LETTERA
SALTO DEL BATTITO CARDIACO E ARIA INTESTINALE
Egregio prof Valdo, facendo delle ricerche ho trovato il suo sito e vorrei chiederle a riguardo di episodi che mi stanno capitando. In pratica mi succede che a volte avverto un salto del battito cardiaco e subito dopo sento dell’arietta nell’intestino e poi la espello dal retto. Vorrei sapere da cosa può dipendere questa aritmia.
TETRAPLEGIA E SMA
Sono un tipo molto emotivo e mi stresso con facilità. In più sto passando un periodo difficile per un lutto. Per completezza d’informazione le dico che sono malato di SMA e tetraplegico. Fino a una decina di anni fa vivevo con serena accettazione la malattia, poi non ci sono più riuscito, e vorrei tornare a farlo. Ho poi molto spesso problemi di digestione avvertendo pesantezza ed eruttazione. La ringrazio.
Romano
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RISPOSTA
Ciao Romano. Chiaramente sei condizionato dalla scarsa motilità e dalle tue condizioni fisiche non certo invidiabili. Le vicende della vita e lo stress che esse comportano non risparmiano nessuno. Tantomeno chi è costretto alle stampelle o alla carrozzella. Fai comunque bene a non accettare la malattia e a cercare delle vie di uscita. Cercherò di chiarire diversi punti controversi, sperando che questo ti sia di aiuto. Alimentati bene cioè sobrio e leggero, studia regolarmente il mio blog, applica il nostro protocollo salute, fortemente alternativo all’ideologia e ai metodi della medicina. Ma andiamo per ordine.
IMPULSI ELETTRICI E RITMO CARDIACO COORDINATO
Il cuore è costituito da due cavità superiori dette atri e due inferiori chiamate ventricoli. Il battito è regolato dal nodo senoartriale, un pacemaker naturale che produce gli impulsi elettrici necessari a far pompare il sangue in modo ritmico e coordinato.
CONTRAZIONI PREMATURE CHIAMATE EXTRASISTOLE
L’extrasistole è un insieme di contrazioni premature che iniziano nei ventricoli e, di solito, anticipano il battito normale. L’extrasistole può essere connessa a:
- Alterazioni o squilibri chimici dell’organismo,
- Disturbi dello stomaco come l’ernia iatale od il reflusso gastroesofageo,
- Farmaci anti-asma,
- Alcol, droghe, fumo,
- Caffeina da caffè e cole con incremento adrenalina,
- Ansia e ipertensione,
- Patologie cardiache, principio di infarto, miocardite, cardiomiopatia.
Se ci sono sensazioni strane al torace, se il cuore dà l’impressione di fare fatica, se gli episodi sono frequenti e le contrazioni aritmiche si susseguono con una certa ricorrenza, meglio non vivere nell’ansia e nel dubbio, meglio fare un accurato controllo.
SPINAL MUSCULAR ATROPHY OVVERO SMA
Passiamo ora alla SMA e alla Tetraplegia che rappresentano di sicuro qualcosa di molto più serio.
La Spinal Muscular Atrophy è una malattia delle cellule nervose delle corna anteriori del midollo spinale da cui partono i nervi diretti ai muscoli, e che trasmettono i segnali motori detti anche motoneuroni. Negli USA colpisce secondo vari studi da 1 su 6.000 a 1 su 20.000 neonati all’anno.
DIFFUSIONE DELLA SMA
L’atrofia muscolare spinale rappresenta il secondo disordine neuromuscolare più frequente in età pediatrica. L’incidenza complessiva di tutte le forme di SMA è attualmente stimata essere di 1/10000 nati vivi. La prevalenza delle forme di SMA tipo 2 e 3 è stimata essere compresa tra 40 casi/milione di bambini e 12 casi/milione nella popolazione generale. In Italia, tuttavia, esistono regioni dove la diffusione della malattia conosce punte massime e queste medie vengono totalmente stravolte.
L’Atrofia muscolare spinale viene definita dalla medicina come malattia autosomica recessiva, ossia manifestantesi solo se entrambi i genitori sono portatori del gene responsabile della malattia. La causa della malattia viene dogmaticamente definita come genetica. Il gene responsabile è localizzato sul cromosoma 5 (5q12-13), il suo ruolo è quello di codificare la proteina di sopravvivenza dei motoneuroni.
PERDITA DELLA COPIA DEL MOTONEURONE DI SOPRAVVIVENZA
Nel 1990, il locus per tutte le forme di SMA è stato mappato sul cromosoma 5q13, in una regione caratterizzata da una elevata instabilità genomica con sequenze ripetute, pseudogeni, delezioni e duplicazioni invertite. Il gene responsabile della SMA, definito SMN (Survival Motor Neuron), identificato nel 1995 è presente in due copie altamente omologhe, una telomerica, SMN1, e una centromerica, SMN2. È stato ormai definitivamente chiarito che la patogenesi della malattia è riconducibile alla perdita in omozigosi della copia del gene SMN deleto in maniera specifica nel 95% dei soggetti con SMA a prescindere dal fenotipo clinico.
COINVOLGIMENTO GENE NAIP DEFINITO P44
Un altro gene coinvolto nella patogenesi della malattia è il gene definito NAIP (Proteina Inibitrice dell’Apoptosi Neuronale), che è presente in più copie nella regione SMA, ma una sola di esse è funzionale. Sembra che grandi delezioni, coinvolgenti anche il gene NAIP, siano correlabili con la forma più grave della malattia. Nella regione SMA è stato successivamente identificato ed isolato un terzo gene duplicato, definito p44, la cui delezione è presente in circa il 15% dei pazienti affetti da SMA. Il ruolo di questo gene nella patogenesi delle SMA è ancora controverso e saranno necessari ulteriori studi per chiarire la sua influenza sulle manifestazioni cliniche della malattia.
SMA ACUTA TIPO 1 OSSIA SINDROME DI WERDNIG-HOFFMAN
La SMA Acuta tipo 1 è anche chiamata Sindrome di Werdnig-Hoffman. È di tipo degenerativo e generalmente un bambino non è in grado di reggere autonomamente la testa o di compiere i normali progressi fisici e motori. Deglutizione ed alimentazione problematiche, debolezza muscoli respiratori e petto rimpicciolito da respirazione basso-diaframmatici caratterizzano questo tipo di anomalia.
SMA CRONICA TIPO 2
La SMA Cronica tipo 2 riguarda bambini che riescono a stare seduti senza bisogno di sostegno, sebbene non siano in grado di raggiungere la posizione seduta senza aiuto. Di norma sono in grado di stare in piedi con l’aiuto di tutori e supporti. A volte si può dunque rendere necessario l’uso di un sondino per l’alimentazione. Anche qui i bambini utilizzano la respirazione basso-diaframmatica.
SMA LIEVE TIPO 3 OSSIA MALATTIA DI KUGELBERG-WELANDER
La SMA lieve tipo 3 è nota come malattia di Kugelberg-Welander o Atrofia muscolare spinale giovanile. Riguarda bambini che possono stare in piedi da soli e camminare, ma che possono avere qualche difficoltà a camminare o ad alzarsi da una posizione seduta o piegata.
SMA ADULTA TIPO 4 OSSIA SINDROME DI KENNEDY
La SMA Adulta tipo 4 colpisce gli adulti. I sintomi iniziano a manifestarsi dopo i trentacinque anni, con inizio insidioso e lenta progressione. Questa forma, nota anche come Sindrome di Kennedy o Atrofia muscolare bulbo-spinale, si manifesta solo nei maschi. È caratterizzata da un progressivo indebolimento dell’apparato muscolare. Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo l’ipotonia, ipostenia (riduzione forza muscolare), atrofia muscolare e paralisi.
RAGIONAMENTI SCIENTIFICI E FLESSIBILI O PENSIERI ASSOLUTI E APODITTICI?
Attualmente non esiste una cura della SMA secondo la medicina. Quando uno ha i geni sbagliati e malmessi praticamente se li tiene e niente al mondo è in grado di modificarli. Al massimo si stanno cercando dei farmaci per favorire il rafforzamento muscolare. Le posizioni della medicina, e quelle della medicina genetica in particolare, appaiono sempre disturbanti ed apodittiche. Tanto per capirci, apodittico (dal greco apodèiknymi = dimostrare, apodeiktikòs = suscettibile di dimostrazione) è un termine della logica aristotelica usato per definire proposizioni che sono dimostrabili, necessariamente vere o auto-evidenti, o viceversa che sono impossibili. In altri termini, medici e genetisti non usano mai termini come potrebbe essere, si pensa che, si ritiene che. La malattia è così punto e basta. La malattia è. Si usa sempre e solo il verbo essere alla terza persona singolare, in modo perentorio e categorico.
Per capire le gravi deviazioni della medicina contemporanea, la cosa migliore è andare a mettere il naso nelle faccende della genetica. Il professor Pietro Perrino, docente alla Università di Bari e dirigente del CNR, è uno dei maggiori studiosi del settore. Venne al nostro raduno igienista di Monopoli nell’Estate 2011 e ci rivelò con estrema franchezza cose molto interessanti. Non è affatto casuale che la genetica abbia conosciuto un drammatico e colossale crollo in questi ultimi tempi, essendo venuti a mancare i presupposti sui quali si basava l’intera materia, essendosi incrinati e polverizzati i pilastri ideologici che reggevano tutto, tipo il dogma indiscusso della non alterabili dei geni.
LA CADUTA DEL DOGMA
Non è un segreto che la genetica stia subendo una autentica rivoluzione, non dissimile da quella portata da Albert Einstein con la teoria della relatività. Si è semplicemente scoperto che i dati di base relativi ai codici genetici non sono valori fissi come si pensava, ma variano in continuazione, essendo strettamente interrelati con l’ambiente, col clima, con la storia della persona, con il comportamento e lo stile di vita della persona stessa, con quello che essa pensa, dice e fa, con quello che essa mangia e beve. La fissità dei codici genetici era un dogma centrale della genetica ed è caduto rovinosamente, per cui tutta la materia, tutti i tomi, tutti gli studi precedenti ed in corso, finiscono al macero. Una scienza da reinventare dalle fondamenta dunque.
LA PARALISI ATROFICA SI CONOSCE DA LUNGA DATA
È da oltre due secoli che si parla di paralisi spinale infantile, caratterizzata da infiammazione della materia grigia della corda spinale, con distruzione delle cellule nervose delle corna anteriori, seguita da febbre intensa e da paralisi atrofica. Il termine atrofia significa deriva dal greco a=privativo e trépho=nutrizione. Un organo atrofico non viene dunque nutrito, per cui si ha riduzione in peso, volume e funzionalità.
DIVERSI TIPI DI PARALISI PRIVI DI FATTORE CAUSANTE E TUTTORA PRIVI DI CURE VALIDE
Le paralisi sono dovute a cambiamenti nel cervello o nella corda spinale. Molte forme vengono da sempre descritte in base al locus o ai tempi di diagnosi, o ai geni coinvolti, ma mai in base alle reali cause originarie. In aggiunta alle forme spinali esistono:
- Paralisi di tipo abortivo,
- Paralisi cerebrospinali da meningite,
- Paralisi bulbari coinvolgenti la medulla oblunga,
- Paralisi polineuritiche con dolori alle gambe ed iperestesia,
- Paralisi iatrogene o medico-causate come la poliomielite, contrabbandate come epidemiche e virali dalla Medicina Monatta.
IL RITORNO DELLA POLIOMIELITE
Vent’anni fa la poliomielite sembrava in via di eradicazione, grazie soprattutto alla vaccinazione orale col metodo di Sabin, dice la medicina vaccinatoria. Oggi si assiste invece ad un ritorno del virus, e l’OMS segnala che Pakistan, Siria e Camerun hanno un controllo insufficiente della malattia e sono esportatori del virus, mentre altri sette stati presentano una diffusione, per ora confinata, del virus.
I VACCINI DI SALK E SABIN
Dei due vaccini sviluppati prima da Jonas Salk, basato su virus “ucciso” e da Albert Sabin, basato su virus “vivo ma attenuato”, il primo non ha effetti avversi, ma ha il difetto di non prevenire l’infezione intestinale da poliovirus, ma solo le sue complicanze neurologiche. Come conseguenza non può essere usato per l’eradicazione, perché non impedisce la permanenza del virus nell’ambiente.
Oggi i vaccini virali moderni sono preparati prevalentemente su colture di cellule umane fetali o animali, cancerizzate artificialmente, per renderle letteralmente immortali (si riproducono sempre all’interno dei corpi viventi), ed avere una certa “stabilità del prodotto”, quando non si tratti di cellule già cancerose (linfomi). Per accrescere il rendimento della produzione, le cellule “immortali” vengono nutrite con siero del sangue di vacca, che possiede un fattore di crescita particolarmente attivo. È proprio il liquido di coltura di queste cellule cancerizzate che viene inoculato, dopo filtraggio e trattamenti per “attenuare o uccidere” i virus.
VIRUS UCCISI E VIRUS INDEBOLITI NEL LINGUAGGIO OSTROGOTO DEI VACCINATORI
Per certi vaccini (polio ed altri) vengono utilizzate colture di cellule di reni della scimmia verde africana, il siero del vitello e l’embrione di pulcino, tutte proteine estranee, materia biologica composta di cellule animali. Un virus non può essere ucciso in quanto è già morto di per sé. Non è un essere vivente ma solo una proteina tossica contenete Dna. Proteina che si può rendere inattiva e indebolita con calore, radiazioni o prodotti chimici. Il virus “indebolito” deve poi essere rinforzato con dei coadiuvanti (buster degli anticorpi) e degli stabilizzatori, aggiungendo farmaci, antibiotici e disinfettanti tossici alla base del preparato. Si parla di sostanze straordinariamente pericolose come neomicina, streptomicina, cloruro di sodio, idrossido di sodio, idrossido di alluminio, cloridrato di alluminio, sorbitolo, gelatina idrolizzata, formaldeide (prodotto canceroso) e thiomersal (parte del mercurio).
IMMUNODEPRESSIONE E BY-PASS DELLE DIFESE
Dato che questa materia tossica organica viene iniettata direttamente nella circolazione sanguigna, saltando tutti i meccanismi di difesa immunitaria naturale, essa può alterare anche la nostra struttura genetica, oltre ad immunodeprimere il soggetto vaccinato. Diversi ricercatori hanno notato che i vaccini ingannano il corpo stimolando a focalizzarsi solo su un aspetto (cioè la produzione di anticorpi) delle molte strategie complesse normalmente disponibili al sistema immunitario.
LE CONTAMINAZIONI SABIN DEGLI ANNI ’50 E QUELLE SCIMMIA-VIRUS DEGLI ANNI ’70 NULLA HANNO INSEGNATO
Virus o Proteine tossiche degli animali utilizzati nelle colture di preparazione dei vaccini ed inoculati con essi, possono saltare la barriera della specie in maniera occulta e inosservabile. È esattamente quello che è successo durante gli anni 50 e gli anni 70 in cui milioni di persone sono state infettate con i vaccini della poliomielite (Sabin) e contaminati con il virus SV-40 (scimmia virus), un virus che per diversi ricercatori genera il mesotelioma o cancro della pleura, al pari se non di più dell’amianto.
Per il dr David Kessler, ex funzionario della Food and Drug Administration, “soltanto circa l’un per cento degli eventi seri (reazioni avverse ai vaccini) viene segnalato alla FDA. Quindi, è assolutamente possibile che ogni anno milioni di persone abbiano reazioni avverse ai vaccini obbligatori”.
LE IRONIE ANTIVACCINATORIE DI MENDELSOHN E MOSCOWITZ
Il dr Robert Mendelsohn (1926-1988), celebre esponente della pediatria critica mondiale, ha criticato spesso la medicina ufficiale per la sua dottrina bigotta. “I medici sono i preti che erogano l’acqua santa sotto forma di inoculazioni”. Il dr Richard Moskowitz, affermato medico salutista con 50 anni di esperienza, afferma che “I vaccini sono diventati i sacramenti della nostra fede nella biotecnologia”. Ogni anno la FDA riceve migliaia di rapporti di reazioni avverse ai vaccini. Questi dati includono lesioni cerebrali e morti.
MALNUTRIZIONE COME FATTORE CAUSANTE DELLA POLIO
Occorre notare che i sintomi della polio sono esattamente quelli di una sepsi virulenta, un avvelenamento di quelli che possono svilupparsi solo dalla assunzione di cibo alto-proteico. Carne e uova sono potenzialmente ultra-tossiche, soprattutto se assunte spesso e in quantità tali da compromettere il ritmo metabolico ed imputridire lungo il tratto gastro-intestinale. Per la medicina la dieta non ha nulla a che fare con le paralisi. L’igienismo invece insiste sulla malnutrizione come fattore causante nella polio ed in altre forme di atrofia neurologica. Ne sa qualcosa il grande Herbert Shelton che ci ha lasciato preziosi scritti e formidabili dritte in proposito.
CORRELAZIONE TRA BEVANDE GASSATE E FORTE INCIDENZA POLIO
Un gruppo di medici in Miami-Florida, guidato dal dr Dion Miller, aveva dimostrato già negli anni ’50, su basi rigorosamente statistiche, l’esistenza di una netta correlazione tra l’incremento di bevande gassate specie le varie cole e i vari dolciumi diffusi tra i ragazzi, e la forte incidenza della polio in USA. L’abituale uso di queste abominevoli bibite è assai deleterio per il nutrimento e la digestione, viste le alte dosi di saccarosio o di aspartame, di acido fosforico e caffeina, sostanze che sottraggono calcio organico al corpo umano. Notevoli le esperienze e le conferme del dr Benjamin Sandlers, quello dei conigli polio-resistenti.
TETRAPLEGIA
Con questo termine si intende indicare una particolare forma di paralisi che coinvolge tutti e quattro gli arti, con perdita completa dei movimenti. Paralisi derivante da lesioni alla zona cervicale del midollo spinale. Come tutte le forme di paralisi, la tetraplegia può essere spastica, cioè associata a contratture, o flaccida, con rilasciamento dei muscoli e perdita dei riflessi.
LE CAUSE DELLA TETRAPLEGIA
Questa forma particolare può riscontrarsi in diverse forme patologiche per esempio a seguito di traumatismi, in alcuni tipi di tumore del cervello, nelle mieliti, in alcune forme del morbo di Pott (spondilite tubercolare). Con la definizione tetraplegia chiropodale si definisce quella forma di paralisi che colpisce le mani e i piedi. La tetraplegia peduncolare è, invece, la paralisi dei quattro arti causata dalla lesione del fascio motore nel peduncolo cerebrale o da un tumore sviluppatosi nello spazio interpeduncolare.
L’insorgenza della tetraplegia è solo raramente acuta. In passato, era relativamente frequente la quadriplegia acuta causata dalla polio, “malattia infettiva quasi del tutto scomparsa, grazie all’obbligo della vaccinazione”, secondo i criteri medici, “malattia tossica, non infettiva e non scomparsa purtroppo” secondo i criteri igienisti. Una tetraplegia a insorgenza progressiva può essere provocata da neoplasie del midollo spinale, sempre localizzate nel tratto cervicale, e dalla sclerosi a placche in fase avanzata, patologia che veniva risolta positivamente dal naturopata udinese Antonio Grassi, produttore negli anni 70 delle solette terapeutiche Grassi.
“La paralisi si può manifestare per tre cause”, scrive Manuel Lezaeta. “Una causa cerebrale, determinata da lesione al midollo spinale, una causa intestinale, determinata dalla mala-alimentazione, e una causa medicamentosa o iatrogena, tutte confermabili da un semplice esame iridologico”.
UNA CURA PER I PARAPLEGICI E PER I SANI CHE NON VOGLIANO DIVENTARLO
Per ripristinare la salute basterà una cura identica per tutti i tipi di paraplegia. Una cura basata sulla normalizzazione dei processi digestivi, sullo stop al surriscaldamento intestinale con febbre ventrale non rilevabile esternamente, e sulla riattivazione della pelle esterna, resa anemica dalla congestione sanguigna in zona ventrale. Basilare che ci siano regolari evacuazioni su base quotidiana, aria pura, sole, movimento, ginnastica, massaggi rilassanti, kinesioterapia, balneazioni tiepide, rapporti amorevoli ed amorosi, pensieri positivi e non ansiogeni, dieta con frutta, semi e cereali, succhi di agrumi e di melograni, nonché centrifugati di carote-rape-bietole-sedani-topinambur-patate-zenzeri-mele-ananas, soprattutto per chi non può masticare.
TESINE DA LEGGERE
- Il caso Sandlers e i conigli polioresistenti
- Sfarfallamenti e scompensi del cuore
- Sindrome di Roemheld, meteorismo e cardionevrosi
- Sindrome extrapiramidale e Parkinson
- Mielite, sindromi paralizzanti e Mal Bronzino
- Piramidale ed extrapiramidale, lesioni e sintomi Parkinson
- La SLA e i neuroni del moto muscolare
- SLA e malattia del secondo motoneurone
- Qualcosa di risolutivo contro il mostro SLA
- Distrofie, neuropatie e SLA
- Paraplegia spastica, sindrome extrapiramidale e test genetico
- SLA e Multipla, un mondo smielato, indurito e sclerotizzato
- Bordetella, SLA, atrofia e illusioni antibiotiche
- Diete post-operatorie, colecisti, Guillian-Barré e Sjogren
- Sindrome Guillian-Barré o sindrome Hamburger-Gatorade?
Valdo Vaccaro
Avere cura della propria salute è fondamentale, specialmente quando non si è più giovanissimi. Fare sport, alimentarsi bene e tentare di avere ritmi di vita sostenibili, vi lascio una pagina che ho trovato di Tiziano Motti molto interessante http://www.4minuti.it/news/on-tiziano-motti-stangata-fumatori-maxi-multa-getta-0078031.html
Tutto interessante. Sinceri complimenti