LETTERA
UN MESSAGGIO NON PRIVO DI ARROGANZA DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA ANMVI, ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
Spettabile AVA-Roma e ABIN-Bergamo (Protocollo 0101/10/SP)
Oggetto: Considerazioni pubblicate dal dottor Valdo Vaccaro su profilassi vaccinali.
Richiesta rimozione messaggi diseducativi.
RICHIESTA RIMOZIONE DELLA TESINA LE PERSECUZIONI VACCINATORIE CONTRO GLI ANIMALI DAL BLOG
Con riferimento al post pubblicato sul blog del dottor Valdo Vaccaro, in qualità di Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo, siamo a richiedere la rimozione del messaggio in questione che, a parere della scrivente, costituisce iniziativa di diseducazione e di incoraggiamento alla violazione delle norme vigenti in materia di profilassi veterinaria e sanità pubblica.
ESPRESSIONI LESIVE DELL’IMMAGINE DEL MEDICO VETERINARIO
Il post dal titolo Le persecuzioni vaccinatorie contro gli animali svolge libere considerazioni sull’utilità delle vaccinazioni agli animali, e contiene espressioni lesive dell’immagine del medico veterinario.
Non ritenendo di porre in questa sede una questione scientifica, ci limitiamo a ricordare che la rabbia silvestre, ricomparsa con una preoccupante propagazione nel nostro Paese, è una malattia letale che si può contrastare unicamente con la vaccinazione pre-contagio.
PERICOLO DI VEICOLARE IN RETE MESSAGGI CHE IL PUBBLICO POTREBBE NON CAPIRE
Si osserva piuttosto la pericolosità di veicolare in Rete messaggi tesi a minare la fiducia del cittadino nei confronti delle tutele e degli interventi sanitari posti in essere dalle autorità e dalle norme vigenti, nonché destinati ad un vasto pubblico che potrebbe non essere sostenuto da un adeguato approccio critico e di valutazione dell’attendibilità dei messaggi.
AUSPICIO DI UN INTERVENTO REGOLATORE DA PARTE DEL LEGISLATORE
Concludiamo informandovi che la scrivente è da tempo impegnata a promuovere azioni di sensibilizzazione delle istituzioni verso la correttezza dei messaggi sulla salute pubblica e la sanità animale in internet, segnalando situazioni di pericolosa diseducazione, auspicando interventi regolatori da parte del Legislatore nei confronti dell’informazione sanitaria ai cittadini.
Distinti saluti.
Dott. Sandro Barbacini, Presidente ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
RISPOSTA
ACCUSE GRAVI CHE OGNUNO PUÒ VERIFICARE LEGGENDO L’ARTICOLO INCRIMINATO
Esimio Presidente,
Scusi se le rispondo senza essermi ancora sbarbato e senza essermi nemmeno lavato il viso, mentre so che dovrei inchinarmi alla importanza della sua carica ed alla magnificenza della sua onorabilità.
Ma leggendo via via il suo messaggio, trovo alcune affermazioni gravi che saltano all’occhio:
Lei mi sta accusando di:
1) Diseducazione pubblica
2) Incoraggiamento alla violazione di norme vigenti ovvero di istigazione a delinquere
3) Uso di espressioni lesive dell’immagine professionale
4) Minamento della fiducia popolare nella sanità
5) Inattendibilità dei messaggi
LA PRETESA DI OSCURARE, DI OFFENDERE, DIFFAMARE ED INSULTARE, NON PUÒ CHE RITORCERSI CONTRO QUESTA BECERA ED INQUALIFICABILE INIZIATIVA MONATTA
Siccome nel mio piccolo ho anche io una onorabilità da difendere, essendo titolare conosciuto e spesso apprezzato di una libera, trasparente e gratuita scuola di educazione, e se vuole di controinformazione sanitaria, sappia che la sua arrogante pretesa di oscurare l’informazione, di offendere e diffamare la mia persona e la mia attività, viene respinta al mittente.
Le ricordo anche che lei sta accusando il pubblico italiano di incapacità di capire e valutare, di distinguere il vero dal falso. Se è così sicuro di essere nel giusto e di essere il salvatore della patria, non può mettere in dubbio la capacità intellettiva e la capacità di scelta della cittadinanza.
La lasci dunque scegliere liberamente e democraticamente.
NON VIVIAMO NELLA REPUBBLICA DEI CITRULLI
Nessuno le impedisce i fare il suo educativo lavoro di sensibilizzazione.
È lei piuttosto che pretende di monopolizzare il mondo coi suoi dogmi vaccinatori e col suo piglio autoritario da infallibile papa Borgia.
L’articolo incriminato, che lei pretende di oscurare, è soltanto la lettera di una signora udinese che non vuole assolutamente vaccinare le sue amate bestiole, e alla quale ho dato la mia libera opinione.
Opinione a suo avviso troppo pepata?
Opinione offensiva della onorabilità medico-veterinaria-farmaceutica?
La prego di non cadere nel ridicolo. Non viviamo mica nella Repubblica dei Citrulli.
UNA PFIZER-ONORABILITÀ E UNA GLAXCO-ONORABILITÀ, UNA CODEXALIMENTARIUS-ONORABILITÀ
Ogni cittadino sa, e persino ogni medico sa in questo paese, che l’onorabilità medico-veterinaria è una onorabilità troppo spesso targata Pfizer e targata Glaxo, nonché targata Bayer, Monsanto e Codex Alimentarius. Lo è nella storia e lo è nei fatti, prima ancora che nelle opinioni.
Faccia il suo lavoro di presidente della sua Associazione e lasci la critica fare il proprio dovere.
Questa si chiama intelligenza e tolleranza, nonché spirito civile e democratico.
Tenga presente che c’è stata una Magna Charta 800 anni fa e c’è stata una Costituzione 50 anni fa, con un articolo 39 che mette in risalto l’importanza prioritaria della salute.
Che le piaccia o no, il sottoscritto sta dandosi da fare in quel settore, anche se gode zero stipendio statale, zero pensione statale e zero prebende statali.
NON SI ACCETTANO LEZIONI DAL REGIME MEDICO-FARMACEUTICO
Siccome non mi sono mai sognato di fomentare disordini, di promuovere terrorismo, diseducazione, odio di classe o di casta nei riguardi di nessuno, ma soltanto di educare, ripeto educare le persone al ragionamento scientifico, staccandole dalla diseducazione medico-farmaceutica imperante in tutti i campi, non accetto lezioni di didattica, di civiltà e di buona educazione, e la invito a moderare i termini.
Faccio parte di un movimento culturale e di una missione ricostruttiva, che parte dai cocci culturali prodotti nel mondo dal pasteurismo.
Lei è padronissimo di avere le sue idee, i suoi metodi e i suoi sentimenti, ma non può pretendere di imporli oscurando siti e sbandierando interventi legislativi liberticidi.
VEDIAMO QUALI SONO LE SUE ACCUSE
Veniamo alle sue accuse. La tesina incriminata porta la data del 28/6 ed è una semplice risposta a una mia lettrice che non vuole fare l’antirabbica obbligatoria al suo gattino e che mi chiede un commento.
Vorrei sapere quali frasi l’hanno sfasciata al punto di perdere le staffe.
Le vaccinazioni fanno male a tutti, uomini ed animali?
Le vaccinazioni sono un assurdo insulto biochimico?
La lotta alle vaccinazioni non va affatto circoscritta a noi bipedi, ma va estesa a 360 gradi?
La cecità scientifica e la corruzione delle istituzioni è un dato di fatto incontestabile?
ESISTE ANCHE UNA CULTURA VACCINATORIA ED ANTI-MONATTA IN QUESTO PAESE DI DON RODRIGHI
Lei saprà che esiste in questo paese anche una cultura antivaccinatoria, e diverse leghe per la libertà dalle vaccinazioni, non disposte a bere i cocktail e le invenzioni che il potere medico-farmaceutico (che lei così bene rappresenta) pretende di propinare?
Prenda nota, tanto per la cronaca, che ho già pagato anni addietro per i miei 2 figli diverse vili e provocatorie contravvenzioni, non avendo accettato il diktat e l’insulto insopportabile della vaccinazione antiepatite-B, resa obbligatoria dalla famosa corruzione Glaxo-De Lorenzo.
LEI STA INVOCANDO IL REGIME DEI COLONNELLI, CAMICE BIANCO SOTTO LA DIVISA VERDE
Lei saprà che in Italia non esiste il reato di opinione su cose discutibilissime, contradditorie e cariche di imbrogli quali le vaccinazioni. Lei sta dunque invocando un nuovo regime dei colonnelli, con sotto la divisa un bel camice bianco. Ne sarà felicissimo Mr Rockefeller, la Monsanto, il Rumsfeld del Tamiflu, e i marpioni del Codex Alimentarius. Ne prendiamo nota.
AUSPICO ANCH’IO UN INTERVENTO DEL LEGISLATORE A STOPPARE LA SUA MALCELATA ARROGANZA, LA SUA VOGLIA DI SANTA INQUISIZIONE
Ed è così che lei, dalla sua soffice e rassicurante poltrona romana, auspica interventi regolatori del Legislatore, magari un bell’oscuramento, qualche missiva con ricevuta di ritorno, qualche ripristino della Santa Inquisizione, qualche invio punitivo dei Carabinieri o della Guardia di Finanza.
Anch’io, come libero cittadino d’Italia, dalla fedina penale immacolata, a nome di tutti i liberi cittadini e di tutte le associazioni culturali, salutistiche e animalistiche, auspico l’intervento del Legislatore, per stoppare l’arroganza che alberga in chi come lei pretende di fare tabula rasa di ogni principio e di ogni dibattito scientifico che disturbi ed infici le sue dogmatiche certezze vaccinatorie..
ADORATORE DELL’IMPOSTORE PASTEUR, DEPRECANDO LE MISERIE DEL DIO CREATORE
Lei parla di espressioni lesive dell’immagine del medico sanitario?
Lei parla di malattie letali e contagianti contrastabili unicamente con la vaccinazione?
Si rende conto che sta accusando Dio Onnipotente di essersi stupidamente dimenticato di mettere i distributori di vaccini in tutte le foreste e nelle selve del mondo?
Lei è immerso tuttora nella più nera superstizione del contagio, e porta dietro la sua scrivania un quadro del chimico Luigi Pasteur, deviatore e rovina della medicina moderna, ladro di studi e ricerche firmate Antoine Béchamp, ben più illuminanti dei suoi scalcinati microscopi, ma mal copiate e peggio ancora interpretate.
LE VACCINAZIONI UCCIDONO SILENZIOSAMENTE, DEVITALIZZANO ED EUNICHIZZANO
Ci sono centinaia di mamme che ringraziano ed abbracciano il maestro igienista Carmelo Scaffidi, per aver liberato i propri bambini dalle folli incombenze vaccinatorie. Tutte disposte a testimoniare a suo favore.
Le vaccinazioni uccidono silenziosamente animali ed esseri umani, li devitalizzano, li indeboliscono e li eunichizzano. Lo diceva Herbert Shelton, e con lui migliaia di medici americani passati all’igienismo naturale. La stessa sensazione coinvolge una vasta fetta della classe medica, che ha pure rifiutato di farsi vaccinare in occasione della recente peste suina.
Le vaccinazioni sono autentiche mine vaganti, e nascondono le più gravi insidie che si chiamano malattie auto-immuni, Parkinson ed Alzheimer. L’intera pratica vaccinatoria è fondata sulla non conoscenza della fisiologia umana, sull’ignoranza assoluta del sistema immunitario e delle risposte vitali del corpo.
LO SBROCCO POSITIVO E LIBERATORIO DELL’INFLUENZA E DELLE ALTRE BENETTIE
Un corpo sano e normale è dotato di alta vitalità e di bassa tolleranza al veleno, nel senso che non sopporta tacitamente un determinato livello di carico tossico, per cui si manifesta e si sfoga, con grande sollievo del corpo. Fino al 5% di tossine non succede niente, ma al 6% scatta l’emergenza e parte la crisi espulsiva di febbre e muco chiamata malattia o reazione immunitaria. Chiamata benettia e benedetta influenza stagionale da chi ha sale organicato in zucca.
DECAPITARE LA NOSTRA REATTIVITÀ IMMUNITARIA NON SIGNIFICA DARCI SALUTE MA FARCI DIVENTARE PREDA DI OGNI POSSIBILE PATOLOGIA FUTURA
Se noi cerchiamo di prevenire tale accadimento naturale ed automatico assorbendo un orribile brodo colturale, messo in qualsiasi siero velenoso, non proteggiamo un bel niente.
Decapitiamo piuttosto la nostra capacità reattiva e quindi evitiamo la crisi espulsiva al punto critico, scongiurando sì lo sbrocco dermatologico chiamato morbillo, varicella o altro, ma impedendo così alle tossine interne, incrementate nel frattempo, di essere scaricate.
Gli unici a guadagnare qualcosa dalla vaccinazione sono i fabbricanti di vaccini, che se la ridono da sempre sotto i baffi.
MINORE È LA VITALITÀ DI UN CORPO E MAGGIORE LA TOLLERABILITÀ AI VELENI
Si tratta quindi di ridotta vitalità immunitaria, e non certo di immunità acquisita. Questo significa che la malattia cosiddetta infettiva non scompare mai, ma viaggia all’interno della gente a livelli inespressi. Detto meglio, il carico tossico è aumentato ma non traspare perché il sistema immunitario è stato decapitato dai vaccini. Minore la vitalità di un corpo e maggiore è la tollerabilità ai veleni.
MA TOLLERARE I VELENI NON È UN SAGGIO OBIETTIVO PER LA NOSTRA SALUTE
Più uno è intossicato dal fumo e più sigarette riesce a sopportare. Più uno è indebolito e rovinato dall’alcol, per capirci meglio, e maggiore quantità riesce a bere senza ubriacarsi. La ridotta vitalità significa infatti che il corpo ha una maggiore tolleranza al veleno e che, per giungere a una nuova crisi eliminativa disintossicante (malattia in termini medici), serve un carico ben maggiore di veleno (non più 6% ma 15%, ad esempio).
I VACCINATI SONO SEMPRE I PRIMI AD ESSERE COLPITI DALLE PATOLOGIE
Questa nuova situazione di maggiore tolleranza, apportata dai vaccini, è drammaticamente insidiosa, in quanto porta a ben più gravi ed impreviste malattie accumulative, chiamate autoimmuni, iatrogeniche, idiopatiche o semplicemente di origine sconosciuta.
Si pensa forse che un vaccinato diventi col vaccino immune alle malattie?
Balle colossali, signori. Non solo la ragione, ma anche le statistiche, dimostrano come i vaccinati diventino via via più vulnerabili a nuove patologie sempre più gravi e pesanti.
SI PUÒ ANCHE MORIRE DA SOVRACCARICO VACCINATORIO
Immaginiamo, si chiede Shelton, che la professione medica possa sviluppare 20 mila vaccini per liberarci da tutte le malattie contagiose a repertorio.
Pensate forse che quei vaccini si potrebbero prendere in concreto?
Moriremmo per sovraccarico velenoso già al trentesimo vaccino, se non prima.
IL PIÙ SANO ED IMMUNE DEI VIVI È IL VEGLIARDO IN VITA VEGETATIVA, IL MORIBONDO E IL QUASI-MORTO
La realtà è che la medicina ufficiale è da sempre la regina del ciarlatanismo salutistico.
La realtà è che più si vaccina un corpo e meno vitale diventa, tanto che il più sano ed immune dei vivi è il vecchio traballante, o il moribondo, o il morto appena-morto, che non sviluppano alcuna malattia, essendo il sistema immunitario andato sotto i tacchi. Ogni nuova vaccinazione mortifica, sfianca, devitalizza, e spinge il vaccinato verso la tomba, non certo verso la salute.
DEFINIZIONE DI RABBIA SILVESTRE
Andiamo adesso alla rabbia silvestre, definita in termini medici idrofobia, o malattia infettiva virale e mortale dei canidi e di vari animali, trasmissibile mediante morso ad altri animali e all’uomo.
L’animale affetto diventa inquieto, eccitato, rifugge dalla luce e ulula invece di abbaiare, cercando di mordere chi gli si avvicina. Nell’uomo si manifesta da 10 giorni a un anno dopo il morso. Secondo i medici si cura e si previene con l’iniezione di un siero antirabbico di Pasteur e con delle immunoglobuline.
UNA DELLE INTERESSANTI ESPERIENZE DI MANUEL LEZAETA
Interessante l’esperienza di Manuel Lezaeta, citata dal testo La Medicina Naturale alla portata di tutti.
Il signor Rodrigo Perez di 26 anni, titolare di industria situata nel Comune di La Cisterna (Santiago del Cile), mi scrive in data 6/6/41 la seguente lettera:
Verso la metà di aprile di quest’anno fui morso da un cane che, stando a quanto diceva la gente accorsa, era affetto da rabbia ed idrofobia. La stessa gente che vide il fatto mi consigliò di correre senza indugi al posto di assistenza sanitaria per una iniezione antirabbica, poiché un ritardo poteva essere fatale. Sordo a quei consigli decisi di mettermi nelle mani di Manuel Lezaeta che mi sottopose a un trattamento naturalistico. Le mie ferite si cicatrizzarono senza alcuna complicazione. Attualmente godo di ottima salute e di quel caso ricordo soltanto le facce intimorite che mi raccomandavano l’iniezione antirabbica, come unica fonte di salvezza.
RODRIGO PEREZ, GUARITO PERFETTAMENTE CON UNA DIETA FRUTTARIANA E CRUDISTA
Rividi Perez un anno dopo, continua Lezaeta, e godeva di un ottimo stato di salute. Il regime che lo ha salvato è presto detto: una dieta di frutta e di insalate miste crude. Non dobbiamo dimenticarci che il problema vero non sta nel virus della rabbia, che è soltanto sporcizia cellulare accumulata per traumi o carenze o malesseri precedenti.
I virus sono morti e non si moltiplicano. Questo vale sia per i medici che per i veterinari. In tutti gli animali ci stanno i virus delle cellule in decomposizione, nella misura in cui non vengono prontamente riciclate ed eliminate. I virus sono morti e non contagiano un bel niente, né aggrediscono nessuno. Il danno nell’animale sta nel fatto che i virus richiamano colonie batteriche pronte a banchettare finchè non finisce lo squilibrio e la relativa pappa virale-cellulare.
LA MIGLIORE CURA ANTI-RABBICA STA NELLA PULIZIA GASTROINTESTINALE
Il danno nell’uomo morsicato sta nella preesistente situazione di surriscaldamento gastrointestinale, che fa da cassa di ampliamento e di moltiplicazione interna dei problemi causati dal morso stesso. Gli effetti micidiali succedono solo nelle persone già messe male ed in tilt per situazioni precedentemente compromesse. È per quello che, contro la rabbia, nulla possono i medicamenti, le iniezioni ed i sieri, e tutto può invece un digiuno e una dieta fruttariana.
Gli animali si mantengono sani evitando loro ogni inutile trauma biochimico. Gli uomini trovano nella pulizia gastrointestinale, e nell’equilibrio termico tra mucose ed epidermide, la migliore cura anti-rabbica, preventiva e successiva.
MOBILITIAMO PURE ESERCITO, MARINA ED AVIAZIONE, CONTRO QUESTI ANIMALACCI SELVATICI PIENI DI RABBIE E DI MORBI, CHE VENGONO A CONTAGIARE LA SOCIETÀ DEI SANI E DEI PERFETTI
Le volpi bazzicano intorno a casa mia, e spesso mi fregano una scarpa o una ciabatta. Le vacciniamo? Cominci pure a mandarmi il genio miliare e l’esercito, con tanto di lanciafiamme per snidarle dalle loro tane.
Ma se non interveniamo pure sugli scoiattoli che volano tra un ramo e l’altro, che senso ha?Mi mandi l’aviazione. E le magnifiche anatre che volano in squadriglia ad alta quota sulla rotta Mosca-Città del Capo? In quel caso ci vogliono anche i missili terra-aria. E i topini, le lucertole, le rane? E gli scarafaggi, i millepiedi? E le mosche, le lucciole e i calabroni? Un buon antidoto contro il galoppante cretinismo dei bipedi.
SO ANCHE CHIEDERE SCUSA. MA LA SPOCCHIA NON LA SOPPORTO PROPRIO.
Che ne direbbe invece se venisse sviluppato un buon antidoto contro il galoppante cretinismo dei bipedi? Non c’è malanimo né odio per nessuno dalle mie parti. Ma, la spocchia di quel suo messaggio non la sopporto proprio. Ho il massimo rispetto per medici e veterinari, presi uno ad uno, come persone umane che fanno il loro mestiere e devono pur sopravvivere.
So anche chiedere scusa, quando serve, dr Barbacini. Non le sto dando del cretino. Cretino anch’io costretto a perdere qualche ora per risponderle, davanti a un maledetto computer, mentre avrei tutto il diritto a farmi una nuotata a Lignano e dintorni.
LA NATURA È LA SOVRANA MEDICATRICE DEI MALI
Ho sottomano il testo della dottoressa canadese Guylaine Lantot, La mafia della sanità, della Amrita-MacroEdizioni, che ha per sottotitolo: Come liberarsi dell’industria farmaceutica e diventare sovrani della propria salute.
Sovrani della propria salute. È lo stesso termine usato 2300 anni fa da Ippocrate. La Natura è la sovrana medicatrice dei mali, non i medici, non i veterinari, non i farmaci e non i vaccini antirabbici. Che facciamo? Mandiamo una minaccia di oscuramento contro quel rompi-coglioni di Ippocrate?
Valdo Vaccaro
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