PREZIOSE CRISI ELIMINATIVE E BANALI CRISI TRASGRESSIONALI

da 25 Mag 2023Salute

LETTERA

Salve Valdo, sono Alessandro Paladini (di Ecodelsole) ex alunno HSU. Se possibile ti volevo fare una domanda sulla fase della “crisi eliminativa” (in base agli studi fatti con voi), per avere un chiarimento di interpretazione. Grazie.
Alessandro


Buongiorno Valdo, intanto grazie infinite per la tua disponibilità. Ti scrivo due righe per descriverti inquisito, poi ti chiamo anche per farti un saluto, che ogni volta mi da un immenso piacere.

L’argomento come ti dicevo è la crisi eliminativa che ho visto e vivo in questo percorso di vita e professionale. Argomento che a volte viene tralasciato e al quale non viene data la giusta importanza ed attenzione.

Quesito: l’Igienismo cosa intende per crisi eliminativa? E che differenza c’è. Quando sto male per eccesso di comportamenti errati e di alimentazione? È sempre una crisi eliminativa?
Ti fornisco di seguito la mia interpretazione contestualizzata dalle varie tesine (naturalmente tue) lette con attenzione.

Primo caso: Svolgo un’azione di miglioramento, per esempio attuo un digiuno a secco, un digiuno ad acqua, un semi-digiuno, o semplicemente miglioro in senso igienista la mia alimentazione. In questo caso, nei tempi decisi dal corpo, accuso dei malesseri e mi sento di dire che possiamo identificarli con il termine “Crisi Eliminativa”. In questo caso nel mio corpo si attua un miglioramento in termini di quantità di tossine presenti.

Secondo caso: Svolgo un’azione di eccesso alimentare, e quindi un’azione di peggioramento, per esempio mangio tanti fritti, oppure insaccati, ecc. In questo caso il corpo attua innanzitutto meccanismi di protezione e circoscrizione del danno in risposta al fatto che si sente minacciato. I malesseri e i sintomi che scaturiscono vengono manifestati quando il corpo è in azione, anche solo per mettere in atto meccanismi di protezione (che non significa eliminazione).

Il sintomo può terminare semplicemente quando il danno è circoscritto, isolato, incapsulato. Quindi in questo caso non si parla di crisi eliminativa. È giusta questa interpretazione? Come da accordi ti chiamo telefonicamente entro una decina di minuti.
Alessandro


RISPOSTA

COSA È UNA CRISI ELIMINATIVA

Si tratta di un chiarimento di fondamentale importanza sia teorica che pratica. Vediamo intanto di definire cosa è una crisi eliminativa. Si tratta di un sintomo e di una conseguenza successiva a una mirata azione di depurazione del corpo, di una accelerata ripulitrice mediante digiuno o anche mediante miglioramento consistente e regolare del proprio stile di vita e delle proprie scelte alimentari, in totale rispetto della Legge Universale di Causa ed Effetto, alla quale nessuno sfugge.

DIGIUNI PIANIFICATI E DIGIUNO NATURALE NOTTURNO

Un esempio di accelerata depurativa è quello dei digiuni pianificati, ma soprattutto quello del digiuno naturale innestato dal corpo nelle ultime due ore del ciclo circadiano notturno, a condizione che ci sia comportati virtuosamente nelle ore precedenti e che si abbia consapevolezza di questo prezioso fenomeno depurativo che avviene regolarmente 365 giorni l’anno.

DISINCROSTAZIONE ED ESPULSIONE VELENI

In questo caso nel corpo succedono cose importanti come la disincrostazione di antichi veleni-farmaci-sieri che il corpo (il binomio fegato-reni in particolare) non ha assimilato per la pericolosità di tali sostanze e che è stato costretto a depositare nei luoghi più tollerati come tra i cuscinetti di grasso, o tra le acque di ritenzione (sacche di acqua inquinata dalla formula tipica del deuterio, ben diverso dall’acqua pura). Non solo disincrostazione e rinnovo delle acque, ma anche espulsione di tali scomodi e ingombranti residui.

PER DEPURARSI SERVE MOLTA ENERGIA

L’energia indispensabile alla depurazione deve essere assai intensa, e deve poter contare su molta acqua biologica da frutta acquosa e zuccherina, e da verdure-germogli-tuberi ricchi di clorofilla verde, da apporti mineral-vitaminici naturali, da glutatione, triptofano, fibre e polifenoli. In parole più semplici serve un sangue fluido e scorrevole. Già il solo concentrarsi sulla purezza del sangue e della linfa, significa sollevare il fegato e i reni dal loro immenso compito filtrante.

RICORSO AI GRANDI SISTEMI DELL’ORGANISMO

Per perseguire con successo tali obiettivi c’è bisogno di molta energia in quanto il corpo deve fare ricorso alle efficaci strutture del sistema immunitario e ancor di più a quelle del sistema emuntorio (polmoni, cuore, reni e pelle).

L’IMPORTANZA DI CONOSCERE SE STESSI

Le crisi eliminative sono causa di perplessità e di ripensamenti quando una persona non conosce a fondo se stessa, e quando ignora le formidabili risorse auto-guaritive che Madre Natura ha messo a sua disposizione. Non avere coscienza e consapevolezza di tali risorse equivale a non usufruire al meglio degli straordinari e benefici effetti di tali strumenti.

LE MALATTIE SONO IN REALTÀ UNO STRUMENTO DI MONITO E DI RIPRISTINO SALUTE

Il punto critico sta nel fatto che l’inesperto non sa cogliere il fatto che la malattia non è per niente una nemica da contrastare, da combattere e da sopprimere secondo i noti dogmi e protocolli della pratica sanitaria ufficiale, ma è al contrario la strada maestra per recuperare al meglio la propria forma psico-fisica. Ovvio che le eccezioni e i casi di emergenza esistono, e vanno trattati semplicemente usando il buon senso e la logica. Se serve il pronto soccorso e se servono dei farmaci per mantenere in vita chi è a rischio grave, non ci devono essere dubbi al riguardo.

INCAPACITÀ CRONICA DI CAPIRE LA CRISI ELIMINATIVA

Troppe volte ci si trova davanti a gente che si è approcciata alla scienza igienista con mille speranze, e che poi, non appena spuntano le prime difficoltà, si arrende e si dice “Come mai, ora che sono diventata brava, che mangio bene e mi comporto bene, sto soffrendo di così tanti dolorini e di così tanti acciacchi? E, anziché stringere un po’ i denti e superare la temporanea e ultra-benefica crisi eliminativa, cambia strada e va a sopprimere i suoi sintomi fastidiosi mediante le porcherie chimiche?

LA GENTE RIMANE PREDA DEI PROPRI CARNEFICI

Fatto sta che la popolazione, la maggioranza di essa, ha ricevuto un insegnamento deviante che le impedisce di essere se stessa, di fare delle scelte libere e coraggiose, di ribellarsi ai diktat e alle imposizioni della medicina e dei colossi farmaceutici che le stanno a fianco. Manca letteralmente lo stimolo ad emanciparsi dal dominio assoluto esercitato su di essa dal regime sanitario internazionale.

BASTA UN FISCHIO E TUTTI IN RIGA A COPRIRSI LA FACCIA

Traccia evidente di questa deprecabile e diffusa situazione esiste in ogni paese e in ogni città del mondo, a conferma inequivocabile del mostruoso potere detenuto dal sistema medico-sanitario. Basta un fischio di regime per mettere tutti in riga per gridare al lupo-al lupo in tutte le lingue del mondo, per far indossare mascherine anche a chi non le gradisce e non le sopporta.

LA CURA SUL SINTOMO CONTINUA A DOMINARE

E basta il fischio di regime perché la gente si senta colpita da una malattia giudicata inguaribile, e perché essa ricorra a cure mediche SS, vale a dire Sul Sintomo e non sul fattore causante, vale a dire senza speranza alcuna di essere risolte. Vale più che mai il principio ippocratico per cui Madre Natura è la sola sovrana medicatrice di tutti i mali, ma queste verità ultra-millenarie vengono regolarmente negate alla massa.

TANTI MALATI SIGNIFICANO ENORMI GUADAGNI

Il mondo intero è immerso nelle inestricabili ed infide maglie della pratica medica, ed in questo senso c’è molto su cui dover lavorare da parte di chi possiede gli strumenti e la volontà sociale e culturale per farlo, e mi riferisco chiaramente alle scuole di Medicina Naturale e di Scienza Igienista. Scuole autentiche di verità che esistono e sopravvivono in mezzo a mille difficoltà, viste le scomodità e il disturbo economico che esse comportano. È con la malattia che si realizzano enormi profitti. La salute è invece una autentica disdetta per i fabbricanti di sieri, di chemio e di integratori.

LE CRISI DA TRASGRESSIONE NON APPORTANO MAI NULLA DI BUONO

Tornando alla differenza tra crisi eliminativa, prezioso mezzo di resurrezione, e banale crisi da errore comportamentale, o da eccesso di cibo cotto o di cibo-spazzatura, queste ultime sono tipiche dei trasgressori, dei disattenti, dei non-conoscitori del proprio corpo, e comportano sofferenza senza apportare nulla di buono.

LA GENTE CONTINUA A CADERE NELLE MAGLIE DELLA MEDICINA UFFICIALE

Il fatto sconcertante è che le crisi eliminative impostate con determinazione e consapevolezza sono un fenomeno alquanto raro, riservato a una nicchia di persone privilegiate e fortunate. Le crisi distruttive invece, derivanti da trasgressioni e soprattutto da ideologie sbagliate e false sull’importanza del cibo proteico (tanto per fare un esempio), sono la regola stabile, la regola che impedisce alla gente di evolversi in senso positivo, e di non cadere nella rete sempre più capiente e dolorosa delle malattie iatrogene o medico-causate, o farmaco-causate, o chemio-causate.

SIAMO VOTATI A COLMARE L’IGNORANZA DELLE SCUOLE E LA PROTERVIA DELLA SANITÀ

Noi del resto siamo ben coscienti delle nostre enormi possibilità, ma gli impedimenti sono tali e tanti che veniamo letteralmente ignorati e tenuti in disparte dal potere politico e dai media, tutti pesantemente collusi con le industrie del male. Il nostro senso etico di responsabilità e la nostra coscienza ci impongono di svolgere con decisione e con entusiasmo il nostro dovere.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Valerio

    Ho i miei fondati dubbi che Valdo Vaccaro sia un igienista. Che abbia interessi economici a portare avanti la sua “battaglia” é evidente, sia dalle sue richieste di denaro per le consulenze, sia per la richiesta di donazioni (che tra l’altro, per propria definizione, badate bene, non si richiedono), sia per la vendita dei suoi libri, almeno per quello che mi è dato verificare dal suo sito internet. Concludo dicendo che se Valdo Vaccaro, dopo tantissimi anni non ha capito che è proprio quella massa cui lui si rivolge, considerandola vittima del sistema, é proprio essa stessa che lo tiene in piedi e lo foraggia, scagliandosi proprio con chi cerca di spiegare come le cose stanno realmente e come si risolvono i problemi di salute, non è credibile nella sua opera di divulgazione, tra l’altro ossessivamente ripetitiva fino alla nausea (sarebbe sufficiente una paginetta di quaderno per spiegare l'”igienismo”). Questo lo hanno scritto tutti i più noti “igienisti”, a partire da Herbert Shelton, da Arnold Ehret, da Charlotte Gerson, da Romolo Mantovani, passando per Albert Mosseri, solo per citare i più noti. Io questo lo capii 23 anni fa, (dopo neanche un anno e senza ancora aver letto i succitati noti personaggi), quando all’epoca, da vegetariano e sottolineo da vegetariano, facevo opera di informazione a mie spese su tale scelta e praticamente tutti mi fecero terra bruciata intorno e mi ritrovai persino ad essere odiato, guardato di traverso, deriso dai più (parenti, amici, conoscenti etc). Sarebbe gradita una risposta di Valdo Vaccaro, ma ho idea che lui i commenti neanche li legga. Aspettando Godot.

    Rispondi
    • Valdo Vaccaro

      Ringrazio Valerio per queste sue critiche alle quali rispondo subito, smentendo anche la sua idea che io non legga nemmeno i commenti.

      Valerio ha dei dubbi che io sia un igienista. Effettivamente non sono un igienista. Trovo antipatiche e superficiali tutte le etichette che si vogliono ampliare alle persone. E poi, cosa vuol dire mai “essere igienista”? Il termine igienista suona in ogni caso decisamente male, confonde le idee e discrimina pure, nel senso che tende a creare una categoria privilegiata di persone che bazzicano questa materia strana e che pretende di porsi su un livello superiore rispetto agli altri. Questo discorso del resto è applicabile a tutte le professioni. Medico, igienista, omeopata, digiunista, nutrizionista. Il paradosso è che vengo definito come ricercatore che ha portato con maggiore enfasi e risultati la Scienza Igienistica e la Medicina Naturale in questo paese che è un po’ la patria della medicina ufficiale.

      Cosa sono allora, al di là di qualsiasi etichetta? Sono una persona umana impegnata da una vita a studiare in modo libero e indipendente le materie che più mi interessano e che più dovrebbero interessare il pubblico, come la salute fisica, mentale e spirituale, come la filosofia, come il modo migliore di porsi in armonia con la Natura in tutti i suoi aspetti. In altre parole sono impegnato da una vita in quella materia che si chiama Health Science, ovvero negli stili di vita ideali per vivere al meglio.

      La parte peggiore e più ingiusta di questo messaggio di Valerio sta invece nella accusa assurda e più che mai infondata ed infamante che io sia foraggiato dalla massa di persone che sono vittime del sistema, e che dovrei aiutare mentre non lo faccio, e in qualche modo approfitto di esse per motivi economici. Caro Valerio, cerco di essere sempre sereno e scherzoso su tutto, non mi va di arrabbiarmi e di prendermela con nessuno. La vita è troppo bella per essere sciupata in queste banalità. Se uno si esprime con queste cattiverie significa evidentemente che c’è qualcosa di storto nella sua attuale esistenza e che avrebbe bisogno di essere aiutato. Valerio dimostra di non conoscere nulla di chi sono, di come sono, di come penso, agisco e vivo.

      Primo punto, non ho mai dato importanza e preminenza al danaro in sé, anche se esso va rispettato come semplice mezzo di sussistenza e di indipendenza economica.

      Secondo punto, sono uno dei pochi al mondo del settore salutistico che mette a disposizione del pubblico, in modo totalmente gratuito, una mole massiccia e qualificata (a detta del pubblico che mi segue) di tesine e articoli.

      Terzo punto. Andare contro corrente su argomenti delicati come la salute, le diete, la filosofia, gli stili di vita, la religione e la politica non è affatto conveniente e redditizio. Significa procurarsi avversari potenti, significa favorire persecuzioni, contravvenzioni, denunce e multe. Nessuno desidera farsi del male con le proprie mani ed io non faccio eccezione. Se ho scelto di andare contro corrente l’ho fatto per delle motivazioni nobili e non certo per guadagnare malamente del danaro. Valerio stesso riconosce che quando era vegetariano e insegnava alla gente le cose giuste, gli veniva fatta terra bruciata tutto intorno. Un motivo in più per non capire questo suo ingiustificato astio nei miei riguardi.

      Quarto punto, non ho mai sollecitato sostegni e regalie di alcun genere. Se qualcuno ritiene di premiarmi in modo libero e autonomo lo accetto ovviamente con gratitudine. Per i colloqui telefonici è previsto un compenso che copre a malapena i costi. Il più delle volte supero il tempo stabilito di un’ora, e ce la metto pure tutta per cercare di aiutare la gente, e di farmi comprendere con chiarezza.

      La scienza igienistica è tutto sommato molto semplice e non richiede grandi trattati. Faccio del mio meglio per non essere banale, noioso e ripetitivo, per offrire consigli utili e concreti. I risultati mi stanno dando ampiamente ragione, tantissima ragione. Non ho altri scopi nascosti. Voglio soltanto fare del bene al prossimo e all’ambiente, niente altro che questo.

      Valdo Vaccaro

      Rispondi

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