LETTERA
Gentilissimo dottore, come sta? La disturbo perché una ragazza del blog mi chiede quale tra i suoi libri tratta il tema dell’alimentazione in presenza di fibromi uterini. Può indicarmi il testo più adatto? Grazie mille e a presto! Eleonora
RISPOSTA
Ciao Eleonora, sono sicuramente utili i miei due testi Alimentazione Naturale e Alimentazione Naturale 2 (qui trovi l’elenco dei testi pubblicati e consigliati), per farsi un’idea generale e sommaria del problema, per entrare mentalmente nella visuale igienista della cura e della non-cura, visuale che si contrappone spesso in modo drastico a quanto pensa e fa la medicina convenzionale odierna, e a quando pensa la maggioranza della gente inquadrata e diseducata dal nozionismo medico di regime, dai concetti dominanti imposti in modo esclusivo e monopolista a partire dal rapporto Flexner del 1910 dall’accoppiata Carnegie-Rockefeller.
Ma anche qui sul blog puoi trovare articoli molto utili come Cure naturali del fibroma uterino e le relative testimonianze di autoguarigione.
Altre tesine tuttora più generali ma sempre fondamentali sono Zona tumore, zona cancro e Tumore barriera e strumento del sistema immunitario.
PERCHÈ MAI STUDIARE GLI SCRITTI DEI SALUTISTI NON MEDICI?
Ma perché mai tutte le donne dovrebbero leggersi e studiarsi in dettaglio gli articoli di un non medico come Valdo Vaccaro (e ovviamente quelli dei liberi ricercatori non medici come lui, tipo Marcello Pamio, Michele Manca, Pietro Bisanti, Carmelo Scaffidi), e cestinare nel contempo i dogmi e le profonde paure loro instillate in modo cinico ed arrogante dalla Medicina Ufficiale?
Il motivo è molto semplice. Nessun medico, nessuna persona formatasi nell’ambito sanitario e nella visuale medica prevalente è in grado, salvo pochi casi, di affrontare il problema tumorale alla radice, a mente sgombra, a mente limpida, chiara e trasparente.
Non dovrei essere io a fare certe affermazioni, ma lo faccio per chiarezza e non per presunzione o per contro-arroganza. Non chiedo poi di essere creduto. Mi stanno benissimo la critica e il confronto, purché avvengano senza i soliti banali pregiudizi.
La cultura medica dei nostri giorni non è assolutamente cultura divina e intoccabile come troppa gente continua a pensare. La laurea in medicina rimane sicuramente indispensabile e preziosa invece per la medicina ricostruttiva e di emergenza.
La medicina dei nostri giorni non è profondamente sorretta dalle giuste motivazioni, non è interessata genuinamente alla salute della donna, ma piuttosto alla difesa del suo inviolabile fortino di interessi, di collusioni, di connivenze.
Togliere la benda agli occhi di questa medicina e svelare a tutti l’Imperatrice Nuda, come seppe mirabilmente fare il grande Hans Ruesch, non è un lavoro adatto ai medici. Sarebbe come chiedere all’oste se il suo vino fa bene.
Il medico comune, fatte le debite eccezioni che per fortuna esistono, ha un impedimento caratteriale e professionale. Non è tagliato per la verità sulla salute. Tende a nascondere e a non dare risposte franche e risolutive.
Il medico chirurgo comune rimane soprattutto un ottimo ingegnere votato però a rimuovere i sintomi e non a ridare salute ai malati, cosa che soltanto la natura sovrana protagonista e medicatrice di tutti i mali sa fare in tutte le circostanze possibili.
Il ricercatore extra-medico e il medico olistico, quando sono dotati di esperienza e di cultura salutistica adeguata, sanno invece allinearsi con umiltà al ruolo di assistenti a Madre Natura.
La nostra è una scuola superiore di salute naturale e non ha nulla a che fare o a che vedere con le tecniche medicali convenzionali di regime, niente a che vedere con il becero nutrizionismo commerciale di regime.
Abbiamo dalla nostra una ben precisa e circostanziata filosofia alternativa di vita, di alimentazione, di pensiero e di comportamento. Il primo problema è che la gente continua a star male perché preda dei propri errori, delle proprie convinzioni aberranti, delle proprie abitudini, della diseducazione e confusione inculcatale dalla pubblicità e dalle scuole di bassa lega.
La gente mal guidata e mal consigliata continua a fare strafalcioni, pastrocchi, sbavature, smagliature, e pertanto si ammala di patologie inizialmente acute e riparabili, autoguaribili facilmente.
A questo punto insorge il secondo problema, ovvero che la gente stessa continua a fare affidamento sulle cure mediche ricorrendo con fiducia alle stesse. Cure mediche invasive, sempre sintomatiche, sempre zonali, a compartimenti stagni, sempre specialistiche.
Cure che ovviamente non curano, non guariscono, non risolvono, ma attenuano e mascherano temporaneamente i sintomi, mantenendo inalterati i problemi e i fattori causanti, per cui tali malattie prolungate e irrisolte si complicano e si aggravano, trasformandosi da malattie semplici-temporanee-acute-intense, in malattie ottuse-stabili-permanenti, in malattie croniche e complesse di difficile trattamento.
Quelle malattie che poi trasformano la gente in ipocondriaci, in malati immaginari, in gente spaventata e infelice, in clienti fissi e regolari del medico e della farmacia, se non addirittura dell’autoambulanza, del pronto soccorso e della chirurgia.
La medicina prevalente continua testardamente nei medesimi e clamorosi errori di impostazione. Continua a lavorare sul sintomo, lasciando intoccati e inalterati i fattori causanti, e continua pure a focalizzarsi sulla parte critica o sull’organo sofferente, con criteri e metodi specialistici, quando invece ogni organo-ghiandola-tessuto-cellula è inestricabilmente interconnesso con tutti gli altri.
Il corpo non è per niente un assemblaggio di parti separate a compartimenti stagni ma una unità integrale e armonizzata a vasi comunicanti, per cui non esistono malattie specifiche e zonali ma solo organismi malati con sintomi concentrati nella parte più debole e vulnerabile che ogni diverso corpo rivela.
IL COMPETENTE PARERE DI UN MEDICO INNOVATIVO E CORAGGIOSO
Come conferma magnificamente uno dei più agguerriti e coraggiosi oncologi innovativi italiani, e mi riferisco a Mirco Bindi da Siena, il cancro può essere guarito in qualsiasi momento, ma per ottenere questo obiettivo è necessario che la persona compia uno sforzo tale da coinvolgere corpo, mente ed anima.
Bindi ha appena fondato in Thailandia il Vegan Institute (www.mircobindi.com, www.oncologia.bio), a coronamento di una vita dedicata a questo tema, e in coerenza con una solida amicizia e condivisione con la nostra HSU-Health Science University.
La società occidentale, sono parole sue che condividiamo in toto, è piena di trabocchetti che in modo subdolo minano la salute di una persona.
I migliori risultati contro il cancro si ottengono con la prevenzione, cioè con la rimozione delle cause alimentari e ambientali che lo sviluppano. Quando il cancro è manifesto il corpo deve essere disintossicato dall’accumulo delle tossine e del malfunzionamento metabolico.
Il cancro necessita in media 9 anni prima di svilupparsi. Molte persone non hanno questo tempo davanti per cui sono costrette a seguire l’unico percorso curativo rapido a disposizione, che è quello medico, con tutte le contraddizioni e conseguenze possibili.
Valdo Vaccaro
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