LETTERA
Gentile Valdo, Mi chiamo Cinzia ho 29 anni e sono mamma di un bimbo di 4 anni e mezzo. Vi ho scoperto da qualche mese e ho iniziato subito ad interessarmi di tutto ciò che la medicina non dice. Argomenti che non avrei mai affrontato se la parola cancro non fosse entrata nella mia vita.
Questo inverno ho iniziato ad avere dei cicli mestruali molto abbondanti. Dalla visita ginecologica è emerso che nella cavità uterina si era formato un mioma di due cm. Subito isteroscopia, esami del sangue e tamponi che non segnalavano nulla di più grave, anche se il ginecologo ha sempre asserito che era un mioma visivamente strano.
Causa queste abbondanti mestruazioni la mia emoglobina era scesa a 6.9 e pertanto ho dovuto fare delle flebo di ferro per circa due settimane per riportare l’emoglobina a valori più alti.
Il 30 dicembre, dopo un emorragia, mi asportavano il mioma che nel frattempo era divenuto di 4 cm. Dopo circa due settimane arriva la brutta notizia, si trattava di sarcoma stramale endometriale. Vetrini visionati in ospedali specializzati di Bologna e Milano.
Entrambi gli istituti ospedalieri indicavano l’isterectomia per limitare i rischi. Incerta ma impaurita ho ceduto alle pressioni mediche. Il 30 marzo mi sottoponevano ad intervento di isterectomia e salpingectomia bilaterale.
Dai successivi esami da parte degli anatomo-patologi risultava essere appunto un sarcoma stramale endometriale di basso stadio IIB. In conclusione gli oncologi hanno indicato ormonoterapia adiuvante con inibitore dell’aromatasi ed Lh-Rh per almeno due anni. Dovrei iniziare la cura lunedì prossimo.
In tutto questo periodo le domande, le incertezze e i perché senza risposta sono stati sempre più parte del percorso. La fiducia nella medicina tradizionale si é persa per strada e ho iniziato sempre più ad affacciarmi al suo blog ed ad altri, per avere qualche indicazione utile.
Ora non so come proseguire, quale scelta fare, come affrontare la situazione, se é giusto o no fare la cura ormonale. Ho iniziato a convincermi che i miei guai sono in realtà conseguenza di un abbassamento delle difese immunitarie.
Ho iniziato così a togliere latticini e carni rosse dalla mia alimentazione. Con sacrificio e fatica ci sto riuscendo. Ma non é facile. Ho considerato anche le alimentazioni secondo i gruppi sanguigni.
A completezza del quadro clinico, tre anni fa ho sofferto di depressione con periodi di attacchi di panico. Ad oggi sto benone, quasi più niente attacchi di panico, anche se da circa tre anni sto prendendo quotidianamente Sereupin che vorrei sostituire o eliminare. Ci provo ma, ogni volta che riduco la dose, ritornano gli attacchi.
Voglio poter crescere mio figlio con la serenità di una mamma normale e con ciò voglio una linea guida, un qualcosa da seguire e su cui credere. Voglio poter dire fine a questa brutta storia. Ho fiducia in lei e nelle sue tesi, vorrei poter avere un colloquio. Grazie. Cinzia
RISPOSTA
Ciao Cinzia. Hai sicuramente buoni motivi per lamentarti. La prima cosa da dire è che serve serenità e fiducia in te stessa nonostante tutto. Il fatto è che sei tuttora nelle mani di una medicina che ha i suoi metodi e nella quale stai pure perdendo ogni fiducia.
Osservo in ogni caso che la dieta a gruppi sanguigni da te considerata non ha alcun valore, per cui ti conviene scordarla. Se vuoi un colloquio lo puoi prenotare a questa pagina.
Osservo pure che il Sereupin, che stai tuttora prendendo, implica avversi e gravi effetti collaterali quali dipendenza dal farmaco, nausea, cefalea, sonnolenza, tremore, astenia, xerostomia o mancanza di saliva, insonnia, diminuzione libido, vertigini, costipazione, diarrea, perdita appetito, fluttuazioni umorali, depressione, parestesia.
Dovrai estrometterlo in modo graduale, provvedendo nel contempo ad apportare miglioramenti nella dieta e negli stili di vita. Vorrei dire che la serenità si acquisisce voltando pagina, o meglio cambiando libro e cambiando autori.
VEDIAMO INTANTO COSA DICE LA MEDICINA UFFICIALE
Per capire meglio il tuo percorso a bocce relativamente ferme e a fatti avvenuti, analizzerò i tuoi problemi traendo descrizioni e opinioni dai tipici siti della oncologia ufficiale, prima di passare alla visuale alternativa della Health Science e alle fondamentali esperienze di Manuel Lezaeta, autore di memorabili e strepitose guarigioni di cui poco di parla, e di Herbert Shelton, autore di un uno storico ed illuminante testo quale Tumori e Cancri.
SARCOMI BENIGNI E SARCOMI AGGRESSIVI
I sarcomi dello stroma endometriale sono tumori a basso grado di malignità, sebbene la possibilità di recidiva locale dopo l’asportazione chirurgica è comunque elevata, verificandosi in circa un terzo dei casi, anche dopo lunghi intervalli di tempo dall’asportazione del tumore primitivo.
Queste patologie sono in genere ormono-sensibili e possono beneficiare dell’utilizzo di progestinici e inibitori dell’aromatasi. L’aromatasi è un enzima-chiave nella biosintesi degli estrogeni in quanto catalizza la reazione che a partire dal testosterone opera la sintesi di estradiolo.
I sarcomi endometriali indifferenziati, invece, sono tumori molto aggressivi, insensibili ai trattamenti ormonali e vengono attualmente trattati come sarcomi dei tessuti molli ad alto grado.
TUMORI STUMP DALL’INCERTO POTENZIALE MALIGNO
Gli adenosarcomi sono tumori che comprendono una componente mesenchimale maligna e una epiteliale benigna, la presenza di ipercellularità stromale si associa a un comportamento clinico aggressivo.
Esiste inoltre un’entità all’interno dei tumori muscoli lisci chiamata STUMP (smooth muscle tumours of uncertain malignant potential) ovvero tumore muscolare liscio dal potenziale di malignità incerto, il cui comportamento e cioè la capacità di recidivare e dare metastasi non è definibile dal punto di vista istologico. I sarcomi uterini si caratterizzano quindi non solo per la loro rarità, ma anche per la loro eterogeneità.
PARENCHIMA, MASSA NECROTICA E STROMA
I tumori benigni o maligni, come ogni tessuto, sono costituiti da 3 componenti principali che sono
- Il parenchima, cioè la componente propriamente costituita da cellule tumorali proliferanti,
- Una massa centrale necrotica costituita da cellule morte, che è spesso la componente più voluminosa,
- Lo stroma, ovvero la componente di sostegno rappresentata dal tessuto connettivo e dai vasi, generati attraverso il processo di angiogenesi (processo che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da altri vasi preesistenti).
COMPONENTE PROLIFERANTE E SUPPORTO DEL CONNETTIVO
La componente parenchimale proliferante determina la natura del tumore, ma non può prescindere dalla componente stromale, che consente la crescita e l’evoluzione del tumore stesso. Il tumore non potrebbe infatti crescere oltre una piccola dimensione senza l’adeguato apporto di sangue e senza il supporto del connettivo, che sostiene fisicamente le cellule parenchimali.
ORGANI RIPRODUTTIVI FEMMINILI E TUBE DI FALLOPPIO
Gli organi riproduttivi femminili includono vagina, utero, ovaie, tube di Falloppio (da Gabriele Falloppio 1523-1562, uno dei più importanti anatomisti del XVI secolo). Questi organi si trovano nella pelvi, tra la vescica e il retto. Le ovaie hanno due funzioni principali:
- Produzione di ormoni specializzati come estrogeno e progesterone, ormoni basilari nella regolazione funzionale delle ovaie,
- Ovulazione, cioè rilascio degli ovociti necessari per la riproduzione.
Questi ormoni preparano anche lo strato interno dell’utero alla gravidanza. Quando un ovocita viene rilasciato scende verso l’utero lungo le tube di Falloppio, dove può essere fecondato. Se non avviene la fecondazione l’ovocita e lo strato interno dell’utero sono espulsi dal corpo durante il flusso mestruale.
ENDOMETRIO, SIEROSA E CERVICE COSTITUISCONO I TRE STRATI DELL’UTERO
L’utero è un organo a forma di pera che misura approssimativamente 7.5 cm in lunghezza ed è fatto di tre strati che sono:
- Endometrio, lo strato più interno,
- Sierosa, lo strato più esterno,
- Cervice, la parte più bassa dell’utero che si apre nella vagina.
Durante il ciclo mestruale il corpo della donna sessualmente matura fa aumentare le dimensioni dell’endometrio per accogliere l’ovulo in caso di fecondazione. Una volta al mese, se non ci sono gravidanze, e se le ovaie stanno funzionando correttamente, viene espulso dal corpo.
Quando si avvicina la menopausa i cicli diventano irregolari e alla fine cessano. La menopausa si verifica quando le ovaie smettono di produrre ormoni e di rilasciare ovociti.
AUMENTO DIMENSIONI UTERALI IN CASO DI GRAVIDANZA
Se si verifica una gravidanza il feto trova posto nell’utero fino alla nascita. L’utero è capace di aumentare in modo considerevole le proprie dimensioni e il suo strato muscolare intermedio è responsabile delle contrazioni a cui segue la nascita del bambino.
La vagina si apre all’esterno tra l’uretra, che è l’apertura della vescica urinaria, e il retto. L’utero è tenuto in sede tramite legamenti specializzati, che aiutano a prevenire che l’utero scivoli in basso nella vagina.
La vescica si trova davanti alla vagina e all’utero, i reni drenano l’urina nella vescica attraverso due tubi specializzati detti ureteri. L’intestino e il retto si trovano sopra e dietro la vagina e l’utero.
MOTIVAZIONI MEDICHE PER PROCEDERE ALL’ISTERECTOMIA
L’isterectomia è quindi la rimozione chirurgica dell’utero. Il medico può raccomandare l’isterectomia, ma la decisione di sottoporsi o meno a questa operazione è anche della paziente. Molte sono le condizioni che possono richiedere un’isterectomia:
- Eccessivo sanguinamento mestruale che può causare una significativa perdita di peso.
- Forti crampi e dolore addominale possono accompagnare il ciclo mestruale in modo non sopportabile.
- Eccessivo sanguinamento causato da tumori benigni dello strato muscolare dell’utero, noti come fibromiomi.
- Crampi, dolori e compressione sulle strutture circostanti, causati dagli stessi fibromiomi quando raggiungono dimensioni significative.
- Coinvolgimento di utero e ovaie se i miomi sono maligni.
- Rilassamento pelvico, per cui i legamenti che tengono l’utero in sede possono diventare lassi, causando la discesa dell’utero in vagina e quindi un prolasso uterino.
- L’endometrio, può crescere in modo anomalo nella cavità addominale, dando luogo a endometriosi. Questa malattia può causare cicatrici e dolore durante l’attività sessuale o i movimenti intestinali. L’endometriosi può causare anche sanguinamento anomalo.
- Infezioni dell’utero o delle tube di Falloppio possono estendersi alla cavità pelvica, con una conseguente condizione nota come malattia pelvica infiammatoria.
ISTERECTOMIA E SALPINGECTOMIA
Dopo un’isterectomia una donna non può più rimanere incinta, è quindi molto importante discutere della questione con il tuo ginecologo prima dell’intervento chirurgico se pensi di volere una gravidanza in futuro. L’isterectomia non influenza invece le sensazioni sessuali.
Lo scopo dell’isterectomia è rimuovere l’utero. A volte il chirurgo può decidere di rimuovere anche una o entrambe le ovaie attraverso le tube di Falloppio. Ciò è noto come isterectomia e salpingo-ovariectomia. Salpinge significa tuba di Falloppio in Latino, mentre ectomia significa rimozione.
PERICOLI INSITI NEGLI INTERVENTI
Questa procedura è ormai molto sicura, esistono tuttavia diversi possibili rischi e complicanze molto improbabili, ma possibili. Hai bisogno di saperli nel caso in cui si verifichino, essendo informata puoi aiutare il tuo medico a riconoscere le complicanze precocemente.
I rischi e le complicazioni includono quelli legati all’anestesia e quelli legati al tipo di intervento chirurgico. Comprendono attacchi di cuore, ictus e polmonite. Si possono formare coaguli di sangue nelle gambe chiamati trombosi. questi di solito si formano alcuni giorni dopo l’intervento e provocano dolore e gonfiore alle gambe. Questi coaguli di sangue si possono spostare dalle gambe verso i polmoni dove causeranno mancanza di respiro, dolore al petto e possibile morte per embolia polmonare.
A volte la mancanza di respiro può verificarsi senza preavviso, è quindi estremamente importante permettere ai medici di sapere se si verifica uno di questi sintomi. Alzarsi dal letto presto dopo l’intervento può aiutare a ridurre il rischio di coaguli di sangue nelle gambe.
ALTRI RISCHI DA SALA OPERATORIA
Altri rischi ci sono in ogni tipo di intervento chirurgico. Questi includono infezioni, sanguinamento durante o dopo l’operazione, trasfusioni di sangue, cicatrice cutanea che può essere dolorosa o brutta, necessità di altre operazioni correttive in caso di lesioni a intestino e vasi sanguigni, e in caso di fistole cisto-vaginali e retto-vaginali.
Da rilevare che i fibro-miomi possono regredire da soli per remissione spontanea dopo la menopausa non essendo più sottoposti all’azione degli estrogeni.
MANUEL LEZAETA EREDE DI PADRE TADDEO E DELLA NATUROPATIA TEDESCA
Passiamo adesso a Manuel Lezaeta (1881-1959). Egli definisce tutte le emorragie, siano esse vaginali, uretrali, nasali, polmoni, cereali o gastrointestinali come conseguenza di una congestione. Pletora, dal greco plethore=pienezza, significa sovrabbondanza. La pletora sanguigna, accumulata in un determinato organo del corpo, si scarica mediante emorragie di entità variabile.
È pertanto errato parlare di lesioni e di patologie quando le emorragie costituiscono un mezzo fisiologico di difesa organica. Tant’è che le emorragie cedono sotto l’azione benefica dei bagni genitali giornalieri e dei cataplasmi di fango notturni sul ventre o sulla zona interessata.
TRATTAMENTI NATURALI DELLE INFERMITÀ TIPICHE DELLA DONNA
Con questo nome vengono classificate tutte le malattie cui vanno soggetti gli organi genitali femminili, vale a dire utero o matrice, ovaie, Trombe di Falloppio o saligni, collo uretrale e vagina.
La causa di queste malattie sta sempre nelle cattive digestioni, nel sangue guasto e nella stitichezza, fenomeni derivanti da vita sedentaria e da alimentazione innaturale e impropria. La congestione sanguigna al basso ventre comporta ovviamente formazioni di cisti e tumori di vario tipo, la cui causa non si può ovviamente eliminare coi farmaci, né tantomeno con la chirurgia.
Servono semmai 2-3 bagni ai genitali e frizioni fredde mattiniere per stimolare e rinvigorire la pelle anemica ed inattiva. Vivere il più possibile all’aria aperta, passeggiare, alimentarsi con dieta di frutta e verdura cruda di stagione. Sospendere i bagni genitali 3 giorni prima del mestruo e riprenderli appena cessato.
Con tali semplici precauzioni i disordini mestruali, le infiammazioni e le emorragie tendono a scomparire rapidamente.
IL FATTORE CAUSANTE NON VIENE MAI CONSIDERATO E SFIORATO DALLA MEDICINA
Ignorando causa e natura di tali malattie, la medicina ufficiale procede alla cieca. L’uso di farmaci e di interventi asportativi non contrastano le alterazioni genitali ma le mantengono e le aggravano. Cisti e tumori vengono estirpati con sanguinarie operazioni che lasciano inalterata la vera causa, la cui origine è sempre nel disordine digestivo.
Le operazioni sono incapaci di ristabilire la salute e l’equilibrio in quanto tendono a sopprimere il sintomo, cioè l’effetto di una causa che continua ad esistere. Pertanto niente raschiamenti e tantomeno operare cisti e tumori qualunque sia il loro nome, la loro natura e la loro ubicazione.
GUARIGIONI CLAMOROSE CITATE DA LEZAETA
Primo caso quello della Carmela in Busto di 40 anni, da 9 mesi in stato d’infermità emorragicaper orto. I medici sostenevano che senza raschiamento sarebbe morta. Non si reggeva in piedi per la debolezza. Optò per il regime naturale prima citato e, dopo 3 giorni, le perite di sangue cessarono. Guarita del tutto con conferma dopo 10 anni.
Secondo caso la signora R.C. vittima per 21 giorni di abbondante emorragia vaginale che la condusse alle soglie della morte. Tre diversi ginecologi tentarono di arrestare le perdite sanguigne con sieri, lavaggi, iniezioni e tamponamenti. Tutto invano.
Dichiarata incurabile fui chiamato a dire la mia, mentre lei perdeva conoscenza e il sUo polso non si sentiva più. Le imposi un semicupio genitale di 40 minuti e il benefico effetto fu palese. Essa si tranquillizzò e si addormentò placidamente senza più perdite sanguigne. Con tre di questi bagni, un clistere d’acqua fresca, cataplasma notturno sul ventre e con alimentazione vegan-crudista, dopo soli 6 giorni essa era guarita totalmente. e poté tornare alle sue normali occupazioni.
BAGNI GENITALI, CATAPLASMI NOTTURNI E DIETA VEGAN-CRUDISTA STRUMENTI BASILARI PER IL RIEQUILIBRIO
Verso la metà del 1939, e siamo al terzo caso, Clotilde V. abitante in via Coquimbo in Santiago del Cile, chiese una visita essendo colpita da emorragia vaginale sorta 9 mesi prima per un raschiamento medico. Si sottopose a delle cure di diversi medici senza alcun risultato.
Con 2-3 bagni genitali al giorno di 20-30 minuti, cataplasma di fango notturno e alimentazione fruttariana-verduriana, decongestionò matrice e ovaie sempre infiammate e pletoriche. Dopo 8 giorni lasciò il letto completamente guarita.
Quarto caso quello della madre superiora di un collegio di Santiago. Doveva essere operata di cisti alla matrice. Le sue emorragie vaginali erano dichiarate inguaribili che la volevano operare. Le prescrissi le mie cure e dopo 4 settimane si riprese nel migliore dei modi.
FUNZIONE ORTOPATICA E CURATIVA DEI TUMORI NELLA VISUALE IGIENISTICA DI HERBERT SHELTON
Per Shelton (1895-1985), la formazione di un tumore è sempre e soltanto ortopatica, mirando essa a prolungare la vita in presenza di cause che, altrimenti, procurerebbero la morte con notevole anticipo. L’intasamento uterino provoca ovviamente mestruazioni più abbondanti, prolungate e dolorose.
La matrice risulta flessa per ispessimento di un suo lato e per il piegamento del lato opposto. Più cresce l’ispessimento e più aumenta l’ostacolo alla circolazione, con ostruzione al normale flusso mestruale. A quel punto la Natura interviene e produce il fibroma.
SOLTANTO SOPPRIMENDO LA PERVERSIONE METABOLICA POTREMO APPRODARE A QUALCOSA
Sovralimentazione e alimentazione impropria causano distensione gassosa intestinale, per cui i gas comprimono e spostano la matrice. Disturbi che ostacolano la circolazione uterina provocando ipertrofia e quindi sviluppo di fibromi.
Medici e chirurghi credono che non esistano rimedi a tali fenomeni se non mediante l’ablazione chirurgica. Purtroppo né l’asportazione, né chemio e raggi e radio sopprimono la causa, per cui i tumori tornano sotto forma maligna.
Il trattamento dei tumori richiede una cosa ben precisa che si chiama “soppressione di tutte le cause di perversione metabolica e ripristino di normale digestione. Quando ciò viene fatto con fiducia e coerenza, i tumori tendono a scomparire”.
MIOMI E FIBROMI RAPPRESENTANO UN FENOMENO COMUNE E QUASI FISIOLOGICO
In un articolo memorabile del 6 gennaio 1955, pubblicato dall’Evening News di San Antonio-Texas, il dr Walter Alvarez dichiarava che, su 100 donne americane di 50 anni, una metà di esse aveva delle masse fibrose chiamate miomi in zona uterina. Quando un fenomeno si presenta del 50% dei casi, non può più essere considerato malattia tumorale.
Alvarez aggiunse che “Se si trattasse di mia moglie o di mia sorella non cercherei mai di far asportare tali miomi”. Le operazioni inutili non solo nulla di positivo creano, ma hanno un effetto distruttivo sul corpo e lo spirito delle proprie vittime.
UN DISORDINE DI TUTTO L’ORGANISMO NON SI COMBATTE CON INTERVENTI LOCALIZZATI
Ernest H. Tipper, medico britannico e membro del Reale Collegio dei Chirurghi, dichiarò che la fonte più ricca di fattori cancerogeni è costituita dagli alimenti azotati e dai veleni putrefattivi che essi producono. Il cancro non è una affezione locale, bensì la manifestazione localizzata di un disordine di tutto l’organismo e di un avvelenamento diffuso, durato molto a lungo.
PIÙ CARNI ROSSE E BIANCHE SI MANGIANO E PIÙ L’INDICE DI TUMOROSITÀ AUMENTA
Secondo Rayer, autore di “La carne e il cancro”, il cancro si riscontra di norma negli uccelli predatori come aquile e gufi, ma non nei fagiani. Frequentemente alto nei gatti e nei cani. Rarissimo nei cavalli e nei bovini. Inesistente nei conigli, nelle lepri e nelle scimmie che si nutrono preferibilmente di frutta e di noci. Quanto all’uomo, la frequenza del cancro è proporzionale alla quantità di carne che consuma.
GUERRA A OLTRANZA CONTRO UN NEMICO IMMAGINARIO
Per la medicina la malattia è sempre un attacco esterno, per cui fa la guerra a oltranza contro un nemico immaginario. Ma nessun medicinale e nessun intervento chirurgico ha la capacità di porre rimedio ai danni funzionali e organici che sono la conseguenza ineluttabile di una vita vissuta male o costellata di errori.
Il Movimento Igienista, il cui obiettivo principale è quello di divulgare la conoscenza delle leggi della vita e della salute, ed in particolare la natura e le cause della malattia, è il solo capace di liberare l’umanità dal giogo millenario dei guaritori, di tutti i guaritori.
INTERESSI E CONVENIENZE GIOCANO UN RUOLO NON INDIFFERENTE
Per tornare ai nostri tempi, nulla di nuovo sotto il sole. Si continuano a usare interventi devastanti sul sintomo chiamato tumore, usando motivazioni di tipo pessimistico e spesso terroristico.
Come scritto in una marea di tesine recuperabili sul blog digitando parole tipo tumore, cancro, chemio, occorre asportare la tumorosità, ossia la tendenza del corpo a fabbricare e sviluppare tumori, e non la materializzazione locale chiamata tumore.
Ma purtroppo, facendo questo, si vanno a ledere i grossi interessi degli ospedali, si va ad intaccare la grossa torta delle multinazionali del farmaco e dell’eparina, nonché la stessa ragione d’essere di migliaia di chirurghi sfornati in continuazione dalle scuole mediche mondiali.
Valdo Vaccaro
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