LETTERA
UN ARTICOLO INNEGGIANTE ALLA CARNE
Salve Valdo, Le segnalo questo articolo http://www.liberoquotidiano.it/news/scienze—tech/11887531/nature-vegani-carne-uomo-evoluzione.html
Avrei piacere di leggere un suo commento, se e quando potrà. Saluti. Sara
I vegani umiliati dalla scienza: “Come vi riducete senza carne”
La carne ci ha reso intelligenti. Quindi chi mangia carne è più intelligente. Dunque i vegani…quantomeno dovranno ricredersi. I dati sono presentati dall’autorevole rivista Nature, secondo cui mangiare proteine animali è ciò che ha permesso all’uomo di essere quello che è oggi. Lo studio, per inciso, è stato ripreso dal Time che titola così: “Ci dispiace, vegani“.
Secondo Nature, il mangiare carne “ci ha migliorato a livello anatomico, quando avevamo volti e denti di dimensioni ridotte”, ma anche “a livello intellettivo, sviluppando la capacità di parlare”. La ricerca sottolinea come i nostri avi mangiassero molta più frutta e verdura. Ma quando hanno scoperto la carne tutto è cambiato: più semplice da masticare e più calorica, le proteine hanno aiutato il nostro sviluppo.
Sempre secondo lo studio, anche la lavorazione e il taglio delle carni ci hanno permesso di evolvere. La cucina dei cibi è stata scoperta 500mila anni fa, e Daniel Lieberman dell’università di Harvard spiega: “Cucinare è un fattore importante, ma non è l’unico da prendere in considerazione. Anche il cibo lavorato, tagliato o fato a pezzi, ha avuto effetti profondi su di noi”.
Secondo il professore, infatti, se non avessimo iniziato a mangiare carni e se non avessimo avvertito la necessità di strapparla dai cadaveri degli animali, i denti dell’uomo non si sarebbero più sviluppati, e sarebbero rimasti più piccoli. Stesso discorso per le ossa del collo e del cranio: “Questi cambiamenti non sarebbero forse stati possibili senza il consumo di carne insieme all’acquisizione di tecniche per lavorarla e cucinarla”.
RISPOSTA
SPAZZATURA DA MACELLERIA
Ciao Sara. Non ho capito il perché di questa richiesta di commento. Si parla di rivista dal titolo Nature? Si parla di un docente di Harvard? Io parlerei di spazzatura da macelleria e non troverei altre parole. Pietoso e alquanto patetico tentativo di ribaltare la realtà dei fatti. Uno che scrive e pubblica questo tipo di scritti dimostra già la sua pochezza mentale.
SAPPIAMO TUTTO SULLA CARNE E NESSUNO POTRÀ RIBALTARE L’AVVERSIONE, LO SCHIFO E IL VOLTASTOMACO CHE ESSA GENERA
Devo forse dire che la carne di ogni tipo rappresenta quanto di più truce, sporco e insano esiste sulla crosta terrestre? Devo forse dire che la carne cotta è la sostanza più ammalante e patologica per il corpo umano, fatto dimostrato da secoli e da millenni?
UNO DEI TANTI PENOSI TENTATIVI DI RIFARSI IL TRUCCO
Qui si vorrebbe rovesciare la situazione. Belli, buoni, bravi i carnivori e deficienti i vegetariani. Troppo comodo. Non ho mai dipinto i carnivori come dei deficienti. Privi di sensibilità e di altri valori sì. Rovinati internamente sì, ma non la ho mai messa su quel piano.
GENTE MEDIOCRE SUL LIBRO PAGA DEI BOIA
Questi avvilenti mangiacadaveri al soldo e sul libro paga dei macellai della McDonald vorrebbero forse dire che Talete, Pitagora, Socrate, Platone, Ippocrate, Cicerone, Giovenale, Marco Aurelio, Giordano Bruno, Leonardo Da Vinci, Raffaello, Newton, Voltaire, Tesla, Einstein, e un interminabile elenco di scienziati ed artisti di ieri e di oggi legati alla idea vegetariana sono dei deficienti seriali, della gente immatura e non evoluta?
BASTA E AVANZA L’INSEGNAMENTO DI LEONARDO DA VINCI
“La relazione uomo-animale costituisce un indicatore del processo di maturazione spirituale e morale della civiltà umana. L’ordine cosmico vede l’essere umano alleato degli animali che dovrà proteggere e custodire”. Questo è l’insegnamento che il grande Leonardo ci ha tramandato. Daniel Liebermann, e chiunque la pensi come lui, fa letteralmente pena, in quanto immerso fino al collo nei liquami orribili e nel sangue che stanno minando l’armonia e la salute dell’intero pianeta.
Valdo Vaccaro
Affermazioni rivoltanti e fuori luogo, non vale nemmeno la pena controbattere. Mi limito ad osservare che evidentemente il nostro professore non conosce i risultati della più grande ricerca mai effettuata in campo nutrizionale ad opera di Colin Campbell. Non è nemmeno al corrente che alla distruzione dell'ecosistema in atto, contribuisce pesantemente la cultura della carne e dell'allevamento intensivo. Inutile e noioso ricordare quante numerose siano le persone che hanno beneficiato eliminando o riducendo drasticamente la carne. Se tutto questo non significa niente, non rimane che ricordare il detto "non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere".
Soffermarsi troppo con affermazioni palesemente insensate porta a rimanere sintonizzati in bassi livelli di consapevolezza. E' molto meglio concentrare l'attenzione su cose più degne e meritevoli.
Non serve nemmeno argomentare. Non mi pare che il cervello del gatto (o di qualunque altro animale carnivoro) abbia avuto particolari benefici derivanti dal fatto che i gatti mangiano carne da sempre. Casomai, l'aver dovuto imparare a procurarsi il cibo per vie alternative, tra cui anche la caccia, e l'aver appreso come utilizzare il fuoco per cuocere il cibo possono essere stati fattori essenziali per l'evoluzione dell'intelligenza dell'uomo. Il fatto di nutrirsi di carne in sé, non ha significato e non significa nulla dal punto di vista evolutivo se non che l'uomo ha incredibili capacità di adattamento, senza le quali si sarebbe presumibilmente già estinto.
Oggi farò un salto in macelleria perchè ci tengo alla mia intelligenza…
Mi hai fatto sbellicare dalle risate….ahah.Questa é proprio bella.
Difatti caro Enzo era un po' di tempo che anch'io mi sentivo un po' strano…
Vabbè dai, un paio di braciole e si risolve tutto.
A presto
Se andate a leggere l'articolo di Nature, al paragrafo "Meat for the poor" vedrete che ci sono delle note.
In particolare alla nota 4, è citato uno studio, cioè questo:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24168874?dopt=Abstract&holding=npg
In poche parole, sono andati in una zona povera dell'Africa dove le persone erano in malnutrizione, hanno preso dei bambini e li hanno divisi in gruppi. Un gruppo di controllo continuava a mangiare come da sempre (cioè malnutrizione), agli altri gruppi venivano aggiunti all'alimentazione carne, latte e olio vegetale. Risultato: alla fine dello studio i bambini più in salute sia fisicamente che mentalmente erano quelli a cui erano stati aggiunti carne, latte e olio. Ma grazie tante: se li si confronta con dei bambini malnutriti è ovvio che assumendo più nutrienti alla fine dello studio stavano meglio! Conclusione dello studio? Mangiare carne è essenziale per uno sviluppo psico-fisico.
Ma guarda guarda, andando a indagare, cosa si scopre su questo studio:
http://www.scienzavegetariana.it/agg/news/2005_02_26_studio_allen.html
Praticamente Nature (che ha anche fama di essere rrivista scientifica seria e rinomata) ha pubblicato un articolo arrivando a delle conclusioni derivanti da uno studio farsa che aveva lo scopo di arrivare a quelle esatte conclusioni, attraverso uno studio impostato apposta per ottenere quelle conlusioni.
Che tristezza…
Proprio come ha scritto Valdo: "GENTE MEDIOCRE SUL LIBRO PAGA DEI BOIA", niente di più, niente di meno.
Grazie Gianlo per aver estrapolato la vera natura delle fuorvianti affermazioni. Era chiaro che si trattava dell'ennesimo sgangherato tentativo di capovolgere la verità , finalizzato ad ammansire quella parte di irrequieti consumatori di carne, che magari erano rimasti un po' spiazzati dai recenti ammonimenti dell'OMS sul rischio di consumare carni lavorate. Ormai questa è la prassi…
Ah guarda, ormai non ci rimane altro che ridere…sono stato da poco ad una mostra su De Chirico, e riflettevo su eventuali analogie con i suoi dipinti metafisici e le divulgazioni pseudoscientifiche che ci tocca sorbirci ancora nel 2016…effettivamente il senso di straniamento spaziotemporale è analogo, con la sola differenza che l'arte evoca suggestioni che si stemperano dopo che l'attenzione dell'osservatore si distoglie da ciò che viene raffigurato, mentre nel secondo caso possono permanere. Ma basta solo sapere il trucco e tutto torna alla normalità !
De Chirico dipinge l'alienazione, la paura di vivere e dell'ignoto. Lieberman rappresenta solo la propria pochezza mentale e deve semplicemente cambiare spacciatore. Fatico a trovare collegamenti tra le "opere" dei due autori. Forse anche il prof andrebbe appeso alla parete.
Infatti era più che altro una mia sensazione provata immaginandomi di ammettere che tutto ciò in cui ho creduto negli ultimi anni fossero in realtà menzogne. E' come se uno si trovasse improvvisamente fuori dal tempo in un luogo contemporaneamente familiare e misterioso. Ovviamente non mi è passata per la mente nemmeno per un nanosecondo un'eventualità del genere.
Dire che è demenziale è dir poco; a parte quanto già obiettato, è il caso di dire che questo "studio" si basa naturalmente sul pregiudizio evoluzionistico, ma che – e questa sà che è una novità – nel tentativo di distorcere la verità riesce nell'impresa di contraddire gli assunti di quello stesso pregiudizio da cui è stato mosso; questo avviene quando si afferma che il consumo di carne "ci ha migliorato a livello anatomico, quando avevamo volti e denti di dimensioni ridotte" (!). Non risulta che i presunti, e si sottolinea "presunti", ascendenti dell'uomo come Homo habilis, Homo erectus, Homo ergaster, ecc. avessero proporzioni maxillo-facciali inferiori a quelle dell'uomo moderno, ma l'esatto contrario! A tutti sarà capitato di vedere quelle fantasiose ricostruzioni alla "superquark" di ominidi pelosi con mascelle prognate e canini ipertrofici a mo' di mastini ante-litteram mentre dilaniavano le carni di qualche pachiderma abbattuto grazie al lavoro di squadra e a rudimentali lance con punte di selce… e ora, invece, si dice che sarebbe stato proprio il consumo di carne a favorire lo sviluppo di queste caratteristiche..! È curioso, ma finora si diceva che l'uomo avesse "ingentilito" il suo aspetto nel corso dell'"evoluzione" rispetto a quello dei proprî avi… ora viene fuori il contrario!
E che dire dell'affermazione secondo la quale "i denti dell'uomo non si sarebbero più sviluppati, e sarebbero rimasti più piccoli". Piú piccoli di come li abbiamo ora (e di come li abbiamo sempre avuti, bisogna aggiungere…)? Ma anche i quasi esclusivamente vegetariani Gorilla, Orango e Gibbone hanno denti piú grandi dei nostri…
Altra contraddizione macroscopica: "Questi cambiamenti non sarebbero forse stati possibili senza il consumo di carne insieme all'acquisizione di tecniche per lavorarla e cucinarla". Quindi ammorbidire la carne tramite (stra)cottura imputridente svilupperebbe la dentatura anziché indebolirla..? Ma se per anni si è raccontato che la dentatura umana sarebbe andata riducendosi rispetto alle presunte origini scimmiesche proprio dopo aver potuto contare sulla cottura dei cibi!
Quando si dice "poche idee ma confuse"…
In ogni caso i paragoni con altre specie non hanno ragion d'essere; a poco serve dire che i carnivori non traggano beneficio dal consumo di carne. Essi sono strutturati per quello e il beneficio che ne traggono è che gli consente di sopravvivere. Ogni specie è perfetta cosà com'è (eccetto quella umana…).
Grazie Lupo,sono considerazioni che condivido in pieno.Era molto che non si leggeva la tua firma.
Se poi volessi contattarmi via mail (arvo-ea@libero.it) avrei da porti qualche domanda su temi che certamente non interessano questo blog. Ringrazio anticipatamente anche nel caso in cui ciò non sia possibile. Saluti.