LETTERA
RELAZIONE TRA PSICOFARMACI E ATTI DELITTUOSI
Ciao Valdo. Questo messaggio ti troverà perfettamente in forma e in salute come sempre. Ti invio qui sotto copia della mail che ho scritto alla redazione dell’Eco di Bergamo sul recente omicidio di Alessia Olimpo, di cui avrai sentito parlare. Sto studiando da anni la relazione tra psicofarmaci e atti violenti, e pubblico costantemente sul mio blog. Ho anche in ultimazione un libro intitolato “La psichiatria moderna vista con gli occhi di un Carabiniere”.
VEDO DA TROPPI ANNI IL RIPETERSI DI DISGRAZIE SIMILI
L’equazione è semplice. La gente pensa e mangia male, viene curata con degli psico-farmaci e si tramuta spesso in assassina. Ormai sono 20 anni e oltre che mi passavo davanti agli occhi episodi di questo genere. Speriamo che prima o poi qualcosa si muova. Con stima. Maresciallo Pietro Bisanti
***** DOCUMENTO INVIATO AL QUOTIDIANO L’ECO DI BEGAMO
Buongiorno. Mi chiamo Pietro Bisanti e sono maresciallo dei Carabinieri in servizio a Milano. Da anni studio le correlazioni tra l’utilizzo di determinate classi di anti-depressivi e atti violenti come omicidi, suddividi ed omicidi-suicidi.
Mi riferisco soprattutto a SSRI e SNRI, rispettivamente selettori della ricaptazione della serotonina, e della serotonina associata all’adrenalina. Sto scrivendo anche un libro al riguardo e, chi vuole maggiori informazioni, può trovarle sul mio blog specifico all’indirizzo www.pietrobisanti.blogspot.com.
Raccolgo ogni giorno testimonianze in tal senso e, anche se quanto accaduto col caso Alessia Olimpo non avesse nulla a che fare con quanto da me affermato, ritengo che un approfondimento anche di tipo giornalistico sia doveroso per capire e far capire con la dovuta chiarezza dove sta la verità. Per capire se sempre più persone compiono tali gesti perché alterate e pazze, o invece perché indotte o rese tali da sostanze farmaceutiche i cui effetti rimangono tuttora sostanzialmente sconosciuti.
Tutto questo almeno per onorare la memoria di chi non solo finisce sotto terra malamente, ma viene pure etichettato, spesso ingiustamente, come malato mentale o come assassino dei propri figli. Nella mia ventennale esperienza “su strada”, ne ho viste davvero troppe di disgrazie. Potrei anche sbagliarmi, ma la correlazione tra atti di natura violenta e psicofarmaci è inesistente o invisibile solo a chi non vuole vedere.
E sono stanco di vedere gente finire in galera o al camposanto o rinchiusa in ospedali psichiatrici giudiziari solo perché ha commesso reati indotti da farmaci che, seppur legali, poco e nulla si differenziano dalle sostanze stupefacenti. Questa mail per dare al pubblico uno spunto di riflessione. Preferisco interloquire in questo con un giornale regionale, piuttosto che con una testata di tiratura nazionale. Non sono in cerca di fama o di gloria.
Il mio compito è chiaramente quello di proteggere i cittadini del mio paese. Se a volte non riesco a farlo, per cui qualcuno finisce male, sento l’obbligo morale di proteggerne almeno la memoria. M.llo Pietro Bisanti
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RISPOSTA
NON SOLO FORZE DELL’ORDINE MA ANCHE FORZE DELLA SALUTE
Ciao Maresciallo, ti sono ancora grato per il brillante intervento anti-pirateria dei mesi scorsi, quando in un battibaleno riuscisti a capire da chi e da dove arrivava l’azione abominevole di un balordo gallese nei riguardi dei miei lettori, sollecitati a inviarmi del danaro in un mio ipotetico viaggio in Scozia. Ora mi affidi questo tuo importante messaggio sui psicofarmaci e mi dai l’occasione per ringraziarti di nuovo. Non si tratta solo di un argomento fondamentale per il suo contenuto, ma fondamentale per la provenienza.
IL CORAGGIO DI ANDARE CONTROCORRENTE
Senza ombra di retorica, mi sto rendendo conto che i temi riguardanti la salute, il benessere, l’ecologia, il rispetto della vita della gente e degli animali, trovano spesso i migliori interpreti proprio tra le forze dell’ordine, prime a esporsi tutti i giorni ai pericoli connessi al delicato compito loro affidato, e prime a comprendere l’importanza della salute e del vivere nel rispetto del prossimo, assumendo anche posizioni coraggiose e controcorrente. Condivido in pieno quanto affermi ed esprimo la mia più sincera ammirazione nei riguardi tuoi personali e dei colleghi che ti attorniano.
Valdo Vaccaro
Complimenti a tutt'e due che vi state iniettando alla grande il principe degli psicofarmaci: l'altruismo di aiutare in cambio di niente, anche se è naturale che non posso condividere per intero tutte le vostre filosofie.