LETTERA
PROBLEMI DIGESTIVI DALLA NASCITA
Gentile Valdo, ci ho messo qualche giorno per cercare la formula più breve, ma precisa per esporti il mio problema. Ci provo. Nasco nel 1960 con gravissimi problemi di stomaco (acidosi). Mia mamma non può portarmi a casa. In ospedale sono nutrito con una sonda in testa, perché il mio stomaco non elabora nulla e il latte di mia madre non è buono. Per pietà, dopo 6 settimane, il ginecologo mi lascia vedere la mia casa e mamma e papà. Dopo qualche giorno di latte sintetico che non dava risultati, la bis-nonna prova con il latte vaccino intero e da quel momento rinasco e i problemi spariscono. Il problema dell’acidosi comunque mi accompagna da allora. Spesso alito pesante, acido e lingua bianca, nonostante il pulisci/lingua mattiniero, soprattutto quando ho fame.
GENITORI MANCATI PRIMA DEL TEMPO
Papà morto all’età di 46 anni per un cancro al fegato e sicuramente non alla prostata. Mamma invece se ne è andata a 51 di melanoma maligno.
COSTITUZIONE
176 cm/76kg, pelle chiara, occhi azzurri, ex-biondo tipo nordico.
SPORT
Non mi reputo uno sportivo, ma sono determinato a fare comunque sempre movimento. Da quando ho 14 anni, con delle pause, grazie agli insegnamenti paterni, faccio yoga e, pur essendo un pezzo di legno, non demordo. Ora vado in palestra 3 o 4 volte a settimana per 45 minuti sul mezzogiorno, lavorando sui pesi e sul cardio. Il tempo è poco ma il vantaggio della palestra è che, dopo aver sudato, si può fare comodamente una doccia. La sera faccio kundalini yoga e, 2 volte al giorno per 20 minuti faccio meditazione, terminandola con il breath of fire, facendo quindi lavorare anche i muscoli dei genitali. Il fine settimana cerco di fare qualche passeggiata nei boschi o a bordo lago. Leggo molto sulla salute, l’igienismo e l’alimentazione.
CARATTERE
Nervosetto! Per dire, sono in cucina e vedo che le piante in casa hanno bisogno di acqua. Parto con l’innaffiatoio verso le piante, ma ai vasi ci arrivo dopo aver fatto 100 altre cose. Faccio un lavoro stressante e, per questo, da 8 anni lavoro solo dal lunedì al giovedì. Col passare del tempo è aumentata la pressione. Me ne sono accorto sul lavoro, tanto che una volta sono finito al pronto soccorso. Ho fatto il test di 24 ore con l’holter ed è risultato che la mia pressione è sempre troppo alta (150/92), quindi da 2 anni prendo chimica per tenerla sotto controllo. La cosa non mi piace. Ho provato a fare più yoga, più alimentazione corretta, ma senza risultati. Da sempre non sono uno che dorme bene! Da giovane ho sofferto di insonnia. Negli ultimi due anni faccio di nuovo molta fatica e mi sveglio 7/8 volte la notte. Per poter essere efficiente sul lavoro da un annetto, a periodi alterni, non sempre quindi, ho quindi preso per 2 volte alla settimana, un ansiolitico. Non sarà questo che ha sballato il valore del PSA?
DENTI
Dopo aver iniziato con la macrobiotica ho dovuto togliere un dente, perché sotto si era formato un ascesso. Ne ho avuto un altro 15 anni fa che per poco non ha causato la rimozione totale del dente incisivo anteriore. Ad agosto ho sentito che avevo un altro ascesso in bocca. Sono stato operato dal dentista il primo settembre, mediante intervento doloroso con 7 punture di anestetico, 7 punti di sutura e una settimana di antibiotici. Secondo i medici questo non avrebbe nessun effetto sull’innalzamento del PSA. Fatto sta che il mio corpo si infiamma molto velocemente.
ADOLESCENZA
Cresco in una famiglia, nonni compresi, che aveva un bar, quindi c’era poco tempo per cucinare. La dieta quindi era sgangherata, molto ricca di grassi, di carne (che ho sempre fatto fatica a mangiarla), di pasta e riso, di poche verdure e di tanti dolci. A 13 anni mi si presenta un’acne da paura (viso e schiena) che mi accompagnerà fin verso i 24 anni lasciando non poche cicatrici. Problema che il dermatologo di allora credeva di poter curare con una dose massiccia di antibiotici e di cortisone, durata tre anni.
EVOLUZIONE ALIMENTARE
Verso i 23 anni scopro la cura-digiuno del limone (pepe di cayenne e siroppo d’acero) e la faccio per 7 giorni. Miracolo! Mi sento fantasticamente! Non riesco più ad alimentarmi come prima. È come se il mio corpo mi dicesse di cambiare, quindi cerco soluzioni. Per caso scopro la macrobiotica. Dopo una settimana la mia pelle cambia radicalmente. Mi chiedo perché il dermatologo non ci aveva pensato a consigliarmi un’alimentazione equilibrata. Ci avrebbe guadagnato troppo poco? Seguo Oshawa per 6 anni con dieta vegana. Poi ad un certo punto non riesco più a mangiar così tanti cereali integrali. Dai 30 in su ho mollato la macrobiotica e sostituito i cereali integrali con la pasta integrale e 4 volte alla settimana mi permetto del formaggio. Qualche insegnamento della macrobiotica, la zuppa di miso e le prugne umeboshi mi accompagnano comunque ancora oggi e mi fanno sempre molto bene. Sono quindi vegetariano da 30 anni. Ho provato anche a mangiare molta frutta, ma ho avuto problemi alle gengive dopo un mesetto.
VITA SESSUALE
Dai 13 anni in poi iniziano i problemi. Dopo un rapporto o una semplice masturbazione vengo pervaso fisicamente da una sensazione di spossatezza, di male ai muscoli dappertutto che può durare anche 2 ore! Lo scrivo perché forse questo può avere qualche effetto sulla prostata. Non mi piacciono le cose fatte velocemente quindi i miei rapporti o le mie fantasie solitarie possono durare anche una o due ore prima che io eiaculi. Forse è meglio farne una in più, quindi eiaculare più volte al giorno che stressare la prostata come faccio io da anni? Secondo l’urologo questo non ha nessuna influenza su PSA e prostata. Nel corso degli anni nessuno (omeopati, psicologi o altro) é riuscito a capire cos’è questa cosa.
ALIMENTAZIONE ODIERNA
Ad agosto, dopo essere stato dal dentista per il primo controllo dell’ascesso (l’intervento è stato spostato al primo settembre), ho comprato un estrattore-frullatore Nutri-bullet (dove però non si butta mai via nulla) e quindi il mattino preparo un frullato verde con cavolo/broccoli/catalogna/verza (quello che trovo al mercato e biologico), più succo di melograno e uno invece, che bevo a mezzogiorno prima della palestra, con più frutta, sempre i mirtilli, qualche anacardo, semi di lino e semi di zucca, del latte di soja e delle mandorle. Durante il giorno mangio una mela e una banana, nonché una manciata di frutta secca. Mi piacciono i formaggi freschi, ne prendo 3 volte a settimana incluso un po’ di grana sulla pasta. Mai carne o pesce! La sera insalatona più fagioli o altro e 60 grammi di pasta integrale. Ogni tanto tofu, seitan o miglio. Purtroppo, in questi anni, ho sentito spesso il bisogno di bere latte vaccino! Durante la passata estate ho esagerato con latte, dolci industriali o da centro dietetico o da pasticceria. Ho esagerato con la cioccolata ed ho pure bevuto una volta a settimana del vino rosso. Forse questo, con l’aggiunta dei medicamenti per l’intervento ai denti e gli antibiotici, ha contribuito ad innalzare il mio PSA? Faccio presente di non aver mai sofferto di stitichezza, salvo dopo aver mangiato riso in bianco. Vado in bagno tutte le mattine regolarmente. Mangiando tanta verdura e frutta le mie feci non sono mai compatte.
SALUTE IN GENERALE
All’ospedale nella mia vita ci sono stato per le tonsille e tre giorni per una commozione cerebrale. Da piccolo, quando battevo il gomito o le ginocchia, svenivo. Ho scelto come medico una dottoressa classica, esperta anche in medicina naturale. È anche omeopata, ma con l’omeopatia non ho mai raggiunto nessun risultato.
PROSTATA E PSA IN COSTANTE AUMENTO
Premetto che non ho nessun disturbo evidente alla prostata. Faccio pipì senza problemi, il getto dell’urina è ottimo anche se per svuotare bene la vescica devo dare 2 colpetti, il colore è quasi sempre chiaro, tranne il primo mattino, il suo pH però è sempre 6. Tre anni orsono, faccio il test del PSA e scopro che è a 5. Mi viene consigliato un preparato a base di erbe! Dopo 6 mesi rifacciamo il test e sale a 7. Lasciamo stare la cosa per un anno e riprovo il test che sale a 9. Dopo 6 mesi sale a 12. A questo punto mi manda da un urologo il quale, dopo un’esplorazione rettale mediante dito, mi comunica che la mia prostata al tatto è morbida e giovane. Quindi mi dice di far passare l’estate. Ad agosto rifaccio il test ed è 16.7! Mi spavento. L’urologo mi consiglia la biopsia. Io chiedo il parere ad un altro urologo.
PARERE DEL SECONDO UROLOGO
“Ipertrofia prostatica a medio sviluppo, non condizionante sintomatologia minzionale. Elevati valori di PSA che a mio parere necessitano di accertamento bioptico, anche se molto probabilmente l’area segnalata all’esame ecografico è di natura flogistica. In alternativa, potrebbe essere utile seguire terapia medica, ex iuvantibus, antiflogistica con ripetizione del PSA totale e libero entro 40 giorni”.
ULTIMI SVILUPPI E DECISIONE DI STOP AD OGNI MEDICAMENTO E AD OGNI BIOPSIA
Da circa tre settimane, oltre all’introduzione dei frullati (verde al mattino presto e di frutta alle 11), la reintroduzione regolare giornaliera dello yoga e della meditazione, invece di fare i bagni freddi genitali, per praticità, uso la borsa del ghiaccio (presa dal congelatore ovviamente 15 minuti prima) messa proprio là quando faccio meditazione. In più sto prendendo delle pillole bio di ortica 2 volte al giorno. A questo punto, visto che non ho dolori di nessun tipo, ho deciso di non fare né una cura con dei medicamenti né tantomeno la biopsia.
STO FORSE FACENDO DEGLI ERRORI?
Valdo, ti chiedo se ho fatto bene o no. Ti confesso che sono piuttosto spaventato. Cosa faccio di sbagliato? Cosa posso ancora migliorare a livello di alimentazione o di vita? Grazie per rispondermi quando hai un po’ di tempo. Un saluto.
Mario dalla Germania
*****
RISPOSTA
C’ENTRANO ANCHE LE GHIANDOLE DI COWPER
Ciao Mario. Vescicole seminali, prostata e ghiandole bulboretrali contribuiscono tutte assieme a fornire sostanze alcaline allo sperma, rendendolo mobile, vitale ed efficace sul piano riproduttivo. Le ghiandole bulboretrali si chiamano pure ghiandole di Cowper, dal chirurgo inglese William Cowper (1731-1800). Si tratta delle più piccole formazioni ghiandolari annesse alle vie spermatiche, situate all’interno del pene nel corpo cavernoso dell’uretra. Sono però fondamentali per il buon funzionamento biochimico dell’apparato genitale maschile.
GHIANDOLA PROSTATICA PICCOLA MA FONDAMENTALE
La prostata è una ghiandola simile a una castagna posta sotto la vescica, composta da tessuto ghiandolare e muscolare. L’ingrossamento della prostata, condizione frequente nei maschi ultra 50enni, tende a premere ed occludere parzialmente l’uretra, portando a dolori e ritenzioni urinarie, nonché a frequenza urinaria anche in assenza di urina. Da rilevare la complessità e le sinergie a cui la prostata è inevitabilmente legata, trovandosi in un crocevia delicatissimo coinvolgente l’apparato uretrale, spermatico e ghiandolare.
COLLEGAMENTI INTENSI CON LE SECREZIONI DEL SISTEMA ORMONALE
Gli ormoni, secreti da ipofisi-tiroide-timo-adrenali-testicoli, hanno tutti un ruolo nello sviluppo della maturità sessuale e nel mantenimento delle funzioni riproduttive. L’ormone ICSH (intersitial cell stimulating ormone) della pituitaria o ipofisi stimola infatti i testicoli a secernere il testosterone che circola nel sangue mascolinizzando determinati organi del corpo. Il Follicular stimulation hormone FSH, un secondo ormone pituitario, instaura la spermatogenesi nel maschio.
LA CASTRAZIONE COMPORTA EVIDENTI CONSEGUENZE
La castrazione, mediante rimozione testicolare, causa diminuzione della pressione e diminuzione di tono muscolare. Una deficienza che porta a depositi di grasso come nei capponi. I soggetti castrati, gli eunuchi, evidenziano pure modifiche sul piano mentale ed emozionale, con perdita di aggressività, sterilità ed atrofia delle ghiandole sessuali.
ATTIVITÀ SESSUALE PERSONALIZZATA E LIBERA
Mantenersi attivi sessualmente non è proibito, anzi. Purché ci si senta di farlo, purché ci siano stimoli, interesse, eccitazione e motivazioni. Evitare di farlo per abitudine e routine, o per forzatura. Valgono la libidine e la sensualità come valgono altrettanto la castità e la pudicizia. Ognuno deve trovare il proprio equilibrio in piena e matura libertà. L’astinenza prolungata e indesiderata può provocare ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica e conseguenti infiammazioni. Evitare poi il coito interrotto e le altre pratiche di trattenimento eiaculatorio. Quando vi è lo stimolo all’eiaculazione, esso va assecondato, non interrotto volontariamente.
IMPORTANZA DELL’ARGININA
Una dieta ricca di proteine vegetali, ricca in particolare di aminoacidi come l’arginina, è necessaria all’uomo per produrre sano sperma in abbondanza, e per aumentare la sua virilità. L’arginina si trova in fragole, alfa-alfa, germogli di soia, carote, sedano, tarassaco, lattuga, cetriolo, spinaci, crescione, peperoni, porro, ravanelli, rape piccanti, bietole rosse, patate, patate dolci, castagne.
CI VUOLE ANCHE UN BUON APPORTO MINERAL-VITAMINICO
Associate all’arginina ci vogliono pure vitamina A naturale (tarassaco, acetosa, carota, albicocca secca, broccolo, patata dolce, castagna, spinaci, crescione, radicchio finocchio, zucca, caco, broccoli, papaia, pomodoro), vitamina D (sole, germogli di soia, semini e germogli vari), vitamina E naturale (germe di grano, foglie verdi, noci e legumi, oli vegetali, olio d’oliva extravergine) e vitamine naturali e quindi non sintetiche del gruppo B (germe di grano, pinoli, frutta da guscio, girasole, semini, funghi, soia, cavoli, agrumi, foglie verdi), minerali organicati tipo selenio (frutta da guscio, tuorlo d’uovo), zinco (semi di zucca), manganese (foglie verdi).
VIA DALLA TESTA I NUMERETTI E GLI STRAFALCIONI MEDICI SUL PSA
Il valore di antigene prostatico rilevato nel sangue non è mai sufficiente da solo a porre diagnosi di alcun tipo. Infatti, prima di fare qualsiasi considerazione, è bene ricordare che esistono molti casi in cui soggetti con PSA (prostate stimulating hormone) nella norma e tuttavia affetti da tumore prostatico, ed altri con PSA elevato ma affetti da problemi di natura del tutto diversa dal tumore.
INTERPRETAZIONI FUORVIANTI DEI DATI
Fatta questa importante premessa, il PSA rappresenta al massimo un compromesso per individuare potenziali casi dubbi che necessitano di ulteriori approfondimenti. Per i criteri medici, sconfessati dai fatti e dalla scienza, valori inferiori a 2.00 ng/ml sarebbero legati ad una probabilità di sviluppo di tumore alla prostata asintomatico molto basso. Valori compresi fra 4.0 ng/ml e 10.0 ng/ml sono tipici di un’ipertrofia prostatica benigna, una condizione frequente negli anziani. In questi casi l’interpretazione del rapporto tra PSA totale e libero dovrebbe dare indicazioni tra condizioni benigne e tumori. Valori superiori a 10.0 ng/ml di PSA potrebbero significare un’alta probabilità di tumore prostatico, anche se l’esame da solo non è sufficiente per una diagnosi e viene quindi di norma seguito da una biopsia della ghiandola, dove viene cioè prelevato dalla prostata un piccolo campione di tessuto da analizzare.
LASCIAMO DA PARTE ESAMI, STRESS, FARMACI E BIOPSIE E DEDICHIAMOCI ALLA NOSTRA SALUTE
In ultima analisi, meno si ricorre a rimedi farmacologici e a biopsie e meglio è, poco importa se raccomandate o no dall’urologo. Prendere antibiotici è puro autolesionismo. Pensiamo piuttosto a muoverci di più, a camminare, a nuotare in acqua di mare, a fare esercizi specifici di contrazione al basso ventre. Gli studi più avanzati del settore confermano che le condizioni ottimali della prostata richiedono vitamina E da semi di zucca, semi di girasole e achillea millefoglio, l’arginina sopra citata, nonché zinco in abbondanza (semi di zucca, germe di grano, semi di sesamo e di papavero).
IL PSA COME MARKER TUMORALE È TOTALMENTE INAFFIDABILE
Per la diagnostica medica, ogni paziente affetto da patologia prostatica non può prescindere dalla determinazione dei valori sierici del PSA. Questa glicoproteina secreta nei dotti prostatici è riconosciuta in medicina come il miglior marcatore tumorale per la diagnosi di un eventuale carcinoma prostatico. Eppure i conti non tornano nella maggioranza dei casi. Pensare al Psa come marker sicuro non è costruttivo né tantomeno scientifico.
PER LA SCIENZA IGIENISTICA I BATTERI NULLA C’ENTRANO
Per la scienza igienistica, tutte le prostatiti derivano da condizioni tossicologiche del sangue causate dai soliti problemi di leucocitosi da carne, pesce, latticini, uova e proteine animali, nonché da cibi cotti, tutti responsabili di aumento patologico del numero di leucociti nel sangue, dalle normali 6000 unità per mmc di sangue, alle 12000, alle 18000 ed anche di più unità, a seconda della percentuale di cibi cotti e di non-cibi di origine animale introdotti nel sistema. Per le prostatiti che la medicina classifica come batteriche, attribuendone la causa all’Escherichia coli, al Proteus, al Klebsiella, all’Enterobacter, al Serratia o ad altri batteri Gram-negativi, l’igienismo esclude ogni responsabilità, ed ammette solo un banchetto batterico successivo alla perdita dell’equilibrio, dove i batteri si moltiplicano attratti dall’abbondanza di scorie organiche e di detriti cellulari o virus endogeni accumulatisi e da consumare.
PENSIAMO PIUTTOSTO A SCONFIGGERE LA STITICHEZZA CRONICA
La causa principale delle prostatiti rimane sempre la stitichezza cronica, madre costante di tutte le peggiori malattie, incluso il sangue guasto. La prostata è una ghiandola spugnosa circostante il collo della vescica. Nello stato di infiammazione si congestiona e si gonfia aumentando di volume e provocando forte dolore al basso ventre, accompagnati da necessità spesso fasulle ed improduttive di defecare o di orinare.
CURE MEDICHE CHE TROPPO SPESSO PEGGIORANO LA SITUAZIONE
Trattata coi mezzi soliti della medicina, questa affezione acuta diventa cronica e causa mali assai peggiori come patologie vescicali e renali causate dalla ritenzione di orina. Per disinfiammare la prostata è consigliato ricorrere a bagni genitale mediante semicupi, 3 o 4 volte al giorno. La dieta va impostata su cibi vivi e vitali, su bevande verdi alla clorofilla naturale. Eliminare stress da superlavoro, alcol, the, caffè, fumo, zuccheri industriali e dolciumi, cibi e bevande spazzatura, farmaci ed integratori. Ridurre fortemente i cereali, mantenendo una quota minima di miglio, saraceno e quinoa.
DATI SULLA TAMSULOSINA
Questo farmaco serve al trattamento dell’ostruzione urinaria associata all’ipertrofia prostatica. Oltre all’abbassamento transitorio della pressione arteriosa, l’assunzione di Tamsulosina può associarsi a effetti indesiderati quali sonnolenza, insonnia, palpitazioni, vertigini, stanchezza, depressione, mal di testa, bocca secca, disturbi gastrointestinali, disturbi urogenitali, visione offuscata, gonfiore a braccia e gambe, priapismo e alterazioni del ritmo cardiaco.
QUESTO NON È PER NIENTE UN FARMACO INNOCENTE, VISTO I DANNI POTENZIALI A CUORE, FEGATO E RENI
Farmaci alfabloccanti, come Tamsulosina, dovrebbero essere evitati in pazienti con pressione bassa o che hanno sperimentato alterazioni della funzionalità del fegato. Inoltre, vanno impiegati con cautela in soggetti cardiopatici o che assumono farmaci antipertensivi e in chi presenta gravi alterazioni della funzionalità dei reni. Tener presente in ogni caso che è severamente vietato assumere alcolici durante il trattamento.
LUNGA SERIE DI RIMEDI NATURALI
Rimedi naturali ce ne sono molti. Il pomodoro maturo è ricco di prezioso licopene. I semi di zucca sono ricchi di zinco, minerale importante per questa ghiandola. Anche i semi di papavero e di sesamo ne sono ricchi. Idem il germe di grano. Risorse naturali amiche? Cavolo foglie crude e cotte, crescione, cavolino Bruxelles, cime di rapa, cavolfiore, mezza cipolla cruda al giorno, aglio, peperoncino, ortica, menta, malva, ribes nero, ribes, lampone, betulla. Il solo consumo quotidiano di abbondante succo di melagrana a digiuno riduce la velocità di propagazione del tumore prostatico del 67%, e questa è una cosa straordinaria davvero.
VEGETALI AMICI DELLE VIE URINARIE
Una tisana di equiseto, di ortiche e di menta, servita durante il giorno in 3 bicchieri, risulta efficace per tutte le affezioni genito-urinarie. Un litro di acqua bollente versata su 30 grammi di semi di prezzemolo, è una ulteriore risorsa. Una tisana di coda cavallina per 3 bicchieri al giorno è molto efficace nelle affezioni genito-urinarie. Importanti anche i vegetali amici della cistite e delle vie urinarie, dove citiamo anguria e melone, rapa piccante, fico, lattuga, orzo, porro, portulaca, tarassaco, uva, zucca, mango, papaia. In soli 7 giorni di coerente applicazione del nostro pacchetto salute, la prostata tende a normalizzarsi e a disinfiammarsi, riportandosi sulle dimensioni normali e sulla massima funzionalità.
CLAMOROSA BOCCIATURA DEL TEST PSA DA PARTE DEL SUO STESSO INVENTORE
Si pensava che quando il PSA è sopra i 10 ng/mL, l’associazione col tumore diventasse forte, tuttavia il PSA non risulta affatto essere un test affidabile, come accennato poc’anzi. A 40 anni dalla scoperta del test, il suo stesso scopritore, il dottor Richard Ablin tira le somme e lo boccia senza mezzi termini! Costoso per la comunità ed inaffidabile nei risultati.
IMPIETOSE CONFESSIONI DEL DR RICHARD ABLIN
Il test PSA ha mosso notevoli interessi economici, ma il suo risultato è inutile per l’alto numero di falsi positivi. Sono infatti diverse le cause che possono portare a livelli alti di Psa, senza che ci sia un cancro. Sempre per il Dottor Richard Ablin, immunologo presso la University of Arizona, fa notare che nel corso degli ultimi 10 anni il suo uso su larga scala non ha diminuito il numero di morti per questa patologia, mentre ha sicuramente portato a costi altissimi senza in cambio benefici sulla salute e sulla certezza del test. I medici attenti ed aggiornati non dovrebbero assolutamente prescriverlo, né per lo screening, né per altri motivi, visto che i risultati con valori alti mettono solo ansia e non danno alcun aiuto alla diagnosi.
UN COSTOSO DISASTRO NEL CAMPO DELLA SALUTE PUBBLICA
Attraverso le pagine del New York Times, Ablin ha dichiarato che nella maggior parte dei casi il test è inutile: “È un costoso disastro nel campo della salute pubblica. Non avrei mai potuto immaginare che la mia scoperta avrebbe portato a un disastro regolato dalla legge del profitto. Il test del Psa non può individuare il cancro e, cosa ben più importante, non è in grado di distinguere tra un tumore che può portare alla morte e uno che non può farlo. Il test semplicemente rivela la presenza e la quantità di un antigene nel sangue”.
TRE MILIARDI DI DOLLARI/ANNO PER UN TEST INUTILE
Poi aggiunge: “Malgrado gli americani abbiano il 16 per cento di probabilità di andare incontro a una diagnosi di cancro con questo test, solo il 3 per cento muore di questa malattia”. Gli ultra-sessantacinquenni che sviluppano il tumore della prostata “hanno più probabilità di morire con un carcinoma prostatico che per un carcinoma prostatico”. Un’infezione, l’uso di medicinali a base di ibuprofene o un semplice gonfiore possono portare a un aumento del Psa, ma l’esito positivo del test conduce invece sovente verso dolorosissime biopsie, o a un intervento chirurgico, oppure a radiazioni invasive. Troppi, secondo Ablin, i 3 miliardi di dollari che gli americani spendono ogni anno per sottoporsi a un test dalla dubbia efficacia.
LA PAROLA D’ORDINE PER L’UROLOGIA MONDIALE È DI RIDURRE I TEST E LE PRESCRIZIONI
Psa significa antigene prostatico specifico, una macromolecola capace di reagire con i prodotti del sistema immunitario. Presente nel sangue, aumenta in presenza di una malattia della prostata. È utilizzato dal 1970 come marcatore per eccellenza. Secondo il professor Ablin il test del Psa è appropriato solo dopo una diagnosi di cancro, per valutare il rischio di recidiva. Ma applicare il test a tutte le persone oltre una certa età sarebbe una semplice perdita di tempo e di denaro, poiché non misura il livello di gravità della malattia. Il ricercatore invita gli urologi di tutto il mondo a ridurre il numero di esami e di prescrizioni. Meglio addirittura il vecchio test, quello rettale, dove alla palpazione manuale la prostata risulta dura in caso di tumore. Il test PSA non permette comunque di distinguere fra un tumore prostatico a crescita lentissima ed uno aggressivo a crescita violenta. Non segnala nemmeno la variabilità individuale dei range di riferimento.
METODI NATURALI E VINCENTI DA PARTE DI SHELTON E PRITIKIN
Alla fine del discorso, la stitichezza cronica e il sangue denso sono le cause reali delle disfunzioni prostatiche. In concomitanza con l’invecchiamento e la degenerazione del corpo sul piano generale, anche la prostata subisce un declino nelle sue funzioni, comportando anche fenomeni di contorno come sentimenti di paura e di depressione. Il dr Herbert Shelton, ha trattato con notevole successo tutti i casi di prostatite, includendo anche il digiuno. Stessa cosa ha fatto il dr Nathan Pritikin, con la sola differenza di non ricorrere al digiuno.
CON POCHI E SEMPLICI ACCORGIMENTI LE PROSTATE INGROSSATE SI NORMALIZZANO
La loro strategia includeva pure l’eliminazione dello stress, delle preoccupazioni, delle paure inutili, oltre che lo stacco da caffè-the-cole-bibite-succhi commerciali. L’eliminazione o la riduzione di cereali e pasta dalla dieta migliora ulteriormente i risultati. Le prostate ingrossate si normalizzano nel giro di due settimane. Ricordiamo che il cancro alla prostata viene sempre preceduto da ingrossamento della ghiandola, e che tale ingrossamento è causato principalmente dalla formazione di cristalli di colesterolo.
SINTESI DELLE COSE DA NON FARE
Evitare le sostanze incompatibili con la salute della ghiandola. Birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, superalcolici, caffè, cioccolato, formaggi grassi, pesci specie se grassi (anguilla, tonno, sgombro), molluschi, frutti di mare, crostacei tipo gamberi e aragoste. Una corretta alimentazione riduce infatti la comparsa di fenomeni infiammatori a carico della prostata. Evitare la sedentarietà e i luoghi chiusi. Evitare il respiro corto.
SINTESI DELLE COSE DA FARE
Puntare su sostanze antiossidanti, acquose, vitali, preferibilmente allo stato crudo, oppure cotte in modo limitato, intelligente e conservativo, senza pentole a pressione e senza micro-onde. Bere più acqua leggera lontano dai pasti, salvo che non ci sia un consistente apporto di frutta acquosa, estratti di frutta e di verdura, di cachi, di arance, di melagrane e di melone invernale a scorza gialla. Regolarizzare la digestione e la funzione dell’intestino. Sia la stipsi cronica che la diarrea devono essere evitate con rigore dal paziente prostatico, perché in grado di determinare fenomeni irritativi tra intestino e prostata, ossia nel circolo entero-urinario.
INDISPENSABILE RICONOSCERE LE LEGGI NATURALI E RISPETTARE IL PACCHETTO-SALUTE DELLA HEALTH SCIENCE IGIENISTICA
Camminare almeno un’ora al giorno con associata respirazione diaframmatica ritmata e sbuffante in fase espirativa, o dedicarsi ad un’attività sportiva in modo da favorire la circolazione pelvica. Massimizzare l’esposizione solare. Rispettare il nostro pacchetto-salute che dà la massima priorità al pensiero positivo, alle funzionalità epatico-biliare e renale, al rafforzamento del sistema protettivo chiamato immunocompetenza, alla formula del sangue e del linfatico, secondo i noti criteri A) di Padre Taddeo da Wiesent sul sangue guasto e viscoso, B) del dr Claude Bernard sul Milieu Interieur e sul cambiamento radicale della formula biochimica interna, C) del dr Arnold Ehret sul muco e sulla ostruzione (V= P-O, vitalità=potenza meno ostruzione), ostruzione derivante da detriti cellulari o virus endogeni non prontamente espulsi a causa di debolezza del sistema protettivo.
TESINE DA LEGGERE
- Prostata ingrossata da stitichezza e PSA alto privo di reale significato
- Tumore alla prostata, PSA in aumento e assurde paure di morte
- PSA in calo grazie al vegan-crudismo sostenibile
- Interventi alla prostata e rimedi contro il suo ingrossamento
- Meno strafalcioni per una prostata sana
- Adenocarcinoma asportato e PSA tuttora in aumento
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti