LETTERA
Buonasera Valdo Vaccaro, le scrissi tempo fa per un bambino di tre anni che non parlava dopo aver fatto il vaccino, e lei, gentilmente, mi rispose. Ora il problema riguarda me: ho 71 anni e in seguito a uno sbalzo di pressione (alta), mi hanno ricoverato all’ospedale e dopo aver fatto accertamenti, in base a una TAC, mi hanno riscontrato due noduli al rene destro: uno superiore e l’altro inferiore rispettivamente di 5 e 6 centimetri.
Le analisi del sangue sono perfette, così come sono risultate negative la scintigrafia ossea e quella renale sequenziale della quale le invio una copia. I dottori mi consigliano concordemente di togliere il rene per il timore che i noduli degenerino in sanguinamenti o altro.
Sono quindi a chiederle un parere in quanto mi fido e la seguo da tempo. Per un periodo ho praticato il regime alimentare da lei consigliato, ma che poi ho trascurato. I medici mi consigliano d’intervenire per l’asportazione del rene in tempi brevi, quindi la pregherei di rispondermi celermente, se può.
Io sono contrario all’operazione perché credo nelle riparazioni naturali, ma non vorrei perdere tempo prezioso. È stata ipotizzata anche una biopsia, ma penso che forse sia peggio andare a “stuzzicare” dato che, per il momento, tutto appare fermo come risulta dalle analisi già eseguite. In attesa di un suo autorevole consiglio, la ringrazio profondamente con rinnovata fiducia. Federico
RISPOSTA
NODULI RENALI DERIVANTI DA SUPER-LAVORO FILTRATIVO
I noduli sono ammassi di tessuto derivanti da anormale crescita cellulare in qualsiasi zona del corpo sottoposta a irritazione. Tutte le anomalie renali inclusi i noduli hanno come causa comune l’irritazione provocata da sostanze estranee introdotte nel corpo con nutrizione inadeguata e incompatibile per via nasale, orale, cutanea e mentale, perché queste sono le vie attraverso le quali ci ammaliamo.
LE MAGGIORI CAUSE DI STRESS RENALE
Carni bianche e rosse tossiche per natura nel corpo umano, uso di zucchero-sale-grassi animali triade micidiale, scarso movimento, precaria respirazione, scarsa esposizione solare e scarsa traspirazione cutanea, assunzione di farmaci sono tutte cause di maggior lavoro per i reni.
Biopsie, asportazioni, rimozioni, trattamenti vari portati avanti in campo medico senza mai considerare i fattori causanti producono pesanti contraccolpi e non risolvono il problema.
LE STRATEGIE NATURALI DI MANUEL LEZAETA
La funzione eliminatoria della pelle, cioè dell’organo chiamato secondo rene per la sua tendenza ad aiutare e facilitare la funzione renale, è di capitale importanza. Un buon aiuto alla funzione renale arriva pure da abluzioni fredde e da un paio di bagni freddi alla zona ventrale-genitale. Anche i cataplasmi notturni di fango su ventre e zona renale sono di grande aiuto.
Astenersi da carne, formaggi, pesce, crostacei, proteine animali tutte acidificanti è d’obbligo. Frutta di ogni specie assunta lontano dai pasti, verdure crude ben masticate come primo piatto a pranzo e cena, seguite da avocado, orzo, purea di patate, minestra di verdure non stracotta, sono i migliori strumenti per ridare funzionalità ai reni.
Queste le posizioni classiche dei Padre Taddeo e di Lezaeta. Rileggere le mie decine di articoli sui reni, e in particolare “Rimessa in funzione dei reni vincendo nefropatia e proteinuria” del 16/3/17.
SALVAGUARDIA DEI RENI PRIORITÀ ASSOLUTA PER MICHAEL GREGER
Riporto anche alcuni appunti sui reni da parte del dr Michael Greger nel suo capitolo “Come non morire di malattie renali”.
I reni lavorano non-stop nel filtraggio del sangue. 150 litri ogni 24 ore per mandar fuori 1 o 2 litri di urina.
Se i reni non funzionano bene, i residui metabolici vanno ad accumularsi nel sangue e si entra nel vortice della insufficienza renale e del fallimento renale, con inevitabile ricorso alla dialisi.
La vita media di una persona sottoposta a dialisi è di 3 anni appena. Meglio pertanto porsi come priorità assoluta la salvaguardia della salute dei reni. Oltre la metà degli adulti americani paiono destinati a questo scoraggiante percorso.
Come mai allora non ci sono code di milioni di persone a fare la dialisi? Perché il malfunzionamento renale danneggia il resto del corpo a tal punto che la maggior parte della gente non fa in tempo a fare la coda, nel senso che muore prima!
CARNE, DOLCIUMI E GRASSI IDROGENATI INDEBOLISCONO LA FUNZIONE RENALE
Diversi ricercatori delle varie università hanno trovato 3 specifici fattori dietetici associati al declino delle funzioni renali: proteine animali, grassi animali e colesterolo. Tutti e tre provenienti da una sola fonte che è una fonte animale.
Una delle malattie che più delle altre si è più sviluppata dal 1990 al 2010, con numero di morti raddoppiato, è proprio quella renale. Questo è stato associato al binomio meat-sweet, vale a dire alla dieta carne-dolciumi, responsabile di aumento della tensione arteriosa e dei livelli di acido urico, entrambi fattori di corrosione renale.
Grassi saturi, grassi trans o transgenici o idrogenati che assieme al colesterolo si trovano nei cibi animali e nei cibi spazzatura, sono tutti associati a indebolimento della funzione renale. Le proteine della carne incrementano il carico di lavoro renale, incrementando la produzione di ammoniaca e danneggiando le cellule renali.
I GRASSI TRANS LA FANNO DA PATRONI
Qual è il motivo della diffusione a macchia d’olio dei grassi trans? Facili da usare, poco costosi da produrre, di lunga conservazione. Come non bastasse sono pure gustosi e appetibili. Peccato che causino rapito ingrassamento corporale e che causino effetti disastrosi sul sistema renale.
Stanno un po’ dappertutto, in frittate, dolci, torte, pasticceria, torte, biscotti, cracker, grissini, fette biscottate, pizze congelate, prodotti precotti o preconfezionati, margarine, gelati.
SOSTANZE ACIFICANTI E AMMONIACALI AL CENTRO DEL DECLINO RENALE
Dicevamo come le proteine animali siano così micidiali ed infiammatorie per la funzione renale. Esse sono infatti acidificanti, con alti livelli di solfuri e di amminoacidi come la metionina che produce acido solforico metabolizzato dal corpo.
Frutta e vegetali crudi al contrario aiutano a neutralizzare l’acidità, vale a dire alcalinizzano. Le diete acidificanti hanno un pessimo impatto sui reni apportando tossicità all’interno dei microscopici tubuli renali che sono i fabbricanti di urina.
Il declino della funzione renale, e le formazioni nodulari ed eventualmente tumorali, sono conseguenza di anni e anni di eccessiva presenza ammoniacale.
FOSFATI NEGLI ADDITIVI E NELLE COLE
Tra i nemici dei reni va annoverato il fosforo. Si trova un po’ dovunque, ma soprattutto nei prodotti animali. E gli americani assumono il doppio del fosforo che gli serve. E i fosfati vengono totalmente assorbiti dal corpo.
Nei polli ammazzati ad esempio si effettuano iniezioni di fosfato per incrementarne il colore e per incrementare il contenuto acqueo e quindi il peso.
Il peggior tipo di fosforo tuttavia è quello che si trova negli additivi, ampiamente usato nelle bevande alla cola e in tutte le carni per dar loro un colore attraente. Senza l’addizione di fosfato la Coca Cola sarebbe nera come il carbone, poco invogliante a bersi. Gli additivi al fosfato giocano un ruolo davvero speciale nell’industria della carne.
NITROSAMMINE CANCEROGENE NELLE CARNI E NELLE SIGARETTE
Ogni anno a 64000 americani viene diagnosticato il tumore renale, e 40000 ci lasciano le penne. Tutto un discorso di dieta al 95%, spesso aggravato dall’uso di sigarette che, oltre ai tanti veleni, contengono le iper-cancerogene nitrosammine, veleni che per l’80% rimangono per mesi nelle stanze a intridere muri e mobili nonostante la ventilazione e l’aria condizionata.
Chiedere sempre una stanza d’albergo da non-fumatori. Il bello è che in tutte le carni fresche di manzo, pollo, maiale, ecc ci sono nitrosammine in abbondanza a triplicare l’effetto-cancro che è già alto nella carne non trattata e che è raddoppiato nella carne agli ormoni. Quanto agli amatissimi hamburger, un solo hamburger contiene le stesse nitrosammine di 4 sigarette.
LE DIETE A CARNE E DOLCIUMI SONO ESTREMAMENTE TOSSICHE
Come già detto, i reni si sobbarcano la monumentale responsabilità di filtrare il sangue tutti i giorni dell’anno senza sosta e senza un giorno di vacanza. È un mucchio di lavoro per due organi di ridotte dimensioni.
I reni sono estremamente forti e resistenti, ma non indistruttibili. Ogni peggioramento e ogni calo funzionale dei reni comporta una caduta dell’intero organismo.
Per mantenere i reni forti e sani occorre essere molto selettivi su cosa portiamo alla bocca. La dieta carnea-dolce di tipo Americano (ovvero la SAD standard american diet) costringe i reni ad uno stato permanente di iper-filtrazione e di super-fatica.
Come evidenziato dal dr Michael Greger, la ricerca medica americana più avanzata sta dimostrando in concreto che è possibile ridurre e rimuovere il carico tossico ed acidificante del sangue inviato ai reni attraverso una dieta vegetariana o vegana, attraverso una plant-based diet amica e non nemica del sistema renale e del corpo nell’assieme.
I MEDICI NON SONO PER NIENTE INFALLIBILI
Ora non so se la nefrologia nostrana si stia aggiornando o se rimanga sulle solite posizioni anti-vegetariane. Dalle diete in uso negli ospedali e dalle diete raccomandate dalla medicina in generale non mi pare che ci siano dei grossi segnali di cambiamento.
Credere o non credere nel ruolo basilare della dieta virtuosa è di importanza fondamentale per decidere la via da prendere e seguire nelle cure.
Nel caso specifico odierno, il fatto che tutti i medici formino quadrato e siano concordi nel raccomandare l’asportazione urgente del rene, nonostante si tratti di semplice noduli, tra l’altro non ancora sottoposti ad accertamenti e biopsia, fa pensare a una forma di pregiudizio mentale e professionale, o a uno schema prestabilito che spinge verso l’intervento urgente a prescindere dalle cause, a prescindere dal tipo di noduli e a prescindere dalla dieta, vista come fattore indifferente e privo di importanza.
Con tutto il rispetto possibile per i medici, non credo affatto che siano divini o infallibili. Dirò di più, e cioè che spesso non sono sembrano affatto votati o interessati particolarmente alla salute e al benessere dei loro pazienti.
UN BUON INSEGNAMENTO TOGLIE L’ANGOSCIA E INVITA A RIFLETTERE
Un grammo di buon insegnamento vale più di un quintale di cure. Se un insegnante di salute dà un aiuto sincero a chi glielo chiede, mettendolo in grado di soppesare serenamene ogni aspetto del problema e di decidere in piena libertà ed autonomia, libero da condizionamenti e paure ingenerate dall’esterno, ha raggiunto il suo obiettivo.
IL MONDO È SOTTOPOSTO A DITTATURA SANITARIA
Mi viene qui richiesto un parere autorevole. È ben noto che nel mondo intero, e in particolare modo in questo paese, la medicina ha messo le mani sulla politica e sulle leggi dello stato, monopolizzando in assoluta esclusiva il diritto di curare secondo i suoi metodi, per cui nessuno ha il diritto di intromettersi e di interferire, soprattutto se non è medico.
Persino un medico olistico o dissidente, se esprime un parere personale difforme o non allineato con le posizioni standard dell’Ordine, viene sottoposto a pressioni, va sulla lista nera e viene radiato.
Aggiungo che la scintigrafia renale (esame effettuato somministrando in vena una sostanza radioattiva, condotto dallo stesso ospedale) indica che la filtrazione di entrambi i reni risulta lievissimamente ridotta e che comunque è conservata. Non pare affatto che si tratti di grave emergenza nemmeno secondo i criteri sanitari correnti.
UN LIBERO PARERE IGIENISTICO NON È ABUSO DI MEDICINA
Il mio pertanto non è un parere autorevole, una prescrizione o un atto medico, ma soltanto una libera opinione di tipo igienistico. Ho dato al mio interlocutore le informazioni di base per poter decidere in piena coscienza e senso di responsabilità sul da farsi. Si tratta del suo corpo, del bene più prezioso che possiede. Nessuno può decidere per lui e nessuno gli può imporre una cura o un intervento se non c’è il suo totale assenso. Gli auguro ogni bene possibile.
Valdo Vaccaro
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