LETTERA
FREQUENTI CRISI DI OTITE, CON DUBBI SU ANTIBIOTICI E CORTISONICI
Grazie Valdo per le tue tesine.
Se mi è possibile volevo chiederti informazioni sull’otite media ed interna di cui soffro con frequenza.
Attualmente ho una ricaduta con fuoriuscita di liquido dall’orecchio destro.
Ho fatto un tampone auricolare (vedi allegato), per stabilire se è dovuta a dei miceti o se è batterica.
Domanda: è proprio necessaria l’assunzione di antibiotici e di farmaci con cortisone per uso locale?
Ti ringrazio e ti invio i miei più sinceri saluti.
Giordano
*****
RISPOSTA
I MIASMI ASCENDENTI ALLA RICERCA DI UNO SFIATO IN ZONA CRANICA
Cerchiamo di capire innanzitutto la malattia in senso globale.
Come tutte le malattie del corpo umano, quelle riguardanti l’udito hanno le loro origini nelle croniche e cattive digestioni, nell’alimentazione innaturale a cui costringiamo il nostro motore crudista-fruttariano, amante della combustione vitale, efficiente e pulita.
Le putrefazioni intestinali, le disbiosi, gli accumuli di pus e di vapori, i miasmi di natura ascendente arrivano inevitabilmente alla testa e cercano sfogo tra gli orifizi del cranio, dando luogo ad affezioni agli occhi, al naso, alla gola e all’udito.
L’ALLATTAMENTO AL SENO COME FATTORE PROTETTIVO
L’allattamento prolungato dei bambini al seno è notoriamente fattore protettivo nei riguardi dell’otite media infantile.
Coi bambini occorre anche avere pazienza.
In genere, senza trattamenti invasivi, guariscono del tutto a partire dai 3 anni di età, purché lo svezzamento sia fatto in modo intelligente, tenendoli lontano dalla proteinomania, dagli omogeneizzati, dai cibi cotti e dalla maledetta voglia di volerli far crescere in nevrotica fretta.
I RISCHI ESISTONO MA VENGONO SPESSO DAGLI STESSI TRATTAMENTI MEDICI
Quando la parte malata dell’orecchio è esterna, il caso non deve preoccupare.
Quando invece è compromessa la parte media e interna, con processo infiammatorio del timpano, con ronzio e sordità, la cosa è certamente più delicata. Col processo infiammatorio all’interno dell’orecchio esiste il rischio di una estensione al cervello, sottoforma di meningite o encefalite.
Queste complicazioni sono, in genere, conseguenza di trattamenti farmacologici e vaccinatori praticati contro il tifo, la difterite, il morbillo, la scarlattina, ecc.
NORMALIZZARE L’ATTIVITÀ ELIMINATIVA INTESTINALE-RENALE-CUTANEA
Croniche o acute che siano, queste malattie necessitano di un trattamento generale orientato a normalizzare la digestione del malato, riattivando nel contempo la completa attività eliminatrice (intestinale, renale e cutanea).
Come procedimento disinfiammante locale, Manuel Lezaeta raccomanda l’applicazione di vapore, prodotto con ebollizione in acqua di 3-4 foglie di eucalipto, da convogliarsi nell’orecchio mediante imbuto di plastica o di cartoncino (applicazione di 5-10 minuti la sera prima di coricarsi), tappando alla fine l’orecchio con un batuffolo di cotone per mantenere l’orecchio internamente caldo.
Un ottimo risultato terapeutico, valido per tutte le affezioni al capo, si ha con il bagno freddo dei piedi, della durata di due minuti, seguito da una doccia calda prolungata, prima di coricarsi.
PARERI CONTRASTANTI SUI FARMACI DA PARTE DEGLI STESSI MEDICI
I dolori al dotto uditivo sono spesso originati da problemi alle tonsille e alle adenoidi, da problemi ai denti, alla lingua o alla gola.
È raro tuttavia che le otiti portino a perdita di potere uditivo. Le ultime posizioni mediche al riguardo raccomandano una politica attendista. I sintomi dolorosi e la formazione di cerume si riequilibrano entro poche settimane, e non ci sono prove che i farmaci portino dei veri e propri benefici al riguardo.
Detto da un medico come l’inglese dr Stephen Amiel, autore di “Home Remedies”, ha la sua rilevanza.
SUGGERIMENTI VARI PER CHI SOFFRE DI OTITE
Evitare caffè, fumo ed alcolici. Riposare. Includere nella dieta vitamina A naturale, e quindi carote e tarassaco, nonché vitamina B3 naturale, e quindi germe di grano, semini, cereali, frutta da guscio.
Un’ottima soluzione applicativa, in funzione ripulente ed antimicrobica è l’olio di aglio.
L’atto di inghiottire, e anche quello di sbadigliare, mettono in moto dei muscoli facciali che aiutano le trombe di Eustachio (dal medico marchigiano Bartolomeo Eustachi, 1500-1574) ad aprirsi e ad asciugarsi, e quindi a risultare meno fastidiose. Anche l’atto del masticare aiuta nella medesima direzione. Una delle rarissime volte in cui può far bene una chewing-gum.
SI’ O NO AGLI ANTIBIOTICI E AL CORTISONE?
Detto questo veniamo alla tua domanda sull’assunzione di antibiotici e di cortisone per uso locale.
Nella risposta negativa che ti sto per dare, c’è racchiuso il solito scontro tra medicina e igienismo.
La medicina tende a spaventare il paziente, non necessariamente per cattiveria del medico singolo, ma per il metodico sistema di convincimento sanitario a prendere un determinato veleno chiamato farmaco.
In questo caso i veleni sono due: l’antibiotico e il cortisone, per l’appunto.
LA SCONFITTA DI OGNI INFIAMMAZIONE MEDIANTE IL DIGIUNO PARLA CHIARO
L’ammonimento è drammatico: “Se non prendi tali farmaci può succedere un finimondo”.
Qual è il finimondo? Che magari non guarisci nei modi e nei tempi che vuole la medicina, e soprattutto non guarisci grazie all’intervento medico ma a qualcosa d’altro.
In altre parole, senza antibiotico e senza cortisone, stando a riposo fisiologico per 3-5 giorni (digiuno, acqua a volontà, o anche con 3 settimane di dieta leggera-crudista), uno guarisce ed anche più stabilmente. Ma se è così, dove finisce il fine, lo scopo, e persino la pecunia-ratio, ovvero l’alibi economico dell’intervento medico? Sotto i tacchi.
IL VALORE DELLA NON-PRESCRIZIONE
Non è lontano il giorno in cui la gente imparerà ad apprezzare la bontà terapeutica dei buoni consigli, dove il valore qualitativo di un medico sarà inversamente proporzionale alla quantità dei farmaci che ti propone.
“Meglio pagare, anche profumatamente, chi mi prescrive un buon niente giustificato”, sarà la nuova regola e il nuovo modo di ragionare.
Come dire, tempi duri per i medici-piazzisti di Big Pharma, per i medici obbedienti all’Ordine Medico-Farmaceutico.
VALUTAZIONI DIAMETRALMENTE OPPOSTE SUL TAMPONE AURICOLARE
Nella visuale medica, quella che inquadra la malattia come un’evenienza apocalittica di tipo batterico-virale, arrivata da lontano per caso, per sfortuna, o per macchinazione diabolica, il tampone auricolare e la verifica di una determinata presenza microbica assumono importanza fondamentale.
Tutto questo, nell’igiene naturale, viene invece visto con disarmante spirito critico.
Uno spirito che, per ovvie ragioni, suona beffardo e indisponente per la classe medica.
Non potrebbe essere diversamente.
NIENTE GUERRE BATTERICO-VIRALI CONTRO INESISTENTI NEMICI
L’igienismo non prevede guerre al napalm contro i batteri, la cui presenza in sovrannumero è sempre giustificata da una emergenza tossica da risolversi.
Prevede piuttosto lo smontaggio sistematico e la disarticolazione del meccanismo specifico che ha portato al fenomeno patologico.
Meno ancora prevede guerre e proiettili contro polveri disintegrate di nostre cellule alla ricerca di una rapida via di uscita dal corpo, polveri morte chiamate virus e impedite da un metabolismo che la patologia tossicologica in corso ha indebitamente rallentato, trasformandole in fattore passivo e involontario di intasamento virale.
LE AUTOCRITICHE NON SONO DA TUTTI
Non aspettarti assensi, condivisioni o complimenti su queste posizioni da parte della medicina in genere o da chi ti ha in cura.
Per quanto preparato e trasparente egli sia, non potrebbe facilmente sconfessare o anche solo limitare se stesso, demonizzando quanto sta facendo.
Sarebbe come pretendere che qualcuno faccia il karakiri per compiacerti.
IL MONDO È PIENO DI CIARLATANI
Ti verrà detto piuttosto che questi ragionamenti fanno rizzar loro i capelli.
Ti verrà detto di stare all’erta e di guardarti dai ciarlatani, dai dilettanti e dagli incompetenti.
Per certi versi i medici hanno anche ragione. Devono pur difendersi.
Non andrei di certo a farmi visitare da un arrotino o da un falegname, e nemmeno da un ingegnere dei lavori pubblici.
Il mondo, in realtà, è pieno di terapeuti-aggiustatori che pretendono di riassestare, coi metodi e con le sostanze a loro congeniali, la tua salute.
I MALAGGIUSTATORI
Il metodo medico, per quanto legalizzato, per quanto sperimentato ed istituzionalizzato, per quanto rispettato e titolato, rientra nella categoria dell’aggiustaggio chirurgico e farmacologico.
Il metodo omeopatico si classifica invece nella categoria dell’aggiustaggio per diluizioni e microdosaggi, ma sempre allo scopo di scalfire il sintomo e non il vero male.
Non si può mai fare, comunque, di ogni erba un fascio.
Ma per l’igiene naturale, gli aggiustatori sono quasi sempre dei malaggiustatori, indipendentemente dal tipo di riparazioni che fanno, visto che è l’aggiustaggio in sé ad essere contestato.
I LATI CONTROVERSI DELLA TECNICA MEDICA
La medicina offre oggi ottime conoscenze anatomiche, ottime strumentazioni diagnostiche, ottime esperienze interventistiche nell’emergenza e nella precisione sartoriale riferita al corpo, ma nel contempo offre spesso pessima filosofia terapeutica.
Pessima per le sue tendenze pasteuriane, sintomatologiche e distrettuali.
Un conto è farsi visitare, delineando tecnicamente i lati nascosti del nostro eventuale malessere. Un altro conto è invece seguire le prescrizioni e le terapie indicate dal medico, caratterizzate troppo spesso da invasività, da provvisorietà nei risultati e da pesanti effetti collaterali, di breve o di lungo periodo.
IL SILLOGISMO DI MENDELSOHN
Ed è proprio da questo che è nato il famoso sillogismo del dr Robert Mendelsohn, celebre pediatra americano, autore di importanti best-seller internazionali.
“Stai bene? Non andare dal medico. Stai male? Non andarci. Ci sei già andato? Prendi accurata nota di ogni sua istruzione e fa esattamente l’opposto!”
Non è obbligatorio pensarla così. È consolante però sapere che molti medici la pensino davvero a questo modo, dimostrando se non altro una sana e non comune dose di umorismo.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti