(Conferenza di Imola-Bologna del 26 Nov 2016 – Presentazione Nuovo Corso HSU 2017 – 2° parte)
LE MALATTIE NON ARRIVANO A CASO
Quasi tutte le malattie del genere umane sorgono in parte o in toto da errori alimentari e comportamentali, ovvero da precise colpe e responsabilità a nostro carico. Tutte hanno origine nelle sostanze e nei cattivi pensieri che immettiamo nel nostro corpo. Tossine materiali e tossine mentali. Un americano su tre muore attualmente di cancro, e si va persino l’uno su due. Tutti i veleni sono cancerogeni. Ogni cosa che assumiamo e che sia di carattere anti-vitale è cancerogena. Persino le nostre scorie metaboliche e le nostre cellule morte diventano tali se trattenute oltre misura e oltre tempo all’interno del corpo. Ogni cibo che consumiamo e che non viene digerito prontamente e in modo completo, senza lasciare residui e incrostazioni fecali nei diverticoli e nel colon, diventa sorgente di avvelenamento interno. Servono rigorosi principi dietetici e comportamentali di tipo sano e schietto, se vogliamo una salute ai massimi livelli.
LA SOLUZIONE STA NELL’ARMONIA E NELL’EQUILIBRIO
Se noi mangiamo, pensiamo, viviamo propriamente, in armonia con le nostre esigenze interne e col nostro microbioma, ovvero con i nostri mille trilioni di flora batterica equilibrata e diversificata, il nostro corpo funziona a dovere e non ci causa pene, dolori, malattie e debolezze. Ci sentiamo così in equilibrio e in pace con noi stessi e anche col mondo intero. Lontani da ogni stress, ci sentiamo membri validi e produttivi della famiglia e della società. Per raggiungere tale livello di vita abbiamo assoluto bisogno non solo di aprire la nostra mente, di studiare e di imparare dai giusti maestri di ieri e di oggi, ma anche di disimparare molto. Dobbiamo liberarci dai concetti fuorvianti, dalle cattive abitudini, dai fardelli che ci afflosciano, ci appesantiscono e ci affondano, dal cibo spazzatura e dalle idee spazzatura. È obbligatorio comprendere e rispettare il disegno biologico del nostro corpo, del nostro spirito e della nostra mente.
PERSINO GLI ANIMALI CI DANNO IL BUON ESEMPIO
Gli animali nel loro habitat naturale sono liberi da malattie e vivono integralmente l’età stabilita dal loro orologio biologico. La loro conoscenza è piccola, ma essi sono ricchi nell’istinto che l’evoluzione ha installato nei loro sensi e nel loro cervello. Per cui dimostrano innato equilibrio, misura, naturalezza e saggezza nei loro stili di vita. Abbiamo infatti molte cose da apprendere da loro.
Riescono disinvoltamente a superare i rigori dell’inverno. Le renne sopravvivono ai meno 50°C alimentandosi di muschi, licheni, cortecce, radici ed erba secca! Senza vestiti, senza cappotti, senza farmaci, senza riscaldamento!
ALCUNE REGOLE VANNO RISPETTATE
La scienza salutaristica e naturale che cerchiamo di praticare e diffondere si ritrova spesso a dover smentire idee ed abitudini inveterate, si ritrova a dover espiantare e sovvertire concetti e convinzioni che hanno prevalso incontestate per anni e per decenni nella maggioranza della gente. Tuttavia un minimo di principi e di regole va rispettato, per cui non ci sono deroghe ed eccezioni alla innocenza, alla semplicità, alla sobrietà e alla digeribilità dei cibi, ma c’è spazio pure per apertura mentale, per sostenibilità e personalizzazione ovvero per rendere applicabile in concreto il nostro sistema a ciascuno, senza troppa rigidità e senza troppi dogmatismi, rispettando il più possibile la progressività operativa, il buon senso, le esigenze e i gusti individuali.
PRIMA REGOLA MANGIARE SOLO QUANDO SI HA FAME
Non confondere fame con l’appetito o i falsi morsi di fame chiamati bulimia. Ci siamo pervertiti a tal punto che mangiamo a tutte le ore senza riguardo per i nostri ritmi biologici e le nostre reali necessità fisiologiche. Molti di noi non sanno più cosa sia la fame vera, con la piacevole sensazione che si sente in bocca e in gola, e non nei patologici vuoti di stomaco e nelle irritazioni gastriche del ventre che bussano per stimoli e gratifiche allo stesso modo dei corpi drogati da eroina, tabacco, oppio, caffeina e anfetamine. Mangiare senza fame reale significa cibarsi al di là del proprio fabbisogno fisiologico e delle proprie capacità digestive. Quel tipo di dieta è un over-eating, un mangiare in eccesso. Non solo soldi buttati, ma anche cibo immagazzinato come grasso a spese della nostra salute. Mangiare in eccesso porta a obesità e a ventre prolassato, trasforma l’organismo in deposito di materiale fermentante, acido e putrefacente, in cloaca miasmatica e tossica che interferisce con le funzioni corporali e causa miseria generalizzata.
EVITIAMO OGNI DISASTRO DIGESTIVO
Chi mangia per soddisfare gusti e senza rispetto delle reali necessità fisiologiche, trasforma il suo stomaco in ricettacolo di rifiuti. Divertirsi col cibo sì, ma evitando di cadere in questi tranelli. Dopo una notte di riposo e di riassestamento, durante la quale il fegato si è caricato di 2000 calorie di glicogeno, amido e carburante corporale, è impossibile avere fame vera fino a quando questa riserva epatica non è sostanzialmente calata mediante attività fisica e consumo energetico. Da qui la logica di rispettare il ciclo circadiano del mattino con frutta acquosa, adatta a rinnovare e a ripulire. Il corpo cioè non richiede cibo solido fino a quando la nostra fornitura giornaliera di glicogeno epatico non è stata consumata. La fame genuina per un pasto sostanzioso viene raramente prima delle 12, persino se si inizia a lavorare di buon mattino. Meglio fare una bella camminata con respirazione ritmata. Nulla blocca la fame fasulla meglio di una attività vigorosa. Chiaro comunque che ognuno deve fare i conti coi propri sensori di fame e di sete, ascoltando attentamente i segnali e le esigenze variabili del proprio organismo.
REGOLA 2: MANGIARE SOLO SE LIBERI DA STRESS
Mangiare quando c’è appetito, quando siamo calmi, rilassati, riposati, sereni e senza fretta. Mai mangiare se malati, sofferenti, arrabbiati, frustrati, delusi, preoccupati, infelici, spaventati. Lo stress significa preparazione a svignarcela o a combattere, per cui le nostre riserve corporali sono tutte rivolte a salvare il corpo da una situazione di minaccia e di pericolo. Non esiste potere digestivo in tali frangenti. Quando poi siamo malati, tutte le energie sono concentrate nel processo guaritivo. Anche in tal caso il potere digestivo tende a latitare.
REGOLA 3: BERE POCO E CON CRITERIO
Non bere tanto immediatamente prima i pasti, durante i pasti o dopo i pasti. L’acqua fredda richiede mezz’ora per passare lo stomaco. A stomaco vuoto e a temperatura ambiente viene invece assorbita in cinque minuti. Bevuta a fine pasto stazione nello stomaco, diluisce i succhi gastrici e ritarda di una o due ore il processo digestivo. In teoria bisogna bere quando c’è sete, ma con il sistema vegan crudista tendenziale, la sete è una rarità che appare solo in presenza di attività fisica intensa e di abbondante sudorazione.
REGOLA 4: SOLO CIBI GRADEVOLI E NATURALI
Mangiare solo cibi gradevoli alla mente e al palato. Il cibo senza sapore può bloccare il flusso enzimatico. Mangiare solo cibo naturale per la dietetica umana. L’uomo è soprattutto frugivoro, costituzionalmente portato a un cibo non pervertito da troppe cotture, arricchimenti, lavorazioni. È spinto a una dieta di frutta, di vegetali succosi, di foglie verdi e tenere, di noci e semi e radici. I cibi stracotti vanno esclusi per la distruzione enzimatica e vitaminica, per la disorganicazione minerale, per la formazione di veleni come l’acrilamide (vedi fenomeno di Maillard). La cottura coagula le proteine, la cottura deaminizza gli amidi e caramellizza i dolci.
REGOLA 5: MASTICARE IL CIBO IN MODO LENTO ED ACCURATO
Più si mastica, più lo si insaliva e più lo si digerisce, facendo di esso vero alimento e non terreno per fermentazione batterica se carboidrato, o terreno per putrefazione se proteina. I sottoprodotti di tali degenerazioni sono velenosi. Masticare bene esercita e ripulisce i denti, esercita i muscoli facciali e dona più tono al viso.
REGOLA 6: ALLA LARGA DALLE INDIGESTIONI
Quando il processo digestivo si allunga e si corrompe, il corpo non lavora più per digerire, ma tutte le sue forze si dedicano a liberarsi dalla massa degenerata ed offensiva divenuta rifiuto marcescente. In queste circostanze avverse il corpo non produce sangue puro e fluidificante come da suoi compiti, ma sangue lipotossico. La regola pertanto è di mangiare il meno possibile e non quanto più possibile.
REGOLA 7: ALIMENTARSI MEDIANTE COMBINAZIONI COMPATIBILI
L’ideale è un solo tipo di cibo o comunque pochi tipi di cibo per ciascun pasto. La varietà nello stesso pasto porta alla ghiottoneria. Vietato fare del proprio stomaco un campo di battaglia, con diversi cibi che richiedono magari diversi e contrastanti tipi di processi digestivi in conflitto gli uni con gli altri. La combinazione dei cibi ha alcune semplici regole soggette sempre a personalizzazione individuale.
ESEMPI CONCRETI ESTIVI
D’estate bastano un chilo di anguria e un melone, metà ananas, mezzo chilo tra pesche, albicocche, nettarine, pere, mele, mirtilli, uva e frutti di bosco, il tutto lontano dai pasti, e poi piatto di verdure-pomodori-cetrioli-zucchine-cavoli-fagiolini come esordio introduttivo a pranzo e cena oppure solo a pranzo o solo a cena.
ESEMPI CONCRETI INVERNALI
D’inverno si privilegiano agrumi, kaki, melegrane, mele e pere, ananas e banane, castagne, nespole germaniche, frutta secca, datteri, frutta da guscio, patate, patate dolci, avocado, zucca. Non oltre 3-4 vegetali crudi diversi in combinazioni e uno solo o massimo due piatti di cotto. Più semplice e sobrio mangiamo e più il compito digestivo si semplifica. Il nutrimento si complica e si ingarbuglia in presenza di cibi incompatibili, per cui l’assimilazione diventa parziale, imperfetta ed allungata. Semplicità è l’ordine del giorno.
PESSIMI ESEMPI DAGLI USA
Il peggio del peggio viene proprio dagli USA, grazie alle pizze economiche, ai fast food, alle diete proteiche e stracotte. Chi mangia carne pretende anche il dessert, il vino, il caffè e il digestivo a fine pasto. Italia ed Europa copiano e seguono a ruota. Le domande poi fioccano e la confusione mentale regna incontrastata. Dove trovare le proteine? Quando le proteine sono ubiquitarie e quando bastano 24 grammi soltanto al giorno. Come non andare in carenza vitaminica e minerale? Quando vige la legge del minimo di Justus von Liebig da tutti ignorata, per cui la maggioranza cade nel tranello degli integratori.
INFINITA SAGGEZZA CORPORALE
Il corpo umano è saggio e previdente nella conservazione e nella auto-fabbricazione delle sue risorse, tanto da ripristinare il bilancio e da correggere le condizioni deficitarie. Non è casuale che quasi il 100% del recupero degli schizofrenici e dei cosiddetti alterati mentali avvenga mediante digiuno, a prova che la schizofrenia deriva da sbilancio proteico in eccesso nel cervello (nel linguaggio di Ehret, troppa pressione nella testa).
RICERCA DI EQUILIBRIO NELLE PASTIGLIE
Molta gente pensa che serva il lievito, il fegato animale e le pastiglie di B12. Dove mai ottengono gli animali la loro B12? Qualsiasi dieta sensata e intelligente contiene la sua dose di B12 senza doverla rincorrere, e viene pure sintetizzata dagli intestini, se uno si alimenta in modo corretto. Chi mangia male digerisce peggio e non usufruisce di questi vantaggi. Non usufruisce di nulla, non solo della B12. L’idea che non possiamo vivere senza determinati cibi, senza una grande varietà, è un mito. I bovini vivono di erba fresca e di fieno. La giraffa vive di foglie d’albero. I conigli di erbe e di cortecce. Molti uccelli di cereali, semi e bacche. La maggior parte degli animali vive su una manciata di articoli preferiti e si mantiene in modo istintuale. Il messaggio dunque è mangiare semplice. Se insistiamo ad assumere pasti complicati ed elaborati, cerchiamo almeno di combinarli in modo appropriato.
REGOLA 8: RIPOSARE DOPO IL PASTO
Il 25% delle nostre risorse ed energie viene assorbito per la digestione dei nostri pasti. Se andiamo poi a complicare e a rallentare i processi digestivi, compromettiamo la secrezione dei succhi e degli enzimi, causando digestioni rallentate e indigestioni, con moltiplicazioni batteriche a miliardi. I batteri consumano rapidamente il cibo indigesto e lo convertono in sottoprodotti della fermentazione e della putrefazione. Le escrezioni dei batteri sono così velenose che gli stessi batteri le rifuggono. Aceti, alcool, indori e scatori da putrefazione proteica sono tossici sia per noi che per i batteri. Ricordarsi dunque di mangiare quando riposati e di riposare dopo mangiato.
REGOLA 9: CONCEDERE ALMENO 4-5 ORE TRA UN PASTO E L’ALTRO
Se adottiamo la politica dei due pasti abbondanti al giorno, è necessario ripulire il sistema digestivo dal pasto precedente prima di passare al secondo, dando riposo e respiro agli organi coinvolti. Non viviamo per mangiare ma piuttosto mangiamo per vivere. Saremo sorpresi di scoprire quanto poco basti per vivere bene. A volte basterebbe anche un solo pasto al giorno più qualche frutto. Ma comunque ognuno deve trovare il suo equilibrio cibario personale, ognuno deve trovare il bandolo della sua matassa, sperimentando e personalizzando.
REGOLA 10: CIBO A TEMPERATURA AMBIENTE
Il cibo riscaldato, specie se a lungo e ad alta temperatura, perde i suoi valori e fa strage di enzimi corporali. La gente continua a bere bevande calde e ad assumere cibi caldi e poi viene a lamentarsi di cancro in bocca e allo stomaco. I cibi caldi stracotti distruggono cellule a miliardi causando infiammazioni, ulcerazioni, fibrillazioni cardiache. Il calore eccessivo è mortale. Anche la refrigerazione e il troppo freddo inibiscono l’attività enzimatica. Mangiare e bere pertanto a temperature confortevoli e non esagerate.
REGOLA 11: MANGIARE IN AMBIENTE PIACEVOLE
Se siamo attorniati da spettacoli degradanti, da rumore, da cattivi odori, da persone negative e antipatiche, da circostanze irritanti, stomaco e fegato vanno sicuramente in disordine.
REGOLA 12: MANGIARE IN FORTE PREVALENZA CIBI VITALI NEL LORO STATO NATURALE
I cibi stracotti e i cibi lavorati, inscatolati e conservati, sono cibi morti e tendono a fare di chi li assume regolarmente, una persona svilita e devitalizzata, una persona morta. Date pertanto slancio, sprint e vigore alla vostra esistenza con cibi vitali. È risaputo che il numero dei globuli bianchi è indicativo di processi patologici in atto nel corpo, essendo essi la linea difensiva contro sostanze tossiche e dannose. La conta normale dei leucociti è di circa 6000 unità per mmc di sangue. Quando tale numero si moltiplica per due, tre, quattro, cinque, è sicuro che siamo messi male internamente, anche se in apparenza non ci sono problemi. Il grande russo Paul Kouchacoff condusse oltre 300 esperimenti per evidenziare la natura patogena dei cibi cotti e lavorati, inadatti al corpo umano, e causa di leucocitosi digestiva (vedi sue prove del 1930 al primo congresso mondiale di microbiologia alla Sorbona).
INTERPRETAZIONE DEI SINTOMI
L’area di maggiore incomprensione e confusione in campo nutrizionale sta nella incapacità di interpretare i sintomi e i cambiamenti drastici che fanno seguito a un programma di radicale miglioramento dietetico. Una migliore nutrizione significa introdurre cibi di più alta qualità. Man mano che il cibo si avvicina allo stato naturale, privo di cotture e lavorazioni, la sua qualità aumenta e il suo potenziale enzimatico-mineralvitaminico-idrico-radiante rimane intatto. La sua forza vitale è presente ai massimi livelli. La qualità di un programma nutrizionale viene drammaticamente incrementata omettendo sostanze tossiche tipo caffè, tè, cioccolato, tabacco, sale, zucchero industriale, aspartame, proteine animali.
RIPRISTINO DELL’EQUILIBRIO
Quale è la relazione tra la qualità dei cibi e il recupero, il riequilibrio, la guarigione dalle varie malattie? Molto semplice. Più alta la qualità dei cibi, più veloce e completo il ripristino del nostro stato di forma, a patto che il nostro organismo sia in grado di digerire ed assimilare il cibo di qualità a cui non era abituato. A questo dobbiamo sommare la conoscenza di: combinazioni appropriate, precedenze appropriate secondo il grado di digeribilità, quantità appropriate secondo i nostri sensori corretta tempistica, ovvero mangiare quando si ha fame e non con l’orologio.
ESPULSIONE TOSSINE
Quando si seguono queste norme di miglioramento, cosa succede? Notevoli cose cominciano ad accadere nel corpo e nella mente. La sorprendente intelligenza incastonata in ogni cellula, nonché la saggezza intrinseca del corpo (vedi ipotalamo, vedi sistema immune, vedi sistema endocrino) cominciano a manifestarsi immediatamente. Il corpo si libera dei materiali mediocri e dei tessuti malandati, per fare posto ai materiali di qualità e ai tessuti sani e vitali di ricambio. Il corpo è molto selettivo, è health-oriented, tende a produrre salute, a patto che le interferenze e le curomanie terapeutiche non siano invadenti e rovinose. La remissione naturale dai raffreddori, stati febbrili, gonfiori, tagli, ferite, fornisce esempi senza fine su come il corpo tende sempre ad auto-guarire, a meno che non siamo noi a compromettere tale processo.
SINTOMI DI CARENZA E SINTOMI DI ELIMINAZIONE
Quando interrompiamo i soliti avvelenamenti (caffè, tè, zucchero, farmaci, integratori) succedono diverse cose e apparenti paradossi. Arrivano mal di testa, segnali di carenza e di depressione. Questo è dovuto al fatto che i meccanismi immunitari del corpo rinforzati, scattano a far disgregare i depositi e le incrostazioni di caffeina e di altre tossine, scattano ad espellerli dal corpo. Tale espulsione avviene tramite il sangue che li manda agli organi eliminativi. La stessa cosa succede anche passando da cibi mediocri o borderline, ai cibi vitali e semplici di alta qualità. Eliminare carne e ridurre il pesce rallenta i battiti del cuore e si va in fase riposante, in fase di relax e di diminuzione temporanea di energia, per una decina di giorni o di più, ma viene poi seguita da un notevole incremento di forza, da una diminuzione dello stress e da un sensibile incremento del benessere.
NON GIUDICARE I RISULTATI IN MODO PREMATURO
Durante la citata fase depurativa iniziale di dieci giorni, o anche di qualche settimana per i soggetti appesantiti da intensa tossiemia, le energie vitali usualmente adoperate nella periferia o nei muscoli del corpo e della pelle, si muovono in direzione degli organi vitali interni per favorire la ricostruzione e il rinnovo dell’organismo. Questa fase è dunque contrassegnata da un abbassamento energetico. La debolezza che si prova non è vera debolezza ma un semplice impiego di forze verso le più importanti parti interne. Da qui l’importanza di non sciupare energia, di riposare e dormire di più. Questa è una fase cruciale. Ricorrere a stimolanti e sostegni di qualsiasi genere o a integratori abortirà e bloccherà gli sforzi rigenerativi in atto. In queste circostanze serve pazienza e fiducia. Il successo nel recupero e nel miglioramento sta nel rendersi conto di quanto sta accadendo. Occorre saggezza, relax, prendere le cose con fiducia. A un certo punto interessanti sintomi arrivano.
NUOVA CASA E NUOVO MILIEU INTERIEUR, OVVERO NUOVO AMBIENTE BIOCHIMICO
L’intelligenza cellulare scatta e dice “Meraviglioso, abbiamo finalmente la possibilità di liberarci dei rifiuti tossici e di ricostruirci una nuova casa, un nuovo ambiente biochimico interno. Mandiamo finalmente fuori verso gli intestini la bile in eccesso dal fegato e dalla cistifellea, espelliamo la fanghiglia dalle arterie, dalle vene e dai capillari. Questa massa di materiale odoroso, gassoso, drogante per il cervello, è stato con noi troppo a lungo. Fuori dai piedi! Via questi depositi artritici nei giunti. Basta cibi irritanti e preservanti. Basta aspirine. Basta pillole per digerire o per dormire, basta farmaci. Costruiamo ora una casa nuova, sicura e funzionale”.
OBIETTIVI DELLA HEALTH SCIENCE
La Health Science che cerchiamo di praticare e di diffondere si ritrova spesso a dover smentire idee ed abitudini inveterate e quasi dogmatiche, a dover espiantare e sovvertire concetti che hanno prevalso e stra-dominato per anni nella maggioranza degli individui, delle famiglie, dei media e delle nazioni. Abbiamo il non facile compito di rendere accettabili ed applicabili in concreto i nostri principi in modo aperto, flessibile e sostenibile, rispettando il più possibile la progressività operativa, le esigenze e preferenze personali. Abbiamo il non facile compito di promuovere e esaltare le leggi eterne di madre natura, trasgredite ed ignorate colpevolmente dalla medicina convenzionale, dalle industrie alimentari e farmaceutiche, dalle istituzioni e dai media. Abbiamo il non facile compito di far capire alla gente alcuni punti, alcuni concetti fondamentali e rivoluzionari al contempo, come la necessità assoluta di vivere secondo natura, come il fatto che il corpo non va mai contro se stesso, come la cura della non cura sul sintomo ma sempre e solo sui fattori causanti, come il fatto che ogni persona che diventa vegetariana non solo sconfigge per sé e i propri simili malattie metaboliche e degenerative come cardiopatie, cancro, diabete, tiroiditi ed artriti, ma salva anche la vita di almeno 20 milioni di animali/anno.
L’ASPETTO ETICO NON È AFFATTO QUESTIONE DI SECONDARIA IMPORTANZA
In Europa e USA vengono barbaramente maltrattati, malmenati ed uccisi 17 miliardi di creature indifese ed innocenti, quando il compito più elevato e nobile di ogni uomo resta quello di sottrarre gli animali alla crudeltà dei ragù ed anche dalle troppo esaltate carbonare, bolognesi ed amatriciane. Pare che una macchina mediatica perversa e speculativa abbia preso la grave tragedia del terremoto come strumento promozionale per il sugo a base animale. Pare che e uno preferisce gli spaghetti al pomodoro crudo o anche cotto e quelli all’aglio, olio, peperoncino, o comunque alle verdure, ai funghi e tartufi, debba vergognarsi di se stesso e debba andare a nascondersi, quasi diventando un nemico di Amatrice, quasi come se gli abitanti e i cuochi dell’Appennino centrale fossero tutti degli sperticati e scriteriati carnivori incapaci di apprezzare dei sughi innocenti, digeribili ed alternativi. Facciamo tutti il tifo per una pronta ripresa sociale ed economica di Amatrice e dintorni. Facciamo tutti il tipo per gli spaghetti all’amatriciana, ma in versione salutaristica e vegana. Nessuno impedisce infatti che le realtà agricole e di allevamento prendano la palla a balza e diano un grande buon esempio al mondo intero e si trasformino in Serenity Farms come quella di Fabrizio Bonetto in Piemonte, diventando aziende bio, produttive di benessere per tutti, promuovendo diete vegetariane come atto fondamentale di una nuova civiltà contadina mirata a salvaguardare l’ambiente, la salute di uomini e di animali tutti, come sta facendo mirabilmente e coraggiosamente il nuovo sindaco di Torino Chiara Appendino.
NON CHIACCHIERE DA SALOTTO
Le cose semplici e chiare che vi ho appena esposto non sono chiacchiere banali e superflue da salotto, e ancor meno sono argomenti alla moda coi quali farsi belli, interessanti e meritevoli di attenzioni. Si tratta di formidabili strumenti educativi ed istruttivi. Si tratta di armi fondamentali per cambiare in meglio e non in peggio le condizioni di vita su questo pianeta martoriato, malandato e compromesso. Parliamo del movimento definito vegano. Non amo le etichette. Sono restrittive, sono parziali, sono unilaterali e spesso dogmatiche ed estremistiche. Ci basta sapere che siamo nel giusto percorso. Ci basta sapere che operiamo secondo scienza e secondo coscienza, secondo sostenibilità e secondo buon senso. Ci basta sapere che apparteniamo a un movimento straordinario, a un’onda inarrestabile che fa traballare un sistema rovinoso e corrotto che non merita di sopravvivere e prevalere, che non possiede i valori e le qualità per dirigere ulteriormente le sorti del pianeta terra.
POCHE REGOLE CHIARE E TRASPARENTI
Sul piano del cibo, dopo un rifornimento di acqua biologica da succo zuccherino vivo in mattinata e se possibile nel tardo pomeriggio, si passa ai due pasti principali. Per pranzo e cena, oppure per uno solo dei due se latita un vero e genuino appetito, si parte con un bel piatto di verdurine crude e tenere, seguito da un piatto di riso integrale o miglio o saraceno, o un piatto di patate, di gnocchi di patate o di zucca, o puntarelle di Catalogna, o cavolini o cavolfiori, o polenta e funghi, completando il tutto con una manciata di noci o mandorle o pinoli. Per gli amanti del dessert limitarsi a una crostata di pere, a una fetta di castagnaccio o a uno strudel di mele, ma sempre preparati senza zucchero e senza dolcificanti industriali. Sul piano poi dei vari tumori e delle angosce causate tutti i giorni agli abitanti del pianeta, ed in particolare alle donne, siamo contro le quadrantectomie e contro tutte le tomie, contro tutte le rimozioni di ghiandole e di organi, contro tutte le chemio e le curomanie sul sintomo attuate dalla Ciarlataneria Medica ed extramedica, visto che ammettiamo i soli interventi di vera ed autentica emergenza.
VIVI E LASCIA VIVERE
Siamo qui a ribadire, a riaffermare e sancire in modo chiaro, netto e perentorio che vivere su basi qualitative non è una chimera. Stiamo inviando un messaggio di grande forza intrinseca a noi medesimi, a voi qui presenti, a chi ci segue telepaticamente da lontano, ma soprattutto a quelli che oggi ci ignorano e ci snobbano guardandoci con avversione e con sospetto, ma che impareranno a conoscerci meglio. Il messaggio è per tutti indistintamente. Si può e si deve vivere meglio. Si può vivere e lasciar vivere. Si può esistere in armonia e non in conflitto permanente con noi medesimi e la Natura che ci avvolge e ci ospita. Lo lanciamo agli indifferenti, agli increduli, agli sfiduciati, ai demotivati, ai ciechi che non vogliono vedere e ai sordi che non vogliono sentire. È un messaggio universale verso il mondo intero. Non siamo l’Isola di Utopia o la Torre di Babele.
SCUOLA SUPERIORE DI RIORIENTAMENTO
Questa è una Libera ed Autonoma Scuola Superiore di Educazione Civica, di Educazione Ecologica e di Educazione Morale. Facciamo quello che si dovrebbe fare tutti i giorni nelle aule scolastiche ed universitarie, e che invece non si fa. Vogliamo che da questa scuola escano e si sviluppino non persone incerte, disadattate e confuse, ma persone responsabili e pulsanti, uomini e non caporali “Signorsì”, persone dotate di tempra e di carattere, uomini coraggiosi e non pusillanime. Protagonisti attivi e non più pallide comparse manovrate e manipolate a piacere da quelli che tirano le fila, uomini pronti a dotarsi di motivazioni e di progetti. Questa è Scuola di Riorientamento Etico e Spirituale, Scuola di Riaggancio con i grandi del passato, visto che siamo sorretti da sani principi, da solidi ed alti valori, visto che siamo in armonia ed allineamento con quanto predicato per secoli e millenni da tutti i Veri Maestri, da tutte le divinità di ogni continente.
DIO NON AMA CHI UCCIDE
Ogni tavola legislativa, ogni cippo, ogni pietra, ogni papiro, ogni tomo, ogni tempio affermano e testimoniano la legge del Rispetto, dell’Amore e del Non Uccidere. Dio Creatore o Non Creatore, Dio qualunque nome-forma-sostanza gli vogliamo dare, non ama chi maltratta e tradisce. In particolare non ama chi brutalizza e sevizia l’indifeso, il debole e l’innocente. Dio non dà scampo a chi uccide!
Valdo Vaccaro
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