LETTERA
NON CREDO CHE ASSIMILIAMO UN TERZO DEL CALCIO INGERITO
Ciao Valdo. Ti scrivo per il dato sul calcio che hai inserito in una delle tesine di oggi. Vorrei capire come facciamo ad assimiliare un terzo del calcio dei latticini. Le mie ipotesi sono:
- Non tutto viene disorganicato.
- Anche se in forma cristallina qualcosa riesce a passare dai glomeruli in quanto più piccola di altri.
Qual è la vera spiegazione? Un abbraccio Max
RISPOSTA
Ciao Max, Hai fatto bene a inserirti con questa obiezione. Avrei dovuto dire che non ci credo nemmeno io, al pari di te.
“STATE ALLA LARGA DAL LATTE”, DETTO DA SPOCK, ANNIENTA OGNI ALTRA CONSIDERAZIONE
Il 32% assimilato non è farina del mio sacco ma è preso dalle dichiarazioni di Maneka Gandhi alla stampa indiana. Percentuale che probabilmente lei ha preso dai dati che offre il suo convento. Non ho voluto discuterlo o correggerlo per semplice fedeltà all’articolo originario, ed anche perché, in quel contesto, più che esprimere l’assimilabilità del latte in sé, la cosa era vista come raffronto tra l’assimilabilità del latte e quella del cavolfiore (69%). Più che ai numeretti ho pensato al dr Spock che si è presentato in TV a smentire sé stesso, invitando un miliardo di indiani a “stare-alla-larga-dal-latte!”
PERCHÉ NON IL 5% OPPURE IL 10%?
Entrambe le ipotesi che fai sono comunque accettabili. In realtà, quando si citano dei numeri, si sbaglia sempre. Si sbaglia già a citarli. Quanti tipi di latte vaccino esistono al mondo? Quanti tipi di stomaci umani e di apparati renali umani esistono al mondo? Quanti tipi di cotture del latte esistono al mondo? Quanti tipi di ricercatori e di sistemi di misurazione esistono al mondo?
CHE SI INTENDE POI PER ASSIMILARE, IN TERMINI INDIANI?
E poi continuando con quanto sopra, quanti tipi di significati si possono dare al termine assimilare? È forse assimilazione il calcio che va a ingrossare i calcoli? No, quella è calcificazione impropria. Con quali strumenti vai poi a verificare la reale decurtazione degli spazi assimilativi nel piccolo intestino? Capisci dunque Max come diverse variabili rendano estremamente precarie le quantificazioni esatte.
TROPPA INGIUSTIFICATA COMPIACENZA
Vale sempre il detto di Napoleone: “Attieniti ai buoni principi e tutto il resto sono solo dei banali dettagli”. Accontentiamoci di sapere grossomodo che il latte di mucca ci ruba calcio anziché darcelo. Nell’articolo in questione ho preso per buone le affermazioni della Gandhi anche se quel 32% assimilato mi suonava non solo approssimativo ma anche straordinariamente compiacente nei riguardi dei casari, ed anche nei riguardi dei vegetariani lattofili.
Valdo Vaccaro
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