RECUPERO FUNZIONALE DALLA DIALISI, DAL DIABETE E DALL’INFARTO

da 30 Ago 2014Diabete, Insufficienza renale e dialisi

LETTERA

MIA MADRE DIABETICA E INSUFFICIENTE RENALE

Caro Valdo, ti scrivo per mia madre diabetica di tipo 2. Da un paio di mesi non mangia proteine animali, tranne poco yogurt. Non centrifuga ma ricorre a frullati di verdure e frutta come anguria senza i semi e uva nera. Inoltre assume ogni giorno due cucchiai di semi di zucca, un litro di tisana di malva, 2 compresse di tarassaco, 2 compresse di gimneca silvestre, 2 grammi di cannella, una tazzina di concentrato di mirtillo, oltre alle 30 gocce di tintura madre di coda cavallina. Abbiamo pure ordinato il fieno greco.

COME EVITARE LA DIALISI?

Come possiamo evitare la dialisi? La pressione minima sta intorno a 110. Prende solo metà delle compresse per abbassare il diabete, cioè mezza compressa per tre volte al giorno con conseguente rialzo del diabete e peggioramento della situazione renale, nonostante tutti gli altri valori siano migliorati. Cosa sbagliamo? Aiutami.

75 ANNI E TANTI VALORI FUORI POSTO

Mia madre ha 75 anni e i valori sballati riguardano 1) l’urina con ph 5.0, 2) il sedimento, con numerosi leucociti in parte ammassati, 3) la batteriuria, 4) alcune cellule critiche alle basse vie urinarie, 5) rare emazie, 6) glucosio 240, 7) sodiuria 24h, con 43 mEq/24 h, 8) fosfaturia 24h, con 230.5 mg/24h, 9) creatininuria 385.0 mg/24 h, 10) clearance creatinina 31.5 ml/min, 11) proteine specifiche microalbuminuria 50mg/L positivo.

POSSIAMO SPERARE IN UNA EVOLUZIONE POSITIVA SENZA CADERE NELLA DIALISI?

I suoi reni potranno riprendere a funzionare ancora sconfiggendo il diabete? Spero tanto che tu riesca a rispondermi il prima possibile, nonostante la mole di lavoro che hai. Da parte mia cerco di informare chiunque conosco della tua importantissima opera per il bene di tutti. Con stima. Grazie Valdo!
Benni

*****

RISPOSTA

OTTIMA DIETA RIMEDIALE

Ciao Benni. Si può recuperare una madre di 75 anni che la medicina ha dirottato sulla dialisi, esprimendo così la sua sentenza sostanzialmente pessimistica e degenerativa? Per una questione di carattere positivo e ottimista sono portato a dire di sì. Finché si è vivi e vitali e finché esiste un barlume di funzionalità epatica, splenica, intestinale e, ovviamente anche renale, pur nella bassa e preoccupante percentuale che la ha costretta all’uso del macchinario depurante, esiste anche la speranza concreta e reale di riprendersi.

ANGURIE E MELONI NON VANNO MESCOLATI CON NULLA

Errore non da poco però l’inserimento dell’anguria con alte componenti di frutta e verdura, quando invece l’anguria e i meloni vanno rigorosamente consumati da soli e lontano dai pasti, altrimenti fermentano e si perde ogni loro valore nutrizionale e terapeutico. Siccome questa raccomandazione la faccio su basi quasi quotidiane, deduco che non state seguendo regolarmente il blog, oppure che lo fate in modo distratto.

IL SISTEMA RENALE È DI IMPORTANZA STRATOSFERICA

Essendo i reni il maggiore organo depurativo di un corpo umano portato alla intossicazione da fattori esterni, ma soprattutto da fattori interni, la funzionalità renale è di fondamentale importanza per tutte le condizioni di salute a cui ognuno di noi ambisce. I reni svolgono un ruolo insostituibile di filtraggio del sangue, di rilascio tossine dal corpo e di espulsione di minerale inorganico dall’organismo.

COME TENERE I RENI IN ORDINE

Tenere i reni in ordine significa adottare il nostro pacchetto-salute, fatto di pensiero positivo, di consapevolezza, di dialogo col proprio corpo, di autostima, di sorriso e di rilassatezza, di aria, di sole, oltre che di radiazioni positive e di onde vibrazionali superiori a 6500 Amstrong, catturabili dalle fonti inesauribili e naturali di energia a costo digestivo zero. Significa pure digiuno a succo di limone allungato o ad acqua leggera per una o due settimane. Significa fare ricordo al succo dell’anguria, al the di semi di anguria, al crankberry juice, alle bevande verdi cariche di clorofilla, all’aglio, al peperoncino piccante, alla camomilla, al litro giornaliero di the di malva, al melone, alle ortiche, al tarassaco, alla zucca, alla portulaca, al crescione, alla carota, al porro, al tarassaco e all’uva. Il tutto condito da esposizione solare, da bagni in acqua marina alternati a sabbiature, oltre che da costante e intenso piano di esercizi e di camminate.

SCARSO VALORE DELLE ANALISI

Non darei invece troppa importanza alle analisi e agli asterischi per una serie di motivi. 1) Le medie di riferimento sono state costruite su campioni di gente americana. Se fossero stati impostati su gente africana, europea o asiatica, i risultati sarebbero semplicemente diversi. 2) I dati non sono predittivi, validi e stabili, ma solo dei flash istantanei e quindi momentanei, in continua variazione, 3) I dati non sono completi e quindi valgono poco più di niente, visto che non includono la conta dei trigliceridi e soprattutto della omocisteina, che è basilare per le cardiopatie. 4) Quando si intraprende un piano detossificante su basi intensive, il corpo si trasforma in un cantiere rumoroso e polveroso, con carpentieri  che scrostano, disfano, martellano, forano e trapanano, e con manovali che scaricano carriolate di rifiuti interni da smaltire attraverso il sangue. In tali condizioni, sarebbe strano e preoccupante se tutti i valori fossero a posto come certa gente pretende. 5) Il corpo umano non è fatto a compartimenti stagni, per cui i valori tabellari sono intesi a soddisfare le strategie mediche, il ricorso alle toppe riparatrici, ossia alle note e fallimentari cure sul sintomo.

DIETA DRASTICA E PROGRESSIVO STOP AI FARMACI

Prendiamo nota intanto della eccezionale dieta a cui si sta sottoponendo senza tante lamentele e senza piagnistei. Quanto alle pastiglie antidiabete, apprezzabile il taglio a metà compresse, ma si tratta di un provvedimento parziale. Occorre armarsi di coraggio e andare oltre, fare meglio e fare di più, prendersi delle responsabilità. In altre parole l’obiettivo vero è quello di estromettere ogni tipo di farmaco, in modo prudente e progressivo, tale cioè da non creare contraccolpi generanti fastidio, preoccupazione o aggravamenti anche temporanei. Saremo aiutati in questo processo detossificante dall’uso intensivo di frutta matura, preferibilmente agra ed acquosa, e di verdura cruda carica di succo verde-amaro, stracarico di preziosa clorofilla.

SCELTA NETTA DI CAMPO

Alla base di queste strategie esiste ovviamente una netta scelta di campo da parte della paziente e di chi la assiste. Una scelta decisa ed inequivocabile tra medicina e scienza igienistica, due realtà che non solo stanno su piani diversi, ma che poco e nulla hanno in comune e che finiscono per ignorarsi del tutto o pestarsi i piedi a vicenda. In questo momento tua madre, presumo, è ufficialmente in cura presso un team di medici e presso un determinato ospedale.

VUOI METTERE LO SFIZIO DI SOFFRIRE, DEPERIRE E MORIRE, SOTTO L’EGIDA DEL POTERE MEDICO

Chiaro che nessun medico supporterà questo discorso di cambio radicale, e tanto meno uno stop parziale o totale ai farmaci, da loro intesi addirittura a vita. Subirete anzi pressioni a non finire e verrete pure accusati di insensatezza, di aberrazione e di salto nel buio. La medicina non intende perdere colpi e perdere pazienti. Tanto più che la Medicina è una organizzazione potente, danarosa, capace di dare tutte le garanzie del caso, incluso eventuali aggravamenti e persino morte garantita. Una vera chicca! Vuoi mettere lasciarci le penne (si fa per dire) andando alla ricerca di funghi e mirtilli, libera e disinfiammata ma senza garanzie, e optare per la spettacolosa uscita dal mondo terrestre secondo i metodi ufficiali ed invasivi della medicina, pronta persino a offrirti i vantaggi e i benefici dell’accanimento terapeutico.

LA GRANDE ANIMA DELLA HEALTH SCIENCE, LA REMISSIONE SPONTANEA E LA CURA DELLA NON-CURA

L’igienismo e la Health Science sono talmente semplici, veri e sobri da essere privi di strutture in mattoni, blocchi e calcestruzzi. Una grande anima a disposizione del mondo, un formidabile vademecum salutistico applicabile universalmente per sani e malati, schivando operazioni, vaccini e farmaci, e attuando una politica vincente basata sulla non-cura del sintomo, sul rispetto delle leggi naturali, sul riconoscimento dei poteri interni di guarigione, nonché sulla presa di coscienza di una irresistibile tendenza corporale alla costante detossificazione dagli accumuli tossici e alla remissione spontanea di tutte le patologie.

PRECONCETTI SULLA DIETA BILANCIATA

Parlare di reni significa toccare il tema delle malattie metaboliche. Esistono infatti molti pericolosi e svianti preconcetti su quello che costituisce una dieta bilanciata e salubre. La realtà ci dice che dobbiamo adottare una dieta che 1) Non affatichi e non aggravi il sistema digestivo, 2) Non produca sostanze tossiche capaci di danneggiare nervi, arterie, giunti e organi vitali, 3) Non preveda sovra-cottura del cibo, 4) Non contenga ingredienti dannosi, 5) Non comporti eccesso di cibo, indipendentemente dalla buona o mediocre qualità del medesimo.

IL CORPO FUNZIONA SECONDO CRITERI DI SOBRIETÀ E DI MASSIMO RENDIMENTO

Il corpo può solo usare quello che gli serve, mentre il materiale in eccesso deve essere convertito in carboidrati e grassi per fabbisogno energetico di emergenza. Questo processo comporta creazione di sottoprodotti tossici che devono poi essere eliminati dal corpo. Se manca la forza immunitaria ed espulsiva per farlo, l’acido urico e l’ammoniaca rimangono nella corrente sanguigna, causando infiammazioni, artriti, danni epatici e renali, calcificazioni arteriose, tumori e cancri.

L’ALIMENTAZIONE LIPO-TOSSICA E ALTO-PROTEICA RICHIEDE 7 VOLTE PIÙ ACQUA PER DILUIRE LE TOSSINE ASSUNTE E SMALTIRE L’AMMONIACA

Uno dei più grandi e gravi imbrogli perpetrati ai danni della gente è che non è mai esistita, e non esiste tuttora nel modo più assoluto, la necessità di una completa serie di proteine. Una dieta di sola frutta provvede a fornire una quantità adeguata di proteine e di grassi vegetali. Quanto poi ai carboidrati, la digestione delle proteine richiede il 700% più acqua per l’orinazione necessaria a smaltire l’ammoniaca prodotta nel corpo.

ASSURDA DEMONIZZAZIONE DELLA FRUTTA

Molti diabetici, spaventati dalla medicina e suggestionati dagli sbalzi glicemici, cadono nel banale errore di demonizzare i succhi di frutta freschi, per l’esagerata paura del contenuto zuccherino. Poco o nulla sanno poi sugli ultimi importanti sviluppi della ricerca, dove ai punteggi insulinici collegati alle proteine sbagliate ed in eccesso, viene data assai più rilevanza che agli sbalzi glicemici.

PROTEINE IN ECCESSO

L’errore grave di valutazione sta poi nell’equiparare gli zuccheri naturali ed organici della frutta a quelli del saccarosio. Il fatto che gli zuccheri della frutta fresca siano tollerati dai diabetici molto di più degli amidi cotti, dovrebbe farli riflettere La patata naturale e non-irradiata, ricca di amidi, cotta ai livelli minimi non fa innalzare marcatamente gli zuccheri del sangue. I diabetici possono trarre consapevolezza e conforto da questi fatti. L’ipoglicemia, situazione opposta alla iperglicemia o al diabete, è causata da eccesso insulinico, sempre risultante dalle proteine in eccesso.

NON ESAGERIAMO CON I CIBI COTTI E STRACOTTI

Negli esperimenti all’Università di Toronto nel 1983, il dr David Jenkins classificò varie specie naturali su una scala da zero a cento, col glucosio considerato maggiore innalzatore di glicemia e quotato a livello 100. Sorprendentemente, le carote cotte toccavano il punto 92, contro i 46 del succo d’arancia. Un ennesimo caso di condanna nei riguardi della cottura del cibo.

DEFINIZIONE DI DIABETE

Il diabete è un disordine metabolico caratterizzato da 1) Eccessivi scarichi di urina e sete persistente, 2) Deficienza di insulina e incapacità di utilizzare i carboidrati, 3) Eccesso di zucchero nel sangue e nelle urine, 4) Debolezza, 5) Magrezza. La dieta adatta deve basarsi sui vegetali crudi, sui succhi di sedano, su topinambur crudo e cotto, sul tarassaco e il crescione, su porri, cipolla e aglio, su mirtilli e frutti di bosco, gradatamente seguiti da zuppe di verdura cotte non oltre il quarto d’ora su normale pentola e normale coperchio, evitando pentole a pressione e forni a micro-onde. L’insulina tende ad alterare, pervertire e distruggere l’attività e la funzionalità del pancreas.

PER QUANTI ANNI ANCORA CONTINUERÀ LA FARSA MEDICA CHIAMATA DIABETE?

Prima si riesce ad estromettere l’insulina mediante assunzione di rimedi alimentari ed erboristici e meglio è. Molti pazienti sono riusciti in concreto a liberarsi dal morso insulinico inserendo metodi naturali di ripristino. Se pensiamo che in pochi mesi, con niente altro se non una semplice dieta vegan-crudista tendenziale si guarisce da ogni sorta di diabete, è assurdo ed insensato che il mondo intero soffra tuttora le pene dell’inferno per colpa di una ganga sanitaria mondiale retrograda, letargica, vorace e collusa alle multinazionali del farmaco e dell’integratore.

IL DIABETE CE LO CREIAMO NOI ASSUMENDO CARBURANTE ASSURDO E INADATTO AL NOSTRO MOTORE

Il diabete è la terza causa di morte negli USA, e la prima causa di cecità. Già nel 1982 costava a quella nazione qualcosa come 20 miliardi di dollari/anno. Un tempo si facevano tante ipotesi sbagliate, attribuendolo a fattori ereditari, a difetti del pancreas, incapace di produrre i giusti livelli di insulina. Oggi sappiamo con certezza e con prove alla mano che è causato da errori nella dieta, ed è esacerbato dallo stress. Sappiamo che deriva dal sangue grasso che inibisce l’interazione del glucosio con l’ormone insulina. Gli eccessi di proteine nella dieta e i carboidrati vietati e raffinati peggiorano le condizioni del diabetico.

I MEDICI NON CE LA RACCONTANO GIUSTA

Come al solito i medici non la raccontano quasi mai giusta. Negli anni ’60, e quindi 50 anni fa, già si scopersero cose sensazionali. Come quella per cui la maggioranza dei diabetici ha addirittura 2 o 3 volte più insulina delle persone normali, a dimostrazione che il pancreas è totalmente funzionante e che la perversione diabetica sta tutta nel sangue grasso.

I TEST DEL 1923 E DEGLI ANNI SUCCESSIVI

Ma già un secolo fa, ossia nel 1923, esistevano test medici effettuati congiuntamente in Europa e in USA che dimostravano come la stragrande maggioranza dei diabetici possedesse un pancreas perfetto e che tutti i casi di biabete-1e diabete-2, si potevano eliminare mediante una dieta basso-proteica e basso-grassa di tipo pitagorico e vegetariano. Non mancarono poi importanti conferme successive negli anni ’20, ’30, ’50 e ’60, dove appariva chiaro e lampante che il diabete si guariva con un semplice cambiamento dieta e con un divieto di assunzione grassi, micidiali per il fegato e per il pancreas. L’assunzione di cereali glutinosi e di derivati dal frumento possono esacerbare il diabete e le artriti.

L’ALLATTAMENTO AL SENO DELLE MAMME DANESI

Nel diabete-1 giovanile il paziente diventa insulino-dipendente a vita se non si apportano con urgenza le necessarie rettifiche dietetiche. La dipendenza insulinica può essere abbattuta da una dieta vegetariana. Gli scienziati danesi hanno riportato una drammatica caduta nell’incidenza del diabete dei bambini, da quando le mamme di Copenaghen e dintorni hanno ripreso ad allattare al seno i propri piccoli, schivando il latte vaccino e il latte-formula.

INTERESSATI NON A GUARIRE LA GENTE MA A ESTENDERNE LE SOFFERENZE

Tutte queste conquiste scientifiche cariche di sforzi umani e di cospicui investimenti vennero messe da parte ed ignorate completamente dall’Ordine Medico Internazionale e dalla Clinica diabetica USA di Boston, interessati non a guarire la gente ma a trarre i massimi vantaggi dalla patologia diabetica in forte crescita nel mondo intero. Allo stato attuale delle cose la dieta standard per diabetici in USA esclude gli zuccheri, senza mai specificare quali, e permette  invece i grassi che sono i principali imputati e colpevoli della anomalia chiamata diabete. Dire che viviamo in un mondo farabutto e demenziale è frase eufemistica. Siamo nella schizofrenia ai massimi livelli.

MALATTIE DIABETICHE E CARDIOPATIE MANO NELLA MANO

Nessuna meraviglia quindi che il diabete e le malattie del cuore viaggino a braccetto. Nessuna meraviglia che negli USA, paese diabetico per eccellenza, il 95% delle amputazioni da cancrena siano effettuate su pazienti diabetici. Nessuna meraviglia che il 75% dei sofferenti di infarto e la maggioranza dei ciechi e dei soggetti sofferenti di retinopatia siano diabetici. Il diabete è patologia sconosciuta nelle comunità dove la dieta è bassa  nei grassi, nelle proteine e negli zuccheri raffinati. Ricordarsi sempre di fare netta distinzione tra carboidrati semplici che sono dannosi e carboidrati complessi che sono invece definitivamente richiesti ed accettati dal corpo del diabetico.

LAVAGGIO AL CERVELLO PRATICATO DAI DITTATORI DEL MEDICINALE

A parte l’inerzia e la noncuranza, le principali ragioni che mantengono la medicina sulla strada sbagliata e sul binario morto, è l’enorme potere dittatoriale delle industrie chimiche e farmaceutiche. Industrie che continuano a investire  enormi risorse nelle campagne di lavaggio al cervello, dirette sia ai singoli medici che al pubblico in generale.

LA NEFRITE CRONICA O MALATTIA DI BRIGHT

La principale causa di fallimento cronico renale, e di passaggio obbligato alla dialisi, è la malattia vascolare, ossia quella patologia che appare negli attacchi cardiaci, negli ictus e negli infarti. Un infarto renale è simile all’infarto miocardico o all’attacco cardiaco e le cause sono pure le stesse.
La malattia renale prevale dove? 1) Nei paesi ad alto consumo proteico, 2) Nei paesi dove si consumano polveri contro il mal di testa, e altri farmaci di tipo analgesico.

CARNE COTTA E DISFUNZIONI RENALI

La carne cotta rimane comunque la peggiore sostanza espressa dal pianeta Terra, trasformatosi inopinatamente da Paradiso Terrestre di Adamo ed Eva, in località stracarica di violenza e di delitti contro l’uomo stesso e la Natura che lo circonda. Le implicazioni della carne cotta con le disfunzioni renali si conoscono ormai da centinaia di anni.

COSTIPAZIONE E SOVRACCARICO RENALE

La costipazione, che è la norma nelle diete Occidentali, è causa di ulteriore sovraccarico renale perché le tossine assorbite dal colon devono essere per amore o per forza  espulse per via renale. Nei suoi celebri esperimenti sulla viscosità del sangue, il dr Dintenfas ha più volte dichiarato che l’elevazione della rigidità eritrocitica, ossia l’aumentata concentrazione di globuli rossi e di proteine, porta inevitabilmente a fallimento renale. Il blocco renale è anche causato dal sovraccarico con altre tossine cibarie.

CIBI PROTEICI SOSTITUITI DA VEGETALI E FRUTTA PER UN RECUPERO FUNZIONALE DEI RENI

Il dr Mackenzie Walser, della John Hopkins University, ha sviluppato per i pazienti nefritici una terapia capace di eliminare i rifiuti tossici. Praticamente tutti i cibi proteici vengono eliminati e rimpiazzati da vegetali e frutta. Con questo semplice e quasi banale espediente la dialisi renale può essere evitata, a patto che la funzione renale abbia una vitalità residua dal 2% in avanti.

CONOSCI TE STESSO E DIALOGA COL TUO CORPO

Questa mole di informazioni dovrebbe far capire che non esistono malattie separate e indipendenti in un corpo che non funziona a compartimenti stagni. Se soffre il fegato soffrono in contemporanea la milza e i reni. Non si scappa da queste regoguarisce nell’assieme, a condizione di conoscere meglio le leggi naturali e di portare rispetto ai nostri meccanismi corporali.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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