LETTERA
UN PROBLEMA CUTANEO IN ZONA GENITALE
Carissimo amico mio, non posso chiamarti altrimenti. Già tre volte ti ho scritto nel passato e per tre volte ho ricevuto puntulmente la tua chiara risposta. Adesso ti chiedo la tua opinione riguardo un problema cutaneo che mi porto dietro da ben 10 anni, al quale finora non sono riuscito a trovare soluzione.
UN DOLOROSO BRUFOLO
Partiamo dall’inizio. Intorno al 2001 mi comparve alla base del pene, sul lato sinistro dove inizia lo scroto un piccolo brufolo, non so come chiamarlo altrimenti perché non so tuttora di cosa si tratta, di forma circolare. Dall’inizio mi cominciò a dare fastidio. Un prurito intenso, ma molto forte, quasi come una fitta interna ad esso.
PRURITO, LACERAZIONI E SANGUINAMENTI
Sbagliando o no, mi veniva naturale di grattarmi la parte, causando lacerazione del brufolo sulla punta e fuoriuscita di sangue da esso. Quando poi arrivavo a casa scoprivo di avere le mutande sporche di sangue. Dopo qualche giorno dall’episodio si formò una crosticina sulla punta del brufolo, ma non appena ricominciò il fastidioso prurito, ricominciai a grattarmi con rimozione della crosticina e altro sangue .
L’ARRIVO DI UN SECONDO BRUFOLO
E cosi sono andato avanti per 10 anni ,grattandomi con alti e bassi. Periodi che ho più prurito altri che ne ho meno (di solito i fastidi cominciano alla sera quando sono più stanco dal lavoro) , con lo stesso brufolo appresso. Da circa 4 anni se ne è poi formato un altro, delle stesse dimensioni, al centro dello scroto, con le stesse problematiche legate al prurito e al conseguente grattamento con fuoriuscita di sangue.
VISITE SU VISITE SENZA RISOLVERE NIENTE
Ovviamente, nell’arco di tale periodo, ho consultato una serie di dermatologi, ma nessuno di essi ha capito di cosa si tratta. Il primo mi trattò la zona con azoto liquido. Il brufolo spari, ma dopo un mese circa ricomparve nello stesso punto con lo stesso prurito. Il secondo medico mi disse che non era possibile che tale brufolo mi desse fastidio e che mi stavo inventando tutto, e mi congedò con una crema cortisonica, che non mi ha arrecato nessun giovamento.
BIOPSIE E CORTISONI
Il terzo mi disse, dopo avermi sottoposto a biopsia, che si trattava di un un fungo e mi prescrisse altre creme al cortisone che non mi hanno fatto ne’ caldo ne’ freddo. E’ come cercare di fermare un gigante con una pistola ad acqua. Il quarto mi ha prescritto un appuntamento presso l’ 0spedale di Siena reparto dermatologia per una nuova biopsia, ma una volta là i medici si sono rifiutati di sottopormi ad essa perché i brufoletti erano lacerati con la solita crosticina.
NON SO A CHI RIVOLGERMI
Non so più cosa fare, a chi rivolgermi. Anche stanotte avvertivo nel sonno quel prurito tremendo e quindi mi sono svegliato per grattarmi. Caro Valdo, cosa devo fare?Adesso sono un vegan tendenzialmente crudista, ho iniziato il mio percorso circa 5 anni da vegeteriano, sono poi passato al vegan qualche tempo dopo e infine come ti ho già detto al quasi crudismo. Ho 42 anni, e devo ammetterlo sono una persona piuttosto ansiosa con una autostima di certo non delle migliori.
ASPETTO TUA RISPOSTA
Seguo comunque il tuo blog con tutti i consigli che dai alle persone, riguardo all’alimentazione, alle combinazioni, al vivere all’aria aperta, al prendere il sole. Ho letto il tuo libro Alimentazione Naturale, e Il sistema igienistico a scopo non lucrativo di Shelton. Ti ringrazio anticipatamente per la tua risposta, non pretendo certo che mi arrivi subito, capisco che hai in arretrato centinaia di mail che ti arrivano e capisco che non puoi rispondere a tutti. Ciao.
Gianni
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RISPOSTA
NON POSSIAMO ANDARE CONTRO LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO
Ciao Gianni, se mi autorizzi pubblico con altro nome sul blog. Quel brufolo che continua testardamente a venir fuori è un fattore di equilibrio che ti piaccia o no. Qualcosa di manovrato con insindacabile intelligenza dal sistema immunitario. Un brufolo, se vuoi, che fa da simbolo e da ammonimento, richiedendo rispetto e non rimozione chirurgica o farmacologica.
CESSATA LA CAUSA, SPARIRA’ IL BRUFOLO
Non era e non è il caso di fare nessun intervento correttivo ma semmai di facilitare la fuoriuscita dei veleni accumulati, per qualche motivo, in zona genitale. Se parliamo di virus si tratta semplicemente di moria interna di tue cellule locali che trovano la via più breve e conveniente proprio in quell’area oggettivamente scomoda. Se si tratta di deposito minerale in disgregazione, va benissimo che se ne esca al più presto.
LASCIARE CHE IL CORPO FACCIA IL SUO LAVORO
L’unica cosa sensata da fare è scacciare l’ansia, prendere sole, fare bagni ai genitali, migliorare la situazione renale, e favorire la fuoriuscita dei veleni in questione. Nessun medico al mondo è in grado di capire. Se è vero che esistono 15000 vitamine e ne conosciamo 50, figurati coi funghini e coi funghetti. Pensa a stare bene e a non irritare la parte. Al massimo, puoi applicare le foglie di cavolo o il fango, che disinfiammano senza causare effetti collaterali.
Valdo Vaccaro
Caro Valdo,ho sempre apprezzato le risposte che dai ai tuoi lettori,le soluzioni che proponi mi sono sempre state di grande ispirazione.
Stavolta ho l´impressione che tu abbi "liquidato" il lettore in questione con una risposta poco chiara,peraltro in presenza di un problema tutt´altro che piccolo(lo dico da maschio,immaginando i fastidi).Come mai?