LETTERA
La dieta Shelton, come tutte le diete figlie di una filosofia più che di solide considerazioni e basi scientifiche, è poco equilibrata, non praticabile per l’uomo comune. È più una interpretazione “filosofica” dell’alimentazione.
Leggi quanto scritto e praticato, ed insegnato, dal naturalista Dr. Alfred Vogel CH, interprete di una visione pratica e praticabile del modo sano e semplice di nutrirsi! Cordialmente. dr Edgar Comis
RISPOSTA
Ringrazio il dr Edgar Comis. Tengo a precisare che sono assai critico nei riguardi di tutte le diete commerciali in circolazione.
Non mi risulta che esista una dieta igienista e tanto meno una dieta Shelton. Dare poi a Shelton l’etichetta di filosofo, o anche quella di dietista è quantomeno riduttivo.
Shelton è stato un grande e instancabile maestro di vita, eroico e incorruttibile, finito nelle carceri americane una trentina di volte per le idee che professava.
Uno che ha lasciato all’umanità una cinquantina di libri importanti. Uno che ha saputo sintetizzare, rilanciare e promulgare al mondo intero l’eredità dei medici più avanzati e coraggiosi d’America del due secoli precedenti, e mi riferisco a Isaac Jennings, Sylvester Graham, Russell Thacker Trall, John Tilden e ad altre centinaia di nomi prestigiosi.
Gli stessi allievi e continuatori di Shelton hanno fatto e stanno facendo cose eccezionali. Mi riferisco ad Alec Burton, da poco scomparso, a Ralph Cinque, Frank Sabatino, Joel Fuhrman e diversi altri ancora.
LA TERAPEUTICA RENDE L’UOMO SCHIAVO
Riporto alcune parole di Shelton a conferma.
“Ogni metodo o sistema che distrugge l’autonomia dell’individuo e che lo rende per sempre dipendente da un altro, o da una classe di altri uomini, non è naturale.
Qualunque sistema che crei una casta privilegiata che possa per legge spadroneggiare sui propri simili, distrugge la libertà e la dignità dell’uomo.
Qualunque sistema che insegni al malato che potrà guarire solo tramite il talento di qualcun’altra, non ha posto in Natura e deve essere abolito per il bene dell’intera umanità.
Non fa parte dello schema originale delle cose che l’Uomo debba supplicare ai piedi di qualcuno, o che debba dipendere dalla misericordia di un medico o dai trucchi che il dottore porta in borsa.
L’uomo non deve dipendere dal medico per i farmaci, dal chiropratico per le proprie ossa, dallo psicanalista per la propria mente o dal mistico per delle emanazioni di energia eterica.
In tutti questi casi egli rimane ostaggio della classe da cui dipende. La terapeutica, di qualunque tipo e colore essa sia, rende l’uomo schiavo. Questa è una malvagità che non può durare”.
SHELTON GRANDE EDUCATORE DI SALUTE
Non è vero poi che l’insegnamento di Shelton sui cibi sia qualcosa di complicato, di filosofico e di impraticabile. Shelton è probabilmente il maggiore scienziato dell’alimentazione nella storia dell’umanità, il più completo e il più attento ad ogni dettaglio.
Basta leggere “The Science and Fine Art of Food and Nutrition”, oppure “The Hygienic Care of Children”, per rendersi conto della sua grandezza. Scienza maiuscola e concreta, non certo campata in aria o addirittura priva di basi scientifiche.
Shelton per molti aspetti dovrebbe essere inserito nelle scuole in una materia che manca e di cui si sente fortemente il bisogno, vale a dire Educazione alla Salute.
Evidentemente il dr Comis potrà essere una persona colta e preparata sotto mille altri aspetti, ma su Shelton conosce assai poco, non se la prenda.
ALFRED VOGEL PIONIERE DELLA MEDICINA NATURALE
Quanto al dr Alfred Vogel (1902-1996), ho acquisito tutti i suoi dati e le sue affermazioni dietetiche. Tutto condivisibile quanto afferma.
Abbiamo diversi fautori della Medicina Naturale pure in Italia. Principi dettati dal buon senso comune. Sembra un po’ la fotocopia di Sergio De Gregorio, autore di “Medicina Naturale” e di “Dieci Regole”.
Bravo e prezioso educatore il dr Vogel ma, senza offesa, non uno in grado di lasciare la sua traccia nella storia del benessere umano e della nutrizione. Pioniere della medicina naturale svizzera probabilmente sì.
Ma non mi risulta che abbia dovuto affrontare grosse battaglie culturali per affermare le sue idee. A Zurigo ci fu piuttosto Max Bircher-Benner (1877-1939), contrastato duramente e persino ridicolizzato da tutti i colleghi medici del suo tempo, a lasciare il segno come nutrizionista personale dello Zar di Russia e come apripista mondiale del vegetarismo crudista.
DECALOGO ALIMENTARE VOGEL
Alfred Vogel va sicuramente rispettato e onorato come fitoterapeuta e come erborista di successo, come soggetto che ha continuato la tradizione di famiglia in una città svizzera come Basilea, da sempre centro di benessere della Confederazione Elvetica.
Tra le sue massime “La Natura ci offre tutto quello che serve per restare in buona salute”. Il suo decalogo alimentare, prevede:
- Mangiare meglio
- Mangiare sano
- Mangiare lentamente
- Mangiare fresco e vivo
- Mangiare alcalino
- Mangiare mirato (solo con appetito e fame vera)
- Mangiare meno e mangiare integrale
- Mangiare in buona compagnia
- Bere di più (lontano dai pasti)
- Usare poco sale.
Nulla da eccepire, tutto condivisibile, tutto sensato e veritiero che non è poca cosa, ma anche nulla di particolarmente innovativo e pionieristico.
LE VITAMINE ESSICATE NON SONO EQUIPARABILI A QUELLE FRESCHE
Di concreto, oltre che ai vari negozi erboristici, il dr Vogel ha dato pure dimostrazione di intraprendenza commerciale fondando la Bioforce, una tra le principali produttrici di preparati naturali, con filiali in diversi paesi.
Produttrice ad esempio di vitamina C naturale e non sintetica, come stampigliato sulla confezione esterna. Su questo ho qualcosa da ridire. Sono d’accordo che esistono notevoli differenze qualitative tra vitamina naturale e vitamina sintetica.
Ma ciononostante il principio N. 4 del decalogo di Vogel sul mangiare fresco non viene rispettato, mancando alla vitamina conservata in scatola il basilare ingrediente della freschezza, della acquosità, della vitalità, della forza vitale ed elettromagnetica.
È risaputo che la vitalità e la forza nutritiva di frutta e verdura calano col passare del tempo, pur essendoci delle eccezioni come nel caso dei funghi secchi.
SALUTE NATURALE E IGIENISMO VANNO GROSSOMODO NELLA STESSA DIREZIONE
In ogni caso, non trovo razionale proporre Vogel come una alternativa a Shelton. Un esponente della medicina naturale non può essere poi così lontano dalla Health Science sheltoniana.
Per Shelton il buon cibo non è quello che guarisce, perché niente e nessuno guarisce se non l’unico ed esclusivo protagonista corporale, ovvero la Vis Medicatrix Naturae, la forza autoguarente che sta all’interno di noi tutti.
Il buon cibo è quello che riesce a nutrire il corpo in modo equilibrato ed economico, col minimo costo digestivo possibile e senza causare acidificazioni e putrefazioni interne.
Il buon cibo non ha nulla a che vedere con la stimolazione a base di caffeina, di saccarosio o zuccheri e dolcificanti vari. Il buon cibo non ha nulla a che vedere coi vari integratori seccati di qualità, e ancor meno coi vari integratori sintetici di precaria qualità.
In altre parole, il buon cibo è quelle che mette il corpo nelle condizioni ideali per auto-guarire. Tutto sommato Shelton avrebbe criticato sì Vogel, ma non lo avrebbe di sicuro collocato sulla sponda opposta a quella sua.
SHELTON INSEGNANTE DI ETICA E DI COMPORTAMENTO
Shelton accompagna i suoi scritti con ricche citazioni storiche. Spolvera Godfrey Higgins (1772-1833), grande riformatore sociale inglese e autore di Anacalypsis II.
Nei più remoti periodi della storia conosciuta ci sono chiare evidenze di un fatto rimarchevole e fondamentale. Nessun cibo animale veniva consumato e nessun animale veniva sacrificato, scrive Higgins.
Lo stesso Origene nei suoi scritti racconta come gli antichi Egizi preferissero morire piuttosto che diventare colpevoli di un orrendo crimine come quello di mangiare carne, qualunque tipo di carne.
Erodoto conferma che il popolo delle Piramidi si nutriva di frutta, radici e vegetali crudi. Plinio aggiunge che anche i primi romani vivevano in modo frugale ed erano rigorosamente vegetariani.
In Polinesia e Melanesia i nativi, abituati a frutta e verdure, non sanno cos’è il cancro, mentre tra i Boeri del Sud-Africa, grandi mangiatori di carne, il cancro è all’ordine del giorno.
IL CIBO PER L’UOMO DEVE ESSERE SOBRIO ED INNOCENTE
C’è pure di mezzo la menomazione morale dell’uomo. Accoltellare delle creature innocenti è una occupazione brutale e demoralizzante. La brutalità offende e annienta chi la subisce ma brutalizza e incattivisce pure chi la compie.
Prendere la vita altrui è altamente rivoltante per la autentica natura equa e pensante dell’uomo. Il cacciatore, il pescatore e il macellaio non potranno mai essere dei simboli di fratellanza e di spiritualità.
PRIVARSI DELLA CARNE È UN PASSO FONDAMENTALE MA NON BASTA
C’è anche da dire, aggiungeva Shelton, che troppi vegetariani pensano che basti privarsi della carne per entrare in una dieta perfetta e paradisiaca.
Il loro modo di mangiare è spesso abominevole, con eccesso di pani e di cereali, con via libera a dolciumi e bibite, con combinazioni sbagliate.
E c’è anche da dire che molti di essi diventano virtuosi in extremis, dopo aver scoperto che la loro dieta li stava portando alla rovina fisica.
L’OPERA RIBELLE DI SHELTON È PIÙ CHE MAI ATTUALE
In tutti questi casi non è il vegetarianismo o il veganismo a fallire. Liberarsi dalla carne significa al contrario esaltare l’amicizia tra uomini e animali, oltre che tra uomini e ambiente.
L’alimentazione carnea è invece il simbolo del fallimento umano su tutti i fronti. Se pensiamo a cosa sta succedendo in Brasile da diversi decenni, con fette enormi di foresta sottoposta incessantemente a incendi dolosi per mano dei grossi allevatori e produttori di bistecche e carni in scatola, comprendiamo quanto attuale e universale sia il pensiero e l’opera di Herbert Shelton.
Valdo Vaccaro
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