LETTERA
SETTE MESI DI ALIMENTAZIONE VEGANA E RISULTATI DECISAMENTE SCORAGGIANTI
Ciao! Mi presento, sono Francesco e ho 22 anni. Da circa 7 mesi sono passato all’alimentazione vegana. Ciò su cui vorrei concentrarmi in questo messaggio sono i non-risultati che ho ottenuto con questa dieta. Il passaggio l’ho fatto per motivo etico, ma sono stato incoraggiato quando ho visto che molta gente parlava anche di benefici a livello salutare. Personalmente, non ho riscontrato alcun beneficio e non sto esagerando.
STANCHEZZA AL RISVEGLIO E AUMENTO DI PESO
A livello di energie mi sveglio molto più stanco, ho sempre sonno, a differenza di alcuni che dicevano invece che con tale passaggio si arrivava ad avere molta più energia. Inoltre, ho preso peso invece di perderlo e la cosa che mi fa più strano è che non mangio mai dolci vegan o roba confezionata, quindi non capisco come, passando ad un’alimentazione del genere io possa aver preso 3/4 kg.
PERDITA CAPELLI
Cosa ancora più preoccupante è che ho perso e sto perdendo i capelli. All’inizio credevo fosse una cosa tipo detox, cioè il risultato del passaggio ad un’alimentazione differente, ma poi ho notato che continuano a cadere sempre di più. E non penso che tutto ciò accada perché non mangio abbastanza. Quotidianamente cerco di mangiare più legumi possibili, verdure, e risorse naturali.
ALCUNI MIGLIORAMENTI DIGESTIVI NON BASTANO A RASSERENARMI
L’unico probabile beneficio, anche se minimo, è quello dello stomaco pieno, cosa che riscontravo quando bevevo il latte o mangiavo i latticini. Ma per il resto, mi dispiace veramente dirlo, sto peggiorando. Cosa dovrei fare? Non mi passa neanche per la testa di tornare a mangiare carne ma questa situazione mi preoccupa molto. Grazie in anticipo!
Francesco
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RISPOSTA
OGNI SITUAZIONE FA UN CASO A SÉ
Ciao Francesco. L’impatto con una nuova dieta non è uguale per tutti. Bisognerebbe analizzare da quale situazione e da quali trascorsi provieni, da quanto materiale tossico e putrefattivo avevi accumulato all’interno, da quale formula sanguigna e da quale formula linfatica sei partito.
IMPATTO ESTREMO NELLA SCELTA VEGANA E IMPATTO CLIMATICO NELLA OPZIONE INVERNALE
Non va sottovalutato poi il fatto che tu abbia scelto di partire in quarta con una opzione vegana e quindi estrema, senza passare attraverso una fase vegetariana che sarebbe stata probabilmente più sostenibile nel tuo caso personale. Da rilevare inoltre che i 7 mesi di veganismo sono corrisposti alla stagione invernale, per cui il tuo fisico ha dovuto sobbarcarsi pure i peggiori mesi dell’anno, in termini di scarso irraggiamento solare e in termini di scarso valore nutritivo di frutta e verdura fresca, tipico dei mesi appena trascorsi.
LA CADUTA CAPELLI PUÒ RAPPRESENTARE UN NORMALE RICAMBIO FISIOLOGICO
La questione dei 3 o 4 kg in più deriva probabilmente dal fatto che d’inverno si tende a nutrirsi di cibo cotto, o si tende a bere qualcosa di alcolico, o si fa meno esercizio fisico rispetto alla stagione calda.
Quanto alla caduta dei capelli non va affatto sottovalutato l’effetto eliminativo. Può anche trattarsi di un normale effetto fisiologico di ricambio alla tua età. Può anche trattarsi di problematiche di tipo ormonale. In ogni caso ci sono dei rimedi in grado di attenuare e risolvere il tuo problema. Puoi ricorrere a cipolla, crescione, zenzero, curcuma e peperoncino, sia per via alimentare che per via di massaggi vigorosi sul cuoio capelluto.
PENSARE IN POSITIVO E NON DEMORDERE
Non è affatto il caso di ipotizzare un ritorno alla carne, e non è nemmeno il caso di farne un dramma. Cercherai invece di sfruttare al meglio la stagione estiva in arrivo, incrementando l’attività fisica, la traspirazione, le camminate, il nuoto, l’esposizione al sole.
Valdo Vaccaro
Concordo con Valdo. Chiaramente quando il corpo è abituato da decenni ad essere nutrito con una dieta onnivora, necessita di un certo tempo per adattarsi ad un così drastico cambiamento. Magari si poteva adottare un approccio più razionale e meno purista, soprattutto se l'apporto di cibo animale era notevolmente preponderante. Il pesce di alto mare di piccola taglia penso che poteva essere mantenuto senza grossi problemi, idem per le uova di allevamenti all'aperto e qualche latticino leggero come ricotta o yogurt. Di pari passo si aumentava progressivamente la quota di frutta e verdura cruda valutando sempre le risposte dell'organismo. Successivamente si poteva cominciare a diradare l'assunzione dei cibi animali, partendo preferibilmente dal pesce, fino ad assestarsi in una dieta vegetariana o addirittura vegana, sospendendo definitivamente il consumo di ogni cibo animale, allorquando dal cambiamento dinamico in atto sarebbe emerso con chiari segnali di benessere psicofisico l'adattamento dell'organismo alla nuova dieta totalmente vegetale. Un tipo di approccio ideale soprattutto per chi non soffre di disturbi seri che presupporrebbero immediati cambiamenti anche sul piano nutrizionale senza tante lungaggini.