LETTERA
NEO-VEGETARIANA TORMENTATA DAL PRURITO
Caro Valdo, Mi chiamo Tiziana, ho 54anni e, da settembre, soffro di pruriti e formicolii su tutto il corpo. Non mancano dolore e prurito specifici in zona ventrale. Sono esausta. La notte non dormo e anche di giorno sono molto stressata. Sono vegetariana da poco. Ho tolto uova, latticini e tutti i derivati. Mangio frutta, verdura e legumi. Riservo poco spazio ai carboidrati concentrati.
ESAMI SU ESAMI CON RISULTATI NEGATIVI
Ho fatto prove allergeniche ma niente di importante ne è sortito, salvo allergia a pomodoro, piselli e sedano che evito. Negativo anche l’esame nikel. Sono pure andata all’IFO (Istituti Fisioterapici Ospitalieri) in Roma, facendo tutte le analisi più approfondite, tipo HIV ed epatite, risultate negative. Non sono mancate eco varie e Rx torace pure negative, a parte granuloma dentario in attuale cura.
IPOTESI MEDICHE CONCENTRATE SUL FATTORE STRESS
Ma prurito e fastidio non accennano a diminuire almeno per ora! I medici parlano di tensione psicologica, forte stato d’ansia. Non nego di aver conosciuto situazioni stressanti in passato, ma ora non è così. Salvo che non si tratti di stress accumulato. La mia recente scelta vegetariana mi ha fatto dimagrire. Peso 62kg, mi muovo, vado a camminare, ma il prurito non mi concede tregua, mi tormenta, quasi si trattasse di insormontabile ostacolo alla mia felicità!
SCOSSE ALLE GAMBE E PROBLEMI URETRALI INVALIDANTI
Cosa mi vuole dire mio corpo? Ho cisti di Tarlov sacrali, con scosse alle gambe e problemi uretrali molto invalidanti, ma io non mi arrendo, voglio guarire ad ogni costo, voglio vivere serena! Grazie per il tuo aiuto. Ho provato tutti gli antistaminici e il cortisone ma senza alcun effetto positivo! Prendo Xanax per dormire ma mi ritrovo solo più rimbambita mentre il prurito non passa, ed anzi mi sembra peggiori ulteriormente. Tiziana
RISPOSTA
PRURITO IN FORTE AUMENTO NEL PERIODO INVERNALE
Ciao Tiziana. Sulle tue cistiti, puoi leggerti la tesina “Sindrome neurologica e cistica di Tarlov” dove si parla di cisti perineurali con sacche di liquor spinale che provocano dolori alla schiena, alla zona sacrale e agli arti inferiori. Questa faccenda del prurito sta assumendo aspetti di vera e propria epidemia, soprattutto in fase invernale, quando le scelte alimentari e comportamentali sono messe a dura prova. Non è casuale che nella buon stagione queste sindromi si attenuino grazie al fatto che vengono assunti cibi freschi e diversificati, e che esiste in contemporanea un importante incremento del lavoro depurativo della pelle.
VOLER GUARIRE È IMPORTANTE MA NON BASTA
La tua voglia di vivere serena e di guarire ad ogni costo è più che giusta, ma non basta da sola a raggiungere l’obiettivo. Devi abbandonare del tutto l’idea che le soluzioni si trovino nelle visite mediche e nei farmaci che, nel migliore dei casi, stroncano provvisoriamente il sintomo lasciando però le cose come stanno e non andando mai alle radici del problema, ossia al reale fattore causante.
LA PAZIENZA È UN FATTORE DETERMINANTE
Per risolvere l’intera questione e riportarsi alla normalità serve una estromissione rigorosa di ogni tipo di farmaco soppressivo, e quindi un rispetto, una lettura razionale dei problemi in essere. Un primo passo importante lo hai fatto nella direzione vegetariana. L’errore fondamentale sta nel pensare che mangiare frutta e verdure rappresenti la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi in tempi brevi. Ogni miglioramento alimentare e comportamentale implica un processo detossificante e depurativo, e il voler ricorrere con urgenza a qualsiasi forma stroncante del sintomo è segno di debolezza e di panico interventistico. Leggiti con regolarità tutte le tesine pubblicate al fine di acquisire una preparazione efficace.
RISOLVERE I DISTURBI GASTROINTESTINALI E SGRASSARE IL LIQUIDO VITALE
I disturbi gastrointestinali significano dispepsie, irritazioni gastriche, ritenzioni idriche, acidificazione del sistema, catarro, prurito ed eruzioni cutanee. A volte servono settimane e mesi di paziente cura della non-cura, di sistematica applicazione del pacchetto-salute della Health Science, non escluso il ricorso ai succhi di carote, ai succhi di cavolo, alle minestre di verdure cotte non oltre 15 minuti in pentola normale con coperchio. Il riposo fisiologico, chiamato digiuno igienista, può dare una mano alla espulsione delle tossine accumulate. L’obiettivo finale per ogni autentico recupero è la fluidificazione del sangue mediante digestioni facili e complete. Sgrassare il sangue è fondamentale. Sveltire il sistema linfatico è fondamentale. Con l’intestino in disordine non si esce dal tunnel.
CONTRASTO ALLE URETRITI
Le uretriti in genere si contrastano mediante cavolo, cicoria, crescione, frutti di bosco, finocchi, porro, portulaca, rape, ribes, tarassaco, uva e zucca. Bagni di sole e succhi verdi fanno migliorare la situazione. L’apporto sostanzioso di agrumi risulta fondamentale. Ovvio che le arance vanno reintrodotte in modo graduale e in forma allungata con acqua, fintanto che provocano evidente fastidio alla lingua, spia sicura di infiammazioni nel tratto gastro-intestinale.
PARTICOLARE IMPORTANZA DELLA B6 E DELLA B8
Carne, uova, pane, dolciumi, integratori e cibi denaturati in genere peggiorano la situazione. Piridossina B6 e Biotina B8 sono basilari nel contrastare le anomalie intestinali, le allergie e le intolleranze. La B6 si trova nei cavoli, nelle bietole, negli agrumi, nel germe di grano, nei cereali integrali con preferenza verso quelli privi di glutine (riso, miglio, saraceno, quinoa). La B8 si trova nei cavoli, cavolfiori, carote, spinaci, fagioli, piselli, mele, funghi, anacardi, avena, saraceno, noci, pinoli, mandorle, pistacchi, mele, legumi.
OCCHIO AL BILANCIO CALORICO
Tutto questo armeggiare intorno alla dieta per renderla più sobria e compatibile non va comunque disgiunto dalle giuste attenzioni nei riguardi del bilancio calorico. Questo è poi il motivo basilare dei nostri ampi margini di tolleranza e del nostro vegan-crudismo tendenziale, sostenibile e personalizzato.
Valdo Vaccaro
Non puoi pensare, cara Tiziana, che a 54 anni la detox (vale a dire le crisi eliminative e i processi riparativi e guaritivi che investono l’organismo a seguito di un significativo miglioramento della nostra dieta alimentare e più in generale dello stile di vita) sia una faccenda di pochi giorni o settimane. Per mia esperienza (ma non solo mia) servono mesi o meglio semestri (almeno un paio); e se vi sono patologie degenerative in corso, di cui spesso non siamo neppure consapevoli, è chiaro che il percorso di disintossicazione/riparazione si fa ancora più lungo e accidentato. Non si tratta, insomma, di qualche errore comportamentale da parte nostra, ma di un passaggio obbligato anche se doloroso, più o meno secondo i casi, chiamato detox. Gli errori più comuni sono i seguenti: 1- mangiare troppo poco, che è come invitare la detox a nozze, senza contare che alla lunga si va incontro a denutrizione e a deficit energetico; 2- mangiare troppi grassi (oltre il 15% del proprio bilancio calorico); 3- mangiare qualche cibo che non fa per noi, come ad esempio i cereali per chi, come me ad esempio, non li tollera. Scartati questi possibili errori, non ci resta che procedere tranquilli per la nostra strada, cercando di gestire al meglio la detox. A quest’ultimo proposito il metodo più semplice di tenere la detox a freno e sotto controllo, è quello di incrementare opportunamente la quota di cotto (verdura cotta, attenzione invece ai cereali, specie quelli contenenti glutine): la verdura cotta insomma allevia la detox senza tuttavia produrre danni all’organismo (come invece succede coi cereali, almeno per chi non li tollera). Quindi il mio consiglio è: mangiare a sufficienza (secondo il proprio fabbisogno calorico), mangiare tanta tanta frutta, sia acquosa (a colazione) che zuccherina (a pranzo), mangiare un po’ di verdura cruda (specie quella a foglia larga e tenera), mangiare una quota opportuna di verdura cotta (a vapore o in ratatuia, ottimi i carciofi). Ottimo il frullato verde, in pratica banane e lattuga (o spinacino ecc), che è un pasto veramente completo e anche molto buono. Buoni anche i succhi, sia di frutta che di verdura, ricordando però che sono molto più disintossicanti del corrispondente vegetale integrale, quindi non particolarmente indicati nel tuo caso con la detox che morde già di suo.
In bocca al lupo
chiaro che cortisone, antistaminici, xanax e compagnia son tutte cose da bandire completamente. E quanto alle tue allergie, avrai modo di constatare che quasi sempre si tratta di insofferenze temporanee: se avrai la pazienza di portare la detox alle sue estreme conseguenze, a fine corsa ti ritroverai con un corpo risanato, in particolare con villi intestinali rinnovati e in grado di assimilare e metabolizzare correttamente i nutrienti (per alcuni dei quali ora dimostri insofferenza).
ovviamente la verdura cotta si può mangiare con le zuppe (oltre che a vapore o saltata in padella in ratatuia)