PASSA-PAROLA, NUVOLETTE INDIANE E TAM-TAM

da 6 Gen 2013Altro

LETTERA

INTERNET MANOVRATO A PIACERE

Ciao carissimo Valdo, ecco un breve commento su come funziona internet, secondo Paolo Barnard (giornalista) per quanto riguarda lo scarso o nullo potere di cambiamento di questo strumento mediatico che avrebbe dovuto darci maggiore libertà, mentre ci ha resi ancora più schiavi di prima. Sono d’accordo che internet stia solo creando un sacco di confusione, e che stia ipnotizzando la gente con troppe informazioni.

L’IGIENISMO HA GIA’ TROVATO CANALI ALTERNATIVI

Per quanto riguarda invece il grande e importante discorso igienista, e l’alimentazione naturale che lo accompagna, sto annotando l’enorme passa-parola in atto nel paese. Un lavoro che semplici e logiche persone affezionate al tuo blog, inclusi io e mia moglie, stanno spingendo con spirito entusiasta, missionario e pionieristico, trasmettendo a raggiera le basi ideologiche della scienza igienistica.

UN PASSA-PAROLA FORMIDABILE E’ IN CORSO NEL PAESE

Tale passa-parola sta diventando sempre più ampio e va nella logica direzione dello smantellamento della grancassa macellatorio-farmaceutica. Forse in questo caso internet è sfuggito di mano al potere??? Hai la mia stessa opinione?

GRADIREI UN COMMENTO SU QUANTO SOPRA E SUL DOCUMENTO DI BARNARD

Mi puoi in una tesina, in maniera schietta e filosofica, come solo tu riesci a fare, commentare il documento di Barnard, sia per l’argomento portato dallo stesso giornalista che per il mio commento di cui sopra? Grazie e sinceri saluti. Cristino da Brunico

*****

IL POTERE CI HA FOTTUTI DI NUOVO (di Paolo Barnard)

LA STANZA DEI BOTTONI STA IN AMERICA

Io e voi che leggete, poveri stronzi, di nuovo fottuti dal potere. Dio mio, il Potere ci ha fottuti di nuovo, poveri stronzi che siamo tutti noi scribacchini dall’Antiqualcosa, e tutti voi tossicomani della Rete. Poveri, poveri gonzi, la pena che facciamo è straziante. Ditemi, dove risiede la stanza dei bottoni di questo meraviglioso web? Sta in America, fra le mura dell’ICANN, per fare un esempio, ma sta lì, nelle corporate rooms di quel Paese, proprio quello, chiaro?

PENSATE FORSE CHE DRAGHI, SUTHERLAND E SHULTZ SIANO DEGLI IDIOTI?

E allora, allora, ma vi sembrava possibile che sta gente ci regalasse una macchina da guerra immane con cui fargli un mazzo così? Ma vi sembrava possibile che se ne stessero inerti a guardare mentre le ‘belle anime’ del pianeta si armavano di blog, news networks, social networks, siti, forum, video, piazze virtuali, per spaccargli la schiena? Peter Sutherland, Leon Brittan, George Shultz, Lloyd Blankfein, Pascal Lamy, Mario DraghI, i padroni del mondo insomma. Gente così secondo voi è idiota? Stanno tremando di paura, ogni volta che cliccano su Democracy Now, su Znet, o su Grilloblog? Oppure se ne stanno rilassati nelle loro suites di Londra, Roma, Parigi e Manhattan? La seconda. Ecco perché, e vien da piangere.

CERBOTTANE E PORTAEREI NUCLEARI

La Rete esiste in media nelle nostre case dalla metà degli anni novanta, oggi siamo nel 2010. Diciamo quindici anni. Prendiamo i quindici anni prima dell’arrivo del web, 1980-1995. I mezzi di comunicazione e di organizzazione civica fra cittadini attivi di quell’epoca erano l’equivalente del birroccio col mulo a confronto di ciò che la Rete ci ha reso disponibile, cioè lo Space Shuttle. Il paragone calza, anzi, forse è anche inadeguato. Meglio la cerbottana a confronto con la portaerei US Enterprise. Se io munisco un uomo di cerbottana per difendersi dal suo nemico, mi aspetto una lotta. Se gli fornisco una portaerei nucleare e aerei supersonici mi aspetto un altro tipo di lotta, oserei dire più efficace, cioè un altro risultato, ben altro.

SIAMO BRAVI A FAR SCOPPIARE I PETARDI

E cosa abbiamo fatto noi con i nostri ordigni al plutonio nuovi di zecca? Sapete qual è la risposta? È che ne abbiamo fatto un videogioco planetario, e gli stiamo davanti istupiditi, drogati, nevrotizzati, ma anche compiaciuti nel più straziante autoinganno globale della Storia. Non abbiamo fatto esplodere una singola bomba, il nemico è illeso, anzi, rafforzato, con forse l’unica preoccupazione quella di pulirsi dal fondo dei pantaloni la polvere dei petardini che ogni tanto la nostra portaerei gli butta fra i piedi. Questa è la realtà, Dio mio. Come abbiamo fatto a ridurci così?

NON ABBIAMO ANCORA CAPITO LA SCALTREZZA DEL POTERE

Di nuovo una risposta: è stato possibile perché, come vado denunciando da anni, la massa delle ‘belle anime’ occidentali si ostina a non voler capire cosa sia il Potere, o meglio, si ostina a non voler vedere l’entità della scaltrezza del Potere. Se solo qualcuno di noi si fosse arrestato di fronte al primo click in rete quindici anni fa e si fosse fatto le domande che ho scritto sopra, se ci fossimo subito chiesti “Alt, calma, che è sta roba che ci hanno scodellato, alt, cosa sta cucinando il Potere qui?”, forse non saremmo a sto miserabile punto.

VIDEOGIOCHI E PARALISI CIVICA

Perché era evidente, Cristo, che se ci davano la Rete era perché loro sapevano benissimo cosa la Rete ci avrebbe fatto, lo sapevano con serena precisione, ci avevano pensato a lungo, si erano confrontati, e la loro conclusione era che ne avremmo fatto questo videogioco da videodipendenti all’ultimo stadio, e cioè, udite, l’ennesimo prodotto di consumo compulsivo della loro Esistenza Commerciale e Cultura della Visibilità, cioè di nuovo un ulteriore passo verso l’abisso della paralisi civica. Esattamente ciò che loro vogliono ci accada.

DEFICIENTI INGOZZATI E STORDITI DA INFORMAZIONI FASULLE

Ed è accaduto, siamo sempre più inerti, noi, manica di deficienti convinti di essere in lotta ogni mattina quando clicchiamo in questo web che figlia informazioni a ritmo frenetico come un colossale brodo batterico fuori controllo. In lotta noi, ingozzati d’informazione oggi a un ritmo così stordente che neppure il tetro immaginario di George Orwell l’avrebbe potuto concepire come macchina di annullamento civile.

CON LE CERBOTTANE SI RIBALTO’ LA STORIA DEL PAESE

Lotta? Ma dove? Ma i risultati li vedete? Lo ripeto, abbiamo in mano una portaerei nucleare quando solo pochi anni fa avevamo le cerbottane, e cosa è cambiato? Gli uomini e le donne delle cerbottane vissero in un mondo manifestamente imperfetto, ma date un’occhiata. Nell’Italia dei mezzi d’informazione collosi, scarsi, e blindati dalla Democrazia Cristiana-Vaticano costoro furono capaci di ribaltare la Storia del Paese con divorzio e aborto, difeso quest’ultimo poi nel 1981 con un referendum da record (67%), in un’affermazione di volontà civica unica al mondo in questo ambito.

SENZA INTERNET LE DONNE AVANZARONO

Le donne italiane nell’era in cui i computer erano scatole di dimensioni industriali seppero prendere il maschio latino per le orecchie e ficcargli la testa nei pannolini puzzolenti dei figli, le braccia sui manici del passeggino, e si ritagliarono una larga fetta di dignità in un mondo tutto di pantaloni. Non la perfezione, ma un salto in avanti storico. E, sempre senza Internet col suo immane seguito di starnazzamenti, gli operai italiani soffocarono il terrorismo rosso dopo l’assassino di Guido Rossa nel gennaio del 1979, di nuovo una dimostrazione di forza civica ammirevole se si considerano le tremende condizioni lavorative operaie di allora, sulle quali la tentazione di scadere nella violenza poteva avere una facile presa.

L’ITALIA DI FANTOZZI SCOPERCHIO’ SCANDALI PETROLIFERI, P2 E TANGENTOPOLI

I magistrati dell’Italia di Fantozzi presero di petto gli scandali petroliferi, quelli dei colossi imprenditoriali di Stato (IRI), scoperchiarono la P2, e poi ci fu Tangentopoli, altro capitolo storico senza precedenti forse in tutto l’Occidente che trovò impeto senza blog, V-day, senza i ‘paladini’ e i loro diecimila libri e video. Un capitolo questo che di nuovo fu difeso dall’Italia dei rudimentali fax nell’estate del 1994 (decreto Biondi salva ladri) con una quasi insurrezione popolare (mai più vista da allora così veemente).

SCONFITTA DELL’APARTHEID E CADUTA DEL MURO DI BERLINO

In quello stesso anno la tenacia decennale di un popolo in stracci e costretto alla schiavitù, unitamente al lavoro di migliaia di attivisti europei armati di telefoni se andava bene, sconfisse l’Apartheid in Sudafrica. Poco prima era crollato il muro di Berlino, portando fra le altre cose all’unificazione della Germania, dove io ricordo l’esistenza di vibranti forze civiche anti-imperialiste e anti-nucleari di cui ora, col nostro stupefacente web, non si trova più traccia.

CON LE CERBOTTANE SI BLOCCO’ UN NUCLEARE CHE OGGI RIALZA LA TESTA

E al nucleare, l’Italia del TG1, TG2 e TG3 seppe nel 1987 porre un freno netto, in un referendum che toccò punte dell’80% di cittadini contrari all’atomo, che oggi invece rialza la testa nell’indifferenza quasi generale. Gli anni delle cerbottane, dal 1980 in poi, videro anche l’esplosione della consapevolezza ambientale grazie a Greenpeace, e il crollo di dittature fra le più atroci della Storia moderna, in America Latina. Lì lottarono per sbarazzarsi non dico di un Berlusconi, o della Camorra, ma di un impero neonazista finanziato e armato dalla più grande potenza mondiale, delle sua infinite camere di tortura e dei campi di concentramento. Lottarono morendo a decine di migliaia in condizioni disumane, e nessuno di loro mai cliccò un mouse, non c’era Facebook.

LE CERBOTTANE SEPPERO FARSI VALERE

Nel 1984, con una telecamera e un aereo bimotore, un singolo reporter, Mohamed Amin, portò sugli schermi del mondo la tragedia della fame in Etiopia, salvò milioni, l’ondata di indignazione mondiale costrinse i Paesi ricchi a mettere in agenda la fame dei poveri per la prima volta. Amin morì prima ancora che nascessero i blog. E così fu, in una lunga scia di vittorie contro la barbarie nell’era delle cerbottane.

VIA LA FIONDA E MANO AI CRUISE CON L’ARRIVO DELLA RETE INTERNET

Poi arriva la Rete, ohhhhh! Tutto quanto sopra viene in teoria potenziato nelle stesse proporzioni in cui lo Tzunami potenzierebbe l’ondina della risacca serale. I cittadini attivi del pianeta, i combattenti per la giustizia, scendono dal mulo e salgono sull’Eurostar, gettano la fionda e imbracciano i missili Cruise. E allora tutti con lo sguardo proteso in avanti in trepidante attesa di un’imponente rimonta, di un mondo migliore.

UN MILIARDO DI GENTE CHE VIVE CON UN DOLLARO AL GIORNO

Negli anni che vanno dal 1995 a oggi la povertà nel Sud del mondo è salita a 2,7 miliardi di esseri umani, di cui un miliardo sopravvive con 1 dollaro al giorno rispetto agli 800 milioni di dieci anni fa (+200 milioni). La crisi finanziaria dell’anno scorso ne ha aggiunti 53 milioni, che rischiano la soglia della povertà. Negli Stati Uniti di oggi quasi 50 milioni di persone soffrono la fame, cioè non possono nutrirsi più di una volta al giorno; in Italia adesso il 17% delle famiglie è in grave difficoltà, rispetto al 10% ‘tradizionale’, l’11,2% non arriva a pagare le spese mediche, infatti un italiano su 5 non fa visite specialistiche per povertà.

12000 MILIARDI DI DOLLARI PER SALVARE LE BANCHE

Oggi un 10% di italiani ricchi possiede la metà di tutta la ricchezza, un aumento di concentrazione notevole secondo la Banca d’Italia. E mentre la crisi alimentare sta uccidendo nel mondo numeri senza precedenti. I 12 miliardi di dollari promessi all’inizio del 2009 dai potenti per sradicare la fame (Millennium Development Goal) non si sono materializzati, mentre per salvare le banche ne sono stati spesi dai cinquemila agli undicimila di miliardi di dollari, secondo le stime.

ELEZIONE DI OBAMA, GUERRAFONDAIO, OMERTOSO E BACIAPILE DEI BANCHIERI

Ma cliccando sui mouse della nostra nuova macchina da guerra abbiamo eletto Obama!, certo. Cioè sfruttando la coglionaggine di milioni di attivisti di tastiera si è permesso a un truffatore guerrafondaio, omertoso protettore della CIA, filo sionista di ferro, baciapile dei banchieri che oggi ha il gradimento più basso nella storia delle presidenze USA dai tempi di Dwight Eisenhower, di occupare il posto di uomo più potente del mondo. Che risultato!

68 GUERRE E TORTURE IN RIPRESA, NELL’ERA INTERNETTIANA

Navigando con la nostra portaerei le portentose onde dei blog d’informazione, contro-informazione e contro-contro-informazione a suon di decine di milioni di articoli e video ci siamo fatti scappare dai buchi del radar circa 68 guerre, di cui due, Iraq e Afghanistan, nonostante abbiamo ricevuto la più ampia esposizione mediatica della Storia umana. Ah, scordavo, ci è scappato nell’era della trincea di tastiera anche il ritorno in grande stile della tortura, dibattuta tranquillamente sui banchi parlamentari figli di Cesare Beccaria, povero Cesare. La spesa militare globale del 2008, secondo SIPRI, è stata di 1.464 miliardi di dollari, con un aumento del 45% rispetto a dieci anni prima, altra risonante vittoria dei pc internettiani.

ONANISMO DEI SOCIAL NETWORKS E PANIC MARKETING

Nell’era del web assieme all’onanismo dei social networks è esploso anche il nuovo Panic Marketing, quello della mucca pazza, di Ebola, della Sars, dell’Aviaria, della Suina, quello che ha il doppio scopo di distrarci in massa dalle questioni concrete e di alleggerirci il portafoglio, e lo sapete, vero, che a proposito di questo noi italiani siamo adesso in passivo per 184 milioni di euro cacciati nel pattume della Suina?

ESTINZIONE DEI DIRITTI DEL LAVORO

E mentre noi cittadini cybercombattenti civici facciamo le ore piccole per non perderci la denuncia numero 430.871 del paladino numero 346 sul blog 5.329 dove sono postati i commenti numero 3.786.987.760, capita che i diritti dei lavoratori si siano estinti. Ci siamo distratti un attimo e puff, non ci sono più. Oggi il 52% degli elettori di Berlusconi, di Berlusconi!, approva le occupazioni delle fabbriche da parte di operai disperati. I due terzi dei leghisti approva la mobilitazione della CGIL, e l’80% degli italiani sostiene i picchetti davanti alle fabbriche.

UN’ONDATA DI DISPERAZIONE STA SPAZZANDO L’ITALIA

Significa forse che un’ondata di sinistra sta spazzando l’Italia? No, significa che un’ondata di disperazione senza precedenti sta spazzando elettori a 360 gradi trascinati mai come oggi di fronte al crollo del bene essenziale del lavoro. Un milione e seicentocinquantamila lavoratori italiani se perdessero il lavoro non avrebbero neppure un euro dallo Stato.

NON DOVEVAMO ESSERE NOI WEBBISTI A MIGLIORARE LA STORIA?

Il 61% di tutto il lavoro precario italiano è giustificato unicamente dalla “tendenza a ridurre il costo del lavoro e il costo-opportunità legato alla possibilità di licenziare”. Ma non eravamo noi, i cittadini attivi, che armati di webpower dovevamo migliorare la Storia? Perché sta tutto peggiorando nonostante il tripudio di megawatt di potere informativo e formativo della Rete?

LE MAZZETTE ODIERNE SI SONO LIEVITATE

Quando il pool di Mani Pulite spedì in pensione (più che in galera) la classe politica della prima Repubblica non c’erano Grillo, Travaglio e i loro seguiti immani in Rete. Oggi ci sono, ma a detta dello stesso autorevole Travaglio le cose in quanto a mazzette sono molto peggio di prima (si legga il suo Mani Sporche). Silvio Berlusconi ha vinto quattro mandati, nonostante il Vajont di sputtanate che la Rete gli ha riversato addosso, la sinistra sta al British Museum accanto alla stele di Rosetta.

L’EUROPA CI HA TOLTO LA COSTITUZIONE E LA SOVRANITA’

Le Mafie aumentano gli introiti ogni anno, oggi sono a circa 91 miliardi di euro di bottino. L’Europa ci toglie le costituzioni nazionali e la sovranità col Trattato di Lisbona, che di nuovo è filtrato indenne attraverso la nostra possente Rete fottendosene della prerogativa democratica di 500 milioni di cittadini. La lotta al riscaldamento globale ristagna.

I BANCHIERI TRUFFANO A TUTTO SPIANO E NESSUNO DI ESSI VA IN GALERA

I banchieri impoveriscono il mondo per dodicimila miliardi di dollari in 12 mesi truffando i cittadini, ma neppure uno di loro finisce in galera, anzi, molti incassano bonus milionari. Le donne dell’era web ridotte a pezzi di scottona sculettanti che hanno orgasmi negli spot con lo yogurt o strusciando un piano cucina, ridotte con l’ano zoomato in edicola o a essere viste ma non udite in Tv. Avete più visto una protesta nelle strade?

COSA ABBIAMO FATTO PER HAITI, NOI COMBATTENTI DI TASTIERA?

E infine Haiti. Cosa abbiamo fatto noi eroi del web attivo, noi combattenti di tastiera per gli ultimi della terra? Vorrei che vi fosse un solo essere umano ad Haiti oggi, vivo o morto, che abbia lasciato scritto “dal 1995 le cose sono cambiate qui. Grazie ‘belle anime’ di Internet”. Nel 1994 il loro presidente democraticamente eletto, Jean Bertrand Aristide, fu rimesso da Clinton al suo posto dopo che la CIA nel 1991 aveva pensato bene di cacciarlo, dato che ahimè gli haitiani avevano avuto il coraggio di votare per il solito partito sbagliato (cioè quello che piaceva a loro e non a Washington).

LE POLITICHE RAPINATORIE DEL FONDO MONETARIO

Ricordo bene da cronista che in occasione del golpe del ’91 un certo clamore di stampa si era fatto sentire. Dieci anni dopo, nel 2004, di nuovo Francia e USA decisero che Aristide non era accettabile, lo caricarono letteralmente impacchettato su un aereo diretto in centro Africa, e ripresero a succhiare il sangue alla popolazione stremata dai SAP del Fondo Monetario Internazionale. In un rapporto del Dipartimento di Stato americano di allora si leggeva che “il commercio export e le politiche d’investimento che imponiamo, schiacceranno senza pietà i coltivatori di riso ad Haiti”.

INTERNET NON HA MIGLIORATO L’ITALIA E NON HA MIGLIORATO IL MONDO

Ma nel 2004 avevamo la Rete, i mouse al plutonio, i missili web, i blog nucleari. Esplodemmo due petardi. Mi fermo qui, ai piedi di quei 200.000 morti. La conclusione che propongo è chiara. L’arrivo di Internet nelle trincee della lotta sociale non ha migliorato il mondo, né l’Italia, anzi. Questo perché, come ho già scritto, il suo scopo era e rimane quello di drogare milioni di persone comuni, e di far scadere i pochi attivisti in una patologia ossessiva da attivismo di tastiera che li rendesse del tutto inutili. Ci sono riusciti, il Potere ha di nuovo vinto.

SIAMO UNA MANICA DI STRONZI, RISUCCHIATI DAI VIDEOGIOCHI

Siamo una manica di stronzi maniacali totalmente risucchiati da questo mostruoso videogioco globale, del tutto incapaci di fare quello che i nostri nonni o i nostri padri, ed esseri umani per millenni prima di loro, hanno saputo fare per cambiare il loro mondo. Ed è per questo che io ridicolizzo chi come Antonella Randazzo pretende sovvenzioni perché deve poter dedicare ancora più tempo a scaricare in questa casa di pazzoidi drogati ancora più informazioni.

INTERNET E’ UNA GIGANTESCA DISCARICA

Ecco perché attacco Travaglio e i suoi partner dell’Industria della Denuncia e dell’Indignazione, che significa altre tonnellate di informazioni riversate in questa allucinante discarica del web per produrre solo il nulla. Mentre l’Italia marcisce e il mondo muore. Ecco infine perché dico da tanto tempo che ogni singolo cittadino occidentale sa da decenni e alla nausea cosa non va, la tragedia è che non sa più cosa farci.

PRIVI DI PALLE E FOTTUTI DAL POTERE

E allora, cari colleghi di Paolo Barnard, tu Paolo Barnard e voi tutti popolo del web: il web è stato creato per toglierci definitivamente le palle, non ci serve a nulla nella guerra col nemico. Smettete di leggere e commentare ossessivamente, disintossicatevi, piantiamola di pubblicare a raffica (noi autori e voi siti), ritiriamoci nelle nostre case e chiediamoci fino a piangere: perché non so più cambiare il mio tempo? Perché il Potere mi ha fottuto, ancora una volta? Paolo Barnard

*****

COMMENTO (di VV)

SODOMIZZATI E SBEFFEGGIATI DAI FURFANTI MONETARI

Ciao Cristino, e indirettamente ciao Paolo. In tutta franchezza, la disamina di Barnard non fa una grinza. Con la cerbottana l’Italia mediocre del passato è riuscita a lasciare un segno, a cogliere degli obiettivi qualificanti. Coi missili Cruise odierni, ci vediamo privati di costituzione, sovranità e bandiera, sodomizzati e ridicolizzati dai furfanti eleganti, distinti ed incravattati delle grandi banche. Privi di palle siamo, ma abili più che mai a sciupare il tempo coi videogiochi e a far esplodere petardi. Una manica di stronzi e di incapaci. ecco quello che siamo!

ESISTE ANCORA UN PAESE CHIAMATO ITALIA?

E’ la stessa sensazione che provo ogni volta che accendo il televisore e vedo uno spaccato del Parlamento, snobilitato da personaggi più che mai mediocri ed arroganti nel contempo. Governanti che affossano il paese, dando fianco ai diktat delle Ladron Bank e dei falsari della Federal Reserve, e che hanno la spudoratezza di presentarsi alla nazione come salvatori della patria. Serve ancora un Parlamento all’Italia? Esiste ancora un paese libero e indipendente chiamato Italia? Non ne sono sicuro.

NIENTE ARMI NE’ PETARDI, MA SOLO PIU’ ACUME POLITICO

Tutto sommato, quella di Barnard non è affatto una dichiarazione di resa, ma piuttosto un bilancio desolante di quanto ha combinato la rete internet in questi ultimi anni. Non è poi che qualcuno auspichi in Italia combattimenti, barricate e scontri con le forze dell’Ordine. Per salvare il salvabile dobbiamo agire in modo pacifico. Senza colpo ferire. Ci dà fastidio persino il petardo. Nessun incitamento alla violenza. Ma serve di sicuro essere più concreti. Questo credo che sia anche il pensiero di Barnard, nonostante la sua solita corrosiva verve.

MANDATEMI PIU’ NUVOLETTE E MENO MAIL

Quando Barnard ci invita a non fare più i cliccatori o gli scribacchini, che tanto non serve a niente, mi sento inevitabilente preso di mira, avendo prodotto oltre 2500 articoli sul blog, più altri 500 su altri blog. Ne facciamo un falò? O invece una bella collana igienistica? In questo momento sto su 150 lettere inevase su me.com e 600 lettere inevase su libero.it, lievitate all’improvviso come funghi settembrini. Se i miei lettori non si danno una calmata per almeno un mesetto, mi ritroverò super-intasato ed incapacitato a rispondere.

PUR RUDIMENTALI E NAIVE, QUALCOSA STIAMO COMBINANDO

Quello che abbiamo di buono, è che noi continuiamo ad essere davvero quelli della cerbottana, per usare i termini di Barnard. Tanto che il nostro prodotto culturale viaggia col sistema dei Sioux e dei Watussi, coi passaparola, le nuvolette, i tam-tam e persino la telepatia, per cui qualche obiettivo concreto dovremmo pure coglierlo.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. andrea

    barnard ha ragione ma fortunatamente qualcosa vive di vita propria , parte dal web, e' vero, ma poi si espande perche' davvero efficace , l'igienismo e le tue tesine caro Valdo, sono prova che la rivoluzione puo' iniziare anche da qui …

    Rispondi
  2. arvo

    Devo a Paolo Barnard tutto quello che so nell'ambito ingarbugliato delle questioni economiche…..settore nel quale ha acquisito una conoscenza veramente formidabile. Purtroppo ciò che ne vien fuori(frutto delle sue scoperte conseguenti ad uno studio intelligente ed approfondito) non è molto edificante né indulge ad alcun ottimismo….ma non voglio pensarci….la situazione è molto diversa da ciò che pensa la gente comune e non credo che se ne possa più venire fuori senza una crisi planetaria devastante che non avrebbe precedenti,perché cambierebbe radicalmente il mondo così come lo conosciamo….ma ripeto che per il momento non voglio pensarci….ecco perché uno come Valdo oggi vale oro…con le sue soluzioni individuali,semplici, sensate e a misura d'uomo…in un mondo che ha perso la propria misura

    Rispondi
  3. Lorenzo Paludo

    Seguendo il punto di vista di un giornalista, addestrato a mettere in evidenza gli aspetti negativi per vendere notizie al fine di evitare possibili danni causati da ignoranza, si può anche finire col vedere le cose solamente in negativo. Un flusso ipnotico è quello UNIDIREZIONALE. Ad esempio la televisione, poichè si riceve una comunicazione ma non si può ritrasmettere su quel medesimo canale o veicolo, quindi ne si è unicamente EFFETTO. Internet permette di ritrasmettere, cioè di assumere una posizione causativa sulle comunicazioni che si ricevono e poter ritrasmettere sul medesimo canale, permettendo quindi di spezzare qualsiasi flusso ipnotico e non ha importanza cosa venga detto o scritto. Poichè internet fornisce questa LIBERTÀ, quello che viene chiamato il potere, paga giornalisti e personaggi vari a pubblicare su internet articoli negativi volti a condizionare le persone e le loro idee…e funziona su coloro che si lasciano condizionare. Ghandi liberò l'India educando il suo popolo a riconoscere che i Coloni inglesi avevano potere perchè il popolo indiano glielo concedeva e non per qualsiasi altra ragione. Prova storica ne fù, che il popolo indiano tramite gli insegnamenti di Ghandi si liberò dagli schiavisti inglesi, i quali riuscivano nei loro intenti, unicamente perchè il popolo indiano, che era di fatto il potere, concedeva loro (agli inglesi) la possibilità di agire in quel modo. I popoli soffrono di aberrazione personale e questo favorisce l'influenza dei più aberrati, quali psichiatri-banchieri, guerrafondai e schiavisti di altro genere ad approffittarsene. Solo per una questione numerica il popolo che è il potere è un gigante nei confronti degli schiavisti che sono dei pidocchi. La soluzione consiste nel riabilitare i SINGOLI INDIVIDUI dal liberarsi dalle loro aberrazioni personali, che messi assieme costituiscono i gruppi e i popoli della Terra. E in questo modo si avrà un mondo migliore, igienista su tutti i fronti. Quindi avanziamo dando noi il buon esempio…

    Rispondi

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