LETTERA
Preg.mo dottor Valdo Vaccaro, Ho scoperto, per caso, il Suo indirizzo e-mail e ho appreso con piacere la Sua disponibilità a dare consigli medici a quanti si rivolgono a Lei. Perciò, mi appresto a scriverLe, convinto che un Suo prezioso suggerimento potrà alleviare il mio disturbo.
Cercherò in queste righe di spiegare la mia patologia, anche se credo sarà difficile, essere chiari.
DIAGNOSI DI POLIMIALGIA E CURA CORTISONICA
Tutto è cominciato nel febbraio 2009 con una diagnosi di polimialgia reumatica in seguito alla quale mi è stata consigliata una cura cortisonica (Deltacortene, 25 mg), affiancata da Optinate 75 mg, poi sostituita con Osseor 2. La cura cortisonica è continuata, con dosi sempre più ridotte, fino al febbraio 2010, con un evidente miglioramento della sintomatologia. Mi è rimasto, tuttavia, un forte disturbo ai denti, cominciato ad avvertire già nel mese di giugno 2009.
DISTURBI DENTALI, XEROSTOMIA E CURA FARMACOLOGICA
Sono andato subito dal mio dentista il quale mi ha detto che i miei denti sono perfettamente sani e senza carie alcuna, nonostante i miei settantatré anni, diagnosi confermata anche da altri dentisti da me consultati in seguito. Io però avevo la sensazione di avere i denti “legati”, tra loro, come (per farmi capire) se avessi mangiato un pomo-caco non completamente maturo.
Ho consultato uno specialista il quale mi ha detto che ero affetto da xerostomia e mi ha curato, senza grossi risultati, con la “Pilocarpina”.
DENTI SECCHI E RIFLUSSO DOLCIASTRO
A causa di questo disturbo, i denti diventano secchi e affilati e, in particolare, uno dei molari di sinistra, che il dentista non vuole togliermi perché sano, mi taglia, se non sto attento, guancia e lingua. In seguito, si è accentuato il reflusso gastrico di cui soffro da anni, senza tuttavia aver avuto, in passato, grossi disagi. Da qualche tempo, però, le cose sono peggiorate ed io avverto, a tratti nella giornata, un rigurgito non acido ma dolciastro.
MUCO APPICCICOSO PIÙ CHE SALIVA
Percepisco, cioè, una specie di saliva bianca, densa, vischiosa e appiccicosa che mi sale in bocca, mi attacca i denti, li riveste di una patina e me li fa percepire come fossero “mollicci”.
Spesso questa saliva è così abbondante che la devo “sputare”, se mi consente l’espressione.
La patina che si attacca ai denti si estende poi sulle labbra, dove si formano delle vesciche asciutte e ho la sensazione di avere delle ragnatele sulle labbra e i denti sporchi, pur pulendoli frequentemente.
INSONNIA, STIMOLATORI E SOSTITUTI SALIVARI
Quando mi addormento, anche seduto, per evitare il reflusso, sembra che i denti e la bocca si riempiano, come si può dire di “farina” dolciastra o di “granelli” di zucchero.
La notte per pulirmi la bocca, sono costretto ad alzarmi quasi ogni ora.
Preciso che non ho bruciori, né dolori gastrici o esofagei. Assumo da qualche anno Nexium da 40 mg e prendo anche il Gaviscon Advance. (Prima prendevo il Limpidex, al posto del Nexium).
Nebulizzo, anche, nella cavità orale, stimolatori e sostituti salivari per la xerostomia.
SALIVA BIANCA CHE SALE IN BOCCA
Di recente ho eseguito una gastroscopia (con biopsia) che evidenzia proprio quella saliva bianca e appiccicosa che mi sale in bocca. Allego, in calce, copia della gastroscopia e della biopsia.
Ho chiesto al mio medico di base se si può eseguire un esame della saliva, ma mi dice di non conoscere questo tipo di esame.
CHIEDO SPIEGAZIONI E SUGGERIMENTI
Può suggerirmi Lei qualcosa in merito? Che cosa posso fare per eliminare questa saliva? Può consigliarmi una cura o darmi delle indicazioni? Forse sono stato troppo lungo e confusionario e me ne scuso, ma Le sarò molto grato se vorrà darmi dei suggerimenti. La ringrazio sentitamente e, in attesa di un Suo gradito riscontro, porgo distinti saluti.
Franz Lopez da Caorle
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RISPOSTA
NON PARERE MEDICO MA PARERE SALUTISTICO
Ciao Franz, hai chiesto un parere medico e questo non lo posso dare non essendo medico.
Da libero ingegnere salutistico ti posso dare un parere di tipo igienistico naturale, il più possibile accurato e responsabile, ma privo di responsabilità legale.
Andiamo per ordine e partiamo dalla tua polimialgia reumatica.
TESINE DI SUPPORTO
Servirà da parte tua crearti una cultura igienistica in alternativa a quella medica. Oltre ai miei due libri, c’è il mio blog e ti invio in allegato alcune tesine utili di supporto a questa mia risposta:
- Cure formidabili e risolutive per l’artrite reumatoide
- Fibromialgie: tutto ciò che devi sapere per guarire
- Reuma, lupus, connettivite e sistema linfatico pulito
- Sindrome di Marfan, abbassamento pressione e crudismo
DEFINIZIONE DI POLIMIALGIA O CONNETTIVITE
La polimialgia è una sindrome infiammatoria che riguarda l’intero sistema muscolare. Viene definita con diversi altri nomi come artrite reumatica, connettivite, infiammazione delle connessioni neuromuscolari. Siamo dunque nel campo delle malattie reumatiche, dei disturbi da acidificazione, delle malattie metaboliche. Malattie spesso catalogate dalla medicina come auto-immuni, termine sviante e deresponsabilizzante, quasi che le colpe non esistessero e che il sistema immunitario avesse perso il senno, al punto di andare contro se stesso.
LE CANDIDE AMMISSIONI MEDICHE
“Nessuna terapia farmacologica fa guarire dai reumatismi”, confessano candidamente i manuali ufficiali della medicina. Detto questo, voltano pagina e passano disinvoltamente a raccomandare farmaci come il cortisone in tutte le varie forme e derivazioni.
Gli steroidi (il cortisone per l’appunto) e i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), gli antimalarici e gli immunosoppressori sono gli ingredienti-base di ogni cura antireumatica in ogni ospedale del mondo.
DISINVOLTO PASSAGGIO DAL CORTISONE AI FANS E ALLA CICLOSPORINA
Se essi non bastano si passa a medicine più potenti ancora come l’azatioprina, la calciofosfamide e la ciclosporina, senza pensare all’aggravamento che questi farmaci comportano in termini di acidificazione del sangue e di avvelenamento dell’organismo nel suo assieme.
E qui scattano le nostre radicali diversità con la medicina.
NIENTE FARMACI E NIENTE BRODAGLIE
Niente farmaci, e già qui siamo ai ferri corti. Niente brodaglie ospedaliere, niente diete alto- proteiche, ma un riposo fisiologico totale chiamato digiuno, con zero cibi per 5 giorni e tanta acqua da bere, rotto da un giorno a centrifugati, e seguito da una ripresa con dieta vegana, tendenziale crudista. Saresti guarito totalmente nel giro di 3 settimane al massimo. In alternativa al digiuno, ci poteva stare anche un periodo di relax, di attività fisica aerobica con respirazione ritmata e profonda, con sole, mare e dieta vegana tendente crudista.
IL MONDO È STRAPIENO DI GENTE ROVINATA DAL CORTISONE
Non sei, caro Franz, la sola persona ad essere stata rovinata da quei farmaci. Ce ne sono a migliaia.
Fino al 2009 eri una persona normale. Oggi stai passando un momento carico di tensione, in quanto si è rotto un meccanismo interno di grande valore, chiamato salute ed equilibrio.
Quei farmaci non potevano guarirti. Come si fa a contrastare un male muscolare, cioè un sintomo dolorifico da infiammazione, col cortisone? Come si fa a non individuare la causa reale della malattia e a concentrare le cure su di essa?
SINDROME DA IPOSECREZIONE SALIVARE
Ma per i medici la causa di malattia è la natura, cioè il sistema immunitario, e quindi giù coi farmaci, specializzati nel decapitare la forza immunitaria del corpo.
Già pochi mesi dopo, quei farmaci, dopo averti indebolito e dopo averti illuso di essere guarito, ti hanno provocato la xerostomia, ovvero una sindrome da iposecrezione salivale e da bocca asciutta. E, anche qui, secondo ricorso alla medicina e seconda cura farmacologica, a base di pilocarpina.
COMPLICAZIONI GASTRICHE E DENTALI
Il problema dunque non è stato risolto, ma è pure sorta la complicazione del reflusso dolciastro, e le tue visite ripetute a studi dentistici per trovare invano una risposta ai tuoi problemi.
Tu continui a pensare di risolvere i tuoi problemi mediante consultazioni mediche.
La medicina non è in grado di darti soluzioni ma soltanto di prescriverti dei farmaci, e questo dovresti già averlo capito.
L’UNCA STRADA POSSIBILE È QUELLA DELLA DETOSSIFICAZIONE
Andiamo al concreto.
La prima cosa che tu devi fare in assoluto è stoppare tutti i farmaci al più presto possibile, e questo ti causerà qualche fastidio di tipo eliminativo, dovendo il tuo corpo smaltire i veleni incamerati.
Dopodiché intraprenderai quei 3-5 giorni di digiuno che servivano e servono tuttora a migliorare la tua polimialgia, ed anche a rimettere in ordine il tuo apparato gastrointestinale.
Il cortisone è uno dei più potenti anti-infiammatori a disposizione del medico, usato in lungo e in largo. Ma disinfiammare senza capire le cause dell’infiammazione è poco meno che demenziale.
I DANNI DEL CORTISONE NON SONO POI TRASCURABILI
– Il cortisone è causa di gonfiori alle gambe.
– Il cortisone fa aumentare l’appetito verso cibi dolci e le bevande gassate.
– Il cortisone è causa di ritenzione liquidi.
– Il cortisone è causa di iperglicemia, cioè di diabete.
– Il cortisone è causa di aumento di peso.
– Il cortisone è causa di aumento peluria.
– Il cortisone è causa di gastrite e di reflussi.
– Il cortisone è causa di acne.
– Il cortisone è causa di decapitazione immunitaria.
LA TUA SINDROME SALIVARE DERIVA PROBABILMENTE DA ENTERITE DISIDRATANTE
Per quanto la tua sindrome salivare, stomatite o xerostomia, come la vogliamo chiamare, è sicuramente dovuta a una forma di enterite disidratante derivata dal cortisone e da altre intossicazioni di tipo iatrogeno, senza escludere precedenti stati di alterazione gastrointestinale.
INTENSO RICORSO ALLE CRUCIFERE
Per migliorare le tue condizioni sarà sufficiente consumare regolarmente il crescione d’acqua in primavera. Vanno bene anche carciofi, finocchi, cavoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, nonché rucola e ravanelli (leggera cottura per i soli cavolfiori e cavolini di Bruxelles).
Pure il rafano radice (tenuto in bocca e masticato) sarà di notevole aiuto.
Mangiare mele crude lentamente ti farà pure bene. Il ricorso a dei centrifugati di carote-sedano-mele, o di carote-bietole-sedano-zenzero, da bersi lontano dai pasti migliorerà sicuramente il tuo stato salivare.
Valdo Vaccaro
Molto interessante. Anch'io ho lo stesso disturbo ai denti, non tagliano, ma la sensazione di patina è continua e incessante. Mi è stato diagnosticato un reflusso gastroesofageo che sto curando con discreto successo ma il problema ai denti permane. Vorrei sapere se la terapia indicata ha dato qualche esito. Grazie, Giovanni