PRESSIONE MINIMA ALTA E FREQUENTI MALI DI TESTA

da 13 Dic 2012Ipertensione

LETTERA

PRESSIONE MINIMA ALTA

Ciao Valdo, arrivo subito al dunque. Sono vegetariano da quasi un anno e ho limitato fortemente i latticini. Mangio solo ogni tanto quelli freschi tipo mozzarelle o stracchino e anche col parmigiano ci vado leggerissimo. Frutta e verdura in quantità, quasi tutta cruda la verdura, o cotta al vapore.

Ho sempre sofferto di pressione minima alta “ereditaria”, così almeno mi è sempre stato detto. Mio padre, mia nonna e mio zio hano avuto tutti l’ictus. Prendo la pasticca da più di 15 anni (ne ho 39), Ace inibitore da 5 mg.

STOP AL FARMACO DA CIRCA DUE MESI

Da circa 2 mesi anche sotto il tuo consiglio ho smesso del tutto di prendere la pasticca e ogni tipo di farmaco, curandomi ogni tanto con le erbe. Non avendo grosse cose da curare, sto proprio bene. Ho eliminato totalmente il sale e quasi tutti gli zuccheri, tranne un dolcino ogni tanto quando torno da mia madre.

TESTA PESANTE E PRESSIONE MINIMA CHE NON SI ABBASSA

Spesso mi sento la testa pesante. Ho il misuratore da polso e la pressione è sempre perfetta. Una visita dal medico però ha misurato 90 di minima. Ho comprato il misuratore da braccio e, in effetti, la minima va verso il valore 90, e a volte verso il 95. Stasera ho il mal di testa e questa cosa mi dà una certa preoccupazione. So che smettere coi farmaci provoca un leggero sballo dei parametri ma, avendo quei casi in famiglia, non vivo in piena serenità. Dici che continuando a perseverare i valori torneranno normali? Grazie. Garby

*****

RISPOSTA

RISOLVERE LE CAUSE E SCORDARSI DEI SINTOMI

Ciao Garby, il problema non è tanto quello di abbassare la pressione, che è quella giusta e logica e sintomatica, secondo le condizioni oggettive del sangue (quantità e qualità), del cuore e delle arterie, quanto piuttosto quello di creare le condizioni adatte a portare i tuoi valori verso il basso, operando sui fattori causali e non sui sintomi, come fanno tutte le tecniche dei curomani.

COS’È L’IPERTENSIONE ARTERIOSA

L’ipertensione è malattia tipica dei paesi industrializzati, dove si riscontra nel 20% della popolazione. Viene, non a caso, considerata come uno dei maggiori problemi clinici del XX secolo. In questi ultimi anni, grazie agli importanti studi di Kilmer McCully, si è capita l’importanza dell’omocisteina nel quadro generale della salute cardiocircolatoria (vedi anche mia tesina “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“). Alta omocisteina e ipertensione associate sono motivo oggettivo di preoccupazione. Abbassare l’omocisteina significa in pratica detossificare il corpo mediante:

  • Transulfurazione (vitamina B6 e zinco, e quindi glutatione)
  • Remetilazione (B9 e B12), la via più lenta ed inefficace
  • Alimentazione con betaina (bietole, sedani, spinaci, cereali integrali, semini e frutta da guscio), la via di gran lunga migliore

ASSOLUTA DANNOSITÀ DEI FARMACI

L’ordine medico e i marpioni di Big Pharma hanno messo per anni i bastoni tra le ruote all’ottimo medico e ricercatore Mc Cully, visto che i suoi studi portavano a rendere meno grave il problema del colesterolo in sé, frenando l’enorme e super-redditizio business delle statine. Oggi giustizia è fatta, e un test sull’omocisteina diventa essenziale per capire la reale situazione del rischio cardiaco. Alla luce di quanto sappiamo, diventa assurdo insistere coi farmaci contro la pressione alta, che creano dipendenza ed altri perniciosi effetti collaterali.

COS’È LA PRESSIONE IN PAROLE POVERE

La pressione è la forza con la quale il sangue viene spinto attraverso i vasi. Essa dipende dalla quantità e dalla densità del sangue pompato. Pompare semplice acqua è una cosa, pompare acqua fangosa è decisamente altra questione, e ne sanno qualcosa le pompe idrauliche dei cantieri. Se immaginiamo di spingere con l’aria dei nostri polmoni, il soffiare equivale alla contrazione della pompa cardiaca (sistole), mentre il nostro riprendere fiato corrisponde alla dilatazione cardiaca (diastole). Se misuriamo alla periferia del tubo la forza massima con cui il liquido arriva al cuore (sistole) avremo la pressione massima. Se misuriamo la forza minima con cui il liquido rallenta (diastole) avremo il valore della pressione minima.

GLI IMPEDIMENTI ALLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

Se lungo il tubo ci sono impedimenti e resistenze, contro il libero scorrimento del flusso sanguigno, o se il sangue è addensato e lipo-tossico anziché fluido come dovrebbe, andiamo in stato di ipertensione, con valori di 90-140 e oltre, più alti al mattino e durante sforzi fisici e intensi fattori emotivi. Si parla di ipertensione essenziale o cardiaca, e di ipertensione secondaria o derivata, conseguente ad altre cause come le malattie renali e metaboliche. Il messaggio per tutti è di lottare contro la pigrizia linfatica.

LA POMPA BIOCHIMICA SODIO-POTASSIO

Troppo sodio e poco potassio compromettono ad esempio i meccanismi di autoregolazione della pressione arteriosa, per cui aumenta la resistenza all’afflusso del sangue causando sforzo cardiaco e ipertensione. L’ipertensione causa effetti deleteri sul cuore (insufficienza cardiaca, mancanza del respiro durante le ore notturne, gonfiori mattutini a occhi e gambe), effetti deleteri sui reni (proteinuria, riduzione flusso urinario, insufficienza renale), ed effetti deleteri sul cervello (compromissione di certe aree cerebrali e ictus).

GLI ALIBI INCONSISTENTI DELLA GENETICA E DELLA EREDITARIETÀ

Portare in campo la genetica e l’ereditarietà è comodo e fa da alibi spiega-tutto. In realtà i geni non rappresentano valori fissi come si è pensato dogmaticamente per anni, e la medicina fa di tutto per non accorgersene. Le nostre scelte quotidiane possono cambiare e trasformare le caratteristiche genetiche ed anche riparare le disfunzioni genetiche. Avere dei familiari morti per ictus significa soltanto che essi praticavano abitudini alimentari aberranti. Questo e soltanto questo.

QUALCHE DEFEZIONE E QUALCHE RETROGRADAZIONE SONO COMPRENSIBILI

Per il resto occorre sempre mettere in conto lo sconvolgimento interno provocato da un cambio repentino dello stile di vita. Effetti fastidiosi di tipo eliminativo, ed effetti sballanti sui valori strumentali, sono tipiche caratteristiche di chi arriva al vegancrudismo dopo anni di accumulazioni tossiche. Occorre avere forza morale e capacità di resistere a questi fastidi e soprattutto a queste ansie ingiustificate. Persino i maestri igienisti cadono spesso in questo tipo di tranelli, per cui è comprensibile che ci siano dei timori e delle defezioni.

NON ACCONTENTIAMOCI DELLE FACILI APPARENZE

“Contro facto opinione non valet”, mi ha ricordato un caro amico preso tra i due fuochi dei fastidi eliminativi e dell’omocisteina innalzata in fase di detossificazione. Tutto sta nell’identificare il fatto reale e non nell’accontentarsi di quello apparente. Occorre decisamente andare oltre al proprio naso, se non vogliamo cadere nel solito errore medico, teso a martellare sulla innocente spia rossa e a non capire che manca invece la giusta benzina nel serbatoio.

NESSUNO TEMA DI ESSERE SCOMUNICATO

D’altra parte, se non c’è fiducia totale nella logica delle cose, nelle leggi di causa ed effetto, nelle leggi di autopreservazione e di autoguarigione del corpo (in condizioni di favore e di non-ansia), è meglio fare qualche passo indietro. Meglio mangiare un ovetto, una fetta di montasio, una cioccolata calda, un bicchiere di vino, e persino una pasticca di B12, piuttosto che vivere ansiosi sul filo del rasoio. Meglio un simpatico peccatore-veniale, che riconosce i suoi limiti e arretra di qualche metro, che un santo fanatico ligio ai principi solo per questione di apparenza esteriore o di cieco dogmatismo.

LIBERIAMOCI PURE DALL’ANSIA DELLA VIRTUOSITÀ ASSOLUTA

Una trasgressione una-tantum non fa morire nessuno, e può persino essere positiva, nel senso che non ci rendiamo servi dei veleni, ma nemmeno dei nostri stessi concetti igienistici che ci devono illuminare ma senza schiavizzarci e frastornarci. La libertà rimane un grande valore, e questo vale anche per la libertà di trasgredire sui dettagli veniali, sempre a patto di non causare danni diretti ed indiretti al nostro prossimo.

NON SERVONO LE CRISI DI COSCIENZA E LE AUTOFLAGELLAZIONI

Ho detto spesso che occorre lavorare sulla centralina del riequilibrio, chiudendo il pomello degli strafalcioni e completando progressivamente l’espulsione-tossine e lo sfratto ai farmaci. In contemporanea occorre agire sul pomello vitale dell’acqua biologica mineral-vitaminizzata, aumentando al massimo il suo apporto, e facendo il tutto divertendosi e col sorriso sulle labbra, senza gravose rinunce. Un buon piatto di pasta alle verdure, un buon piatto di gnocchi di patate, una pizzetta vegana ricca di verduren fresche, un risotto piccantino ai vegetali e ai funghi, un gustoso passato di verdure, un mezzo bicchiere di birra, una degustazione di vino col bicchierino, non devono diventare motivo di scoramento e di autoflagellazione per nessuno, ferma restando la necessità di essere rigorosi nei casi di gravi patologie in corso.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

10 Commenti

  1. Super Pippo

    Pressione minima tra 90/95. Ho eliminato il sale,il caffè, sigari,mangio molta frutta e verdura,eliminato prosciutti,insaccati,formaggi stagionati,corro per 4 ore la settimana. Risultato : NESSUNO. Nessun beneficio,la pressione minima è rimasta tale e quale. Che mi consigliate? Grazie in anticipo.

    Rispondi
  2. Marco

    @ superpippo Io con la tua stessa strategia ho abbassato la massima ma la minima no!!! Non si schioda dai 90

    Rispondi
    • Barbara

      Stessa cosa ma non scende sotto i 95 🙁

      Rispondi
  3. Unknown

    io ho la minima intorno a 110 e la massima a 190
    sto facendo accertamenti.cerco di mangiare sano ma non cambia
    mauro

    Rispondi
  4. Arturo Farruggia

    Cosa può succedere se vengono assunte più pasticche per la minima bassa

    Rispondi
  5. Arturo Farruggia

    Cosa può succedere se vengono assunte più pasticche per la minima bassa

    Rispondi
  6. Unknown

    Salve ..io ho la minima sempre a 95
    Ho delle fitte in testa
    Cosa posso fare ?

    Rispondi
  7. Simona

    Salve ..io ho la minima sempre a 95
    Ho delle fitte in testa
    Cosa posso fare ?

    Rispondi
  8. Simona

    Salve ..io ho la minima sempre a 95
    Ho delle fitte in testa
    Cosa posso fare ?

    Rispondi
  9. Dino

    Io avevo le apnee notturne e avevo spesso mal di testa di giorno. Controllate le apnee notturne e risolvetele dimagrendo e migliorando la dieta secondo quello che dice Valdo Vaccaro!

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