LETTERA
UN ESORDIO CARICO DI INGIUSTIFICATE PAURE
Salve dottore, sono Luisa da Napoli. E’ parecchio che non ci sentiamo. Come sta? Questa volta le scrivo per un problema che riguarda il mio bambino di 8 anni appena compiuti. Rapidamente le racconto la sua storia. Massimo è nato da un taglio cesareo e da una gravidanza piena di paure. I medici, per errata interpretazione ecografica, mi fecero credere che il bambino in grembo fosse malato e che non avrebbe mai potuto camminare. Al contrario di quanto dettomi, è nato sano e forte. Ed è stato allattato con solo latte materno per due anni circa.
PROLUNGATI RAFFREDDORI, FARINGITI ED OTITI TRATTATI CON ANTIBIOTICI, CORTISONE E AEROSOL
Creme di riso, frutta, verdure, e niente omogeneizzati o altre porcherie. In questi anni non mi ha mai dato problemi grandissimi, a parte dei prolungati raffreddori che si trasformano in faringiti e poi in otiti. Fino a 2-3 anni fa, per colpa della mia ignoranza, veniva trattato con antibiotici, cortisone e aerosol. Era da qualche annetto che non si ammalava più. Da qualche giorno però ha iniziato a produrre abbondante muco, e il fenomeno infiammatorio è passato all’orecchio dandogli dolore.
VISITA MEDICA CON PROSPETTIVA DI RIMOZIONE ADENOIDI E DI CURE ANTIBIOTICHE
Stamattina il padre lo ha portato dal medico. Costui ha detto che mio figlio è un bambino trascurato, perché gli ho tolto tutti quei farmaci che lui prima gli prescriveva in presenza di qualche problema. Ha aggiunto che il bambino ha le orecchie rovinate dal muco, prospettando un intervento di rimozione adenoidi e una lunga cura di aerosol e di antibiotici. Altri difetti, non chiude bene la bocca e si deve portare dal dentista. Ha inoltre il collo pieno di linfonodi che si ingrossano ad ogni malattia.
NON VOGLIO CHE MI ROVININO MIO FIGLIO
Caro dottore lei cosa ne pensa di tutto questo? Ho una gran paura dei medici e non voglio che me lo rovinino. Tengo a precisare che questi problemi ce li abbiamo solo nel periodo invernale. Mi dia qualche consiglio anche stavolta. La ringrazio, la saluto e le mando tanti auguri di buon anno. Luisa
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RISPOSTA
NON SEI UNA MADRE SPROVVEDUTA E SEI IN LINEA CON MENDELSOHN
Ciao Luisa, In un certo senso, le paure che ti hanno messo i medici fin dall’esordio, quando eri in gravidanza, sono diventate per te una specie di antidoto. Oggi ascolti quanto ti dicono, ma non gli credi. E fai anche bene. Fai esattamente quello che raccomandava alle mamme un medico americano: “Tuo figlio sta bene? Non andare dal medico: te lo ammalerebbe. Sta male? Non andare dal medico: te lo aggraverebbe. Ci sei già andata? Prendi nota di quanto dice e fa l’esatto contrario, se punti alla salute!”. Pazienza le battute ingiuriose. Il problema è che quel medico non è uno dei tanti medicastri da due soldi bucati, ma qualcuno che si chiama Robert Mendelsohn, ed è il più celebre pediatra della storia medica mondiale.
SI STA DA UNA PARTE O DALL’ALTRA
Sia la diagnosi fatta sul tuo bambino, che il programma curativo prospettato sono assai contestabili, e rivelano pure qualche aspetto polemico. Come sai bene, non si può in ogni caso mantenere il piede su due staffe, operanti per giunta in direzioni diametralmente opposte. E’ indispensabile una scelta di campo. O stai con la medicina interventista, farmacologica e chirurgica, oppure con l’igiene naturale.
LE CAUSE DI TUTTI I PROBLEMI SONO CHIARE
I raffreddori o corize, o riniti, rappresentano, per noi naturalisti dell’igiene, un processo di eliminazione. Essi non sono causati da piedi freddi, da aria umida, da aria notturna, da esposizione al freddo, dallo stare in mezzo a gente raffreddata, e tanto meno da attacchi di germi e virus. Quale allora la loro causa? Per Herbert Shelton, autore di un volume strepitoso sulla salute dei bambini come “The Hygienic Care of Children”, le due cause sono il riempimento (troppo cibo) e l’esaustione o esaurimento. Chiaro che d’inverno la pelle traspira di meno (troppi vestiti), si prende meno sole, si fa meno moto, ci si alimenta di cibi meno vitali che d’estate e d’autunno, ecco dunque rivelata la facilità con cui arrivano le malattie comuni chiamate epidemie.
UN PROCESSO COMPENSATIVO-ELIMINATIVO CHIAMATO ERRONEAMENTE MALATTIA
Qualsiasi cosa che tenda a tassare e ad abbassare i poteri vitali e nervosi indebolisce la digestione, ritarda l’evacuazione, e tende a trasformarsi in malattia. Il riempimento da eccessi alimentari porta alla pletora, ovvero a un aumento della massa sanguigna. Questo sovraccarico danneggia la funzionalità corporale e avvelena il corpo, costringendo il sistema immunitario ad instaurare un processo compensativo-eliminativo chiamato impropriamente malattia. Mangiare poi quando si è esauriti, quando si è nervosi, quando si è arrabbiati, spaventati, sovraeccitati, depressi, ovvero quando il potere digestivo è debole, è parimenti causa di indebolimento corporale e provoca la medesima reazione compensativa, ovvero un benefico scarico di tossine.
I MEDICASTRI SPAVENTANO LE MADRI CON LE LORO SUPERSTIZIONI PATOLOGICHE
Per essere più pratici e precisi, gli eccessi di zucchero, di amidi cotti, di uova, e di latticini sono la maggiore causa di raffreddore e di condizioni catarrali. I raffreddori e le eventuali influenze o febbri non si contraggono e non si prendono da nessuno, ma si sviluppano internamente. Il raffreddore, in ultima analisi, è una misura salva-vita. “Non accetto la teoria dei germi e non ho alcuna pazienza, alcun spirito di comprensione, verso quei medicastri che con le loro superstizioni patologiche spaventano madri e padri allarmandoli inutilmente”, concludeva Shelton.
RAFFREDDORE E INDIGESTIONE CRONICA SONO COMPAGNI INSEPARABILI
Se passiamo a Lezaeta, la musica non cambia di molto. “Raffreddore e indigestione sono compagni inseparabili, e costituiscono il caratteristico stato morboso, punto di origine e di appoggio di ogni malattia e di ogni calamità umana”. La microbiologia tradizionale e la medicina moderna non conoscono un acca del volgare raffreddore e della comunissima indigestione, e dunque sono inabilitate a offrire soluzioni logiche e consequenziali.
DIGIUNO, RIPOSO E CALORE
Per l’igiene naturale invece, conosciuta la causa, e identificata nei fattori digestivi, è semplicissimo trovare i rimedi giusti. Per Lezaeta, si parla di dieta crudista fruttariana e di applicazione notturna di cataplasma di fango sul ventre. Per Shelton, il ragazzino deve essere messo a letto e tenuto al calduccio senza alcun tipo di cibo. Vale a dire a digiuno totale, ma con acqua da bersi a piccoli sorsi e a volontà. In via eccezionale si può concedere del succo d’arancia freschissimo. Il tutto finché la situazione non si sblocca e non si normalizza. Il metodo include tre cose come riposo, digiuno e calore. Nel riposo si include calma, silenzio e comfort fisico, e l’aria fresca circolante è sempre un imperativo.
TESINE PRECEDENTI SULL’ARGOMENTO
- Otite micotica esterna
- Otiti, tamponi auricolari e terapie a confronto
- Rinite cronica e ipertrofia dei turbinati
TROPPE TOSSINE INTERNE PORTANO AD INFIAMMAZIONE DELLE TONSILLE
Quanto a tonsille e adenoidi, parliamo di strutture immunitarie intoccabili, al pari dell’appendice e della cistifellea. Le tonsille sono tre e a forma di mandorla: la tonsilla palatina (tonsilla per antonomasia), la tonsilla linguale (alla base della lingua) e la tonsilla faringea (che occupa il cavo retronasale), e sono tutte interconnesse mediante vasi linfatici formanti il cosiddetto Waldeyers’s Ring. Trattasi di strutture linfoidi dotate di funzioni importantissime come l’arresto e la depurazione delle tossine organiche provenienti dalla bocca, dal naso e dagli intestini. Quando le tossine in arrivo sono tali da superare la loro capacità detossificante, le cellule linfoidi si ingrossano e le tonsille si infiammano. Non si tratta di una malattia ma di un beneficio. Le tonsille svolgono un ruolo paragonabile a quello di sentinelle del corpo umano.
GIU’ LE MANI DA TONSILLE E ADENOIDI
Per adenoidi si intende un ingrossamento ipertrofico del tessuto linfatico della tonsilla faringea, con formazioni di escrescenze o polipi (vegetazioni adenoidee) che, trovandosi nel tratto superiore-posteriore della volta nasale, impediscono la respirazione. Vietatissimo toccare le adenoidi. Estirpare tessuti linfoidi del corpo significa infliggere al proprio corpo delle gravi menomazioni. Rimuovere tonsille ed adenoidi non significa rimuovere le cause della infiammazione (sangue guasto che si deve purificare con buone digestioni e attiva eliminazione da parte della pelle, dei reni e degli intestini).
COINVOLGIMENTO DELL’APPARATO UDITIVO
Il discorso infiammatorio finisce per estendersi all’apparato uditivo e causando sordità catarrale e otiti. Il processo rimediale indicato per le tonsille coinvolge in senso liberatorio anche le otiti, che portano pure come concausa le conseguenze di vaccinazioni contro tifo, difterite, morbillo e scarlattina. Non servono dunque interventi specifici, trattandosi di una sindrome globale causata da indigestione, da problemi gastrointestinali, da disbiosi, da miasmi che dal ventre salgono alla testa cercando vie di uscita negli orifizi del cranio (occhi, naso, gola e udito).
LA MANIA DEL LATTE SIGNIFICA MALATTIE GARANTITE
I problemi di cui parliamo si sviluppano in ragazzi e in adulti che soffrono di indigestioni e di anomalie assimilative-evacuative, di costipazione e stitichezza. Trattasi di regolari consumatori di latte, di pane, di cereali e di amidi cotti, di torte e dolcetti, di sciroppi e panettoni, di cremine e gelati. L’insistenza con cui la medicina mondiale insiste nel far bere latte vaccino alla popolazione non può non destare sospetti. Si vuole ammalare la gente per avere più malattie da curare. Quella che per molti era una battuta da rivista umoristica, si sta invece dimostrando nuda e cruda realtà dei fatti.
RIMUOVERE TONSILLE ED APPENDICE SIGNIFICA ACCORCIARE LA VITA
Chiaro che la rimozione di questi tessuti linfoidi comporta maggior lavoro agli altri organi difensori come l’appendice. Togliendo tonsille ed appendice a un soggetto gli si tolgono banalmente 10 o più anni di vita. Anche qui l’alternativa alla rimozione e ai temibili ed inutili antibiotici è una dieta rigorosamente fruttariana di 3-5 giorni, finché tutti i sintomi non se ne siano andati. Se il processo è di tipo ripetitivo e cronico, si ricorre a un digiuno o a una dieta di soli agrumi (arance o pompelmi o clementine), da prolungarsi fino a quando la gola si è disinfiammata e il respiro è diventato fluente. A quel punto si prosegue prima con una dieta di frutta e verdure crude, inclusi centrifugati di carote-sedano-bietole-mele, con aggiunta, via via che la situazione lo permette, di cereali integrali, di semini vari, della crema di avena e del germe di grano.
SOLO LA PULIZIA INTESTINALE GUARISCE
Nessun antisettico, nessun medicinale, nessun gargarismo, nessun collutorio, nessun tampone, nessun antibiotico, nessun aerosol. Quello che invece serve nella fase di recupero forze, è il riposo e il sonno, nonché l’abbondanza di sole, un piano di esercizi aerobici e respiratori in casa e all’aperto, e la solita dieta tendenziale crudista di tipo rigorosamente vegano. Sempre con il testa il motto vincente: “Solo la pulizia intestinale guarisce!”
Valdo Vaccaro
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