totalmente che lo stress e la tensione sono fattori esacerbanti nelle alterazioni diabetiche. Far vacillare la fiducia e la determinazione, la ammirevole e giustissima voglia di guarire di una persona non è un disturbo ma un crimine continuato.
NON MANCANO I DIABETOLOGI BRILLANTI MA VENGONO REGOLARMENTE SILENZIATI
Il tuo diabetologo non ha tutti i torti quando dice che dal diabete non si guarisce mai. Non si guarisce mai se si seguono le sue istruzioni, balorde ed ammalanti come del resto quelle della diabetologia mondiale nel suo complesso. Purtroppo il dominio e la esclusività della medicina ufficiale su tutti i casi di diabete, impediscono di creare una cospicua massa di guarigioni mediante i metodi alternativi dell’igienismo. I diabetologi controcorrente che pure esistono e che hanno grande successo, vengono ignorati e tenuti in disparte, come nel caso del dr Neil Bernard, citato nella tesina anzidetta.
NON SEI IMMUNE DA COLPE
Anche tu hai le tue colpe e le tue debolezze. Dici che hai letto tutte le mie tesine, ma non è così. Oppure le hai lette velocemente e di sfuggita. Uno che mi abbia letto e studiato non si perde in un bicchier d’acqua e non si lascia intimorire dalla ottusità salutistica delle persone impreparate che lo circondano e tanto meno dalla sfrontatezza e dalla incompetenza medica che ti spingono a inutili trafile e a continui controlli. Uno che mi abbia letto e capito non si lascia spaventare da insignificanti aumenti nei picchi glicemici che ben poca cosa sono di fronte ai picchi insulinici. E che sono ben poca cosa rispetto allo stato reale di benessere e di efficenza nella quale ti trovi nella realtà.
SE NON SI CONSIDERA IL CONCETTO DI CORPO AUTOGUARENTE SI RIMANE FERMI AL PALO
Su tutto prevale un fatto fondamentale. Questo fatto si chiama corpo autoguarente. È un concetto che cozza violentemente contro le distorsioni della medicina. Di una medicina che sta lontana anni luce da ogni legge della natura. Se il tuo corpo esprime dei valori leggermente più alti significa che quella è la sua caratteristica fisiologica e biochimica del momento. Ogni alterazione ed ogni disfunzione insorgono solo quando serve e durano solo finché necessario, gestite e giostrate sapientemente da un asse ghiandolare e da un sistema immunitario.
VA PURE CONSIDERATA LA CRISI ELIMINATIVA
Non va poi sottovalutata la presenza di una cospicua ondata eliminativa, logica e prevedibile conseguenza di 9 mesi di intensa depurazione. Non so poi in che misura tu ti sia liberato dai farmaci ed in particolare dall’insulina, condizioni indispensabili per puntare a un efficace recupero del riequilibrio. Sono ipercritico nel giudicare il ricorso ai test in linea generale, vista la loro inaffidabilità, la loro variabilità, il loro prestarsi a interpretazioni mediche finalizzate a prescrivere farmaci e a proporre interventi. Ma in fase depurativa ed eliminativa diventa addirittura ridicolo e fuorviante sottoporti a misurazioni, visto che nel corpo si è instaurato un cantiere di lavori in corso, un cantiere produttore di tossine disincrostate, di espulsioni mediante il sangue e pertanto anche di asterischi.
L’EQUILIBRIO SI RICONQUISTA CON LA SOBRIETÀ E NON MEDIANTE GLI ECCESSI
Qualche strafalcione da parte tua esiste sicuramente. Un eccesso di proteine nella dieta peggiora le condizioni glicemiche ovviamente. Forse anche tu sei tra quelli che sottovalutano gli alti valori proteici delle verdure crude, quando invece dovresti riflettere sui contenuti percentuali di calorie proteiche dei vari cibi naturali pubblicati dalla USDA (US Department of Agricolture), per cui il latte di madre umana sta a 5,9%, la frutta acquosa a 6,7, la frutta secca a 11, i cereali a 14, il radicchio e le verdure crude a 22 e i legumi a 28.
IL CRUDISMO ASSOLUTO PUÒ ESSERE UN’ARMA A DOPPIO TAGLIO
Non è necessario comunque stare su una dieta crudista forsennata che comporti dannose restrizioni caloriche. Noi siamo per una dieta tendenzialmente vegetarian-crudista o vegan-crudista, tendenzialmente crudista, sostenibile, piacevole, personalizzata e rapportata alle proprie sempre mutevoli condizioni. Se a volte ti viene la voglia matta di un paio d’uova non è il caso di fare i santi e gli eroi. È solo un piccolo esempio. Fare attenzione che le patate, i topinambur, le cipolle, le mele e le carote siano sempre vitali e mai sottoposti a irradiazione.
MOVIMENTO, SOLE E NIENTE TARLI MENTALI ASSORBITI DAI VENDITORI DI FUMO
Per contrastare lo stress, nemmeno un giorno passi senza una bella camminata di un’ora, senza ginnastica attiva, senza respirazione addominale e senza esposizione alla luce naturale e al sole quando c’è.
Valdo Vaccaro
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