LETTERA
VEGETARIANA DA TRE ANNI E VEGANA DA UNO, GOLOSA E BUONA FORCHETTA
Buongiorno Professore, Mi scusi se la disturbo ma ho assolutamente bisogno di capire cosa sta succedendo al mio corpo. Premetto che sono vegetariana da 3 anni e vegana da un anno. Sono sempre stata golosa e come si dice una buona forchetta. Questo mi ha portata ad avere sempre quei 5-6 kg in piĆ¹, ma ho sempre avuto un’ottima salute. Ho 33 anni, non fumatrice, donatrice di sangue da 15 anni e rara consumatrice di medicinali.
PRECEDENTE EPISODIO DI ORTICARIA UNA DECINA DI ANNI FA
Dal 22 agosto mi ĆØ tornata l’orticaria, dico tornata poichĆ© ne ho giĆ sofferto 10 anni fa, quando per otto mesi andai avanti a cortisone ed antistaminici. Il centro allergologia dell’ospedale Niguarda di Milano mi ribaltĆ² come un calzino, facendomi tutti gli esami possibili, compresa biopsia al ponfo. Alla fine, da un giorno all’altro, l’orticaria se ne andĆ² via cosƬ com’era arrivata.
SITUAZIONE ODIERNA CON ORTICARIA DA OLTRE UN MESE, ESAMI VARI E SCELTA DIGIUNISTICA
Questa volta invece, per scrupolo, ho fatto esami sangue, esame feci, rx addominale e toracica, per escludere qualsiasi causa esterna, ma ormai l’orticaria ĆØ diventata cronica avendo passato le sei settimane. Ho preso pochissimo cortisone e antistaminico e ho deciso di fare il digiuno.
AL 13Ā° GIORNO DI DIGIUNO BOLLE ED EDEMI CHE NON SE NE VANNO
Ora sono al tredicesimo giorno di sola acqua, ma le bolle e gli edemi a bocca e occhi non vanno via. Possibile che io abbia un grado di infiammazione e di intossicazione del sangue talmente alto che in 13 giorni il mio corpo non sia ancora riuscito a ripulire? Sono davvero disperata, non so piĆ¹ cosa pensare, mi dica per favore se sono sulla strada giusta almeno. La ringrazio infinitamente per l’aiuto che potrĆ darmi. Cordiali saluti. Eleonora
RISPOSTA
DEFINIZIONE MEDICA DI ORTICARIA
La parola orticaria deriva dal latino urtica che indica proprio la pianta dellāortica e la radice della parola deriva dal verbo latino urĆØre, ovvero bruciare. Si tratta di uno dei disturbi piĆ¹ comuni in allergologia e dermatologia. La lesione cutanea tipica della malattia ĆØ rappresentata dal pomfo. Il pomfo ĆØ una reazione infiammatoria cutanea fugace (ovvero dura da meno di unāora fino a massimo 24 ore), rotondeggiante, di dimensioni variabili, di colore rosso pallido, sollevata e pruriginosa.
In definitiva ha un aspetto simile alle lesioni provocate dal contatto della pelle con le foglie di ortica. La sostanza piĆ¹ importante implicata nellāinsorgenza dellāorticaria ĆØ lāistamina. Questa ĆØ la stessa sostanza rilasciata dai piccoli peli urticanti presenti sulle foglie dellāortica. Un altro aspetto importante da considerare ĆØ che il pomfo interessa lo strato piĆ¹ superficiale della cute (la cosiddetta epidermide).
CAUSE DI ORTICARIA
I meccanismi causativi di orticaria e angioedema non sono del tutto conosciuti. Gli specialisti Allergologi e Dermatologi, per districarsi nellāintuibile complessitĆ della Sindrome di Orticaria-Angioedema, hanno stabilito di classificarla in base alla durata dei sintomi. Si parla, quindi di orticaria acuta quando i sintomi durano meno di 6 settimane e di orticaria cronica quando i sintomi sono presenti da piĆ¹ di 6 settimane. Tale distinzione, che puĆ² apparire anche banale per i non addetti ai lavori, fornisce giĆ una grossa mano nellāindividuazione delle cause dellāorticaria.
Lāorticaria risente di tutta una serie di eventi favorenti e precipitanti che sono diversi da paziente a paziente e che devono essere individuati con lāaiuto dello specialista al fine di essere evitati il piĆ¹ possibile. Tra questi citiamo lo stress, lāattivitĆ fisica intensa, alcuni farmaci come i farmaci antinfiammatori non steroidei, il consumo di alcool, lāindossare indumenti troppo stretti, il contatto con lāacqua troppo fredda o troppo calda, e cosƬ via.
ORTICARIA ACUTA
La maggior parte dei casi di orticaria della durata di meno di 6 settimane (le orticarie acute) sono per lo piĆ¹ il risultato di un evento scatenante di tipo allergico. Esse compaiono di solito dopo pochi minuti dallāesposizione allāallergene che puĆ² essere rappresentato da alimenti (fragole, pomodori, nutelle, cioccolato, condimenti vari, crostacei, pesci, uova, farine, fagioli, formaggi fermentati), additivi e conservanti alimentari, bevande, allergeni presenti nellāaria (polline, polveri), farmaci (analgesici, antinfiammatori, antibiotici, aspirina, penicillina) e punture di insetti, e puĆ² perdurare per qualche settimana.
La sostanza incriminata puĆ² indurre un eccesso di istamina, o qualcosa che scatena la liberazione dellāistamina contenuta nella parete intestinale provocando una reazione allergica. Altri fattori ancora possono incrementare il flusso e la congestione sanguigna, con eczema, dermatite e gonfiori. E sono il freddo, il calore (nel caso della cosiddetta orticaria colinergica), lāesposizione solare,il contatto con lāacqua (nel caso della cosiddetta orticaria acquagenica), la sedentarietĆ , la fatica fisica, lo stress emotivo, la febbre, lāipertiroidismo, lāepatite, il diabete, la vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni), il lupus eritematoso (macchie rosse sul volto), affezioni endocrine (tiroiditi, diabete) o affezioni metaboliche (epatite, iperuricemia, mononucleosi), lo stress emotivo, il mestruo ed altri ancora.
Non ĆØ raro che la puntura di un calabrone, di unāape, di una zecca, di un insetto provochino uno shock anafilattico in soggetti giĆ impregnati di tossine, quindi ipersensibili e dotati di scarsi margini di tolleranza ai veleni.
Altre causa di orticaria acuta, seppur meno frequenti, possono essere lāesposizione ad alcuni agenti infettivi come ad esempio lo streptococco.
ORTICARIA CRONICA
Quando si superano le 6 settimane di persistenza dei sintomi siamo di fronte ad un caso di orticaria cronica che dipende raramente da una causa allergica e puĆ² avere una durata imprevedibile. La prevalenza della malattia, varia a seconda dei diversi studi epidemiologici.
Dallā1 al 5% della popolazione generale ĆØ soggetta a questi fenomeni, e le donne sono colpite con una frequenza doppia rispetto agli uomini con un picco di etĆ che va tra 20 ed i 60 anni. Alcuni studi sullāorticaria cronica hanno messo in evidenza che la malattia dura per piĆ¹ di un anno nel 50% dei casi e puĆ² arrivare a durare fino a 20 anni nel 20% dei casi.
ORTICARIA CRONICA IDIOPATICA
Lāaltro dato sconfortante ĆØ che, nella maggior parte dei casi di orticaria cronica, non si riesce ad individuare una causa scatenante sulla quale poter agire in maniera efficace ed, in questi casi, di parla di orticaria cronica idiopatica.
Nellāambito delle orticarie croniche idiopatiche, esiste anche un sottogruppo, definito come autoreattive. La diagnosi di orticaria cronica autoreattiva ĆØ data dalla positivitĆ del cosiddetto test cutaneo con siero autologo. Esso consiste nella comparsa di un piccolo pomfo nella zona del braccio dove ĆØ stata effettuata una iniezione intradermica di una piccola quantitĆ del siero prelevato dallo stesso paziente. Lāorticaria cronica autoreattiva ĆØ caratterizzata, di solito, da una maggiore durata e gravitĆ della malattia ed una risposta meno brillante alle terapie mediche rispetto alle forme idiopatiche. Tali pazienti hanno spesso, inoltre, delle concomitanti malattie autoimmuni come le tiroiditi.
ORTICARIA COLINERGICA
Impropriamente definita Allergia al sudore, lāOrticaria Colinergica ĆØ una delle piĆ¹ comuni forme di orticaria fisica, quindi non associata ad un fenomeno allergico. La tipica formazione dei pomfi arrossati, sintomo di ogni tipo di orticaria, ĆØ invece innescato da un aumento della temperatura corporea con sudorazione, dovuto a sforzi fisici come lāattivitĆ sportiva, allāingestione di cibi piccanti o bevande alcoliche, alla doccia o ad un bagno caldo, a una sauna, ad una intensa emozione che faccia avvampare. In tutti questi casi puĆ² verificarsi un attacco di orticaria colinergica, un problema diffuso e fastidioso, ma non grave. Esiste anche lāorticaria colinergica da freddo, dove lāeruzione di pomfi ĆØ indotta da abbassamento della temperatura corporea. Lāorticaria colinergica viene notevolmente accentuata dallo stress. Il modo migliore di contrastarla rimane pertanto la camminata con respirazione ritmata e rilassante.
COLINA, ACETILCOLINA E COLINERGICO
La colina ĆØ classificata come sostanza organica essenziale, come vitamina J, utile a mantenere sane le arterie. Il termine colina deriva dal greco KolĆ©=bile. Si trova abbondante in natura (spinaci, cavoli, piselli, fagiolini, lupini, germe di grano, noci, frutta, funghi neri, patate, pinoli, grano saraceno. Il termine colinergico deriva da acetilcolina e dal suffisso -ergico che deriva da Ć©rgon=lavoro. Un farmaco che riproduca lāazione dellāacetilcolina, stimolante sulle ghiandole sudoripare e surrenali, si chiama colinergico.
SINTOMI
Dopo circa 10-15 minuti dallāinnesco del fattore scatenante, sulla pelle di torace, braccia, cosce e talvolta cuoio capelluto, compaiono dei piccoli pomfi arrossati e pruriginosi. Il fenomeno perdura variabilmente dalla mezzora alle 3 ore, e in genere dopo un attacco si rimane immunizzati per circa mezza giornata o 24 ore.
Lāorticaria colinergica viene curata dalla medicina mediante antistaminici non sedativi, o addirittura con pomate a base di corticosteroidi. Cose che lāigienismo non approva e non condivide. Curare un pomfo ĆØ possibile utilizzando sostanze esclusivamente naturali, in sostituzione dei farmaci.
COLLEGAMENTI CON ALTRE PATOLOGIE
Nellāambito delle orticarie croniche in cui si riesce ad individuare una causa, molte sono sostenute da infezioni come quelle batteriche da Streptococco ed Helicobacter pylori, le infezioni parassitarie come nel caso della Blastocystis hominis, e quelle virali come nel caso dellāepatite A e B. In questi casi, lāeradicazione dellāagente infettivo, se possibile, provoca anche una regressione dellāorticaria-angioedema.
Altre condizioni che possono associarsi allāorticaria cronica sono i processi infiammatori cronici non infettivi come la gastrite, lāesofagite da reflusso, lāinfiammazione del dotto biliare o della cistifellea, e malattie considerate autoimmuni come il Lupus eritematoso sistemico.
CURE FARMACOLOGICHE
La maggior parte dei casi di orticaria cronica risponde agli antistaminici di seconda generazione. Questi farmaci rappresentano la prima linea di trattamento e sono gravati di pochi effetti collaterali come una modesta sonnolenza ed un aumento del senso della fame. Solo i casi piĆ¹ severi necessitano di farmaci di secondo livello. Questi sono rappresentati dagli antistaminici di prima generazione (i cosiddetti antistaminici sedativi a causa del marcato senso di sonnolenza che provocano), i corticosteroidi (che sono efficaci e sicuri solo per trattamenti di breve durata) e la ciclosporina (che va riservata ai casi in cui i corticosteroidi non hanno dato benefici e monitorizzando i possibili effetti collaterali rappresentati dallāinsufficienza renale, lāipertensione, i tremori, lāirsutismo e lāiperplasia delle gengive).
VISIONE IGIENISTA
Per quanto ti riguarda, che tu sia una buona forchetta non ĆØ un buon segno. Donatrice di sangue, a parte il lato psicologico di per sĆ© ammirevole per la generositĆ , non ĆØ un buon segno. Consumatrice di medicinali non ĆØ un buon segno, anche se l’esserlo in modo raro alleggerisce un po’ i problemi. Chiaro che donare il sangue non ĆØ una pratica naturale. Chiaro che ti porta a dover consumare cibo in abbondanza onde ripristinare le calorie interne.
RISPETTARE L’INTEGRITĆ DEL NOSTRO PREZIOSO IPOTALAMO
Il tutto significa anche interferire con l’immunocompetenza e sfiancare l’ipotalamo, ossia il distributore di energia a favore dei vari distretti del corpo. Un ipotalamo inefficiente implica anche un sistema endocrino poco reattivo e pertanto una rallentata azione espulsiva delle scorie interne. Quel che si dice sangue addensato e vischioso. Quel che si dice sistema linfatico impigrito.
CHELARE I VELENI INTERNI Ć UN LAVORO DIFFICILE E DISPENDIOSO
Nessuna meraviglia che il corpo abbia bisogno di un digiuno prolungato per chelare i veleni accumulati e per rimettersi in carreggiata. Come diceva Ehret agli albori del secolo scorso “La sporcizia interna dell’individuo medio ĆØ inimmaginabile”. Figuriamoci poi nel mondo di oggi, dove subiamo stress non certo inferiori a quelli di un secolo fa, e dove troviamo modo di compensare ogni carenza calorica con dolciumi e prodotti a rischio, e dove assumiamo farmaci un tempo sconosciuti.
STRAORDINARIO RUOLO DEPURATIVO DI EMERGENZA SVOLTO DAL SISTEMA CUTANEO
Quando intestino, fegato e reni lavorano poco e male, o comunque non correttamente, la pelle, come organo emuntorio-escretorio di emergenza, ĆØ obbligata a svolgere un intenso ruolo compensativo per eliminare le impuritĆ che irritano il corpo. Gli errori gravi che la medicina commette stanno proprio nel combattere le malattie della pelle, tipo eczema, bolle, orticarie, acne, lupus, psoriasi, rosolia, herpes, mediante medicamenti a base di veleni tesi a paralizzare l’attivitĆ cutanea-eliminatrice, obbligando l’organismo a ritenere al suo interno le sostanze corrotte che evidentemente non mancano.
CURARE L’IMPURITĆ DEL SANGUE MEDIANTE PERFETTE E FACILI DIGESTIONI
Le cose giuste da farsi non sono pertanto i test e gli esami su questo e su quello, con annesse tensioni ed ansie, nĆ© tantomeno ricorrere a cortisonici, a creme o a sostanze medicamentose cariche di effetti collaterali. Per curare in modo efficace e radicale tutte le affezioni della pelle occorre sopprimere non il sintomo ma sempre e solo la causa. Dove sta la causa? Nell’impuritĆ del sangue dovuta alle cattive e prolungate digestioni, nel sistema renale afflitto da insufficienza filtrativa.
DIETA NATURALE
La dieta a base di frutta e di verdure crude, stando lontanissimi da ogni tipo di carne e da ogni offesa alla vita delle altre creature ipersensibili dotate di cuore e di antenne, favorisce enormemente la creazione di sangue puro e fluido. Consulta il Vitto Valdiano per avere delle linee guida.
Il movimento mediante vigorose camminate giornaliere, la traspirazione della pelle, la respirazione profonda e ritmata di tipo addominale, l’esposizione al sole senza barriere e protezioni e il buon riposo notturno, ridanno energia e potenza al gruppo formato da ipotalamo, pineale, ipofisi e retina, con sintesi di valori tipo melatonina, nitrogeno, energia solare e con produzione finale di proteina aerea gratuita come la somatotropina, vero cibo della divinitĆ , oltre che dei santoni, dei fachiri e dei respirazionisti. Risorsa importantissima e parallela a quella del tubo digestivo. Risorsa a costo digestivo zero.
Un ottimo estratto fresco ripulente si ottiene con 3 carote, mezzo cetriolo e metĆ bietola incluse le sue foglie. Almeno un bicchiere al giorno variando i componenti risulterĆ prezioso. Si possono anche incrementare le dosi fino a 6 bicchieri al giorno, riducendo in proporzione gli altri elementi del menu. Non trascurare infine il germe di grano, i lupini, le mandorle, lāavocado, i pinoli.
ALIMENTI DA EVITARE
Gli alimenti che di solito possono indurre reazioni come lāorticaria sono i latticini, la frutta secca da guscio, specie se della stagione precedente, le uova, i crostacei. Attenzione anche a conservanti e additivi, quindi tenersi alla larga da prodotti confezionati e preferire una dieta a base di prodotti freschi come frutta e verdura, anche cotta al vapore, oppure un buon piatto di riso alle verdure, magari con zenzero o curcuma.
RIMEDI NATURALI
Alleviare la sintomatologia dellāorticaria ĆØ possibile ricorrendo al gel dellāaloe dotato di effetti disinfiammanti, o anche mediante uso di oli essenziali di camomilla, lavanda, melissa, da applicare direttamente sulla pelle tamponandola con un batuffolo di cotone. Pure la calendula grazie al suo contenuto di quercitina, un flavonoide ad azione antistaminica puĆ² essere dāaiuto.
La quercitina ĆØ contenuta anche nella stessa camomilla cosƬ come nel biancospino, entrambi utili per dei benefici infusi lenitivi e antistaminici. Il biancospino, fiorellini bianchi in primavera e bacche rosse in questo periodo, ĆØ pianta diffusissima ai margini dei torrenti. Si usano le foglie i fiori e i frutti. La quercitina si trova abbondante nelle mele di stagione non irradiate, nella cipolla non irradiata, negli agrumi e nellāuva e nel vino rosso. Un aiuto antistaminico puĆ² essere inoltre assicurato ricorrendo alla radice di liquirizia, alle radici di zenzero e di curcuma utilizzabili anche in cucina. Possono essere dāaiuto anche tisane rilassanti a base di camomilla, valeriana, melissa e passiflora. Visto che lāorticaria puĆ² anche derivare da stress e tensioni ĆØ opportuno praticare delle tecniche yoga, sia di respirazione che di meditazione.
Volendo accelerare la depurazione si puĆ² preparare un decotto con 30 grammi di ortiche fresche (foglie e radici, che in questi giorni crescono un poā dovunque) da bollire per 5 minuti in un litro dāacqua, bevendone 2-3 tazzine al giorno. Ottimo anche lāinfuso di piantaggine (lanceolata o anche a foglie larghe), 80 grammi da bollirsi per 5 minuti in un litro dāacqua, bevendo 2 tazze al giorno. Meglio ancora gli infusi a freddo, stesse quantitĆ , con foglie lasciate a macerare nellāacqua per 3 orette.
La tossilaggine comune o farfarella ĆØ assai comune in natura ed ĆØ un antistaminico naturale. Le foglie possono essere macinate in una pasta e lāestratto puĆ² essere ingerito sotto forma di pillola. Anche il basilico puĆ² funzionare come antistaminico naturale. Scalda un paio di rametti di foglie di basilico con un poā di vapore e applicali delicatamente sulla zona interessata.
STAI FACENDO LE COSE GIUSTE, MA DEVI ANCHE PENSARE IN POSITIVO
Ogni malattia ed ogni alterazione sorgono solo quando serve e durano solo finchĆ© necessario, ammoniva Herbert Shelton. Principio che vale piĆ¹ che mai nel tuo caso. Non serve stupirsi e non serve disperarsi. Stai facendo le cose giuste e serve solo avere fiducia e pazienza. Le bolle e gli edemi sono la tua salvezza, il tuo percorso riequilibrante, non devi pertanto sciupare energie in pensieri negativi.
Valdo Vaccaro
Hai sbagliato proprio tutto, Eleonora. L'orticaria ti e' venuta perche' eri in fase di detox, ossia di risanamento del tuo organismo grazie all'eliminazione cutanea del carico tossico (carico tossico piuttosto pesante, tanto che i reni non riuscivano a smaltirlo, di qui il soccorso della pelle). Detox che tu avevi sollecitato grazie alla tua nuova dieta virtuosa. Cioe' l'orticaria era la tua vera cura, quindi avresti dovuto lasciarla stare, e invece tu hai cercato di debellarla col cortisone e farmaci vari. E questo e' il primo errore. Per far sparire la tua orticaria, bastava che tu peggiorassi la tua dieta, aumentando la quota di cotto e reintroducendo qualche vecchia abitudine alimentare non proprio virtuosa.
Il secondo errore e' stato nel ricorrere al digiuno, pensando che questo ti avrebbe guarito dall'orticaria: errore, il digiuno ti fa aumentare l'orticaria, perche' il digiuno favorisce la disintosicazione, che nel tuo caso significa appunto orticaria. Il digiuno non cura la detox, ma al contrario la stimola. Il digiuno e' si' curativo, ma nel senso che cura la causa che sta all'origine della tua orticaria, non l'orticaria stessa che e' la cura del tuo male. Non so se mi sono spiegato.
In teoria il digiuno potrebbe anche guarirti, infine, anche l'orticaria, a condizione che tu riesca nel corso del digiuno a smaltire tutto il tuo carico tossico. Ma dubito che un digiuno, per quanto lungo, basti a smaltire gli insulti inflitti durante una vita intera. Occorrerebbe digiunare per molti mesi, ma questo non e' evidentemente sostenibile. La verita' e' che il processo di guarigione e' molto piu' lungo e complesso di un semplice digiuno, e passa attraverso l'adozione di uno stile di vita (dieta in particolare) permanente, e non attraverso qualche strumento, per quanto potente (come il digiuno), ad effetto circoscritto e straordinario. Tu ti stavi comportando bene, avevi intrapreso la strada giusta, e la dimostrazione era la tua orticaria, che era la tua cura, che non hai saputo interpretare in modo corretto. Avresti dovuto lasciarla stare, finche' il tuo corpo non avesse smaltito tutto il vecchio carico tossico. Avresti forse anzi potuto persino accelerare la tua detox (e quindi peggiorare la tua orticaria), adottando uno stile di vita (dieta) ancora piu' virtuosa, per dare appunto un'accelerata all'eliminazione delle tossine. Qui si tratta di vedere se la cosa e' sostenibile. In tutti i casi l'orticaria era la tua cura e non l'avresti dovuta contrastare.
Una precisazione sul digiuno. Questo e' comunemente (in ambito igienista intendo) ritenuto una sorta di arma segreta, cui ricorrere in ultima istanza, dopo aver tentato ogni altra cosa. Addirittura c'e' chi pensa che il digiuno possa sconfiggere il cancro, ma questa e' una pia illusione (anzi il digiuno puo' perfino accelerare la fine, ma non del cancro, ma la fine dell'esistenza): come si puo' pensare che pochi giorni di vita virtuosa (il digiuno e' certamente il massimo della virtu', nel brevissimo periodo) possano rimediare a decenni di disordini (il cancro non nasce per caso, ma e' frutto di decenni di insulti al nostro corpo, cioe' ha un'incubazione lunghissima)? E' una cosa a dir poco improbabile, diciamo pure impossibile. Lo stesso vale, in genere, quando si e' in detox virtuosa, attivata grazie all'adozione di una dieta virtuosa; in questi casi infatti parte la detox, che non viene correttamente interpretata e allora si cerca di combatterla ricorrendo al digiuno. Niente di piu' sbagliato, perche' e' improbabile che un semplice digiuno possa risolvere vecchi problemi accumulati nel corso degli anni: in questo caso il digiuno si limitera' a dare un'accelerata alla detox, sempre che l'organismo ne abbia la forza; se poi l'organismo non ha la forza, il digiuno non fara' che peggiorare la situazione mandando l'organismo in deficit energetico anche molto serio.
Diversa e' invece la situazione in caso di detox viziosa, causata da disordini recenti che hanno provocato un sovraccarico tossico di recente formazione. In questo caso infatti il digiuno puo' funzionare alla perfezione, accelerando lo smaltimento del carico tossico recente. E' il caso ad esempio dell'influenza, provocata dai disordini alimentari delle festivita' e ulteriormente favorita da uno stile di vita normalmente poco virtuoso nella stagione fredda (chiusura in ambienti poco aerati, esposizione al freddo ecc). In questo caso il corpo va in deficit energetico, che cerca di risolvere appunto con la febbre e l'influenza. Ma in questo caso e' il corpo stesso a chiedere il digiuno, e infatti mettendosi a letto al caldo a sola acqua nel giro di una settimana si risolve tutto e il sovraccarico tossico viene totalmente smaltito. Qui il digiuno assolve egregiamente al compito cui gli affidiamo. Ma nel caso della detox virtuosa, specie se uno e' un po' su con l'eta' e con gli acciacchi, hai voglia di digiunare. La guarigione e' una cosa un po' piu' seria e difficile, passa per l'adozione stabile di uno stile di vita virtuoso, il quale produrra' una serie di processi di detox, che si dovra' gestire con pazienza e sapienza, senza credere alle favole del digiuno. Che resta uno strumento importante di guarigione, ma di guai recenti e risolvibili in breve tempo. Non banalizziamo il digiuno attribuendogli virtu' che non ha, e che anzi ci puo' riservare brutte sorprese.