NUOVI DECRETI SEMPRE PIÙ SCALCINATI, INCOMPETENTI E DEMENZIALI
Chi resiste e tiene duro è bravo ed eroico, oppure è scemo del tutto al pari di chi lo governa imperterrito, eruttando decreti demenziali e DPCM a getto continuo a seconda dell’andazzo dei numeri fasulli e delle falsate statistiche: Numeri che, nota bene, gli stessi bulli insediati ai vertici hanno prodotto, manipolato e imposto ai rispettivi greggi di riferimento. Il fatto del giorno in Italia è che, mediante l’uso sibillino e mistificatorio delle cifre definite in grave peggioramento, da ieri va in vigore una nuova ondata di decreti legge tutti abusivi e demenziali al pari di chi le sta emettendo. Decreti che si estendono fino al 31 gennaio 2021, salvo ritocchi e modifiche apportati via via sulla base di come si comporta il mostro Covid.
BULLISMO DI STATO AI DANNI DI UNA CITTADINANZA AMMUTOLITA
Decreti che impongono non solo una serie di ulteriori limitazioni-imposizioni-restrizioni, e quindi un appesantimento e un prolungamento del confino e degli arresti casalinghi per tutti, ma anche un autentico atto di bullismo quale l’obbligo della mascherina anche all’aperto, con sanzione da 400 a 1.000 euro per i trasgressori. Ma che bravi Conte e Speranza ! Perché solo 1.000 euro poi? Perché non un milione di euro? Perché non il sequestro della abitazione e di tutti i beni ai criminali che osano disobbedire? Perché non i lavori forzati e magari la sedia elettrica o il cappio da reintrodursi in nome della Salute e del Benessere Bacati e Distorti, visti e concepiti secondo la loro visuale da manicomio criminale?
HANNO TRASFORMATO UN GIOCATTOLO FUNZIONANTE IN UNA TRAPPOLA MORTALE
È un bel dire Buon Giorno, Buona Sera, Buona Notte. È una bella utopia salutare il prossimo con un Salute o con un autentico cenno di sorriso verso la gente che incroci per strada. Tutto suona maledettamente bacato e ipocrita. Qualunque cosa facciamo e diciamo e pensiamo, persino i convenevoli giornalieri assumono un aspetto perverso e sinistro. Tutte le cose semplici e naturali che facevamo normalmente prima senza nemmeno pensarci risultano ora corrotte e insensate, come se all’improvviso ci venisse a mancare il terreno su cui camminiamo. Una situazione impalpabile di follia collettiva che compenetra persone e cose.
LA GENTE SI COMPORTA PIÙ DA CONIGLI CHE DA ESSERI UMANI
Persino il nostro tentativo quotidiano di indorare la pillola, di incoraggiare la gente a tener duro e a ritrovare se stessa nei grandi valori che essa possiede al suo interno nonostante tutto, perde forza, smalto e ragione d’essere, perde di significato, corre il rischio di apparire superfluo, obsoleto, persino ipocrita e mellifluo. Mi chiedo come possa accadere tutto questo e mi chiedo anche fino a quale punto di sconsiderata e patologica mansuetudine possa arrivare il genere umano, passando disinvoltamente dalla osservanza e dalla obbedienza alla schiavitù totale, passando dalla difesa dei propri diritti e delle proprie inalienabili libertà all’atteggiamento conigliesco del “Fate pure di me tutto quello che volete”. In effetti se esiste una pandemia è proprio questa, questa perdita di reattività e di ribellione a qualsiasi atto di arroganza, di offesa e di bullismo. Ti calpestano, ti massacrano, di incatenano, ti fanno pipì e cacca sulla schiena, ti sputano addosso e tu gli dici “Grazie, siete fantastici. Fatelo ancora”.
NON MANCA TUTTAVIA LA GENTE REATTIVA, MA È IN FORTE MINORANZA
Mi vengono in testa gli improperi del medico di Teramo Roberto Petrella, capace di urlare “Vigliacchi e Assassini” ai suoi colleghi medici vicini e lontani, incapaci di un gesto di sana e forte reazione di fronte alla degenerazione in atto. Mi vengono in testa le tante proteste e i moccoli irripetibili della gente costretta a far la fila all’ufficio postale per ore. Mi vengono in testa le battute salate del trainer della nazionale Roberto Mancini ai danni del ministro Speranza, per il quale il calcio vale molto meno della salute e della scuola. “Prima di aprire bocca e di dire cretinate uno dovrebbe pensare e usar il cervello”, più o meno le sue parole. Mi vengono in testa tutti i cori popolari a favore della libertà e che hanno infiammato le maggiori piazze di Londra, Berlino, New York, Parigi, e anche i faticosi raduni di casa nostra. Mi vengono in mente le lamentele durissime degli economisti, dei lavoratori in cassa integrazione, della popolazione scolastica, dei titolari di ristoranti, pizzerie e negoziati, costretti a chiudere, per non dire le aziende del turismo messo in ginocchio, le compagnie aeree, i fabbricanti di auto costretti a cambiare mestiere e a produrre mascherine e non più autoveicoli.
L’UNICA POESIA POSSIBILE È QUELLA GRAFFIANTE E DISSACRANTE DI CECCO ANGIOLIERI
E, sull’onda di tale scompiglio e putiferio, si dileguano velocemente tutte le voglie di rima e di poesia. Al massimo si può fare ricorso alla letteratura goliardica improntata all’improperio e alla dissacrazione, come quella del trecentesco e geniale burlone senese Cecco Angiolieri (1260-1312).
S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo; s’i’ fosse vento, lo tempesterei; s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei; s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;
s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo, ché tutti cristïani imbrigherei; s’i’ fosse ’mperator, sa’ che farei? A tutti mozzarei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei da mio padre; s’i’ fosse vita, fuggirei da lui: similemente farìa da mi’ madre.
S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: e vecchie e laide lasserei altrui.
La parte finale fa parte ovviamente della tradizione giocosa comica di molti poeti dell’epoca. Ma le prime cinque strofe suonano davvero caustiche come di più non si potrebbe. Proviamo a immaginare un Cecco Angiolieri preso a scontrarsi l’attuale mandria di buffoni catapultati non si sa come e perché ai vertici, userebbe di certo tutti gli elementi distruttivi a sua disposizione, ma almeno cento volte più intensamente.
CREDERE, OBBEDIRE E COMBATTERE, O ANCHE METTI LA MASCHERINA O BEVI L’OLIO DI RICINO, ANDAVA BENE FORSE COL FASCIO O CON LA BANDIERA ROSSA
Fatto sta che tutto è cambiato e tutto ha assunto un nuovo sapore rivoltante. Ogni cosa, ogni sentimento, ogni valore è stato contaminato e depauperato in modo quasi irrimediabile. E noi dovremmo non aprir bocca? E noi dovremmo dire “Obbedisco signor capo”? Con quale coraggio potremmo poi guardare negli occhi i nostri figli, lasciati in balia di questi imbecilli patentati? Con quale coraggio potremo guardarci allo specchio e dire “Mi piaccio e mi stimo così come sono”? Non sono un giustizialista e non auspico per nessuno gli orrori di Place de la Concorde. Tuttavia, le motivazioni per mandare questa gente a casa all’istante (prima che faccia altri gravi danni), e per sottoporla poi a un Tribunale stile Norimberga, ci sono tutte. Mille e più motivazioni per fare questo, e nemmeno una per non farlo.
Valdo Vaccaro
Condivido in tutto e per tutto, però c’è un errore nell’articolo. Le multe vanno dai 400 ai 1.000€ e non dai 4000 ai 10.000 come scritto nel testo, bisogna togliere uno 0. Grazie
Non sbagli una riga, grazie per le tue idee che vorrei tanto diventino virali a tutti ma proprio tutti, invece è il terrore e l irrazionale e la illogicità che stanno imperversando. Voglio credere che non sarà sempre così.
Dico queste cose da sempre su fb ma la gente mi deride…l’idea che mi sono fatto è che la maggioranza non è pronta ad accettare che ci stanno imbrogliando perchè preferisce credere che lo stato gli sia amico, che la sanità sia lì per guarirli, che la magistratura sia lì per fare giustizia ecc. e cambiare prospettiva e ammettere di essere sati sempre ingannati per loro sarebbe inaccettabile ed intollerabile. Tempo fa, quando ci fu in caso Tortora, io avevo capito che lui era innocente e vittima di una macchinazione della camorra, ma non c’è stato verso di convincere di questo alcuni miei parenti che credevano che la giustizia italiana fosse incorruttibile e che non lo avrebbero mai incarcerato ingiustamente.
Purtroppo vedo intorno a me un sacco di pecoroni spauriti che stanno dando manforte ai lupi che decimano il branco. Ho anche provato più volte a parlare e far raggionare qualcuno su quanto sta accadendo ma ho solo ricevuto degli insulti o scatenato delle fughe a gambe levate atte ad evitare di essere messi davanti alla realtà. Basti pensare che il 70 % ha votato la rielezione di un aguzzino totalitarista della peggiore specie. Secondo me non c’è speranza per questo ovile e quello che mi dispiace e che anche noi fuori dal coro saremo abbattuti insieme a questi scemi decerebrati.
“Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poichè tra il grigio delle pecore si celano i lupi vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos’è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in se stessi, c’è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. E’ questo l’incubo dei potenti.” – Ernst Jünger – Il trattato del ribelle
I pecoroni sono un gregge, non un branco. E dovrebbero fare molta più attenzione ai pastori bugiardi che ai lupi cattivi, che purtroppo non scarseggiano…
*scarseggiano, senza non
Branco o gregge sempre un gruppo di scriteriati senza più capacità di pensare e riflettere siamo. I lupi che intendo io, (travestiti da pastori), sono tutte quelle persone o categorie che guidano ed impongono regole e leggi senza senso e liberticide. Non parliamo poi della categoria che citi sotto, i giornalettisti, che sarebbero, salvo rare eccezioni, da denunciare e processare per le falsità che scivono e divulgano oltretutto non dando il giusto spazio alle voci dissonanti e fuori dal coro anche se blasonate e degne di rispetto e considerazione. Si deve a loro gran parte dell’odierno sfacelo e disfacimento delle capacità intellettive.
La differenza tra branco e gregge è proprio questa: in un branco ogni individuo mantiene la propria personalità e la propria autonomia, nel gregge si va all’ammasso. Semplificando, naturalmente. Sui giornalettisti, be’, non per niente ho parlato di “tribunale speciale”…
Il mio sogno è un tribunale speciale per i “giornal(ett)isti”…
Anticamente chiamati scribi….
….comunque non c’è peggior punizione della coscienza che va a fuoco …..
Per l’eternità !!!!!
Infatti ….nel 1200-1300 circa era l’inizio….. l’inquisizione…..
….ora siamo forse alla fine….spero!!!!!
Va’ieccati!!!!