LETTERA 1 (30 Agosto)
CAMBIO RADICALE DIETA E DEBOLEZZA PER CADUTA DI FERRO
Salve Valdo Vaccaro,nel 2013 ho intrapreso un regime alimentare vegano che continuo tuttora, ma vorrei un suo parere per quando riguarda la causa dell’abbassamento del ferro. Ultimamente in questi giorni ho cominciato a sentirmi debole fisicamente, ed ho fatto delle analisi del sangue stamattina il 30 Agosto.
ESCALATION A CALARE DAI 70 AI 42 KG
Avviso che non assumo carne, pesce, uova, latte, dolci, cibi raffinati, caffè, bibite gassate, the, cacao, fumo, alcol, farmaci, integratori, ma non capisco la causa!!! Secondo lei può essere che sono in sottopeso o c’è qualche alimento che dovrò assumere? Prima pesavo 70 kg con l’alimentazione sbagliata onnivora, poi intraprendendo l’alimentazione vegana ho cominciato a pesare 50 kg, poi 45 ed infine 42 kg.
CONSIGLI VERSO L’INTEGRAZIONE
Mi hanno consigliato di integrare la B12 o il ferro sotto forma di farmaci o integratori ma io sono contraria. Cerco semmai risorse naturali vegane al 100 % ricche di ferro, evitando pillole sintetiche. Grazie. Stefania
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LETTERA 2 (13 Novembre)
STA PROCEDENDO TUTTO ALLA GRANDE
Salve Valdo Vaccaro, vorrei dirle che sta procedendo alla grande. Fino ad ora mi sento più in forma rispetto a prima. Come alimentazione sto iniziando con funghi, patate, cereali integrali quali saraceno e riso, pasta, pizza, legumi, sedano in primis, verdure, ortaggi di vari tipi crude e cotte, succhi di frutta preparati in casa senza zucchero, spremute di arance, di limoni, di melegrane, di pompelmi, ogni tanto frutta secca. Spero che seguendo i suoi consigli in modo corretto e con pazienza riprenderò le mie energie perdute e anche il pieno riequilibrio ponderale. La ringrazio!!!
Stefania
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RISPOSTA 1-2 (14 Novembre)
MAI ANTEPORRE GLI SCHEMI E LE IDEOLOGIE ALLE REALI ESIGENZE DEL CORPO
Ciao Stefania. Non bisogna anteporre gli schemi, per quanto teoricamente ottimi, all’ascolto del proprio corpo e all’equilibrio calorico-energetico tra entrate e uscite. Non bisogna appiccicarsi addosso l’etichetta vegana e dimenticare le proprie reali e sensate esigenze concrete. Serve elasticità mentale e capacità di fare anche dei passi indietro verso un più umile vegetarianismo. Controllare il peso giornalmente e non subire assurdi cali ponderali. La dieta deve essere sempre e comunque sostenibile e personalizzata, mai schematica ed immaginaria. Rimettiti pertanto in carreggiata su queste basi. Niente integratori, ma cibi vitali e adozione del pacchetto salute della Health Science.
Più preparazione e meno ideologia.
FABBRICANDO MENO GLOBULI ROSSI SI RICHIEDE MENO FERRO
Da rilevare che il metabolismo del ferro nell’organismo è regolato da un ormone, l’epcidina, prodotto dal fegato e scoperto nel 2000, che ne condiziona e ne regola l’assorbimento nel duodeno e il rilascio da parte del fegato. Potrebbe succedere che questi sistemi di regolazione si alterino con l’età, determinando un accumulo. Non solo, gli anziani fabbricano pure meno globuli rossi e utilizzano quindi meno ferro. Non è pertanto casale che nelle persone di età compresa fra 67 e 96 anni, solo il 3 per cento ha problemi di carenza, mentre il 13 per cento presenta livelli di ferro superiore alla norma, secondo studi affidabili condotti in Nord America.
ACCUMULI NEL CERVELLO E DEMENZA SENILE ALZHEIMER
Forse la forma più diffusa di demenza senile, l’Alzheimer, destinata a divenire pandemica nei prossimi decenni soprattutto a causa dell’invecchiamento inarrestabile della popolazione globale, è causata da eccesso di ferro nel cervello. Due studi distinti dimostrano il coinvolgimento di ferro e rame nell’erosione della memoria e nei danni cerebrali tipici della malattia. Accumuli di ferro in eccesso sono stati, infatti, rinvenuti nel cervello dei pazienti, mentre il rame, ingerito da topolini attraverso l’acqua, rallenta delle speciali molecole spazzino che tengono puliti i neuroni.
CARNI BIANCHE E ROSSE, IPERCOTTURA VERDURE E RICORSO A INTEGRATORI, TRA I MAGGIORI RESPONSABILI DI CARENZA
Un team californiano guidato da George Bartzokis, della University of California, Los Angeles, ha dimostrato per la prima volta come un eccesso di ferro nel cervello potrebbe essere la causa della forma più comune di demenza senile. E quali fattori contribuiscono all’accumulo di ferro nel cervello? I principali colpevoli sono le carni rosse e gli integratori alimentari di ferro. La cottura delle verdure a foglia e la cottura eccessiva delle verdure non amidacee (patate, radici, tuberi, cavolini) ritrasforma i minerali organicati in minerali disorganici, non facilmente assimilabili e pertanto tossici. Sebbene una piccola quantità di ferro sia necessaria al corpo per garantire la corretta funzionalità delle cellule, molti ricercatori ritengono che in quantità elevate esso possa essere costantemente pericoloso.
ANEMIA COME ALTERAZIONE DEL SANGUE
L’anemia è un sintomo e pertanto non va contrastata con metodi sbrigativi e superficiali. Si tratta dopotutto di indebolimento vitale provocato da denutrizione cronica. La causa non è la mancanza di sangue ma l’alterazione del sangue, la formula sbagliata del sangue, la vita innaturale, la mancanza di esercizio fisico, il vivere in ambienti privi di luce solare, l’aria viziata.
L’INSEGNAMENTO DI SEBASTIAN KNEIPP
Come diceva Sebastian Kneipp (1821-1897), esponente di spicco dell’idroterapia, il nostro organismo può beneficiare solo dei minerali provenienti dal mondo vegetale, unico apportatore di sostanze organiche, e non dai prodotti di farmacia. Le maggiori quantità si trovano negli spinaci, lattughe, radicchio, carciofi, cardi, mele, fragole, frutta di stagione.
DA NON DIMENTICARE POI LA LEGGE DEL MINIMO
Altro aspetto basilare della questione assorbimento è la legge di Liebig o legge del minimo, un principio di agronomia sviluppato da Carl Sprengel nel 1828 e reso popolare in seguito da Justus von Liebig (1803-1873). Esso afferma che la crescita è controllata non dall’ammontare totale delle risorse naturali disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa. In altre parole tu puoi assumere quantità anche esagerate di ferro, ma l’assimilazione non avviene se non in base alla presenza minima dei minerali di traccia che nel caso specifico sono rame, manganese, molibdeno e cobalto. Se la quota minima di 0,1 mg di manganese per 10 kg di cibo assunto non esiste, puoi assumere anche 5 kg di ferro e avrai zero assorbimento, con 5 kg sprecato disperso in toeletta o peggio ancora incrostato nel tuo organismo.
I GRANDI AMICI DEL FERRO
Per riassumere, il ferro si trova in 1) Mandorle, noci, pistacchi, pinoli e tutta la frutta da guscio, 2) Cereali integrali non stracotti, specie avena, miglio, grano saraceno, pop-corn, 3) Semini di zucca, papavero, canapa, lino, chia, girasole, 4) Rosa canina, 5) Agrumi, 6) More di gelso e di rovo, fragole, mirtilli, 7) Fichi, kiwi, datteri, ananas, uvetta, prugne secche, albicocche secche, 8) Ciliegie, uva, pesche, 9) Carota, topinambur, patate, patate dolci, zucche, rape e ravanelli, 10) Cavoli, verze, cime di rapa, crescione d’acqua e di terra, carciofi, finocchi, acetosa, tarassaco, valeriana, 11) Alghe, 12) Castagne, 13) Angurie e meloni, 14) Asparago, 15) Pomodori, peperoni e melanzane, 16) Porro e cipolla, 16) Olive, avocado, portulaca, prezzemolo, sedano, sedano rapa.
TESINE DA LEGGERE
- Le gravi insidie del ferro inorganico e del ferro-eme da carne
- Integrazioni folico-ferritina, parassitosi e test sul malassorbimento intestinale
- Anemia grave risolta senza medici e senza integratori
- Alla frenetica ricerca del ferro
- Dieta vegana e ferritina da 4 a 24
- Falsa anemia e medico incompetente
- Ferritina in eccesso e metodi per abbassarla
- Ferro, mestruazioni, anemia, microcitemia
- Un calcio a tutti i tipi di anemia
Valdo Vaccaro
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