ESSERE VEGETARIANI NON BASTA. SERVE ESSERE VEGETARIANI COERENTI, RAZIONALI E VIRTUOSI
Il Massimiliano Q. si rivolge all’AVA con qualche problema digestivo-intestinale in più e con parecchie soddisfazioni in meno di quante sarebbe lecito aspettarsi da uno come lui, che è vegetariano da 12 anni e ha una dieta molto varia e basata su cibi il più delle volte biologici.
Sono vegetariano dal 1996, e da 4 anni ho problemi allo stomaco, con digestione lenta e con bruciori ogniqualvolta consumo cibi acidificanti. Mi è stato diagnosticata una piccolissima ernia iatale ed anche la presenza di helycobacter pilori. Mangio solo cose biologiche e faccio una vita tranquilla, ma non riesco a migliorare. Sa dirmi se esistono alimenti da evitare e altri che mi aiutino invece a digerire?
Non te la prendere il Massimiliano se mi permetto qualche battuta ironica a fin di bene. Il tuo messaggio infatti suona come una manna per i consumatori di bistecche, per gli appassionati addentatori di salme animali, per i gustatori di cadaverina innaffiata naturalmente da appropriato vino doc. Non hai ancora capito che stai sbagliando tutto? Torna alla ciccia che starai molto meglio. Altro che alimenti biologici e vili prodotti della terra. Cosa c’è di più naturale e sano e digeribile di una bella bistecca alla griglia, con una deliziosa spruzzata di limone? Prenditi un bel panino al prosciutto e al salame e vedrai come ti sentirai meglio!
Te le immagini le sghignazzate del dr Calabrese, dei salumieri di Parma e di San Daniele, dei benemeriti macellai della penisola, e del diavolo che gli ballonzola costantemente accanto, di fronte a una lettera come la tua? Vorrei quasi che fosse vero il mio sospetto iniziale, e cioè che questa non fosse una situazione autentica ma una provocazione fasulla di un avversario che vuole metterci in imbarazzo, inventando e proponendo un caso a dir poco grottesco. Pare invece che tu esista davvero, e per giunta con un apparato gastrointestinale che continua a fare le bizze, per cui fare certe battute potrebbe anche risultare inopportuno e di pessimo gusto.
SUCCO DELLA TUA LETTERA
Come mi alzo, faccio colazione con 3 mandorle a digiuno, latte vaccino fresco alla spina e orzo con 2 cucchiaini di zucchero di canna, più 2 fette di pane con pochissimo burro e marmellata senza pectina alla pesca. Da un po’ di tempo non uso il latte ma un tè verde allo zenzero con un dito di latte.
A pranzo pasta con verdure, oppure solo verdure con una fetta di pane integrale o bianco, con seitan o tofu quinoa. Il cous-cous e il boulgur li accompagno sempre con delle verdure, poi minestre o zuppe con legumi. L’insalata la condisco con olio di oliva, zenzero, carote, mais, mela e girasole. Finocchio e zucca, broccoli saltati in padella o all’agro, funghi, mozzarelle e formaggio primo sale di mucca. Insomma faccio una dieta molto varia, ed utilizzo solo cibi biologici.
Non so se è importante, ma da quando sono nato non posso mangiare il riso, e poi col tempo ho scoperto che anche il miglio, il farro ed il miso mi danno crisi allergiche. Durante la giornata vario con molti altri alimenti, tipo datteri, noci e avocado. Resto in attesa di un suo commento. Grazie.
SE SEMINIAMO BENE E RACCOGLIAMO MALE, SIGNIFICA CHE STIAMO PRENDENDO QUALCHE GRANCHIO DI TROPPO
A riprova che ci sono molte cose che non vanno nel tuo sistema nutrizionale, stai vivendo piuttosto male. Posso capire in qualche modo chi sceglie di fare l’orgia alimentare oppure la grande ciocca di fine settimana, e poi si lecca le ferite per il resto della settimana seguente. Nella assurdità e nella precarietà di tali scelte perverse c’è almeno il barlume della logica e delle premeditazione, un modo balordo di pianificare la propria vita a sbalzi, tra avvelenamenti clamorosi e inevitabili periodi di tregua e di recupero.
Ma non c’è invece nulla di peggio di chi pensa, pianifica e pretende di fare una vita regolare e virtuosa, e si ritrova a vivere ciononostante stracarico di problemi. D’accordo, a volte c’è di mezzo anche il fattore sfortuna, qualche errore precedente di troppo non ancora corretto ed espiato, qualche imperfezione regalatati nei fatidici primi tempi da una mamma troppo zelante e fuorviata e da qualche pediatra vaccinatore, prescrivi-omogeneizzati e ammala-bimbi, ma non è pensabile di spendere la vita seminando bene e raccogliendo male. Significa come minimo che stiamo facendo qualche cappella, qualche errore clamoroso.
IL TUO DIARIO ALIMENTARE, LUNGI DALL’ESSERE UN MODELLO DI PERFEZIONE, È UN VERO ATTENTATO ALLA SALUTE
Infatti, come ho letto il tuo diario alimentare mi sono subito messo le mani tra gli sparuti capelli che mi rimangono. Meno biologico, meno cose ricercate e esotiche, e più concretezza, carissimo Massimiliano. Più cose semplici e in quantità, come l’acqua biologica vitaminizzata e mineralizzata della frutta succosa, e meno cavolate derivanti da qualche residuo ideologico macrobiotico, o dalle solite influenze salottiere alla moda.
Come dite a Roma? Parla come magni? Beh, mi hai capito. Troppe cosine chic e sofisticate, ricercate nei loro dettagli. E, per converso, poche cose semplici, solide e concrete, prese in abbondanza e a ritmo come si dovrebbe. Poche arance (magari pensi che essendo di sapore acidulo ti causino acidità, mentre è vero l’esatto contrario, e ciò vale pure per limoni, pompelmi, mandarini e cedri) e poco radicchio, poca anguria e pochi meloni, poca uva e poche pesche, pochi cachi e pochi kiwi nella tua dieta. Tre mandorle a digiuno, latte vaccino fresco alla spina e orzo, tè verde allo zenzero, sempre con un bel dito di latte, marmellata senza pectina e poco burro.
La tua dieta mattiniera, che poi ha una importanza fondamentale e prioritaria rispetto agli altri pasti della giornata per quello che mangi e soprattutto per quello che non mangi, risulta essere un disastro nutrizionale, un attentato sistematico alla tua salute. Solo chi si sveglia all’italiana, digiunando con sigaretta e caffè, o abbuffandosi all’anglo-americana con succo d’arancia in scatola, burro e marmellata, uova e bacon, è in grado di batterti.
E, in più, pare che tu sia convinto del contrario, e che quanto stai mangiando sia il top della salute a tavola. Vai un po’ meglio, è vero, nel resto della giornata, dove promuovo senza riserve i datteri, le noci, l’avocado e i finocchi (ma assai meglio sarebbe se rigorosamente crudi, abbondantissimi visti i tuoi problemi, e magari associati a dei carciofi pure crudi, tanto per capirci).
Parli sì di verdure, ma troppo en passant, e non si capisce bene quante ne mangi e in che ordine di successione le mangi (sempre all’inizio dei pasti), e come le condisci (solo con dell’olio di oliva extravergine e qualche olivetta o qualche eventuale seme di girasole o qualche pinolo. Zucche e broccoli vanno bene.
Molto male invece coi formaggi e le mozzarelle che fanno di nuovo la loro apparizione a rinforzo del latte alla spina, a riprova delle tue irrefrenabili tentazioni bovino-poppatorie.
METTITI IN LINEA COL MIO PENSIERO E IMPOSTERAI ASSAI MEGLIO LA TUA VITA
La prima cosa che faccio, ti invito a leggere i miei scritti, non per egoismo o vanità personale, ma per metterti in linea col mio pensiero (che è coerente con il filone centrale del naturalismo igienistico vegano) e capire meglio quello che sto cercando di insegnarti in queste righe.
Il mio primo libro Alimentazione Naturale sarà pubblicato a maggio dalla Anima Edizioni di Milano, e non ti posso fare attendere per mesi, così, assieme a questa mail, ti allego alcuni miei articoli e tesine che fanno parte di un altro testo di prossima pubblicazione. Leggi con attenzione quelli dedicati alle diete, e quelli sul latte, e anche quello intitolato prosaicamente ma in modo efficace Caccologia.
PROBLEMI DIGESTIVI E PROBLEMI INTESTINALI
Tu soffri chiaramente di problemi digestivi, ma pure di problemi assimilativi ed intestinali. C’è pure il sospetto di qualche leggera forma di intolleranza al glutine, sostanza proteica, collosa, vischiosa e tenace, che le persone cosiddette celiache hanno difficoltà estrema a disgregare e trasformare in aminoacidi pronti per l’assorbimento. Dico questo per il fatto che sin da piccolo non potevi mangiare riso, scoprendo che pure miglio e farro ti davano problemi. Però i celiaci non sopportano nemmeno il pane, che tu invece prendi liberamente, per cui potrebbe non essere quello il tuo vero problema. Forse, il riso che non sopportavi era il riso bianco e stracotto, magari servito con aggiunta di burro e grana. Dovresti provare col riso grezzo integrale, come quello nero dotato di intera buccia. E non dovresti rinunciare al miglio, al grano saraceno e all’avena, tutti da mettere in ammollo, e poi cuocere il meno possibile.
IL DETTAGLIO DIVERTENTE DEL LATTE VACCINO FRESCO ALLA SPINA
Una cosa fondamentale nel tuo caso specifico è l’abbandono totale di ogni forma di latte e latticini. La presenza di una ernia iatale, che solo uno specialista enterologo (purché non sia un medico-macellatore o un medico farmaco-colonizzato) dovrebbe poter ri-diagnosticare e coadiuvare fino a risoluzione, indica che tendi, soprattutto in passato ma probabilmente anche nel tempo presente, a non colmare a dovere il tuo apparato gastrointestinale, a non riempirti di una sana e voluminosa massa di materiale adatto a far lavorare bene gli intestini, e a dare appoggio agli stimoli peristaltici, ma piuttosto a mangiucchiare irregolarmente i tuoi cibi biologici, i tuoi tè mù, il tuo latte vaccino alla spina (ti confesso che mi fai ridere da matti con questo dettaglio, che vedi evidentemente come un toccasana per un succhiatore imperterrito di mammella bovina, mentre tu non sei un vitellone e sei pure stato svezzato da diversi decenni, suppongo). Il latte di mucca, alla spina, organico, o anche preso direttamente inginocchiato dalla mammella, sotto la pancia del bovino stesso, non fa per nessuno di noi, e per te in particolare, afflitto come sei da problemi digestivi.
Tu devi riempirti lo stomaco di materiale fruttariano-vegetariano di qualità, il più possibile crudo (non cotto), ricco di volume, di succo e di fibre, in modo tale che i tuoi intestini riprendano piena funzionalità e ritmo. Ricordati che il miglior latte, il super-latte da mucca biologica trattata con guanti e bambagia, ti stende un velo di materiale colloso e caseinico sui villi intestinali, impedendoti libera ed agile assimilazione alimenti, rubandoti sano appetito e causandoti pure tanta letargia.
I TRE IMPORTANTISSIMI CICLI NUTRIZIONALI GIORNALIERI
Facciamo pure un’altra importante premessa sui cicli nutrizionali, che sono suddivisi in 3 fasi di 8 ore ciascuna, e che aiutano a capire meglio i comportamenti e le esigenze del nostro organismo. Dalle 12 alle 8 pm c’è il ciclo appropriativo, quello in cui è corretto concentrare le nostre attenzioni alimentari ovvero il nostro mangiare vero e proprio. Dalle 8 pm alle 4am scatta il ciclo assimilativo, quello in cui dobbiamo stare buoni e calmi con i denti e la bocca, e lasciare che il corpo lavori liberamente e assimili al meglio, dormendo nei giusti modi, con la testa possibilmente verso nord e una finestrella aperta tutto l’anno. Dalle 4 am alle 12 sopravviene in ciclo eliminativo, quello in cui il corpo tende a liquidare, ad eliminare tutto quello che non gli serve più, in termini di rifiuti liquidi e solidi.
RAZIONALIZZIAMO DUNQUE UNA VOLTA PER TUTTE LA COLAZIONE
È importantissimo, in questo frangente, non andare contro la tendenza del corpo a liberarsi ed a ripulirsi, ma piuttosto coadiuvarlo ed assecondarlo. Come? Evitando intanto cibi solidi o concentrati o conservati o cotti di qualunque tipo, e stando invece su cibi vivi e naturali ad alto contenuto di acqua biologica naturale, quali tutti i tipi di frutta fresca e succosa, come gli agrumi, i meloni, i kiwi, i cachi, l’uva, le pesche, i frutti di bosco. Ottimi anche i succhi e i frullati, di carote, mele, sedani, ananas, finocchi, fatti e consumati all’istante. Questi cibi hanno ottime proprietà ripulenti e dissetanti, per cui nutrono ma non interferiscono negativamente con l’azione ripulente del corpo. E se ci si alza molto presto, e poi ti viene la fame terribile e il morso allo stomaco? Va bene allora prendersi uno spuntino alle 10-11 a base di una o due banane, magari con una galletta di riso. Oppure, per chi sente davvero la necessità irresistibile di mettersi dentro qualcosa di più consistente, una bella crema di avena integrale, con una spruzzata di germe di grano e di farina di girasole e lino, il tutto bagnato in acqua, o latte di cocco, o latte di riso, o latte di grano saraceno, oppure un piatto di pop-corn con dei fichi (nella giusta stagione).
INSERIMENTO DEI 5 PASTI DI FRUTTA AL GIORNO, IN OSSEQUIO A CAMBRIDGE
Sistemata al meglio la colazione, dobbiamo pure ricordarci che ci sono altri 4 o 5 pasti di frutta da inserire nella giornata equamente, due nell’arco della mattinata e due nell’arco del pomeriggio, e sempre a distanza di 3 ore dal pranzo vegetariano e in anticipo di mezz’ora sul pasto principale successivo, in ossequio alle preziose indicazioni dell’esperimento di Cambridge, dove si devono triplicare le quote di vitamine C ed E naturali, se si vuole davvero eliminare il rischio di cancri e cardiopatie. Chiaro che chi ha mangiato eventualmente carne non può fare lo stesso discorso, e il solo frutto che potrà mangiare tre ore dopo è la mela, che non fermenta facilmente a contatto coi micidiali residui proteici lasciati dalla carne nell’intestino.
ED ORA ANDIAMO PURE A PRANZO ALLE 13
Alle 13 ci mettiamo a tavola. Finalmente si mangia. Innanzitutto una bella terrina di verdure crude. Evitiamo troppe mescole diverse e stiamo su 2 -3 o 4 verdure in tutto, tipo radicchio e rucola, oppure lattuga e ravanelli, o finocchi e carciofi, rape e carote, pomodori e cetrioli, valerianella e crescione, condite con olio extravergine, alcune olivette, una punta di aceto e poco sale (entrambi non fanno bene ma rendono il tutto più gustoso e piacevole, il che non guasta). Metà avocado aggiunto, in sostituzione del burro, può solo fare bene. Si può accompagnare tale terrina con pane integrale ai 5 cereali o pane di segale stile germanico. Le verdure crude saranno seguite da qualcosa da scegliere tra zucca, zucchine, melanzane, patate, broccoli, sapientemente cotto al vapore, cioè in modo leggero e conservativo. Qualche cereale tipo miglio, saraceno, orzo, mais, riso nero, può starci benissimo. Per chi non sopporta i cereali, vanno bene i semi germogliati dei cereali stessi e i semi di altre piante come la soia e gli alfa-alfa. (tutti i germogli rigorosamente crudi e a inizio pasto).
LA CENA DELLE ORE 19-20
Stesso identico percorso che a pranzo. Ma alternando le verdure. Se a pranzo c’era del radicchio o delle lattughe, a cena si opterà per valerianella e crescione, o per pomodori e cetrioli, o per cavolo cappuccio verde e viola tagliati a fettine sottili, alla Julienne. Più solite carote e soliti cereali. Una o massimo due volte per settimana, un piatto di pasta integrale condita con salsa e pomodori semi-cotti, può essere tollerata. Piano con le minestre e le zuppe, e a patto che non stiamo più di venti minuti sul fuoco lento, con tante patate, carote, pomodori e zucchine. Durante i pasti niente bevande, se non due dita di acqua non gassata e, per chi non riesce a farne a meno, due dita di vino (due dita in orizzontale, beninteso). Via tutte le altre cose, via tutte le bevande, i tè, i caffè, i cappuccini, le camomille, i digestivi, e via pure le paste, i dessert pesanti, le caramelle, le pasticche, i farmaci, le vitamine e i minerali sintetici, e il fumo.
ALLA FINE MI RINGRAZIERAI
Più o meno questo è il sistema per recuperare e tornare in forma, dando addio ai tuoi attuali fastidi.
Alla fine, verrà anche a te da ridere, pensando al tuo contenitore di latte organico alla spina, dal quale ti illudevi di trarre chissà quali elementi nutritivi, o pensando a tutti gli alimenti rigorosamente organici e biologici comprati con certosina attenzione presso le boutique degli alimenti bio, mentre il problema vero non era neppure quello, per cui hai solo buttato al vento un mare di soldi. Era meglio pensarci prima. Ma ormai, quello che è fatto è fatto. L’importante è aver ritrovato la via giusta. È sicuro che risolverai ogni tuo problema fisico, poiché il corpo è una entità che, se messa in condizioni favorevoli, tende costantemente verso la normalizzazione e l’auto-guarigione. Alla fine mi ringrazierai, ma non sarò io a dover essere ringraziato, quanto te stesso, per la saggezza dimostrata nel capire di aver sbagliato e nell’accettare umilmente di seguire la nuova che ti ho indicato.
Valdo Vaccaro
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