LETTERA
LA ROTHSCHILD CONNECTION
Il giovane rampante Macron sembrerebbe lontano anni luce da Mayer Amschel Bauer, capostipite e fondatore dell’impero Rothschild nel ‘700. In realtà, Mayer Amschel è stato così abile, insediando i cinque figli maschi nei punti chiave del teatro europeo, che la famiglia Rothschild nell’800 ha dominato totalmente la finanza europea, condizionando la politica dei paesi più importanti. Per poi passare, all’inizio del ‘900, a controllare il nuovo mondo, attraverso la fondazione della Federal Reserve, e lo spostamento del baricentro finanziario mondiale dalla City of London a Wall Street. In questo imperdibile editoriale di Manlio Dinucci vediamo come questo impero finanziario, che condiziona la finanza e la politica americana, tiene anche in scacco la Francia, mediante il controllo del rampollo Macron. Sull’Italia è meglio stendere un velo pietoso.
Paolo De Santis, Pandora TV
EDITORIALE DI MANLIO DINUCCI (Titolo e sottotitoli di VV)
LIBIA DESTABILIZZATA DAI MOVIMENTI TERRORISTICI SECONDO MACRON
Ciò che avviene oggi il Libia è il nodo di una destabilizzazione dai molteplici aspetti. Lo ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron celebrando l’accordo che dovrebbe a quanto si dice, tracciare la via per la pace e la riconciliazione nazionale della Libia. Macron attribuisce la caotica situazione del paese unicamente ai movimenti terroristi i quali, nelle sue parole, approfittano della destabilizzazione politica e della ricchezza economica e finanziaria che può esistere in Libia per prosperare. Per questo, conclude Macron, la Francia aiuta la Libia a bloccare i terroristi.
LA VERITÀ È CHE LA LIBIA È STATA MESSA IN GINOCCHIO PROPRIO DALL’ELISEO
Macron capovolge in tal modo i fatti. Artefice della destabilizzazione libica è stata proprio la Francia, unitamente agli Stati Uniti, alla Nato e alle monarchie del Golfo. Nel 2010, documentava la Banca Mondiale, la Libia registrava in Africa i più alti indicatori di sviluppo umano con un reddito pro-capite medio-alto. Ottimale accesso alla istruzione primaria, secondaria e terziaria. Vi trovavano lavoro circa 2 milioni di immigrati. La Libia inoltre favoriva con i suoi investimenti la formazione di organizzazioni economiche indipendenti dell’Unione Africana.
DOLLARO E FRANCO CFA DECRETARONO LA FINE DI GHEDDAFI
USA e Francia, provano le mail di Hillary Clinton, si accordarono per bloccare il piano di Gheddafi di creare una moneta africana in alternativa al Dollaro e al Franco CFA, moneta che la Francia impone a 14 sue ex-colonie africane. Fu la Clinton, documenta il New York Times, a far firmare al presidente Obama “un documento che autorizzava una operazione coperta in Libia e la fornitura di armi ai ribelli, compresi (lo abbiamo visto dopo) gruppi fino allora classificati come terroristi.
FOLGORANTE E SOSPETTOSA CARRIERA DI MACRON ALLA ROTHSCHILD
Poco dopo, nel 2011, la Nato, sotto comando USA, demolisce con la guerra aperta dalla Francia lo stato libico, attaccandolo anche dall’interno con delle forze speciali. Da qui il disastro sociale che farà più vittime della guerra stessa, soprattutto tra gli immigrati. Una storia che Macron ben conosce. Dal 2008 al 2012 fa una folgorante quanto sospetta carriera alla Banca Rothschild, l’impero finanziario che controlla le Banche Centrali di quasi tutti i paesi del mondo. In Libia la Rothschild sbarca nel 2011 mentre la guerra è ancora in corso.
RAPINA BANCARIA DEL TESORO LIBICO PER 150 MILIARDI DI DOLLARI
Le grandi banche statunitensi ed europee effettuano allo stesso tempo la più grande rapina del secolo confiscando 150 miliardi di dollari di fondi sovrani libici. Nei 4 anni di formazione alla Rothschild, Macron viene introdotto nel Gotha della finanza mondiale dove si decidono le grandi operazioni come quella della demolizione dello Stato Libico. Passa quindi alla politica facendo una incredibile e sospetta carriera prima quale vice-segretario generale dell’Eliseo, poi quale ministro dell’Economia Francese. Nel 2016 crea in pochi mesi il suo partito En Marche, una sorta di instant party assoldato da potenti gruppi multinazionali finanziari e mediatici che gli spianano la strada alla presidenza.
UN BOTTINO ENORME DA SPARTIRE
Dietro il protagonismo vincente di Macron non ci sono quindi solo gli interessi nazionali francesi. Il bottino da spartire in Libia è enorme. Le maggiori riserve petrolifere africane, le grosse riserve di gas naturale, l’immensa riserva di acqua fossile della falda Nubiana, oro bianco in prospettiva più prezioso dell’oro nero. Lo stesso territorio libico, di primaria importanza geo-strategica all’intersezione tra Mediterraneo, Africa e Medioriente.
EGEMONIA NEO-COLONIALE FRANCESE ESTESA ALLA EX-COLONIA D’ITALIA
C’è il rischio che la Francia eserciti una forte egemonia sulla nostra ex-colonia, avverte Analisi Difesa, sottolineando l’importanza dell’imminente spedizione navale in Libia. Un richiamo all’orgoglio nazionale di un’Italia che reclama una sua fetta nella spartizione neo-coloniale della sua ex-colonia.
COMMENTO
GRAZIE A JULIAN ASSANGE SAPPIAMO CON CERTEZZA MOLTE COSE NASCOSTE
Ciao Paolo. Grazie per questo ottimo editoriale sulla Libia. Per quanto molte cose rimangano nascoste e segrete, qualche spiraglio viene sempre a galla, grazie anche alla straordinaria e coraggiosa creatività di Julian Assange e di Wikileaks, capace di sottrarre documenti blindati e riservati dagli archivi meno accessibili. Uno degli ultimi colpi pare essere la corrispondenza di Macron con il suo sostenitore George Soros, durante la sua scalata all’Eliseo. Quanto poi ai Rothschild, basta leggere la mia tesina del 2014 “L’inquietante impero mondiale Rothschild” da cui prendo solo qualche brano.
NON SI MUOVE FOGLIA CHE DIO ROTHSCHILD NON VOGLIA
Non si può capire veramente cosa accade nel mondo se non si studia La Famiglia-Per-Eccellenza, ossia i Rothschild, veri comandanti del pianeta Terra. C’entrano anche con l’Italia? Eccome. Non c’è foglia che non si muova nel nostro paese, senza la loro espressa volontà. Nel resto del mondo la musica poi non cambia affatto.
PROPRIETARI DI BANCA D’ITALIA E DELLA BARCLAYS
Sono i maggiori proprietari della Banca d’Italia e possiedono pure la Barclays (tra le maggiori azioniste di Intesa SanPaolo) soprattutto tramite Markus Agius. Possiedono pure la JPMorgan (che controlla Monte dei Paschi di Siena) tramite la famiglia Rockefeller, Mediobanca (colei che controlla Unicredit) tramite Vincent Bolloré e Jean Azema della Groupama Holding S.A., Banca Carige (attraverso Francois Perol), con Ana Patricia Botin il Banco Santander Central Hispano (il quale controlla ABN AMRO, un altro pilastro di Unicredit).
CONSULENZE DI TONY BLAIR, GERHARD SCHROEDER E BORIS ELSTIN
Tony Blair (l’ex Primo Ministro inglese) lavora per loro ora con tanto di paga, stessa sorte per l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, diventato loro consulente. Hanno avuto stretti rapporti con Boris Elstin. La maggior parte delle privatizzazioni nel Mondo ha reso i componenti di questa famiglia i principali beneficiari. Il Global Warming viene utilizzato come tematica fondamentale per la salvezza dell’umanità, peccato che quello che propongono come soluzione sia una tassa globale che renderebbe i componenti di questa famiglia come i maggiori beneficiari.
CONTROLLORI DEL VATICANO E PROPRIETARI DI ESSELUNGA
Seppur ebrei dichiarati, sono i Guardiatesori del Vaticano, la più importante carica che il Vaticano prevede. Non a caso i Rothschild controllano il tesoro del Vaticano dal 1823. Hanno pure fondato il supermercato Esselunga tramite un loro uomo dal nome Rockefeller. La moglie di uno di loro, Arielle, è il vice-presidente della organizzazione Francese umanitaria Care e rappresenta il suo paese al consiglio di amministrazione della Care International, uno dei maggiori gruppi internazionali che si occupa di volontariato, e che possiede una incredibile serie di residence storici nella campagna inglese, inclusa la ex-casa dei parenti di Lady Diana.
L’IMPORTANTE È TROVARSI NELLE GRAZIE DELL’IMPERO
Essere nelle grazie dell’Impero significa trovarsi la strada spianata verso qualsiasi obiettivo. Soros non sarebbe di certo entrato nella Banca Mondiale senza il loro appoggio. I Clinton non avrebbero mai scalato il potere in America senza i miliardi di Soros, approvati dai Rothschild. Obama non sarebbe diventato presidente senza Soros e senza i Rothschild. Il colonnello Gheddafi non sarebbe stato brutalmente assassinato se non avesse rotto le scatole ai cartelli bancari franco-americani, parlando di una moneta unica africana che avrebbe ridato indipendenza e dignità alle economie dei paesi africani, liberandoli dal giogo del neocolonialismo francese e della Legione Straniera. E Macron? Docile e fedele strumento nelle mani di questi marpioni. Eppure il governo italiano e tutte le sinistre in coro hanno gioito per la sua vittoria e hanno esaltato il Macronismo come un trionfo di civiltà, di democrazia e di sviluppo economico.
Valdo Vaccaro
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