LETTERA
Carissimo Valdo, Mi chiamo Giulio, di recente ho iniziato a leggere il tuo blog e devo dire che alcuni suoi pensieri li condivido. A breve inizierò a leggere anche un Suo libro. Ho alcuni pensieri contrastanti e vorrei chiederle gentilmente cosa ne pensa.
SU QUALI BASI SCIENTIFICHE L’UOMO NON SAREBBE ONNIVORO?
Se non fossimo onnivori il nostro corpo non dovrebbe essere in grado di metabolizzare certi alimenti, o sbaglio? Faccio un esempio grossolano giusto per farle capire il concetto. Se ad una capra (erbivora) l’alimentassi con sola carne essa cesserebbe di vivere. Giusto?
Questo perché il suo metabolismo non è in grado di metabolizzare quel determinato alimento. Invece l’uomo è in grado di cibarsi di cibi acidi e basici perché al suo interno ha un sistema quasi perfetto che gli permette di riequilibrare il pH. Sbaglio?
Certo è che, se per qualche motivo polmoni o reni non funzionassero correttamente questo viene meno, ma credo che il problema ricadrebbe oltre che sui cibi di origine basica (carne) anche su quelli di origine acida (frutta e verdura).
FA MALE MANGIARE UN POLLO RUSPANTE OGNI TANTO?
Lei è contrario all’uccisione degli animali. Però questo non contrasta forse con la teoria scientifica secondo cui l’uomo è un animale onnivoro?
Premesso che anche io sono contrario, un pollo allevato allo stato brado in un ambiente sano fa veramente male se lo si mangia una volta ogni tanto? Sono convinto che qualsiasi abuso di alimenti crea problemi di salute e allo stesso modo il privarsene completamente.
PERICOLO DI ESTINZIONE DEGLI ANIMALI
Non crede che se l’uomo decidesse di non mangiare più carne certi animali, non avendo più senso allevarli si estinguerebbero? Questo non contrasta i suoi princìpi riguardanti il “Salviamo gli animali”?
Secondo me questo causerebbe una distruzione del regno vegeto-animale, ci sarebbe una ingente perdita di specie animali (pesce grande mangia pesce piccolo) e la vegetazione ne uscirebbe devastata. Provi a immaginare una mandria di mucche allo stato brado cosa provocherebbe (esempio banale).
SOSTANZE ACIDE E BASICHE SERVONO ENTRAMBE O DANNEGGIANO ENTRAMBE
Se la carne (basica) destabilizza il nostro pH, non crede che la frutta e la verdura (acida) destabilizza il pH allo stesso modo? Stiamo parlando di chimica giusto? Si sa ed è palese che per bilanciare una reazione servono entrambi. Sbaglio? In pratica, se mangiare la carne fa male a rigor di logica dovrebbero far male anche la frutta e la verdura seguendo il suo ragionamento.
Ovvero sostanze acide e basiche danneggiano il nostro organismo in ugual misura credo, essendo entrambi molto aggressive e invasive. Non sarebbe più giusto seguire un alimentazione basata su alimenti basici e acidi? In fondo essendo chimica stiamo parlando di sostanze che prendono o cedono elettroni di idrogeno.
SERVE UN BILANCIAMENTO TRA CARNE E VERDURE
Non crede che un bilanciamento corretto di carne, verdure, fibre, ecc. gioverebbe al nostro organismo? Quando parlo di carne non menziono cibi grassi e nemmeno carne da allevamenti intensivi, insaccati e simili. Ad esempio se avessi una capra che vive allo stato brado in montagna, la stessa carne mi darebbe disturbi simili a un salamino o una mucca allevata in stalla con mangimi?
Parlo sempre di una porzione di carne standard non eccessiva naturalmente, magari accompagnata con una grossa quantità di verdure, spremute di arancia ed altro ancora.
Cioè se seguissi una dieta vegana e di tanto in tanto mangiassi un pezzo di carne sana, un uovo o un pesce, questo a parer suo peggiorerebbe la mia salute? Oltre la carne pure altri alimenti posseggono acido urico, come ad esempio i legumi. Perché ritiene sia giusto eliminare solo la carne per ovviare a questo problema?
LA CARNE SORREGGE MEGLIO L’ATTIVITÀ SPORTIVA
Io faccio dell’attività fisica intensa (atletica leggera). Sicuramente le avranno già posto il problema e mi dispiace essere ripetitivo, però per me è una domanda fondamentalmente importante. Faccio un minimo di 1 ora di allenamento tutti i giorni (circa 15 km al giorno nei giorni di scarico) mediamente, quindi porto le mie scorte di glicogeno, minerali, proteine al minimo sindacale se non in carenza quindi in deficit calorico.
Ritiene che alimentandomi con la sola alimentazione Vegana questa possa giovarmi mantenendo le stesse prestazioni o addirittura migliorarle? Una intensa attività fisica fa calare a picco i livelli di ferro nel sangue, la carne in questo caso è molto più efficiente nel restituire rapidamente queste carenze? Lei se la sentirebbe di consigliarmela nei momenti magari in cui mi sento un po’ piu a terra? Cioè come integrazione a una dieta basata principalmente su alimentazione vegana?
A rigor di logica una persona che fa attività fisica di questo tipo ha un metabolismo molto più veloce rispetto ad un sedentario. La carne produce gli stessi problemi mangiandola sempre ad intervalli di tempo sensati?
PERCHÉ TANTA AVVERSIONE VERSO I CARNIVORI?
Posso chiederle qual è stato il fattore che ha scatenato in lei questa avversione nei confronti delle persone che mangiano carne (divoratori di cadaveri)? Presumo che lei un tempo la mangiasse, non per farmi gli affari suoi sia ben chiaro. Ma vorrei capire quali sono le cause che spingono un uomo a cambiare il suo naturale istinto.
La ringrazio per la disponibilità e l’attenzione che mi ha dedicato. Spero voglia rispondermi con naturalezza e sincerità di cuore, e che la mail di risposta venga scritta dall’uomo Valdo e non dal personaggio che lei rappresenta. Cordiali saluti. Giulio
RISPOSTA
CHI MI CONOSCE MI APPREZZA PER LA FRANCHEZZA E LA COERENZA
Ciao Giulio. Mi meraviglio delle tue battute finali. Prima cosa non penso, non faccio e non scrivo mai nulla come personaggio o come rappresentativo di qualcosa, o per proforma, o per convenienza, o per prigionia da un dogma vegetariano o vegano.
Sarebbe gravissimo per me operare come soggetto dalla personalità sdoppiata ed incoerente. Sono una persona libera e sincera, non condizionata da niente e da nessuno.
Sfido chiunque a trovare una riga delle mie tesine e dei miei libri che non risponda a criteri di trasparenza, di genuinità, di allineamento corpo-mente-spirito, oltre che di apertura mentale. Regole di comportamento sì, ma niente schemi automatici privi di senso, privi di logica e privi di documentazione concreta.
SONO VEGETARIANO DA UNA VITA
Dico sempre quello che provo e quello che penso. Non porto avanti un vegetarianismo di maniera, per abitudine o per preconcetto. Ovvio che su alcuni punti sono intransigente. L’uccisione degli animali è qualcosa che non trova alcuna giustificazione etica, estetica, spirituale, ecologica, salutistica, umanitaria.
Per quanto mi riguarda sono rigorosamente vegetariano e prevalentemente vegan-crudista fino dai primi anni delle scuole elementari.
LA PROTEINOMANIA È UNA DISGRAZIA PER L’UMANITÀ
Parli di istinto naturale per la carne e persino di teoria scientifica dell’onnivorismo, dimostrando la precarietà del tuo modo di pensare, almeno in questa specifica circostanza.
Le proteine animali non sono cibo adatto all’uomo e lo dimostrano causando grosse alterazioni digestive. Le proteine non digerite e non disgregate si decompongono e mandano in circolo veleni. L’unico rimedio sono i cibi ad alto contenuto acqueo. Nessun altro cibo al mondo ha la forza ripulente e depurativa della frutta.
MANCA TRA DI NOI UN LINGUAGGIO COMUNE
Anche all’inizio del messaggio dici alcune cose e poi le smentisci immediatamente con le domande stesse che poni. Dici di condividere alcuni pensieri quando invece albergano in te concetti lontanissimi dalla scienza igienistica. Quando manca un linguaggio comune e condiviso sui punti basilari, non è facile impostare un dialogo.
La resa atletica e soprattutto la longevità sportiva non vengono affatto sostenute dal carnivorismo, come dici, ma vertono su un buon apporto di carboidrati naturali. Campioni mondiali di decathlon e di triathlon, campioni di lotta libera, del tennis, e di altre discipline agonistiche lo dimostrano ampiamente.
SERVE CARBURANTE ELETTIVO DI ALTA QUALITÀ
Potrei risponderti col fatto che ad ogni motore si deve dare il carburante adatto. Sia per disegno strutturale che per composizione biochimica del nostro sangue, che per i nostri meccanismi digestivi, tutti i maggiori scienziati del mondo, nei vari settori dell’antropologia, della fisica, della biologia, nel corso dei secoli e dei millenni, hanno dimostrato in lungo e in largo che l’uomo è dotato di un motore fruttariano che funziona al meglio col suo carburante elettivo chiamato acqua biologica o succo zuccherino e succo verde da clorofilla naturale.
Carburante elettivo significa senza residui, senza ostruzioni, senza appestamento proteico, senza alterazioni acidificanti del pH, e pertanto senza stitichezze, emorroidi, impotenza, cardiopatie, cancro, diabete e tutto il resto.
Carburante elettivo significa privilegiare la vitamina C, la vibrazione, la radianza e la vitalità dei cibi secondo la scala Simoneton, dove la carne segna livelli patologicamente inferiori al minimo di 6500 Angstrom. Carburante elettivo significa mantenersi in costante regime di depurazione, attivando così le qualità autoguarenti del corpo.
LE CLINICHE IGIENISTICHE FANNO MIRACOLI
Nel Retreat Igienistico texano del dr Ralph Cinque, la gente rifiorisce. Mangia cibi freschi e naturali, fa esercizio, riposa e dorme in abbondanza, si astiene da tutte le cose che danneggiano l’organismo.
Cresce in salute e forza giorno dopo giorno. Rompe le catene che la legavano alle pessime abitudini e alle dipendenze da cibi e bevande sbagliate. Non è l’unico posto ovviamente, ma di sicuro uno dei più rappresentativi.
DIECI MOTIVI BASILARI PER STARE ALLA LARGA DA OGNI TIPO DI CARNE
Nel suo testo “Quit for Good” (How to break a bad habit), l’allievo di Shelton si scatena giustamente contro carne e latticini, contro sale e tabacco, contro caffè e birra, zuccheri raffinati, grassi animali e cibi spazzatura. A proposito della carne elenca magistralmente alcune ragioni per evitarla.
1) Non mangio carne perché non mi serve per una mia ottimale nutrizione. I vegetali sono i miei cibi naturali e sono disponibili in grande abbondanza.
2) Dovrei pure ammazzare delle creature innocenti e senzienti. Dovrei farle soffrire e dovrei toglier loro il diritto alla vita per mangiare della carne. Il fatto di affidsare ad altri lo sporchissimo compito dell’uccisione non accorcia le mie colpe e la mia responsabilità. Mangiare carne significa commettere un omicidio ed un crimine gravissimo.
3) La carne contiene sostanze velenose a iosa e pertanto incompatibili con le nostre esigenze.
4) La carne contiene contaminanti agricoli, medicinali ed industriali tipo erbicidi, pesticidi, fungicidi, antibiotici, stimolanti, ormoni e farmaci.
5) La carne è impregnata di ormoni femminili che rendono i maschi impotenti e che danneggiano i bambini disturbando ed alterando pesantemente il loro sviluppo.
6) La carne è impregnata di grassi saturi e di colesterolo che ostruisce le arterie, sovraccarica il fegato, blocca la cistifellea e le vie biliari, irrita il colon e mette a rischio il mio sistema cardiocircolatorio. Persino la carne più magra e più selezionata deriva il 59% delle sue calorie dai grassi.
7) L’eccesso proteico danneggia i reni, demineralizza le ossa, acidifica il sangue, invecchia, accelera il mio orologio biologico e accorcia la mia vita, stimola crescita cancerogena in ogni angolo del corpo.
8) La carne rende il mio corpo odoroso di putrefazione e di miasmi che nessuna colonia, nessun profumo e nessun deodorante riescono a coprire.
9) Consumare carne significa provocare enorme consumo di terreni, di acqua, di cereali, legumi, carburante e danaro. Nulla come la carne provoca danni all’ambiente.
10) Una bistecca al barbecue contiene altrettanto benzopirene che 600 sigarette.
TUTTI GLI ANIMALI HANNO UGUALE DIGNITÀ E UGUALE DIRITTO ALLA VITA
Documentati meglio e avrai risposta a tutte le domande e ai dubbi che hai espresso. Ci sono davvero troppi strafalcioni e troppi sbagli nel tuo attuale modo di ragionare. Occorre metterci un minimo di buon senso.
L’equilibrio pH si ottiene mediante nutrizione alcalinizzante e non con le carni. Dire che galline, pulcini, anatre e anatroccoli scomparirebbero il giorno in cui diventiamo vegetariani non è ragionamento che sta in piedi.
Occorre impostare la convivenza pacifica, amichevole e virtuosa con tutti gli animali. Non devono esistere animali da compagnia e animali da carne. Tutti gli animali hanno pari dignità e pari diritti. Tutti possono e devono diventare animali da compagnia, e non soggetti nati per finire sul patibolo.
LA PROVA INEQUIVOCABILE DEL LATTE MATERNO
Il maggiore indicatore di quale sia la dieta ideale dell’uomo rimane il latte materno che rivela (dati USDA, US Department of Agricolture) il 5,9% di contenuto calorico-proteico, mentre la frutta acquosa sta a 6,7, la frutta da guscio a 11, cereali e semini a 14, radicchi e verdure crude in genere a 22, e legumi al 28%.
Il latte umano è la sostanza basso-proteica e basso-grassa per eccellenza, in conformità poi alle diete auspicate da Pitagora per l’intero genere umano.
IL SEGRETO DELLA SALUTE È DI UNA SEMPLICITÀ SCONCERTANTE
I cibi che causano maggiori problemi e maggiori patologie rimangono carni, grassi animali, latticini, zuccheri raffinati e cibi privi di forza vitale.
Il rimedio a tutte le patologie umane è di una semplicità sconcertante. Ridurre al minimo il cibo calorico, ma privo di enzimi e di forza elettromagnetica. Portare nel contempo ai massimi livelli frutta e verdure crude. Eccezionali risultati si ottengono assumendo più frutta acquosa di stagione ed estratti di carote, sedano e ananas.
SERVE SANGUE FLUIDO E FUNZIONALITÀ EPATICA, RENALE ED IMMUNITARIA
Solo le piante, dotate come sono di apparati foliari ricettivi, sono in grado di catturare la luce e la forza elettromagnetica dal sole, depositandole nei germogli, nei tuberi, nelle radici, nei frutti e nei semi. Una dieta di frutta e verdura è alimento solare, operante a livello atomico.
Il cibo vivo e vegetale ha una qualità straordinaria che si chiama digestione efficace, sobria, completa e veloce, capace di produrre sangue fluido e scorrevole, condizione numero uno per il benessere. Col cibo vivo e vitale l’obesità, la più pericolosa di tutte le malattie, diventa una rarità.
GLI ESPERIMENTI DI KOUCHAKOFF PARLANO CHIARO, E COSÌ PURE QUELLI DI CAMBRIDGE E DELLE ALTRE MAGGIORI UNIVERSITÀ
Un mm cubo di sangue normale contiene 60000 leucociti. Ma, ogniqualvolta si assumono cibi morti, ed in particolare carni cotte e salate ed insaccate, i leucociti si moltiplicano per 3 e per 4 come dimostrato da Paul Kouchakoff sin dal 1930. Ci sono stati esperimenti e prove in continuazione, come quello di Cambridge nel 2000 e tanti altri presso le maggiori università mondiali.
I quesiti che tu stai ponendo sono in realtà tutti superati, obsoleti e di retroguardia non solo agli occhi di un vegetariano, ma anche agli occhi disincantati e realisti di qualsiasi mangiatore di carne dotato di informazione e di sensibilità.
ESISTE L’IMPERATIVO CATEGORICO DELLA NON VIOLENZA
In ogni caso, a parte le motivazioni salutistiche e ambientali, esiste enorme ed universale, profondo ed irrinunciabile, l’imperativo categorico della non-violenza.
Il compito più elevato e nobile di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà (Emile Zola).
Siate buoni col prossimo, in particolare con uomini ed animali. Non braccate, non tormentate, non perseguitate. Non fate male ai viventi (Lao Tse).
Si diventa degni della salvezza quando non si uccide (Buddha).
Chi rinuncia a cibarsi delle carni martoriate degli animali avrà la benedizione della saggezza e della verità (Zoroastro).
Valdo Vaccaro
Non fa una piega dalla prima all'ultima lettera.
Ciao,consiglio di vedere il video"COSA METTO NEL PIATTO"di Osho.La carne é sempre e comunque un cibo avvelenante,indipendentemente da come sia stato allevato o alimentato l'animale.
Sono ovviamente allineato con le tesi di Valdo. La mia scelta vegana è motivata più da ragioni etiche e di eco-sostenibilità ambientale che da questioni salutistiche. Chiaramente ha le sue ragioni pure Giulio ritenendo di migliorarsi procedendo verso una drastica riduzione di cibo animale. Magari la pensassero tutti come lui, la ricaduta positiva su tutto l'ecosistema sarebbe di gran lunga maggiore rispetto allo stato attuale dove una minuscola frazione di vegani si oppone a miliardi di onnivori per nulla intenzionati a ridurre il cibo carneo. Insomma è a mio parere meglio ottenere un poco da tutti che il non plus ultra da un ristrettissimo gruppo di persone. Certe cose comunque non le capisco. Come si fa a sostenere che frutta e verdura siano acidificanti?! Sono al contrario fra i migliori alcalinizzanti che esistono!!
L'errore che molti commettono è quello di confondere il ph di partenza di un cibo col suo effetto reale al termine del suo percorso nell'organismo che l'ha ingerito. L'esempio classico, che abbiamo fatto 100 volte,è quello del limone che è decisamente acido in partenza ma fortemente alcalinizzante se assunto dall'organismo umano. Lo stesso alimento, se fatto ingerire in qualche modo per es ad un gatto,gli provocherebbe danni seri a reni e vescica tanto per dirne una.Cibo non adatto ad una specie in larga parte carnivora. Leggo con piacere che è tornato l'argomento "leucocitosi" legato agli studi di Kauchakoff.Si può mangiare cibo cotto, ma non oltre certi limiti perché altrimenti l'organismo "richiama" gli enzimi mancanti (causa cottura)moltiplicando i globuli bianchi che ne sono ricchi.Le proteine animali "stressano" il sistema digestivo umano, mentre la stessa digestione di quelle vegetali richiede pochi enzimi (come tripsina e chimotripsina)e dunque le seconde sono per noi migliori. Ciò non toglie che c'è un limite proteico altre il quale si va in sovrapproduzione di acidi e Giulio ricorda giustamente che anche i legumi danno acido urico.Infatti una dieta bilanciata in questo senso,deve prevedere un tetto anche alle proteine; ogni dieta onnivora sfora sempre questo tetto, ma può farlo anche una dieta vegana che se ne infischi delle quantità assunte giornalmente.
Sono molti i punti interessanti toccati dalla mail di Giulio e per es si potrebbe aggiungere che la combinazione di frutta e carni o carboidrati ( nello stesso pasto)risulta quasi catastrofica, perché la frutta fermenta in presenza d'altro (con annesse produzioni alcooliche) e perché andrebbe rispettata la giusta combinazione dei cibi. Il nostro stomaco è in rado di modulare l'emissione di acido per la digestione dei diversi cibi e di variarne il grado di acidità complessiva. E' ormai assodato anche dalla cosidetta scienza medica che certe combinazioni onnivore andrebbero evitate (es bistecche e patate o pollo e pasta),perché lasciano privi di catalizzatori biologici quali sono gli enzimi,importantissimi per es nel contrasto delle insorgenze tumorali. Infine per chiudere direi che la carne non restituisce il ferro perduto perché la cottura rende il cosidetto "ferro eme" non assimilabile.Facendogli perdere la sua "organicità". Vero è che l'organismo se ne appropria prontamente, scartandone direttamente un pò e mandando in circolo il resto. Ma poi non riesce ad utilizzarlo e questo ferro viene accumulato costituendo un deposito da smaltire. Chiaro che il dottore ti dice un' altra cosa, ma lo è altrettanto il fatto che bisogna fare una libera scelta di campo.
D'accordissimo. C'è da fare una precisazione sul presunto effetto acidificante della frutta. Può a volte essere così nel caso che si assuma frutta non completamente matura ed anche in casi di deficit metabolico in soggetti gravati da un perdurante stato di acidosi causato da diversi fattori. In quest'ultimo caso pure i deboli acidi della frutta possono risultare temporaneamente eccessivi. Questo fatto è chiaramente dimostrato dalle molte esperienze di persone che agli inizi del cambiamento di dieta non tollerano molte qualità di frutta e col tempo riescono addirittura a fare di essa la base della propria alimentazione. Da non dimenticare anche l'aspetto della "induzione" ad acidificare, nel senso che la frutta, soprattutto la più acidula, tende a smuovere e sciogliere le scorie depositate nell'organismo. Scorie che se non vengono prontamente neutralizzate mediante l'apporto di sostanze basiche, vengono riassorbite entrando nel circolo sanguigno andando ad acidificare l'organismo. Questa è l'origine delle famose crisi della detox. Da ricordare che pure Ehret conosceva questo effetto della frutta, per cui consigliava di mitigarne l'impatto includendo molte verdure nella dieta, in quanto molto più ricche di sali minerali basici. Secondo Ehret, solo un organismo perfettamente libero dalle scorie può tollerare una dieta esclusivamente fruttariana.
Per Giulio. Tempo addietro, non so in quale carcere di quale paese (mio padre mi racconta del Messico, ma sarebbe da verificare e documentare), usavano torturare i detenuti facendogli mangiare solo carne. E sai cosa succedeva? Morivano, come la capra del tuo esempio. Metti un uomo a mangiare solo frutta, anche per dieci anni, non gli succede nulla, al limite poi scoppia di salute…
Non stento a credere a questa forma di tortura carceraria.
Sarebbe comunque opportuno, Alessandra, trovare le fonti credibili di questi fatti, ripeto,, non per convincere noi che nutrendosi esclusivamente di carne si va incontro a morte in breve tempo ma per assestare un colpo da KO ai carnivori fondamentalisti.
Finora non sono stata in grado di trovare le fonti (un amico mi dice che si trattava della Spagna di Filippo ll, mentre io la ricordo come cosa più recente). Mi è solo rimasto impresso che i carcercerati nutriti a sola carne morivano nell'arco di tre settimane. Vi riaggiornerò se trovo le fonti.
Ho tante volte parlato del fatto di avere tutti i giorni, davanti agli occhi,l'esempio di come può ridursi un tipo nel mangiare prevalentemente carne. Un vero disastro,un cadavere ambulante sempre malaticcio che,tra l'altro, spinge i figli piccoli a fare la stessa cosa e già i risultati si stanno ampiamente vedendo.Non insisto perché Giulio,come altri,non chiede affatto di far diventare la carne l'alimento principale della sua dieta,ma solo di poterne mangiare in quantità limitata. Dico questo:le recenti affermazioni provenienti dall'Oms sulla dannosità del consumo umano di carne,non sono parte di un complotto vegano mondiale ma sono sostenute,mi pare,da oltre 800 diversi studi che spingono tutti in tale direzione.Casomai chi non ha la coscienza a posto è la classe medica nella sua stragrande maggioranza; tutta tesa a ridimensionare la portata di quelle conclusioni.Che se prese per buone fino in fondo,farebbero crollare un intero settore delle moderne economie mondiali.Magari i vegani avessero tutto questo potere che qualcuno vorrebbe attribuire loro.Ma si converrà,spero,nell'ammettere che il potere è per ora saldamente in altre mani.
Infatti gli studi in merito parlano chiaro, e vanno a colpire interessi economici immensi. Cosa bisogna aspettare per rendersene conto? Qualche anno fa il dr Proietti insieme al prof. Berrino erano stati invitati per una serie di incontri in una nota trasmissione della RAI sul tema del cancro al seno. Quello che accadde lo rivela Proietti:" Dopo il secondo meeting gli hanno detto senza mezzi termini "Basta così grazie!". L'industria che finanzia quella trasmissione si è fatta viva con il direttore della rubrica avvertendolo che "Se continuate così niente più soldi al vostro programma. Non potete andare in giro a dire alla gente che latte e formaggio è meglio non mangiarli!". Può piacere o no ma la realtà è purtroppo questa qua.
Giulio,ti parlo da ex ,ho ascoltato e messo in pratica quanto Valdo ed i suoi validi amici consigliano.Da qualsiasi pasto contenente proteine (carne e derivati,polveri,integratori,FARMACI, ecc.),son passato a NON CONTENENTE PROTEINE.Problemi,nessuno, per'altro corro per quasi 2 ore, tre volte a settimana,gli altri 3 giorni alternati da pesi la mattina e un'ora di vogatore la sera.Generalmente corro la mattina a digiuno,con una sola spremuta di arance addosso,ti posso assicurare la differenza tra adesso,e prima con gli spuntini pro zona.Qui non si incrimina solo la carne,ma tutti i suoi amici,mi riferisco allo zucchero,al sale al grasso trattato,a tutte quei cibi aggiustati che non hanno nulla a che vedere per esempio con la frutta fresca.La natura è natura,c'e da pagare la penale delle disintossicazioni,già questo dovrebbe farti capire la nutrizione onnivora.Saluti Lino da LECCE.
mi permetto, dal basso della mia esperienza personale diretta, di condividere tutto quanto riportato da Lino.
Giulio, provare non ti costa nulla (a parte qualche detox benedetta) e soprattutto non faresti nulla di irrimediabile o irreversibile.
puoi sempre tornare sui tuoi passi.
Ripeto, prova.
Quanto più ti lasci suggestionare da tesi e pareri di esperti e meno esperti, tanto più aumenta l'incertezza e la paura di intraprendere chissà quale pericolosissimo viaggio di non ritorno!
È molto più facile a farsi che non a dirsi.
Concediti qualche mese di prova e… facci sapere.
Scusate il ritardo, ma è stato un fine settimana molto impegnativo. Vi ringrazio per i consigli. Diciamo che certi miei dubbi riguardanti la mia lettera sono stati approfonditi meglio da voi(in particolare Arvo e Lino)ma anche gli altri commenti sono stati molto utili. Antonio concordo, occorre provare sul proprio corpo per vedere e capire se il cambio di alimentazione può dare o da benefici, però ritengo che questo processo di cambiamento va effettuato gradualmente. Io non so in quanto tempo lino sia riuscito a ottenere ottimi risultati a livello atletico dopo essere passato ad un alimentazione completamente vegana. Diciamo che a breve inizieranno le gare quindi ho paura del mutamento radicale. Anche perchè non prendo integratori, ma mangio tantissimo. Lino segui un alimentazione particolare? cioè come riesci a stabilizzare la quantità di energia che serve al tuo corpo? Consigli? L atletica leggere "podista" richiede uno dispendio di energie notevoli e soprattutto lo sfruttamento e la rottura delle fasce muscolari (muscoli delle gambe) non indifferenti.Riguardo l alimentazione è da piu di un anno che non assumo cibi spazzatura..tipo coca cola,succhi di frutta in scatola e cose simili, oltre ad aver eliminato lo zucchero,pochissimo sale ecc ecc. però ogni tanto un dolce lo mangio, e gli alimenti fritti li mangio proprio raramente. Vi ringrazio per i consigli.Giulio
( Se la carne (in partenza basica) destabilizza il nostro pH perchè durante la digestione da ceneri acide , non crede che la frutta e la verdura (in partenza acida) destabilizza il pH allo stesso modo dando ceneri basiche? Stiamo parlando di chimica giusto? Si sa ed è palese che per bilanciare una reazione servono entrambi. Sbaglio? In pratica, se mangiare la carne fa male a rigor di logica dovrebbero far male anche la frutta e la verdura seguendo il suo ragionamento. Ovvero sostanze acide e basiche danneggiano il nostro organismo in ugual misura credo, essendo entrambi molto aggressive e invasive. Non sarebbe più giusto seguire un alimentazione basata su alimenti basici e acidi? In fondo essendo chimica stiamo parlando di sostanze che prendono o cedono elettroni di idrogeno.)QUALCUNO SE LA SENTE DI VALUTARE QUESTA DOMANDA? cioè la chimica è chimica, se un alimento parte acido e reagendo durante la digestione diventa basico (alcalizzando il sangue) un eccesso di materia basica all interno dell organismo non è uguale ad un eccesso di materia acida? basico e acido sono entrambi aggressivi per il nostro organismo no? quello che voglio capire è questo, se la carne modifica il mio pH spostando i valori verso l acido, allo stesso modo non potrebbero farlo anche gli alimenti (in partenza acida) che spostano i valori del pH verso il basico? La mia domanda per Valdo era questa forse non mi sono spiegato bene nel formularla.
Giulio, anche se non in maniera professionale e con risultati assolutamente insignificanti ai fini agonistici, ti comunico che anche io mi faccio qualche sgambata settimanale.
Viaggio sui 60/80 km a settimana. 3 o 4 uscite da una ventina di km circa. viaggio leggermente sotto i 5 min/km. naturalmente senza seguire nessun tipo di schema o programma di allenamento. un mesetto fa, per la prima volta in vita mia, ho chiuso i 30 km. ho impiegato 2 ore e 28 minuti. nulla di eclatante, anzi, c'è senz'altro di che vergognarsi, però li ho fatti senza ristori (barrette o gel o che altro) e con 5 arance e 2 mele nello stomaco (la mia colazione stagionale).
a 44 anni ormai e con un lavoro una famiglia e due figli che richiedono tutte le energie e risorse mentali del caso.
aggiungi inoltre un centinaio di km a settimana di bici per andare in ufficio (due tratte da 10 km che percorro in mezz'ora cadauna).
non ritengo di fare nulla di eccezionale beninteso, però una cosa è certa: fino a 5 anni orsono, quando ero onnivoro, le mie sortite podistiche si limitavano a 2/3 uscite a settimana da una decina di km ciascuna.
e le sensazioni di corsa erano prevalentemente di fatica e dolore. con tempi leggermente peggiori di quelli attuali.
il cambio di marcia, poi, soprattutto a livello di sensazioni, l'ho avvertito (con sommo stupore) quando sono passato ad una quota preponderante di crudo (attualmente sto sull'80%).
non saprei dirti se quanto accaduto a me (ma anche a Lino e ad Andrea Maraglio, per esempio) possa verificarsi anche in chi pratica lo sport a livello agonistico/professionale.
potresti essere un gran bel punto di riferimento e di esempio (anche se la letteratura vegana non manca di casi celebri) in questo senso.
pensaci.
sono d'accordo con te sull'opportunità di effettuare un passaggio graduale di alimentazione.
scusa se chiudo in maniera poco scientifica ma, personalmente, viste le attuali condizioni fisiche e di salute, poco mi importa di comprendere a fondo l'enigma dell'equilibrio acido/basico.
Finché mi sento così, w l'ignoranza!!
un caro saluto.
Purtroppo con smart e al lavoro non posso approfondire tanto. Ma alla fine la questione non è poi così complicata. Esiste l'alcalosi,ma per averla ti dovresti iniettare direttamente in vena una soluzione fortemente basica. Con la frutta o i vegetali non esiste problema e non avrai mai sballo del ph. L'eventuale eccesso basico introdotto con l'alimentazione viene annullato dall'acido cloridrico dello stomaco. Comunque ci sarebbero altre cose da dire ma per il momento ci accontentiamo anche di una semplice evidenza empirica.
Che sia impossibile trovare scorciatoie per alcalinizzare l'organismo umano lo dimostra il fatto che tanti dilettanti allo sbaraglio ci provano da tempo;proponendo pasticche e beveroni magici da mettere in commercio,ma che alla fine non funzionano mai.Solo aumentando frutta e verdura si raggiunge lo scopo. È dell'acido urico che dobbiamo aver paura,perché per neutralizzarlo si prelevano pericolosamente calcio e altri minerali per la neutralizzazione.
Mi correggo perché mi sono espresso male. Non è che la frutta alcalinizzi l'organismo o sarebbe meglio dire il sangue. Niente può farlo come niente può acidificare il sangue altrimenti si morirebbe rapidamente. Esiste un sistema tampone e di riequilibrio che tiene il ph nel giusto range. E' dunque un falso problema quello di valutare il ph di partenza dei cibi, perché se un alimento è commestibile non avrà mai la capacità di spostare alcun ph; e detto alimento lo valuterai solo per gli elementi di cui è composto e per la loro azione complessiva nell'organismo che li ha assunti. Tuttavia la frutta ( dolce o acida che sia) fornisce i componenti necessari affinché si possano neutralizzare le scorie metaboliche acide che si hanno quando si mangia cibi non adatti e magari in combinazioni sbagliate e peggio sotto l'azione dello stress. E i minerali organici della frutta, come quelli delle verdure, sono molto utili anche per creare i sali da neutralizzazione delle scorie acide. Comunque le reazioni biochimiche sono molto complesse e le nostre sono evidentemente semplificazioni che non riescono a rendere bene l'idea di ciò che accade esattamente. C'è nel sito un ottimo articolo, lungo ed esaustivo di Valdo datato 13/10/14 dal titolo "digestione enzimatica, radicali liberi e stress ossidativo". Ma come dice giustamente Antonio Armando la cosa migliore è passare alla pratica; si può eventualmente tornare indietro come e quando si vuole; ma almeno si è provato.
Per acidosi o alcalosi dell'organismo si intende naturalmente la matrice extracellulare, il pH sanguigno è un'altra cosa. Diversi esperti igienisti e di alimentazione naturale sono concordi nel ritenere idonea una dieta composta all'incirca su 80% di cibi alcalini e 20% acidi. Le diete moderne sono invece generalmente fortemente squilibrate verso i cibi acidificanti, e i risultati di questo capovolgimento sono sotto gli occhi di tutti.