PATOLOGIE EVACUATIVE ED ASPORTAZIONE EMORROIDI

da 19 Gen 2013Emorroidi

LETTERA 1   (2 gennaio 2013)

ADOZIONE DIETA CRUDISTA E INTERVENTO CHIRURGICO RINVIATO

Gentile Valdo, le scrivo questa mail per togliermi alcuni dubbi. Premetto che ho letto tante (diciamo decine) delle sue tesine e che da due settimane ho adottato una dieta crudista. L’input è stato la necessità di prepararmi a un intervento su emorroidi, e siccome so di non potermi liberare se non ci metto le dita, cosa che secondo me non è stata dovutamente valutata per quel che riguarda il postoperatorio, ho pensato al digiuno per non dover avere a che fare con le feci. A dire la verità c’è stata anche la concomitanza con la lettura del libro di Pellizzari sulla pulizia degli organi e ho pulito il fegato. Poi non so più come sono approdata al suo blog e ho cominciato a mettere in atto i suoi consigli. Ora l’intervento era previsto per il 13 dicembre ma è saltato perché qualcuno prima di me è rimasto sotto i ferri troppo a lungo. Così al ritorno a casa, forse è li ho scoperto il suo blog, non ho smesso di digiunare, ma sono passata alla sua dieta.

DIGIUNO CON QUALCHE OVVIO MALUMORE DI CHI MI STA INTORNO

Mi sono accorta subito che a pranzo e a cena non riuscivo ad andare oltre il piatto d’insalata, e anche moderato, pena una digestione eterna. In pratica sino ad ora ho fatto un semidigiuno con qualche moderata trasgressione il giorno di Natale e quello di Capodanno (sin qui non ho sperimentato grosse crisi eliminative, a parte una sonora emicrania durata un giorno e mezzo, ma quasi sempre mi sono svegliata al mattino con un po’ di mal di testa che per lo più se ne andava dopo poco). Negli ultimissimi giorni al piatto di insalata ho aggiunto noci, nocciole e mandorle e ho anche notato che digerivo un po’ meglio. Ma al pomeriggio, tra il pranzo e la cena, non sono mai riuscita a prendere nulla, a parte una tisana digestiva di melissa di cui sentivo il bisogno. Con oggi ho iniziato la “3 giorni” di digiuno con succo di limone, non senza i malumori di chi mi sta intorno.

DUBBI SUL DIGIUNO E SULLA DEBILITAZIONE IN FASE PRE-INTERVENTO

Veniamo al dunque. L’intervento è previsto per il 10 gennaio e io conto di passare dal 5 gennaio a una dieta liquida a centrifugati. Ora, il mio dubbio è che io arrivi troppo debilitata all’intervento. La domanda è : “Mi sto muovendo nel modo giusto?” Altra domanda: “Per il digiuno mi regolo con acqua e succo di un limone per un totale di circa un quarto di litro di soluzione ogni due ora e mezza? La sorseggio lentamente perché altrimenti il mio stomaco non l’accetta e partono continue eruttazioni molto fastidiose, cioè ogni volta che vado in bagno, va bene? È forse troppo o troppo poco?”

LE EMORROIDI MI HANNO RESO LA VITA DIFFICILE DA 10 ANNI

Aggiungo che sono dieci anni che dovrei fare questa operazione, l’ho sempre rifiutato per principio (ho alle spalle una ricerca di soluzioni alternative svariate, quali omeopatia, naturopatia, riflessologia, tisane, integratori e quant’altro), ma ho dovuto cedere perché che non vivevo più, niente più gite in montagna, casini quando sono in giro, sempre alla ricerca di un bagno decente. Ora a dire il vero quasi non mi danno fastidio, a parte quando vado in bagno.

POCA CARNE, POCO PESCE, POCO FORMAGGIO E UOVA, E SEMPRE CON QUESTE SCOMODE APPENDICI

Ma, a parte che tutta la macchina è avviata, penso che me ne starei meglio senza queste scomode appendici! Per completezza aggiungo ancora che non faccio quasi mai uso di farmaci, ho sempre pensato di avere una alimentazione abbastanza buona, con poca carne, un po’ di pesce, moderato uso di formaggio e uova, non latte, molta verdura e frutta .

CONTINUI PROBLEMI DI COSTIPAZIONE PER UNA VENTINA DI ANNI

Tuttavia ultimamente non riuscivo più a mangiare quasi nulla senza avere problemi con la pancia (qualche mal di pancia ma soprattutto difficoltà a far uscire le feci, sia compatte che sfatte, con conseguenti sforzi e rientri in bagno anche 6 o 7 volte per riuscire a liberarmi. Leggendo i suoi scritti mi sono resa conto che la mia alimentazione buona non lo era affatto e dunque sicuramente causa degli innumerevoli problemi di salute (mal di testa, dermatite, anche se migliorata dopo la rimozione delle amalgame, movimento, disturbi autoimmuni, anche se non tali da indicare una ben determinata patologia, stanchezza perenne, emorroidi che sanguinano e ancora noie minori) che mi hanno abbassato la qualità della vita da circa 20 anni a questa pare (ora ne ho 51).

SONO PRATICAMENTE LA SOLA AD AVERE GROSSI PROBLEMI EVACUATIVI

C’è da dire che mio marito non ha problemi, non fisici almeno, e così anche i miei genitori. Mia madre, sta abbastanza bene. Mio padre ha avuto una emorragia celebrale da Cumadin e quindi è malmesso, ma soprattutto a livello di testa. Quindi c’è sicuramente un terreno individuale problematico. I tre figli stanno bene, ma loro vivono ancora di rendita!

VOLEVO SCARICARE LA DIETA TISANOREICA ED ALTRE TESINA, MA IL “CERCA” DEL SUO BLOG NON FUNZIONA

Le faccio tanti complimenti per il suo lavoro. Le volevo anche dire che a volte proprio non riesco a trovare alcune tesine, né utilizzando il “cerca” del suo blog, né inserendo la stringa direttamente su google. C’è qualche altro sistema per accedervi ? Faccio un esempio : mi incuriosiva la tesina sulla tisanoreica (La dieta Tisanoreica e il bandolo della matassa, del 23/12/11) che imperversa in farmacia e in certe erboristerie, con tanto di slogan, e volevo vedere il suo parere cassante, cito questa solo perché è lultima che ho cercato invano, ma mi è successo con numerose altre, e dunque non sono riuscita a trovarla. Ho provato anche a cercarla nel mese di pubblicazione, ma invano. Mi auguro che riesca a rispondermi nonostante il mare di lavoro. Comunque la invidio, bonariamente si intende, perché queste cose mi interessano tantissimo. E lei è riuscito a farne il movente ( movente di cui da qualche parte ha parlato e in me la cosa ha molto risuonato) che a me manca. Un caro saluto.
Noemi

*****

LETTERA 2   (17 gennaio 2013)

PER ADESSO MI LIMITO A REGALARE I TUOI LIBRI ALLE PERSONE IN GRADO DI APPREZZARLI

Ciao carissimo Valdo, questa volta uso il tu come forma di vicinanza e sentito ringraziamento per quello che stai facendo, e pensare che fino a poco tempo fa mi sarebbe sembrata inarrivabile una dieta crudista, so che la tua è tendenzialmente crudista, ma mi avrebbe fatto lo stesso effetto, addirittura pensavo che non ce l’avrei mai fatta a mangiare solo crudo e in questo senso mi sono espressa non molto tempo fa a commento di un post di Pianeta Verde su FB. Poi ho letto per caso di come si sono scagliati contro di te con perquisizioni e critiche, e la cosa mi ha incuriosito. Piano piano ho cominciato a leggere di te e delle tue tesine per cercare di capire come muovermi e come seguire il tuo regime dietetico, il tuo stile di vita. Sono sempre tentata di perorare la tua causa, ma mi rendo anche conto che le persone devono essere pronte per cogliere l’opportunità del risveglio. Inoltre il travaso forzato dei propri ideali negli altri è sempre stato un po’ il mio difetto principale di cui sono diventata via via consapevole e che ora cerco di correggere. Così mi limito a predispormi, a regalare i tuoi libri alle persone che so li accoglieranno con favore. Per gli altri mi auguro di diventare il testimonial in carne e ossa!

DIGIUNI SENZA CRISI ELIMINATIVE

Ti ho già inviato una mail e non ho ancora avuto risposta. Immagino che sia tra le tante che attendono e mi rendo conto della difficoltà di rispondere a tutti. Continuo a seguire giorno per giorno le tue tesine, resto fiduciosa in attesa di una risposta. Riprendo il filo della scorsa mail. Ad oggi, cioè a 15 gg dal digiuno a succo di limone, non ci sono state grosse crisi eliminative. Già dal pomeriggio del primo giorno ho dovuto rallentare con il limone perché sentivo bruciore. Il terzo e ultimo giorno di digiuno ho introdotto del succo d’arancia perché non riuscivo a stare in piedi, e quasi non riuscivo a spremere l’arancia. Non volevo chiedere aiuto perché significava impaurire e destare allarmi con relative sollecitazioni a interrompere il digiuno stesso. Devo aggiungere che forse non sono uscita dal digiuno nel modo più corretto. Infatti, sia a pranzo che a cena, ho mangiato un’insalata. Solo nei giorni successivi mi sono imbattuta in una tesina in cui spiegavi che è necessario almeno uno o due giorni a sola frutta e centrifugati nel post digiuno.

ASPORTATE LE EMORROIDI SIAMO NEL LIBO DEL POST-OPERATORIO, CON FARMACI, MALI DI TESTA E DIFFICOLTA’ DIGESTIVE

Fatto l’intervento (prolassectomia/emorroidectomia secondo Longo), che è andato bene. Occorre tenere pure conto del trattamento farmacologico in ospedale e nel post-operatorio. Infatti ho dovuto prendere almeno due Coefferalgan al giorno. Non riesco ancora a mangiare e a digerire in modo passabile. Spesso salto la cena non per mancanza di fame, ma per evitare di mettere cibo in uno stomaco ancora ingombro. Ieri l’altro ho cominciato con il non digerire la spremuta d’arancia, bevuta abbastanza lentamente, ottenendone continue forti e fastidiose eruttazioni che sono poi andate avanti per tutto il giorno visto che a pranzo e a cena avevo troppa fame per sentirmela di digiunare. E così ho preso la solita insalata, che cerco di masticare lentamente anche se non proprio trenta volte ogni boccone!. Il giorno successivo mi sono svegliata con mal di testa, che è poi andato avanti per tutto il giorno, anche se con qualche pausa, e ho deciso che avrei digiunato e così è stato. Oggi ho ancora un vago mal di testa e sono al secondo succo di una arancia bevuto a cucchiaini. Le eruttazioni ci sono ancora, ma meno importanti e fastidiose.

DOMANDE SUGLI INTEGRATORI DI QUALITA’ E SUL CHE FARE PER RIMETTERSI IN CARREGGIATA

Mi piacerebbe sentire un tuo parere su questo fatto di non riuscire a digerire e se quello che sto facendo va bene per rimettermi in carreggiata. Faccio 30 respirazioni al giorno (3-12-6) seguendo il metodo del contrarre la pancia dopo l’inspiro per allenare gli addominali e il diaframma. Purtroppo per motivi contingenti (intervento) non riesco ancora a uscire a camminare, di correre non se ne parlerebbe perché ho un problema alla caviglia causato da piattismo elevato (pronazione). Ho una domanda di carattere generale. So che sei contrario agli integratori, tuttavia mi chiedo se quelli a base di sostanze naturali, come la vitamina-C da acerola o Ferrogreen a base di succhi vegetali, eccetera siano da salvare.
Naomi

*****

RISPOSTA ALLE 2 LETTERE

TI SAPRAI RIPRENDERE AL MEGLIO

Ciao Noemi. Mi spiace risponderti con ritardo. E mi spiace sapere che il fatto è già avvenuto, e mi riferisco l’asportazione delle emorroidi. Dirti che non approvo l’asportazione ora che l’hai già realizzata può sembrare di cattivo gusto. Acqua passata non macina più dicono. Ma non è poi così vero. L’acqua in questo caso continua a macinare. Sia per te che hai già fatto l’operazione, che per altri lettori che potrebbero volerla farse, è giusto che io faccia i miei commenti franchi e chiari, senza voler creare ansie e paure a nessuno.

COMMENTO NEGATIVO SULL’OPERAZIONE

Tu pensa a guarire e a riprenderti, visto che tra trattamenti post-operatori, alimentazioni sballate, clima pessimo, e cose del genere, stai mettendo a dura prova il tuo organismo, mentre per la convalescenza normale possono servire anche 2-5 settimane. Indebolimento, anemia e tentativi di ricorrere a integratori e a scorciatoie, possono aggiungere problemi a problemi. Non ti sorprenda o ti scoraggi il mio commento negativo sulla soluzione chirurgica. Saprai di sicuro riprenderti al meglio.

SERVE PAZIENZA PER QUALCHE SETTIMANA

Quando si sta in ospedale, o comunque sotto cura farmacologica post-operatoria, l’appetito diventa un miraggio. La ripresa non è affatto veloce, ma servono 2-4 settimane. Bisognerà smaltire progressivamente i veleni assunti e recuperare energia. Piano coi succhi di agrumi nel primo periodo, e preferire i succhi di media e di pera. Le insalate vanno sempre bene. Così pure i centrifugati.
Ricorrere anche ai passati di verdure con patate e zucche, e ai purè di patate nella parte post-operatoria.

TESINE DA LEGGERE

DEFINIZIONE DI CRISI EMORROIDALE

Dal greco haima (sangue) e rhèo (scorrere), deriva la parola emorroidi, che sta per scorrimento di sangue. Le emorroidi sono preziose ed indispensabili strutture vascolari del canale anale. Chiaro che diventano fastidiose in caso di gonfiori ed infiammazioni, causando una sindrome nota come malattia emorroidale, tradotta in gergo comune col termine “emorroidi”. A quel punto le emorroidi diventano delle vene varicose all’interno del retto. Stato anormale da non confondersi con altre patologie tipo prurito anale, ragadi anali, fistole ano-rettali, tumori rettali e cisti pilonidali.

DIVERSITA’ RISPETTO ALLE RAGADI

Quella delle ragadi anali, di per sé non è patologia particolarmente grave, ma è dolorosissima. Viene causata da feci extra-dure e voluminose che causano rottura della membrana protettiva anale, e quindi una ulcerazione. Le ragadi si sviluppano infatti negli orifizi tipo la bocca e l’ano. Ragadi e fissurazioni fanno pensare ad altri disturbi a monte tipo stitichezza e diarrea alternate, tipiche della malattia di Crohn. Il canale anale è la parte terminale dell’intestino crasso, ed è ricoperto da cellule che prendono il nome di epitelio squamoso. Se questa membrana di copertura viene lesionata, si possono formare delle ragadi, con dolori ed emorragia simili e confondibili con quelli delle emorroidi.

CAUSE, SINTOMI E RIMEDI

Ragadi ed emorroidi. Cose anatomicamente diverse, ma con cause e sintomatologia assai simili. Anche per le contromisure si va in parallelo, con diete acquose e ricche di fibre che trattengano costantemente acqua, e con bagni e semicupi intesi a rilassare i muscoli di apertura-chiusura anale, ossia gli sfinteri. Semicupi e lavaggi adoperando le stesse soluzioni tipo decotti ottenuti facendo bollire in un litro d’acqua una manciata di foglie di comuni foglie di rovo o di lamponi o di menta piperita, o anche di mentastro. Per uso interno ottime le tisane di malva o di ortica fresca (30 grammi di foglie in un litro d’acqua, da filtrare e addolcire con miele o meglio ancora con dolcificanti vegetali tipo lo sciroppo di acero, lo sciroppo di mele, il succo d’uva, il succo di agave, o la stevia). Chiaro che se uno ha l’intestino in disordine, deve risolvere i suoi problemi, ricorrendo a regolare succo di carota e sedano per giorni e a volte settimane, fino al ripristino della normalità. La dieta regolare d’obbligo rimane quella vegana tendenziale crudista, con ricorso anche a passati di verdura non stracotti nelle fasi critiche.

ASCESSI RETTO-ANALI E FISTOLE

Quanto gli ascessi retto-anali, essi rappresentano la fase acuta di una infiammazione che trae origine dalle microscopie ghiandole presenti tra gli sfinteri, ossia i muscoli che chiudono l’ano. Se tali ghiandoline si infiammano per l passaggio di germi fecali, vanno a formare una raccolta di pus che in genere fuoriesce dall’ano in guarigione spontanea dopo un paio di settimane. Se invece il guaio permane e diventa cronico, ci troviamo di fronte a una profonda erosione cutanea chiamata fistola, una ferita purulenta a cicatrizzazione non facile e non rapida. Gli ascessi si formano forse per infezione causata dai batteri, come sostiene la medicina? Assolutamente no. Si formano perché il soggetto si è comportato alimentarmente da sprovveduto e si è fatto poi curare da terapeuti competenti a senso unico, ovvero bisturi-competenti e farmaco-competenti, e quindi senza-speranza dal punto di visto del recupero reale e definitivo. E la cosa vale un po’ per tutte le patologie gastrointestinali e relative derivazioni. Esistesse ancora il grande medico zurighese Max Bircher-Benner, quello che rimetteva in auge lo Zar di Russia e l’intera sua corte, imponendo a tutti cure drastiche a base di crudità, ci sarebbero meno terapie invasive ed improprie, con meno sfoderamenti di forcipi, pinze, aghi e bisturi.

DIGESTIONI LUNGHE E DIFFICILI, E QUINDI STITICHEZZA, CAUSE PRIME DI EMORROIDI

Tornando alle emorroidi, non va dimenticato che esse non sono affatto una entità strana ed aliena, che appare di tanto in tanto a rendere la vita difficile. Esse sono al contrario una normalissima componente anatomica umana. Svolgono un ruolo importante come cuscini protettivi composti da strutture artero-venose e da tessuto connettivo ad alto contenuto di fibre elastiche e di collagene. Non confondiamo le carte in tavola. Le infiammazioni emorroidali non sono un difetto delle emorroidi. Il problema non sono le emorroidi ma il loro padrone. Non malattia autoimmune e non malattia ad eziologia sconosciuta, ma patologia tossicologica che ha una causa unica, precisa e individuata. Una causa che si chiama digestioni lunghe e difficili che provocano stitichezza e anomalie intestinali.

ERRORI DELLA PAZIENTE E CARENZE DELLA TERAPEUTICA MEDICA

Se per 20 anni la paziente Noemi non è riuscita a risolvere il problema delle emorroidi significa A) che ha continuato a fare dei gravi errori comportamentali ed alimentari, B) Che i tanti medici alternatisi nelle cure, nelle prescrizioni e nella risoluzione finale (per cui lei si trova ora convalescente di una operazione chirurgica che poteva e doveva essere evitata), poco di positivo e di buono le hanno insegnato, ma l’hanno al contrario sviata, confusionata e diseducata sui reali percorsi di recupero e sulla nutrizione.

ASPORTARE NON LE EMORROIDI MA I COMPORTAMENTI CHE LE PROVOCANO

Le emorroidi hanno funzioni ben circoscritte e sono indispensabili al pari di tutti i nostri tessuti, ghiandole ed organi corporali. A volte si infiammano ed espellano sangue e sostanze morbose? Ben venga. Le tossine mandate fuori dal corpo sono sempre un fatto positivo. Privarsi delle emorroidi può comportare che tali tossine si accumulino in zona rettale e non vengano più convogliate verso l’esterno come prima, ma rimangano all’interno, andando a causare danni ben maggiori. L’operazione asportativa non ripristina assolutamente la salute e l’equilibrio, visto che nessun bisturi al mondo è capace di purificare il sangue malto che ha causato per 20 anni il permanere ininterrotto di tale problema.

PIU’ MENOMAZIONE CHE INTERVENTO GUARITIVO

L’operazione ablativa ha mutato solo il sintomo. Le sostanze velenose che arrivassero dall’esterno o dall’interno, e giungessero di nuovo all’ano, non trovando modo di uscire, invertirebbero la rotta e, sottoforma di miasmi intestinali, risalirebbero per giungere alla testa causando problemi visivi-auditivi-cerebrali. Terrorismo igienistico? Non è il mio stile spaventare la gente. Uomo avvertito uomo salvato, e in questo caso donna salvata. Per chi ha le emorroidi dolenti il consiglio è di cambiare radicalmente alimentazione seguendo il nostro schema basso-proteico. Lavaggi e semicupi disinfiammanti, di 20 minuti caduno, 3 volte al giorno.

I TEMPI DI RECUPERO NON SONO RAPIDI

Chi ha subito l’operazione, come la Noemi, faccia meno digiuni durante la convalescenza e cerchi pure di essere meno tentato dagli integratori. Di sicuro possono esserci delle differenze qualitative tra un prodotto e l’altro. Il problema è che le vitamine vanno fornite assieme ai rispettivi coenzimi, e i minerali vanno forniti nella loro forma organica. Tutto il resto sono storielle ed invenzioni. Un prodotto di sintesi non potrà mai avere le qualità di un prodotto naturale. Ci sono di mezzo processi di produzione e di conservazione, di sterilizzazione e di pastorizzazione che ne alterano i valori.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Noemi

    Posto solo ora perchè prima non mi era chiaro come procedere (non ho troppa familiarità con "questi nuovi e potenti mezzi"!)

    Caro Valdo, infinite grazie per la risposta, ma mi tocca qualche precisazione,
    in primo luogo non ho fatto il digiuno post intervento di proposito ma solo come soluzione per uscire egregiamente dalla crisi di mal di testa (eliminativa in senso lato, secondo me, visto che ogni patologia è considerata uno sforzo dell’organismo per ottenere la guarigione con espulsione delle tossine immagazzinate ) che già di per sé mi costringe al digiuno. Tuttavia prima di conoscere le regole dell’igienismo appena stavo un pelo meglio mi preparavo qualcosa da mangiare, magari a mezzanotte, una minestrina e poi rovistavo in frigo per via della fame non ancora tacitata, spiluccando formaggio, per esempio; invece questa volta ho cercato di prolungare il ‘digiuno’ mangiando solo il meno possibile e solo frutta, anche perché come ho detto questa crisi di mal di testa è partita dopo un giorno di cattivissima digestione. Mi aspettavo un qualche commento su queste impossibili eruttazioni. Come si spiegano? Se si spiegano, al di là del rientrare nel quadro della dispepsia.
    Secondariamente, a proposito dell’intervento, preciso che si tratta di un intervento, pur non privo di rischi, di tipo conservativo, infatti viene tolto l’eccesso di emorroide interna ed esterna e il prolasso rettale, le emorroidi in sé, quelle fisiologiche per intenderci, con il loro ruolo rimangono. Inoltre per quanto possa essere considerato ‘depurativo’perdere sangue dalle emorroidi, cosa che sarà pur vera e che io mi ero messa in testa leggendo anche libri di medicina cinese, c’è un limite a questo; infatti nella mia dabbenaggine (letta a posteriori!) non ho cercato di trattenere queste fughe di sangue ‘sporco’ e (anni addietro) sono andata a 7 di emoglobina e ho dovuto ricorrere a trasfusione per riprendere in tempi ragionevoli.
    In terza battuta il mio interesse per gli integratori è del tutto generale e non avevo alcuna tentazione in proposito; quella sugli integratori ,rientra nelle marea di domande che mi faccio leggendo le sue tesine, ma era l’unica che mi ricordavo in quel momento.
    Un’ultima cosa che mi preme dire, e avrei dovuto ricordarmene nella lettere, riguarda le carote: io assolutamente non le tollero, mi mettono l’intestino sotto sopra con diarrea molesta e aria a volontà, in tempi non sospetti, intorno ai vent’anni, mi davano solo feci particolarmente molli e arancioni, ora ogni volta che provo a introdurle è un disastro. L’unico modo in cui sono riuscita ad accettarle è nel centrifugato ananas-sedano –carota, nella misura di una carota piccola o mezza carota media e non di più. In questo senso mi chiedo e ti chiedo se per caso normalizzandosi la situazione con una dieta vegan crudista tendenziale potrò sperare di rimangiare insalata di carote, che mi piace tanto!?
    Un caro saluto, Noemi

    RISPOSTA

    Ciao Noemi, prendo nota nelle precisazioni. Le carote grattugiate vanno benissimo. Se non le sopporti nei centrifugati puoi anche ricorrere alle rape, altopinambur, alle bietole e ai ravanelli di varia taglia e colore. Saluti. VV

    Rispondi

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