PELLAGRA, SCORBUTO, PILLOLAI E ACQUAVENDOLI

da 13 Mar 2013Vitamine, Minerali e Integratori

LETTERA

LA VITAMINA SINTETICA HA DATO LO SFRATTO ALLE BOLLICINE

Ciao Grande Valdo, volevo chiederti un consiglio prima che arrivi la stagione calda. Da 15 anni prendo 2 mesi prima e poi per tutta l’estate la vitamina PP (nicotinamide). Me la consigliò una dermatologa perché mi veniva una marea di bollicine tipo brufoli sul decolté ogni volta che mi esponevo al sole. Prendendo tali supplementi, in effetti, non ci sono state altre eruzioni.

FORSE NON SERVONO PIÙ PASTICCHE, CON TUTTE LE VERDURE CHE STO CONSUMANDO

Quest’anno è la mia prima estate da Vegana e da persona che non assume più alcun tipo di farmaci o integratori. Mi chiedo cosa fare. Avendo mangiato talmente tanta frutta e verdura, mi viene da pensare che di vitamina PP dovrei averne in abbondanza giusto? Puoi darmi qualche tuo commento in proposito? Un abbraccio di cuore. Valentina


RISPOSTA

SEI SICURA CHE LA VITAMINA SINTETICA PP TI ABBIA FATTO BENE?

Ciao Valentina. Proviamo a commentare il fatto delle bollicine in un modo meno semplicistico. La supplementazione vitaminica non solo ha sfrattato le bollicine (fatto apparentemente positivo sul piano della salute anche se apprezzato sul piano estetico), ma ha privato pure ripetutamente il tuo fegato e il tuo sangue di un prezioso processo depurativo stagionale. Sarà dura portare la gente a ragionare nel modo giusto, ma non esiste altra strada che quella. Le eruzioni cutanee hanno sempre un significato e un messaggio, indicando una pesante impurità interna che, lungi dall’essere soffocata con medicamenti abortivi, farmaci, creme, integratori, deve essere compresa, aiutata e facilitata.

DISEDUCAZIONE MEDICA A TUTTO SPIANO

Purtroppo la medicina continua a svolgere un ruolo altamente diseducativo in questo campo, non solo provocando malattie iatrogene a destra e a manca, legate al suo specifico intervenire, ma soprattutto creando intorno a sé un esercito di pazienti portati a ragionare in modo abortivo ed invasivo, ossia troncando, devastando, asportando, chemicalizzando, stimolando ed avvelenando il corpo. Il sintomo, il dolorino, l’eruzione cutanea, l’infiammazione, la febbre, per la medicina non sono segnali preziosi, non sono opera depuratrice ed eliminativa del sistema immunitario, non sono un accumulo di tossine che si va fortunatamente disgregando e scaricando, ma sono solo A) Opera del demonio e degli spiriti maligni (medicina medievale), B) Opera del mostro batterico-virale (medicina pasteuriana), C) Opera dell’imperfezione cromosomica (medicina genetica ed allergologica), D) Opera del caos e del caso (medicina idiopatica e criptogenetica).

MEDICINA ESCLUSIVA, LEGALE, POLIZIESCA E LANZICHENECCA

Mettere le mani sulle malattie, e metterlo poi in modo esclusivo e addirittura in nome e in protezione delle norme e delle convenzioni internazionali, nonché della legge dello stato, coinvolgendo regioni, provincie, comuni, scuole, ospedali, polizia e forze dell’ordine, è quanto di peggio possa accadere all’umanità. Ovvio che non vanno bene nemmeno i falsi medici, i terapisti improvvisati e i cosiddetti ciarlatani ed incompetenti medici o non-medici, ossia coloro che sfruttano le disgrazie altrui per svuotarne pure le tasche direttamente o indirettamente (impoverendo e scialacquando le risorse pubbliche degli stati).

SERVIREBBE UNA NUOVA ROMA IMPERIALE PER SCONFIGGERE LA BARBARIE MEDICA

Ovvio che non va bene questa massa di gente che trasforma il malessere in un grosso business internazionale diretto e manovrato da ben individuate corporation internazionali. Ovvio che non va bene una rete di facchini, di lacché, di servitori, di lecchino e di lustrascarpe, operanti come indotto del sistema medico-farmaceutico-alimentare. Ovvio che non va bene una massa di idioti pronti a bere qualsiasi pozione purché prescritta da un uomo dotato di camice e di laurea. Ci vorrebbe la rinascita ed il ripristino di un Nuovo Grande Impero Romano, per ristabilire l’ordine e la salute vera nel mondo. Un minimo di medici specialisti e di medici per l’emergenza da trattare coi guanti. E un massa enorme di parassitismo medico-farmaceutico da mandare letteralmente a casa in riqualificazione, a reimbarcare la semina di ortaggi, patate, carciofi e cavoli.

IMPEDIRE ALLA PELLE LA TRASUDAZIONE E LO SMALTIMENTO SIGNIFICA INTOSSICARE FEGATO E RENI

Quando si dice malattie della pelle il business non è marginale, ma è un’industria equivalente a quelle di base, con milioni di addetti. Voler contrastare e combattere le malattie della pelle con veleni di origine sintetica, poco importa se sotto le vesti di farmaco o di supplemento (le industrie farmaceutiche sono oggi superate nel fatturato dalle industrie per i supplementi e gli integratori), significa paralizzare l’attività istituzionale della pelle che è di tipo emuntorio, escretorio, eliminativo. Significa costringere l’organismo a ritenere al suo interno il materiale velenoso e corrotto con tutti i pericoli annessi e connessi. E’ proprio questa la formula giusta per mantenere la gente in condizioni di non-salute e quindi di costante dipendenza medica. Una ciliegia tira l’altra.

L’UNICO RIMEDIO È LA DIETA A BASE DI FRUTTA E DI INSALATA

S trattasse almeno di ciliegie. Qui si tratta di pastiglie. Meglio dire dunque una pastiglia tira l’altra, Qui si parla di B3, anziché di B12, o di Omega3 in frattaglie di pesce, di anguilla, di granchi e di balene, o di ferro o di calcio, ma il discorso non cambia. È solo la dieta a base di frutta e di insalata il rimedio globale capace di formare sangue puro capace di dare una spinta espulsiva alla melma tossica interna. Ma con la frutta e la verdura c’è tanto lavoro da fare, senza che nessuno ci guadagni niente. Una filiera critica dalla semina, al raccolto, alla distribuzione, con problemi di stoccaggio, conservazione, scarti.

L’UOMO IDEALE SAREBBE UN DISIDRATATO E SMAGNETIZZATO ROBOT

L’uomo ha la iattura naturale di essere fatto all’80% di acqua? Lo trasformiamo in robot metallico pronto ad assumere pozioni chimiche i nostro gradimento. L’uomo ha la iattura di essere alcalino? Lo trasformiamo in robot oleodinamico movimentato a cibo spazzatura. L’uomo ha la iattura di una mentalità etica ed amorevole nei riguardi dei suoi compagni di viaggio animali? Lo trasformiamo in essere cinico e in coccodrillo che versa quattro lacrime di circostanza mentre nel suo ventre si sta tuttora compiendo la pseudo-digestione delle membra della vittima di turno.

LA PELLAGRA PREVENTIVE O NIACINA O VITAMINA B3, CONTRO LA CELIACHIA

La vitamina PP si chiama in quel modo da quando si scoperse che guariva la pellagra, grande peste dei tempi andati. PP sta per Pellagra Preventive, ed ha come formula chimica C6H6N2O. Il suo fabbisogno è di 17-21 mg/giorno per gli adulti e di 9-25 mg/giorno per i bambini. La B3 si chiama anche niacina. Si sintetizza nel colon a patto che ci sia presenza di B1, B2, B4 e B6. La B3 è fondamentale per il metabolismo del capello, oltre e per la circolazione periferica. Vitale per la corretta attività del sistema nervoso, per la salute della pelle, per i tessuti del sistema gastrointestinale, per la sintesi degli ormoni sessuali. Basilare contro l’acne. Svolge azione vasodilatatrice e rimuove i lipidi dalle pareti delle arterie (il contrario della nicotina che invece li accumula). Ha effetti calmanti a favore del sonno. Ottima contro l’artrite e i dolori muscolari. È considerata la vitamina specifica contro la celiachia.

SINTOMI DI CARENZA B3

Quali i sintomi di carenza B3? Debolezza muscolare, stanchezza, pessima digestione, alito cattivo, piccole lacere ed afte nella bocca, dermatiti, diarrea e pellagra. Dove si trova in natura? Germe di grano, peperoncini rossi, sesamo, riso nero e riso integrale, cereali integrali senza glutine (miglio, saraceno, quinoa, avena in farina cruda), datteri, semini, mandorle, frutta secca da guscio.

IL FAMOSO GRUPPO-B E LA TIAMINA B1 ANTI BERI-BERI

Vista la necessità simultanea di B1 o tiamina (vitamina anti-beri-beri), di B2 o riboflavina, di B4 o adenina, di B6 o piridossina, dovremo spendere due parole pure su tali vitamine. La tiamina B1 è indispensabile per l’utilizzo del glucosio. Quota minima 1-1,6 mg/giorno per gli adulti e 0,4-1,8 mg per il bambino. Anche nervi e capelli si servono del glucosio come fonte energetica. Queste vitamine del gruppo-B (a parte la stramenzionata B12, ironia della sorte), non sono immagazzinabili nel corpo, per cui c’è necessità di un ricambio e di un apporto costante.

SINTOMI DI CARENZA B1 E DISTRUTTIVITÀ DI ZUCCHERI E DOLCIUMI

Sintomi di carenza B1? Affaticamento, perdita appetito, irritabilità, instabilità emotiva, andatura traballante, occhi appannati,stato confusionario, problemi muscolari, paralisi, anomalie mestruali. Dove trovare la B1? Agrumi, spinaci, patate, carote, cavoli, germogli, germe di grano, girasole, pinoli, arachidi, avocado, tarassaco, piselli, cavolfiore, legumi, lupini, cereali integrali senza glutine, zenzero, cannella, pepe, menta, prezzemolo, maggiorana, salvia, basilico, semini di papavero, di finocchio, di zucca, di chia, di lino, di sesamo, di girasole. Da cosa viene distrutta pesantemente la B1 e anche le altre vitamine del resto? zucchero industriale, alcol, caffeina, teina, fumo, stress, diarrea, febbre, farmaci, cottura e sintesi alimenti.

LA RIBOFLAVINA B2, ALLEATA DELLO SPORTIVO

La B2 o riboflavina è da considerarsi pure come vitamina anti-pellagrosa, una sorta di PP-2. Ha ruolo protettivo nei riguardi dei radicali liberi assieme all’enzima glutatione-riduttasi. Ottimo anti-ossidante dunque, capace di aiutare il sistema immunitario nella cattura e nella distruzione di cellule anomale e cancerogene. È la migliore alleata dello sportivo, tanto che si accumula nei muscoli. È amica fraterna del ferro, al punto che carenza di B2 significa carenza di ferro.

SINTOMI DI CARENZA B2

Sintomi di carenza B2? Caduta capelli, tremori, idropisia (difficoltà urinarie), sotto-peso, depressione, tremore, astenia, vertigini, piaghe angoli bocca, lingua dolente, bruciore agli occhi, prurito vaginale, pelle oleosa,eczema al viso e ai genitali, desquamazione pelle. Si trova nei peperoncini rossi, germe di grano, mandorla, riso nero, funghi, tarassaco, sesamo, pinoli, broccoli, asparago, crescione, cavolini di Bruxelles, vegetali verdi.

VITAMINE B4 E B6

Per l’adenina B4, valgono le stesse considerazioni e gli stessi dati della B3, essendo l’adenina una controfigura associata alla B3. La B6 o piridossina richiede invece 1-6 mg/giorno. La sua carenza porta a depressione, insonnia, dermatite seborroica, congiuntivite ed anemia. Si trova in tutti i semi oleaginosi, nei grani integrali, bietole, arance, limoni e cavoli.

L’AVITAMINOSI PUÒ PROVOCARE SCORBUTO E PELLAGRA

L’avitamitosi è una sindrome clinica determinata da carenze vitaminiche. Può comparire avitaminosi anche a causa di eccessiva distruzione o mancata sintesi delle vitamine come in corso di prolungate terapie con antibiotici o di gravi malattie sistemiche. Tra le principali malattie dovute ad avitaminosi ricordiamo lo scorbuto (carenza di vitamina C, presente nei vegetali freschi e in particolare negli agrumi), lo scorbuto, già noto nell’Antico Testamento. Un’altra malattia dovuta ad avitaminosi e tristemente famosa nel passato è la pellagra (carenza di vitamina PP o niacina), propria di diete molto povere (mais, lardo e melassa). Sempre in tema di acronimi, la pellagra è diversamente nota come malattia delle tre D, in riferimento al trio sintomatologico che la caratterizza: diarrea, dermatite e demenza.

LO SCORBUTO E LA VITAMINA-C

Lo scorbuto è una delle più antiche malattie conosciute dall’uomo, anche se si è dovuto attendere il 1932 per identificarne chiaramente l’origine, che oggi sappiamo legata a gravi carenza di acido ascorbico (vitamina C). Il fabbisogno quotidiano di questa vitamina si aggira intorno ai 90 mg, ma (secondo gli ortomolecolari) ne bastano 10 al giorno per prevenire le manifestazioni dello scorbuto per lungo tempo. Il Beri-Beri è una malattia da denutrizione provocata dalla carenza cronica di tiamina B1. Si tratta di una patologia diffusa soprattutto nelle popolazioni orientali con alimentazione fondata prevalentemente sul consumo di riso brillato. La tiamina, particolarmente abbondante nella crusca di riso, quindi nel prodotto integrale, viene infatti perduta con il processo di raffinazione del cereale.

ABBIAMO TUTTI LO SCORBUTO E IL FEGATO A PEZZI

Il fegato di tutti i mammiferi sintetizza una proteina enzimatica attiva che si chiama GLO L-gluconase oxidase. Il GLO serve a trasformare il glucosio nel sangue in ascorbato (molecola parente dell’acido-ascorbico, ovvero la vitamina C). L’assenza di ascorbato genera una malattia famosa chiamata scorbuto, la malattia con la quale i genitori ci minacciavano da bambini per farci mangiare frutta e verdura. Quella paventata dai marinai di ogni latitudine, dovuta alla impossibilità di conservare nelle stive non refrigerate del passato frutta e verdura.

INCONSISTENTI ALIBI GEOLOGICI

Qualcuno ipotizza che la mutazione genetica che ha portato i primati del sotto-ordine Anthropoidea (a cui apparteniamo) alla situazione attuale sembra sia avvenuta 60 milioni di anni fa, quando per le glaciazioni l’uomo fu costretto ad adattarsi per così dire anche alle carni dei suoi simili animali. Trattasi evidentemente di un abbaglio culturale e di una colossale balla giustificativa. Un alibi per dire alla gente che i macelli hanno una giustificazione, che i McDonald’s sono un dono di Dio, e che i masticatori di cadaveri sono esseri civili, acculturati e persino spirituali.

NON ESISTE UN SOLO UOMO DAL SANGUE ACIDO SU TUTTO IL PIANETA

Sfido chiunque a portarmi un essere umano con un sangue dal pH diverso del 7,40, indipendentemente da dove sta (Antartide o Equatore), da che pelle ha (bianca, nera o gialla) e da cosa mangia (pesce-bistecche o cibo-crudista-vegano). E, quando il pH sta a 7,40, la sentenza alimentare è una sola: frutta, verdura, semini e radici! Ogni trasgressione delle regole comporta non soltanto pesanti effetti collaterali chiamate malattie, ma riduzione spazio al carburante elettivo che è il succo zuccherino e clorofilliano mineral-vitaminizzato e magnetizzato dal sole.

RAGGIUNGIAMO A FATICA LA QUOTA RGR DI 60 MG AL GIORNO DI ASCORBATO

Infatti, attraverso l’assunzione di cibo, riusciamo a malapena ad assumere il quantitativo vitaminico che ci permette di non morire di varie malattie simili allo scorbuto (pellagra, beri-beri, e altre ancora) e dovute alla carenza di ascorbato. Si tratta di quella RGR (Razione Giornaliera Raccomandata) che si vede scritta oggi su molte etichette. Ciò non toglie però che le necessità del corpo umano siano ben altre. Basta pensare che una capra non stressata ne produce 13 grammi al giorno (ma in condizioni di stress la produzione endogena aumenta). La RGR indicata dagli organismi internazionali per l’uomo è di 60 milligrammi al giorno.

VIVIAMO IN UNO STATO DI SCORBUTO LATENTE

Quindi la RGR ci salva dalla morte per scorbuto ma ci tiene di fatto in uno stato asintomatico di scorbuto latente che si chiama Scorbuto Cronico Sub-Clinico ovvero CSS (Chronic Subclinical Scurvy). Non ci vuole un biochimico o un genio della medicina per capire cosa significhi per il sistema immunitario essere in buona parte impegnato a combattere su base permanente una malattia latente. Nel momento in cui intervengono altri fattori patogeni il nostro recinto difensivo è in parte sguarnito. Ed è così che malattie incurabili o ad alto tasso di mortalità potrebbero in realtà ricadere pienamente all’interno delle possibilità dei nostri anticorpi. Se solo si riuscisse a vincere la CSS! Ovvio che queste preoccupazioni riguardino i mangiatori di cadaverina, di sangue e di organi di altri viventi in stato di avanzata putrefazione.

MA COL VEGAN-CRUDISMO SI TROVA LA FAMOSA QUADRATURA DEL CERCHIO

È inequivocabilmente provato che, con una corretta alimentazione vegan-crudista, si raggiungono senza alcuna fatica tutte le quote-base della salute, si tratti del bilancio calorico basale e cinetico (1500-3500 calorie/giorno), del bilancio proteico (non oltre il tetto dei 24 grammi/giorno), del bilancio vibrazionale (non sotto i 6500 Angstrom), del bilancio ossidativo (almeno 5000 ORAC/giorno), del bilancio mineral-vitaminico, del slancio ascorbico-potassico (RGR 60 mg/giorno), del bilancio leucocitico (4000-7000 unità per mL di sangue, stabile col vegancrusismo, raddoppiato col vegetarianismo e triplicato con l’onnivorismo, vedi esperimenti Kouchakoff), del bilancio insulinico (10-40 microunità/L di sangue), del bilancio enzimatico-lipasico (2-60 unità/L di sangue, dell’equilibrio endocrino, dell’equilibrio etico (stratosfericamente importante anche per la forza e l’autostima che da esso traiamo), e degli altri mille equilibri sinergici necessari a mandare avanti regolarmente la nostra complessa macchina corporale.

IL TEORICO DELLE MEGADOSI

Linus Pauling (1901-1994), uno dei massimi studiosi degli affetti benefici dell’integrazione vitaminica sosteneva che 10 grammi di vitamina C rappresentassero la dose giusta per ovviare alla perdita di quel prezioso gene avvenuta 60 milioni di anni fa. In una virtuale (realizzata sulla base del suo libro più famoso – How to Live Longer and Feel Better) Pauling si chiede come mai una soluzione così semplice  a molti dei nostri problemi di salute non venga cavalcata. “La vitamina C esiste in natura e le case farmaceutiche non possono brevettarla”. Pauling queste cose le diceva già negli anni ’70. È morto a 93 anni, mentre ne avrebbe potuto vivere di sicuro 120 se non si fosse imbattuto nelle sue stesse micidiali cure vitaminiche!

PAULING ZIMBELLO DI BIG PHARMA

Pauling diventò infatti negli ultimi suoi anni il coccolone e lo zimbello delle case farmaceutiche, tanto da essere l’unico soggetto a ricevere due premi Nobel. Anche lui un chimico, al pari di Pasteur, di Pantellini, di Nico Valerio e di Barry Sears (quello della dieta a Zona), gente preparata sulle reazioni chimiche, ma assai carente nel mettere in ordine integralmente l’intera questione. Tra medici e chimici preferisco onestamente i primi, soprattutto quando si dedicano più alla ricerca e meno alla terapeutica.

CONTROVERSIE SULLE QUOTE VITAMINICHE-C

Mi piacciono da matti i tipi alla Antoine Béchamp, alla Max Petenkoffer e alla Max Bircher-Benner, tanto per capirci meglio. Pauling, col supporto della Kousmine e delle industrie farmaceutiche ha dato il via non solo alla chimica ortomolecolare ma, quel che è più grave, alla medicina ortomolecolare ed al nutrizionismo ortomolecolare, palle di ferro al piede e pratiche rovinose per l’intera umanità. Per far capire quanta insicurezza giri intorno alla vitamina-C basti pensare che la FDA stabilisce 40-60 mg/giorno, il Comitato Scientifico Europeo 45, la Sanità italiana 60, Fondazione Pantellinio-Firenze 150, il NIH (National Institute of Health) 160-200, la Colorado Integration Authority 6-12000 mg, e Pauling 6-18000 al giorno.Il dr Weil, quello della dieta anti-infiammatoria (non malaccio, se non fosse inquinata da presenza di pesce e di integratori), è almeno più circostanziato. 40 g/giorno per il neonato sino a 6 mesi, 50 per l’infante 7-12 mesi, 15 per lo svezzamento da 1 a 3 anni, 25 per l’infanzia 4-8 anni, 45 per il pre-adolescente 9-13 anni, 75 per l’adolescente maschio 14-18 anni, 65 per l’adolescente femmina 14-18 anni, 90 per l’uomo, 75 per la donna, 85 per la grattante, 120 per la mamma che allatta, 250 per i fumatori.

DIVINIZZAZIONE DELLA VITAMINA-C SINTETICA

Nella sua ultima intervista in vita, Pauling sosteneva che 2 delle maggiori interazioni della vitamina-C sono il potenziamento del sistema immunitario e la sintesi del collagene, sostanza che tiene unito il nostro corpo, rinforzando i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. Gli animali producono acido ascorbico nel fegato in proporzione al loro peso corporeo, cosa che non avviene nell’uomo e nei primati (scimmie). È da qui che si ricava la megadose di 12000 mg/giorno per Pauling, 200 volte superiore alle quote RDA ufficiali.

NON SOLO IL PANE MA ANCHE IL COMPANATICO

Ovvio che non è poi solo questione di vitamina-C. Ci sono da considerare antagonismi e sinergie, simpatie e antipatie. Per Pauling, oltre ai 12 grammi gionaliri di acido ascorbico, serve pure una supplementsazione quotidiana di vitamina-E (800 UI), di Niacina B3 (1000-2000 mg), più quantità variabili (a seconda delle patologie) di altre vitamine, più integrazione minerale di selenio (200 grammi/giorno). E’ così che Pauling esalava gli ultimi respiri, convinto che la medicina ortomolecolare diventasse la medicina del domani.

ASCORBATO DI POTASSIO, RIMEDIO ANTICANCRO O GROSSA BUFALA?

Già nel 1932 Moravel e Kishi misero in evidenza l’alta concentrazione di potassio all’interno della cellula sana in normale attività fisiologica. Dean Burk, del National Cancer Institute, dichiarò gia nel 1969 il grande vantaggio che gli ascorbati possiedono come potenziali agenti anticancro è che essi sono partilcolarmente non tossici per i normali tessuti del corpo e possono essere somministrati senza effetti collaterali degni di nota anche a dosi estremamente alte (fino a 5 g/kg o più). Il biochimico Gianfranco Valsè Pantellini della New York Academy of Science notava già negli anni ottanta l’attività dell’ascorbato di potassio nei confronti delle malattie degenerative ed in particolare nei confronti delle degenerazioni tumorali.

POTASSIO CATIONE-GUIDA DEI PROCESSI METABOLICI INTRACELLULARI

Nell’organismo umano, i processi metabolici di base a livello cellulare sono di tipo bio-chimico-fisico. Il corretto funzionamento cellulare è regolato da quattro cationi: sodio, calcio, potassio e magnesio. In particolare il potassio è considerato il catione guida (cofattore) dei processi metabolici intracellulari. L’organismo sano si contraddistingue per il corretto funzionamento della Pompa Sodio-Potassio. L’acido ascorbico, che è un fortissimo antiossidante, si comporta come “veicolo trasportatore” per il potassio, mantenendo o riportando la sua concentrazione intracellulare ai valori corretti. Infatti, uno squilibrio di questo catione è il segnale che l’organismo è a rischio di processi degenerativi e porta come conseguenza lo sbilanciamento degli altri cationi.

CARENZE DI POTASSIO NELLE MALATTIE DEGENERATIVE

L’importanza del potassio per il metabolismo cellulare e la sua carenza nelle patologie degenerative è nota in letteratura fin dagli anni ’30 (studi di Moravel e Kishi). Durante la degenerazione, c’è una perdita di potassio intracellulare a vantaggio del sodio (alterazione della pompa sodio/potassio), con conseguente sbilanciamento elettrolitico. Questo evento, che completa una catena di processi bio-chimico-fisici complessi, ha un peso decisivo nella proliferazione incontrollata delle cellule degenerate perchè il potassio è un elemento che gioca un ruolo decisivo nella regolazione dell’attività metabolica di enzimi e proteine. La perdita di potassio è legata ad una degradazione di particolari strutture proteiche ed enzimatiche conosciute con il nome di anelli pirrolici e l’unico modo per reintegrare questa perdita sarebbe la somministrazione di ascorbato di potassio. L’acido ascorbico, oltre all’effetto antiossidante, si comporta da veicolo di trasferimento intracellulare per il potassio ed è in grado di sostituire le strutture pirroliche degradate.

GIANFRANCO VALSÈ PANTELLINI

Nell’esperienza del biochimico fiorentino Gianfranco Valsè Pantellini (1917-1999) questi fatti producono un arresto nel processo di proliferazione incontrollata, un riequilibrio degli elettroliti con ripristino del corretto metabolismo cellulare ed un ripristino del corretto funzionamento cellulare. Il ribosio poi svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare ed è lo zucchero che è implicato più direttamente nella sintesi dei nucleotidi. È il precursore fondamentale nella biosintesi del RNA e dell’adenosina (elemento essenziale nella produzione di ATP e nell’ATP-asi sodio-potassio, la cosiddetta pompa Na/K) e, nella forma deossiribosio, nella sintesi del DNA. Il nostro corpo è in grado di sintetizzare il ribosio (cosa che invece non è possibile per l’acido ascorbico, che deve quindi essere assimilato con la dieta alimentare).

TANTO DI CAPPELLO AL DR FIDEL NATARELLA

Per Pantellini, parlare di potassio e di acido ascorbico, e quindi di ascorbato di potassio E303, rafforzato col ribosio, era come parlare di oro e di platino. Un po’ come la somatostatina per Antonio Di Bella, fissato sulla sulle secrezioni ipofisarie e pineali, sulla bromocriptina e la ciclofosfamide, più varie vitamine. La stessa cosa, strano a dirsi, che accade con Tullio Simoncini, che vede nel bicarbonato di sodio la soluzione di tutti i mali e lo strozzamento della Candida Albicans, fungo causatore-principe del cancro, almeno nella sua visuale. La stessa cosa che succede a Puccio, per il quale servono 1,5 litri al giorno di acqua basica a 7.35 di pH per combattere vittoriosamente il cancro. Oggi capisco il perché il dr Fidel Natarella, squisito ricercatore animato da spirito scientifico e non da stimoli speculativi, giudica oggi la medicina alternativa come assai peggiore della stessa medicina convenzionale! Una sagra degli orrori e delle vanità al servizio della curomania. Parlo di uno che conosce per filo e per segno i suoi polli.

NON TUTTO È DA SCARTARE, OVVIAMENTE

Nell’ultima sua intervista, Pantellini aveva giustamente demonizzato la chemio come pratica dagli effetti deleteri e devastanti sull’intero organismo. Una tecnica che si regge su un assioma che è anche un paradosso omeopatico: “Ciò che fa venire il cancro, lo fa anche guarire!” La ciclofosfamide non è altro che una iprite chelata che, introdotta, causa nei tessuti delle reazioni di Feulgen (tecniche di colorazione istologica) con liberazione di 4 molecole di acido cloridrico. Come si possa pensare di curare il cancro con dell’acido cloridrico, ce lo devono ancora spiegare i medici. Ma nessun ripensamento per il suo potassio, visto come regolatore idrico e salino per la funzionalità neuromuscolare, e per il suo acido ascorbico (vitamina-C), il più potente riducente e cofattore nei processi biologici, l’arma micidiale contro le malattie degenerative, l’impareggiabile antiossidante e lo scavenger (spazzino) dei radicali liberi. La magica sostanza che fortifica il sistema immunitario con zero effetti collaterali, contrastato dalla medicina perché non costa niente (stessa cosa dice Simoncini a proposito del suo amato bicarbonato di sodio).

DOVE STA IL POTASSIO E DOVE L’ACIDO ASCORBICO

Il potassio, qualora uno creda alle favolistica della vitamina specifica e non nella sinergia vitaminica globale di una dieta vegan-crudista assai più logica e intelligente, si trova in tutte le verdure a foglia verde, nei cereali integrali, patate, riso e banane, quindi dappertutto. L’acido ascorbico, poi, da prendersi nella misura fissa di 150 mg al giorno (secondo Pantellini) , sta nella bevanda cosiddetta Canarino, diventata d’obbligo in Italia, con 3-4 limoni al giorno, dolcificabile con ribosio di sintesi. Meglio di tutto a questo punto sarebbe la polvere di rosa canina addolcita con acero o stevia, sempre in polvere naturale. La vitamina-C sta ovviamente negli agrumi, pomodori, kiwi, rosa canina, uva ribes, uva spina, melograni, lamponi, more, fragole cavoli, peperoncino, peperoni, mirtilli, ciliegie, mele, asparagi, ortica, acerola, tarassaco, cavolini Bruxellers, crescione, rafano, cavolfiore, ravanelli, papaia, mango.

UNA RISPOSTA FORTE AGLI ORTOMOLECOLARI

Una risposta agli ortomolecolari deve essere data in modo forte e sicuro, sia che si tratti di vitamina-C, di vitamina-E, di vitamina-D, di vitamina-A, del gruppo-B, dei vari sali minerali tipo cloruro di magnesio, bicarbonato di sodio e ascorbato di potassio. Il discorso vale inequivocabile per tutti. L’errore fondamentale che inficia ed azzera ogni validità scientifica a questa corrente torrentizia di pillolai e di acquavendoli, sta nell’equiparare le vitamine sintetiche a quelle naturali, e nel non distinguere i minerali inorganici del suolo dai minerali organicati dal sole. Errore gravissimo e fondamentale che porta fuori rotta e fuori percorso ogni loro teoria. Men che meno risulta vero poi il loro continuo lamentarsi sul boicottaggio medico-farmaceutico, visto che potassio, magnesio, bicarbonato ed ascorbato non si prestano a licenze e ad esclusive. Il business degli integratori è decollato su tutti i fronti e le industrie farmaceutiche ne stanno facendo la base centrale del loro business. Cibi proteici ed ammalanti, cibi devitalizzati, cibi spazzatura, cibi secchi e sintetizzati, più le indispensabili stampelle chimiche, ossia le integrazioni. Integrazioni di acque dure alcaline (dove alcaline non significa affatto alcalinizzanti), integrazioni zuccherine ed aspartamiche, integrazioni mineralvitaminiche, integrazioni enzimatiche ed integrazioni ormonali. Che vuoi di più dalla vita?

INTEGRARE SIGNIFICA PERVERTIRE L’ORDINE NATURALE

La pratica di dare tavolette di calcio, di ferro, di fosforo e di altri minerali alla gente, specie a mamme e bambini piccoli, è sballante e perniciosa. Gli stessi animali, se non per vera emergenza, non prendono certo queste sostanze direttamente dal suolo. Il fatto che le pillole sintetiche varchino lo stomaco non significa che siano state digerite. Succede l’esatto contrario. È risaputo che i sali organici vengono rapidamente espulsi dal corpo, se esso ha la forza immunitaria di farlo. In caso contrario, vengono depositati nelle cavità, negli anfratti e nel colesterolo delle arterie, a bloccare il foro circolatorio utile. Dovunque, pur che stiano lontani dalla circolazione, dove costituirebbero un mortale ingombro. Nelle sale di anatomia post-mortem si parla di arterie cariche di grasso indurito e di minerali inorganici disgregabili non col martello ma solo con la mazza di ferro!

CARATTERE TOSSICO DEGLI INTEGRATORI SINTETICI

Il carattere tossico e devastante delle vitamine sintetiche si esplica nel lungo periodo, ed è ammesso persino da chi ne fa uso e non cade nella tipica gabbia mentale del difendere i propri sbagli fino all’ultimo, o nella complicità gratuita o enumerata verso i suoi fornitori. Uno dei test memorabili, citati da Herbert Shelton nel suo The Hygienic Cure of Children”, fu quello della dr Agnes Fay Morgan, ricercatrice scientifica della University of California, dove nel lungo periodo, una vasta gamma di animali testati con cibi vitaminizzati cadde morta al pari di mosche innaffiate col DDT.

C’È UN GRANDE BISOGNO DI TORNARE ALLA NATURA

Viviamo in un’epoca dove l’attacco alla natura non ha precedenti nella storia. Pani bianchi allo strutto, farine 00 sbiancate e degerminate, cibi alterati e denaturati, cibi cotti e sintetizzati, cibi chemicalizzati ed arricchiti. Zuccheri industriali, frutta solforata, cereali demineralizzati, sciroppi, conserve, marmellate, conserve, torte, creme, dolciumi bevande gassate. Un disastro e una devastazione mai visti e mai sperimentati in precedenza. Non a caso il cancro veleggia e lievita a pieno ritmo, in mille forme e mille nuovi rivoli. C’è un urgentissimo bisogno di tornare alla natura non solo per madri e piccoli, ma per tutti gli appartenenti alla comunità mondiale. Almeno 3/4 della dieta dovrebbe consistere in cibi naturali crudi, nella visuale della mitica American Natural Hygiene Society di John Tilden ed Herbert Shelton. Non dimentichiamoci, nemmeno per un solo istante, che ci servono dosi abbondanti di acqua biologica e di clorofilla, e non certo bicchieri e bottiglie di acqua minerale. È grazie all’acqua biologica che la sete se ne va, rendendo il bere un optional valido solo nei momenti di grande dispersione idrica.

IMPORRE LE NOSTRE FRAGILI IDEE ALLA COMPLESSITÀ DEL CORPO UMANO È AUTENTICA FOLLIA

La gente pretende oggi di bilanciare la propria chimica del sangue caricandosi di vitamine sintetiche, o meglio saturandosi di vitamine mediante le classiche megadosi promulgate dagli ortomolecolari. Nessuno gli dice che il corpo umano, coi suoi sensori e i suoi meccanismi immunitari, conosce mille volte meglio di ogni medico-nutrizionista e di ogni chimico-ortmolecolare il reale fabbisogno di ciascun nutriente. Pretendere di forzare il corpo nelle direzioni da noi volute rappresenta un continuo azzardo. Fornire al corpo delle sostanze con invasività e violenza terapeutica, nella forma di megavitamine sintetiche, significa alterare pericolosamente gli equilibri del corpo.

I DANNI ACCERTATI DELLA SUPPLEMENTAZIONE PAULINGHIANA

Possiamo prendere megadosi di vitamina-C per rafforzare la nostra resistenza, scrive il dr Ralph Cinque, nel suo eccellente testo “Quit for Good” (Liberatene per il tuo bene), al fine di incrementare la nostra resistenza e la nostra reattività immunitaria, ma non possiamo evitare gli effetti negativi che esistono senza se e senza ma. A) Disturbi al pH del sangue, B) Irritazioni allo stomaco e acidità di stomaco costante, C) Produzione incontrollata di acido ossalico e di acido urico che incoraggiano la formazione di calcoli alla cistifellea e ai reni, D) Sovraccarico di ferro inorganico nel corpo e persino nel cervello, con guai seri davvero, E) Decalcificazione nei punti dove serve calcio organico, e calcificazioni improprie sottoforma di calcare inorganico, E) Bruciori nell’urinare, F) Disordini intestinali con gas, gonfiori e dolori addominali, G) Gastriti ricorrenti, H) Problemi renali, I) Rottura anticipata globuli rossi, L) Antagonismo fortissimo con B12, rame, calcio e magnesio, M) Nausea, vomito e diarrea ricorrenti.

ACIDO ASCORBICO, UNA VITAMINA A DOPPIA FACCIA

Importanti ricerche, condotte recentemente dalla diversità inglese di Leicester, rivelano che la vitamina-C è una vitamina double-face. A basse dosi risulta preziosa antagonista dei radicali liberi, ma ad alte dosi danneggia il patrimonio genetico. Il test ha riguardato centinaia di soggetti trattati a megadosi limitate (500 mg/giorno per 6 settimane). Il risultato è stato chiaro e preciso. Aumento notevole dei globuli bianchi (tendenza alla leucemia) e aumento della oxo-adenina, sostanza-spia dei danni nei riguardi del DNA e sostanza-spia nei riguardi di effetti cancerogeni. Anche il professor Victor Hubert della Mount Sinai School of Medicine di New York, ha rilevato come le megadosi di vitamina-C modifica il ferro nell’organismo e aumenta i radicali liberi in circolazione. Il minimo che si può dire, per un osservatore esterno ed equidistante, è che l’argomento è quanto mai controverso e carico di contraddizioni. Per noi che abbiamo forse un pizzico di maggiore familiarità con frutta e verdura, è che l’uomo non è riducibile a un volgare consumatore di pasticche chimiche, come pretendeva di insegnare Robert Atkins, l’uomo delle bistecche supplementare finito malamente al pari di tanta gente gabbata sull’intero pianeta.

FOTOSINTESI CLOROFILLIANA ED ORGANICAZIONE DEI MINERALI

La salute sta nel succo zuccherino e nella clorofilla, nelle erbe verdi dotate di straordinaria forza naturale. L’energia vitale scaturisce tutta dal sole. Nessuno meglio delle piante possiede l segreto di come catturare l’energia solare e di trasmetterla agli uomini ed agli animali. Il grande e talentuoso Max Bircher-Benner ci ha insegnato che l’assorbimento e l’organizzazione della luce solare (essenza della vita) ha luogo soltanto nei vegetali. Gli organi delle piante sono pertanto degli accumulatori biologici di luce solare. Il segreto sta tutto nella clorofilla, molecola miracolosa rassomigliante all’emoglobina. L’emoglobina è un rosso pigmento costituito da un mix di carbonio, ossigeno, idrogeno e atomi di azoto raggruppati intorno ad un singolo atomo di ferro. Il pigmento verde della natura è identico in tutto e per tutto, ad eccezione del singolo atomo centrale che, nel caso della clorofilla, è un atomo non più di ferro ma di magnesio. Il guaio è che la cottura dei vegetali porta alla disorcanicazione dei minerali che ridiventano inorganici come quando erano nella terra. I minerali inorganici hanno una formula molecolare sgradita ai glomeruli renali, per cui il loro assorbimento finisce per azzerarsi.

UN ESEMPIO DI BEVANDA VERDE SALUTARE PER TUTTI

Nelle accurate ricerche della Temple University di Philadelphia, si è appurato che soluzioni verdi a base di clorofilla naturale apportano notevole rafforzamento alle pareti delle arterie umane. Nei migliori testi di botanica si dice un gran bene del tarassaco, della malva e del farinaceo, tutte erbe facili e libere di casa nostra, preziosissime per i disordini epatici, renali, urinari e prostatici. Aggiungendoci crescione, e rucola, sedano e cavoli, bietole e ravanelli, si raggiunge il top. La Green Drink (Bevanda Verde Terapeutica) del Dr Kirshner. Una quindicina di mandorle, 4 grossi datteri disossati e 5 cucchiaini di semi di girasole messi in altrettanta acqua a intenerire durante la notte, da mescolarsi in centrifuga assieme a del succo di ananas precedentemente centrifugato, più una manciata di foglie miste (alfa-alfa germogli, prezzemolo, menta, foglie di bietola, crescione, cardo, malva, farinaceo, aloe e tarassaco). Solo uno dei tanti esempi di bevanda naturale portentosa.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Ric

    Trattato di grandissimo spessore, pur con spiegazioni semplici e con linguaggio alla portata di tutti. Grande Valdo!

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  2. Noemi

    Secondo me Valdo avrebbe più credibilità se mettesse un po' meno di livore contro "il sistema". Un linguaggio più equilibrato sarebbe l'ideale.Un es : la battuta su L. Pauling, morto a 90 anni e che avrebbe potuto viverne 120 se fosse stato vegan crudista!

    Rispondi

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