LETTERA
MILLE VISITE E DIAGNOSI FINALE DI POLIMIOSITE
Gentilissimo Valdo, leggo con attenzione le tue tesine e le trovo veramente interessanti. Il problema che ti pongo riguarda mia suocera alla quale, dopo mille visite, analisi nonchè biopsie (fatte a Milano perchè a Genova non erano in grado) hanno diagnosticato una polimiosite di origine autoimmune.
CURE CORTISONICHE E CORPO GONFIO COME MONGOLFIERA
La cura è stata inizialmente (da agosto) alto dosaggio di cortisone al quale, visto che non sortiva alcun tipo di effetto hanno affiancato da novembre forti farmaci immodepressori. Risultato: questa povera donna oltre al fatto che è gonfiata che sembra una mongolfiera, passa giornate in cui non può alzarsi dal letto perchè ha fastidio agli occhi ( vasculite), ronzii alle orecchie, freddo in tutto il corpo, edema generalizzato, forti dolori allo stomaco. Insomma un vero disastro senza contare che invece che migliorare è peggiorata tantissimo.
IMMUNODEPRESSORI PER TRE MESI E NON UN GIORNO DI MENO
I medici le dicono di andare avanti con la cura e che gli immunodepressori vanno presi per almeno 3 mesi consecutivi. A metà febbraio scadono i tre mesi e ci dovrebbero dire cosa fare.
ESISTE UNA ALTERNATIVA A QUESTO TIPO DI CURE MEDICHE?
Visto che alla medicina ufficiale non credo da tempo, ti chiedo dal più profondo del cuore se, secondo te, esiste una alternativa a tutto ciò. Potrebbe con una alimentazione fruttariana e crudista o con altre cose migliorare la sua condizione??? Ti ringrazio anticipatamente per la risposta. Un caro saluto.
Alessandra
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RISPOSTA
ESISTE UNA ALTERNATIVA A TUTTO CIÒ?
Ciao Alessandra, mi chiedi se esiste una alternativa allo star male? Certo che esiste, ci mancherebbe. Si chiama stare bene. Succede però che, per stare bene, si deve pagare un prezzo.
Ti rendi conto comunque che a farmi certe domande mi induci in tentazione? Tentazione di dare una risposta salutistica, approfondita, alternativa, naturalistica e quindi terroristica, per chi guarda a Madre Natura con sospetto e con avversione.
DELEGITTIMAZIONE E FATICA SPRECATA
Prendi nota di una cosa. Potrei suggerirti anche la migliore soluzione reperibile oggi sul pianeta, che sarebbe fatica sprecata, visto che esistono detrattori specializzati allo sberleffo, allo sputo, e allo sparare a zero, pur di delegittimare quanto sto facendo, sempre in forza dell’odio profondo e della stizza verso la materia igienistica.
LA VERA MALATTIA NON È LA POLIMIOSITE
Più che questione di pregiudizio è un problema di invasione di campo. Più buone, giuste e veritiere saranno le mie proposte, e maggiore fastidio arrecheranno, essendo inaccettabile che uno spregevole non-medico dica cose più appropriate del divino medico.
Ribadisco dunque che non prescrivo un bel niente contro la polimiosite e che non faccio il guru-guaritore. Non lo dico per paura di qualche irriducibile maleducato che con diversi nomi continua a bersagliare il mio blog, ma per una semplice questione di coerenza, per cui nell’igiene naturale non esiste cura del sintomo ma solo cura della reale patologia, che non si chiama polimiosite, ma eventualmente mangia-bevi-miosite.
GLI ULTIMI 50 ANNI SONO STATI DAVVERO MICIDIALI
Fino agli anni ’70 più o meno, il prezzo da pagare era minimo. Bastava evitare la sigaretta e l’alcol, e le cose si aggiustavano da sé. C’era il medico della mutua che al limite ti rifilava qualche aspirina e qualche timido farmaco. Al negozio di alimentari si andava a piedi e la spesa occupava al massimo mezza borsa.
RIFORNIMENTI DI FRUTTA E PATATE SPORCHE DI TERRA
Per i paesi di periferia passava il camion carico alternativamente di uva, di arance, di meloni, di angurie, di mele, di pere, di ciliegie, di kaki. Per le rare farmacie a disposizione, occorreva andare in città. Le patate, se non si coltivavano nell’orto, si compravano dal contadino ed erano vive e germoglianti. Non irradiate e morte come quelle che circolano in maggioranza oggi. Non a rischio Monsanto e Bayer. Non a rischio OGM e diserbanti Round-up. Alle patate di allora non servivano sigilli di garanzia, essendo ancora sporche di terra. Oggi non hanno nemmeno una etichetta che ti confermi la loro reale condizione qualitativa.
L’EVOLUZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI
La televisione aveva uno o due canali ed era in bianco e nero, per cui la gente stava meno davanti al video e più sotto le lenzuola. Le pubblicità stavano tutte nella rubrica Carosello e, la peggiore di esse, era in realtà ottima, in quanto mostrava Ernesto Calindri che, in mezzo al traffico cittadino si sorbiva un noto brandy al carciofo “Contro il logorio della vita moderna”. Oggi non fanno questo. Non si limitano agli spot a pagamento. Fanno pubblicità mascherata da mattina a sera, per convincerti che senza i fegatini, senza i polipi, senza le uova, senza i formaggi, senza le frattaglie e senza i gamberetti, seguiti dal the e dal caffè, non esiste alimentazione degna di tale nome.
IL MONDO ODIERNO È ASSAI DIVERSO
Oggi le cose sono profondamente cambiate. Aria più inquinata, carrelli stracolmi al supermarket, giovani inchiodati davanti ai computer, movimento fisico in diminuzione, tecniche respiratorie in regresso.
LA NUOVA ECONOMIA GIRA INTORNO AL FARMACO E ALL’INTEGRATORE
Le farmacie stanno oggi in ogni quartiere, e i governi moderni ed illuminati propongono posti di lavoro nel settore più trainante del momento, che non è certo quello del vile pomodoro, della modesta zucchina, dell’inflazionata arancia e della balorda melanzana, tutto materiale deperibile che non fa guadagnare un soldo a nessuno. Il business si fa con le statine, con le eparine, col viagra, col cialis, con gli integratori e coi cibi rinforzati.
IL PREZZO PER STARE BENE È SALITO
Nella situazione odierna, il prezzo da pagare per stare bene è salito di molto. Richiede più coerenza, più rigore, più controcultura, più selettività, più buon senso, più cura di se stessi. L’alternativa è prenderla facile, credere a tutto quello che ti propinano, delegare la tua fame al salumiere di turno e la tua salute al medico di turno.
POLIMIOSITE E DERMATOMIOSITE
Lo star male in questo caso ha un nome specifico: polimiosite. “Poli” significa patologia diffusa nelle varie parti del corpo, “myòs” viene dal greco e sta per muscolo e “ite”, messa a fine parola, è suffisso medico per infiammazione. In pratica si tratta di infiammazione muscolare sistemica.
La medicina ufficiale la descrive come “Una forma di miopatia infiammatoria, ovvero una alterazione patologica e degenerativa dei muscoli e della pelle, associata spesso alla dermatomiosite”.
SISTEMA CONNETTIVO TRASFORMATO IN DISCARICA
La dermatomiosite a sua volta è una malattia del sistema connettivo. Esiste anche come malattia infantile (JD), juvenile dermamyositis, che non ha alcun rapporto con la degenerazione cancerogena delle cellule, come può succedere nella forma adulta. Il sistema connettivo ha funzioni di sostegno e di nutrizione agli organi, e comprende la sostanza intercellulare ed interstiziale, oltre che linfa e sangue. Non possiamo definire le connettiviti malattie autoimmuni, quando l’uomo trasforma, con l’aiuto esplicito dei suoi medici, il tessuto connettivo in una discarica ed in una cloaca.
MALATTIA INCURABILE MA ALLEGGERIMENTO DEI SINTOMI
La medicina verte notoriamente su diagnosi (identificazione della malattia attraverso la valutazione dei sintomi) e prognosi (previsione sull’esito di una malattia). “Prima dell’avvento delle moderne ed avanzate cure mediche, la prognosi era povera e precaria”, si legge sui manuali. “Ora invece, ci sono numerosi trattamenti. La malattia è incurabile e rimane tale, ma i farmaci immunomodulatori alleviano almeno i sintomi”, continua la spiegazione medica.
TRATTAMENTI MEDICI AVANZATI
Per trattamenti medici avanzati si intendono cure al cortisone e, se non basta, al prednisone, alle immunoglobuline per endovena, al plasmaferesi, all’azatioprina, alla ciclosporina, al ciclofosfamide. Tutto parte dal concetto di malattie inspiegabili (idiopatiche) o spiegate male (autoimmuni), dove il sistema immunitario, secondo sempre la versione medica, attaccherebbe proditoriamente il corpo causando tiroiditi, diabete-1, artrite reumatoide, psoriasi, malattie infiammatorie del colon.
OBIEZIONI IGIENISTICHE AL CONCETTO DI AUTO-IMMUNITÀ
Da semplice studioso di materia igienistica trovo il concetto stesso di malattia autoimmune non solo cervellotico, cavilloso e capzioso, ma anche irriverente verso la Natura, verso il Creatore, verso le leggi di causa ed effetto, verso Ippocrate che si sta rivoltando nella tomba, vedendo i suoi pro-nipoti strapazzare il suo massimo principio secondo cui “La Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i mali”, e non causatrice dei medesimi.
SE ESISTONO PERSONE GUARITE SIGNIFICA CHE IL MALE NON È INCURABILE
Da igienista non mi accontento per niente delle versioni mediche e cerco di descrivere più a fondo i problemi, prima di giudicare un male come dogmaticamente incurabile e senza speranza. Anche perché, ci sono in giro per l’Italia decine e decine di persone migliorate e guarite al meglio da psoriasi, da patologie del sistema connettivo, da colite e da fibromialgie, dopo anni e anni di pessime, inutili e dannose cure mediche al cortisone. Guarite semplicemente cambiando dieta. Spero che qualcuna di esse riesca a leggere questa tesina e a dare conferma, facendo opera utile nei riguardi della comunità.
BLOCCHI L’USCITA PRINCIPALE E SI INTASA TUTTO
Ci sono diverse tesine su questi argomenti, ma prendo qualche spunto da “La vasculite, ossia la poliaretrite microscopica PAM”, del 27/6/10. Pur trattandosi di sintomi leggermente diversi in termine di diagnosi, i precursori sono praticamente gli stessi, partendo dal sangue addensato, dalla stitichezza e da un discorso infiammatorio che si propaga nell’organismo.
FACCIAMO UN DISCORSO A RITROSO IN CERCA DEI PRECURSORI DELLA VASCULITE PAM
Immaginiamo un corpo umano dotato di sangue che va in continuazione in ogni zona del corpo a rifornire e ripulire ognuno dei trilioni di cellule che lo compongono. Immaginiamo di aver sviluppato una irritazione ed un enervamento generale con prolungati e ripetuti attacchi al nostro sistema immunitario sottoforma di cibi sbagliati e di digestioni problematiche. Immaginiamo che tali irritazioni abbiano portato al solito problema di una infiammazione-madre dell’intestino e del colon, che spesso non dà segnali e sintomi immediati, vista la scarsità di reti nervose all’interno di tali organi (leggere la mia tesina “La salute umana parte dal colon”).
OCCORRE RAGIONARE IN TERMINI DI CAUSA-EFFETTO, IN TERMINI IGIENISTI E NON VUDUISTI
A quel punto, il flusso di sangue che caratterizza e gonfia le mucose infiammate e nel contempo rende anemica e inattiva l’epidermide esterna, ed impacciati e difficoltosi i movimenti degli arti, rappresenta un processo di febbre globale dell’organismo. Una specie di virtuale tumore calorico di base che, di per sé, è un maxi-sintomo di uno stato di squilibrio inevitabile venutosi a creare al nostro interno. La cronicizzazione di tale stato porta a quel punto alla diffusione o alla metastasi del problema (per usare un concetto simile preso a prestito dall’oncologia). Il persistere della condizioni patologiche nella dieta e nel comportamento fa sì che il surriscaldamento, provocato dal colon infiammato, si propaghi lungo le pareti dei vasi grandi, piccoli e medi. Questo si chiama ragionare in termini igienisti.
NON CINQUANTA PATOLOGIE MA UNA SOLA
Non 50 malattie vascolari PAM, PAN, focaccia e focaccina, ma una singola malattia di tipo tossicologico, prolungata nel tempo senza apportare modifiche ai propri stili di vita, che degenera e coinvolge ogni area e ogni tubicino dell’intricatissimo e multichilometrico percorso cardiovascolare. Non è affatto casuale che in tutte queste vasculiti, si parli di situazioni associate tipo uremia terminale, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, interessamento del sistema genito-urinario, ulcerazioni alle mucose, diarrea sanguinolenta, cefalea, crisi epilettiche, iperazotemia, ipergammaglobulinemia, ecc.
PIÙ CHE UNA SINDROME DA CURARE UNA CAUSA DA DISATTIVARE
Non dunque una malattia da curare sui vasi e sulle arterie, ma la solita sindrome sintomatologica a valle contro la quale si scagliano i dardi e le frecce della medicina. L’igienismo sostiene al contrario che non si devono toccare le arterie infiammate, e che non bisogna nemmeno disinfiammarle coi farmaci, decapitando i meccanismi interni del sistema immunitario. Quella sarebbe la solita martellata, dell’incompetente e del superficiale, sulla spia rossa del cruscotto. L’igienismo insegna a risalire alla causa, andando a monte, e a bloccare immediatamente ogni ulteriore causa di irritazione, di snervamento e di infiammazione. Insegna poi a mettersi a totale riposo fisiologico (digiuno ad acqua distillata o comunque leggera, senza cibi, senza integratori, senza farmaci, vietatissimi in fase di digiuno e anche in fase di diete virtuose di tipo vegano-fruttariano). Insegna cioè a fidarsi del proprio sistema immunitario e a non fidarsi troppo delle soluzioni mediche.
DOLORI ALLE MANI E AI PIEDI
C’è anche la tesina “Reuma, lupus, connettivite e sistema linfatico pulito”, dell’1/7/11, dove una lettrice lamentava forti dolori ai piedi e alle mani. Anche lì diagnosi medica infausta ed auto-immune e cure inutili a base di cortisone, mentre per l’igiene le motivazioni esistono eccome, per cui si parla di clima freddo, di stati ansiosi, di cattiva circolazione, di stato tossico interno, di pigrizia del sistema linfatico.
DITO A SALSICCIOTTO E SINDROME DI RAYNAUD
Per l’igiene, si parli di connettivite, di polimialgia, di lupus eritematoso o di artrite reumatica, le cause stanno sempre nel sangue denso, nello stato costipativo cronico, nella sindrome di Raynaud (dito morto a salsicciotto, patologia diffusissima in Usa con 5 milioni di casi, che ho definito male del contrappasso dantesco per una comunità spiccatamente maialistica-umanoide).
FARMACI E NUTRIZIONE IN ALLEANZA ANTIRENALE
Se alle cure ospedaliere senza speranza, a base di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), al cortisone, all’azatioprina e alle ciclosporine, con pesanti effetti di tipo nefrotossico, associamo pure le meraviglie della cucina a base di spezzatini, fegatini e animelle di bue, annaffiate in caldi brodi di pollo o di manzo, possiamo immaginare lo stato renale di questi pazienti, col sangue appesantito ed avvelenato dai farmaci, dalla creatinina e dall’ammoniaca, che deve essere filtrato, goccia per goccia, per 300 volte al giorno.
I DANNI DEL CORTISONE
Altra tesina da consultare “Polimialgia, xerostomia e reflusso dolciastro”, del 3/1/12, dove la polimialgia viene inquadrata tra le patologie metaboliche, reumatiche e da acidificazione, e dove si evidenziano i danni provocati dal cortisone, che includono gonfiori alle gambe e alle dita, abnorme appetito, ritenzione liquidi, obesità, aumento peluria, gastriti e riflussi, eczemi e decapitazione immunitaria.
L’IGIENE NATURALE STA SEMPLICEMENTE AGLI ANTIPODI
Le soluzioni igienistiche anti-infiammatorie e anti-gonfiore stanno davvero agli antipodi, vietando ogni farmaco e inserendo centrifugati di carote, sedani, patate, topinambur, aloe, rape, bietole, scorzonera, più completamento dieta con cavoli, crescione, tarassaco, cicorie, pane integrale, miglio, creme di avena, lupini e germe di grano, oltre che al piatto giornaliero di cotto intelligente.
Valdo Vaccaro
Io sono una di quelle persone quasi guarite dalla fibromialgia,dico quasi perchè il cammino non è ancora finito,infatti a volte capita di avere ancora i dolori alle gambe e alle braccia prima del ciclo mestruale.
Grazie ad un alimentazione vegana crudista sono rinata e riesco anche a fare camminate di 4-5 ore in montagna,non male per una che era sempre a letto con i dolori!
Raffaella