LETTERA
DUE TATUAGGI E UNA LUNGA SERIE DI SINTOMI
Salve dottore, ho bisogno di qualche informazione. Più o meno 3 mesi fa ho fatto due tatuaggi non in negozio ma sulla strada. Da lì ho iniziato a star male ed è comparsa una serie di sintomi strani:
– Mal di gola (ancora presente) – Mal di testa (va e viene) – Sensazione di febbre (ma assenza di segnali sul termometro) – Crosticine strane nel naso (adesso assenti) – Gusto strano in bocca (ancora presente) – Salivazione aumentata soprattutto di notte (ancora presente) – Candida ai lati della bocca (mi è comparsa due volte, mai avuta prima) – Sbalzi di temperatura corporea caldo-freddo (adesso assenti) – Mani e piedi freddi – Diarrea (va e viene) – Nausea – Senso di sazietà senza aver mangiato – Gonfiore addome dopo i pasti (ancora presente) – Brufoli strani e pelle secca sul naso, ma unta sulla fronte – Forte ansia (ancora presente) – Confusione, giramenti di testa – Stanchezza – Ogni tanto vista sfuocata – Da sdraiato piccoli movimenti involontari dei muscoli, e sensazione di essere toccati da un dito
LA SOLA CARENZA DI MAGNESIO NON MI HA CONVINTO
Questo assieme di sensazioni mi ha dato da pensare che ci fosse qualcosa di davvero storto. Ho fatto gli esami del sangue e il mio medico ha detto tutto OK, tranne una carenza di magnesio.
Però stavo ancora male, e penso che la causa siano i tatuaggi, e che gli inchiostri usati non fossero idonei o che addirittura ci avessero messo dentro qualcosa.
MINERALOGRAMMA E CHIARA INTOSSICAZIONE DA MERCURIO
A quel punto ho fatto un mineralogramma che ha rivelato carenza di selenio, eccesso di oro, fosforo, alluminio e mercurio. Lo specialista ha parlato di chiara intossicazione da mercurio, e mi ha consigliato di prendere un integratore per smaltire i metalli e stabilizzare le carenze.
DUBBI SULLA SEQUENZA TRA CHELAZIONE E ALTRI ESAMI
Ho chiamato la clinica antiveleni di Pavia, chiedendo informazioni, e mi è stato detto che il mineralogramma è inaffidabile, se non si sono fatti prima gli esami del sangue e delle urine (ci vado questa settimana).
Ho letto però che le prove del sangue e delle urine sono utili a individuare qualcosa solo nelle ore vicine all’intossicazione, quindi nel mio caso non troverebbero niente, vero?
Quando ho chiesto se potevo fare la prova sangue-urine prima e dopo l’EDTA (acido etilendiamminotetracetico, usato come comune chelante in medicina), mi è stato risposto che fanno questo solo se trovano qualcosa nei primi due esami.
La mia paura è che nei primi due esami non trovino niente e che io me ne torni a casa intossicato. Lei concorda?
QUALCHE CONSIGLIO SUL COME ELIMINARE QUESTO AVVELENAMENTO
Prendendo poi gli integratori del mineraltest, sono essi sufficienti a far trovare qualcosa nelle urine? Che esami devo fare per confermare l’intossicazione? Che fare poi per procedere con l’eliminazione? Spero che mi dia qualche consiglio. Distinti saluti. Andrea
RISPOSTA
MAGGIORE RISPETTO PER UN ORGANO PREZIOSO CHIAMATO EPIDERMIDE
Ciao Andrea, se la gente si rendesse conto una buona volta che la pelle umana non è uno spazio pubblicitario per affiggervi sopra dei manifesti, ma è invece un importante organo di assorbimento aria e di detossificazione, in aiuto ai reni e all’apparato polmonare, ci sarebbero più spiagge nudiste, più solarium, più campi sportivi e meno gente che si fa orribili ed antiestetici tatuaggi sul corpo.
La pelle è un organo che traspira e respira, non qualcosa da lordare con creme, cianfrusaglie metalliche varie, scritte e disegni. Detto questo andiamo al mercurio e alla chelazione.
PRIMA COSA EVITARE LO STRESS
Tutte le domande che mi hai fatto, sono quesiti destinati a un tecnico laboratorista, oppure a un medico addetto al laboratorio di analisi, e quindi non penso di poterti essere di grande aiuto.
Preferisco portare la tua attenzione sui miei pareri di tipo igienistico. Il consiglio che ti posso dare è quello di prendere il tutto in modo meno ansiogeno, più sereno e più rilassato. Lo stress è fattore impedente nel delicato lavoro di chelazione, che richiede massima efficienza immunitaria.
ESTREMA PERICOLOSITÀ DEL MERCURIO
Il mercurio viene ritenuto il minerale più tossico del pianeta, subito dopo il plutonio. Basta la minuscola quantità contenuta in un comune termometro casalingo per contaminare un medio laghetto di montagna.
Il mercurio si trova nei pesci, nei crostacei, nelle paste dentali, nel talco, nei cosmetici, nei coloranti, nei diuretici, nei lassativi, nelle supposte antiemorroidali, nei filtri dei condizionatori d’aria, nei detergenti per pavimenti, degli adesivi, nei conservanti del legno, nelle creme anti-psoriasi, nelle vernici, nei tubi fluorescenti, nei termometri, nel materiale per tatuaggi e, soprattutto, nei vaccini (vedi famoso scandalo Thimesoral, legato allo SMON o AIDS giapponese degli anni ’60).
L’UOMO DI OGGI HA IN SÈ 5 VOLTE PIÙ VELENI RISPETTO A 100 ANNI FA
Se è vero che l’uomo di oggi ha 500% più piombo di 100 anni fa, è pensabile che per il mercurio valga più o meno la stessa percentuale media. La tolleranza al mercurio varia da soggetto a soggetto.
Alcuni hanno capacità naturale a liberarsi del mercurio e degli altri inquinanti facilmente, grazie a un sistema immunitario reattivo che provvede a un continuo ripescaggio o chelazione dei veleni assunti.
Altri invece no, per cui esso va a depositarsi nel cervello e in altri organi. L’avvelenamento da mercurio non viene rivelato dalle analisi del sangue, una volta che il minerale stesso si è depositato.
GROSSE RESPONSABILITÀ DEI VACCINI AL MERCURIO
Ho avuto la ventura di parlare col padre disperato e depresso di un bambino autistico. Aveva un bambino sano, giocoso, comunicativo e, dall’oggi al domani, per una maledetta vaccinazione, si è ritrovato con un essere totalmente diverso, irriconoscibile, problematico, nevrotico, sofferente.
L’autismo è una cosa terribile. Trasforma le case da angoli sereni e ritempranti in luoghi di disperazione e di rabbia. Lo specialista americano dr Boyd Haley, ha messo in evidenza il fatto che l’assunzione orale di veleni e di mercurio, sia assai meno grave di quella effettuata mediante iniezioni diretta nel sangue, essendo quest’ultima priva del filtraggio immunitario-intestinale. Da qui la gravità particolare delle vaccinazioni.
LA CHELAZIONE È ANCHE UN ABBATTIMENTO DEI RADICALI LIBERI
La chelazione dei metalli è una reazione chimica in cui un atomo metallico, comportandosi da acido di Lewis, viene legato da un reagente detto chelante. In ambito biologico, l’emoglobina lega il ferro, allo stesso modo in cui la clorofilla lega il magnesio.
La chelazione dei metalli è anche un abbattimento dei radicali liberi. I chelanti più usati in medicina sono l’EDTA (acido etilendiamminotetracetico), il dimercaptopropanolo, la penicillamina, la deferoxamina, Il DMSA (acido dimercaptosuccinico), la trientina, la clorella vulgaris, l’ALA (acido delta aminolevulemico).
CRITICA IGIENISTICA ALLE CHELAZIONI CHIMICO-INORGANICHE
Tutte le chelazioni chimico-inorganiche sono viste con occhio molto critico dall’igienismo. Sia perché si lavora in regime di chimica inorganica, sia per il fatto che le chelazioni sono diventate una moda assai redditizia per chi la pratica, e sia perché la chelazione intensa e rapida è da considerarsi intervento innaturale ed invasivo, non privo di rischi, di pericoli e di effetti collaterali.
Le chelazioni EDTA comportano comunque dei fastidi e delle controindicazioni, mentre ad esempio, una chelazione a base di DMSA e di ALA, sembrerebbe meglio tollerata. Ancora meglio se si ricorre alla semplice clorella.
LA CHELAZIONE NATURALE IGIENISTICA, LENTA MA EFFICACE E SENZA CONTROINDICAZIONI
Il miglior modo di chelare i minerali interni rimane quello di ricorrere a una dieta vitale, naturale e crudista, ricca di acqua biologica e di micronutrienti, con vitamina C ed E, con vitamine del gruppo B, con tutto il mix di ormoni, vitamine, enzimi e minerali organicati. Gli acidi degli agrumi sono formidabili in tal senso.
Ogni prodotto naturale ricco di zolfo è ugualmente importante (vedi crescione, rucola, ravanelli, cavolini Bruxelles, cavoli, cavolfiori, bietole, cetrioli, sedano, avocado, cipolle, carote, melanzane). Zinco e il selenio, ottimi chelanti, si trovano nel germe di grano e nei vari cereali integrali.
RITENZIONE IDRICA E RITENZIONE MINERALE
Una delle piante più straordinarie per la chelazione minerale si è rivelato l’umile coriandolo (o prezzemolo thailandese), sia nelle foglie che nei semi. Pure l’aglio, l’alga spirulina, la clorella, il rosmarino, la salvia, la menta e il timo rappresentano ottime risorse per ripristinare l’equilibrio minerale. Gli avvelenamenti da minerali, incluse calcolosi e calcificazioni improprie, ricordano da vicino la ritenzione idrica.
Chi mantiene i suoi 30-40 litri di acque interne in condizioni relativamente pure, riesce a smaltire le acque stanche e stantie, rinnovando il suo capitale idrico. Chi invece è sovraccarico di sali minerali inorganici, di acidi urici e di prodotti corrosivi, ha difficoltà a ricambiare e smaltire persino un bicchiere d’acqua.
RAZIONALITÀ DEL CRUDISMO, DELLA RESPIRAZIONE E DELLA TRASPIRAZIONE
Il modo più razionale rimane dunque la dieta crudista. L’avvelenamento minerale, al pari di quello lipidico, richiede rigorosità, coerenza e tempi lunghi. Non ci vuole fretta. La dieta crudista-vegana disgrega, scioglie ed espelle i minerali velenosi, e trova nella respirazione ritmata e profonda un ottimo alleato.
Pure la traspirazione risulta importante, per cui la vita sportiva e la ginnastica aerobica sono basilari. La chelazione naturale ha il vantaggio di rimetterti in salute senza rischi e senza ricadute.
LA MALEDIZIONE ANTICHELANTE DELLA STITICHEZZA
Fondamentale importanza assume la regolarità intestinale, con digestioni leggere, assimilazioni complete ed evacuazioni regolari. Evitare come la peste i cibi cotti, salati, zuccherati e integrati.
Detto in parole povere, chelazione è, più spesso di quanto si possa credere, sinonimo di buone evacuazioni, nonché di regolari e frequenti minzioni. Al contrario, la ritenzione minerale, al pari della ritenzione idrica, è legata strettamente alla stitichezza, alla costipazione, al sangue denso e all’insufficienza renale.
Valdo Vaccaro
Gentile Andrea, anche io sono intossicata da mercurio e alluminio a causa di otturazioni in metallo dentali, anche io ho fatto il mineralogramma del capello alla mineraltest, laboratorio serio, da molto tempo ormai ho una alimentazione sana igienista e assumo una integrazione di vit. C 800 mg per "spingere" fuori in maniera naturale i metalli pesanti, finito questo breve periodo di integrazione continuerò con l'alimentazione perchè come dice lo stesso Dr Vaccaro, questo è l'unico modo di disintossicarsi VERAMENTE e soprattutto di non offendere in continuazione il nostro corpo con l'abuso di farmaci. Io personalmente le sconsiglio di assumere EDTA, non va bene per il mercurio, soprattutto se l'intossicazione è cronica come nel tuo caso, avresti dovuto fare le analisi delle urine e del sangue entro le 36 ore successive all'esposizione al mercurio. Confermo il fatto che l'edta, a parte il reale avvelenamento acuto per motivi di esposizione dovuto a lavori particolari (vedi operai dei settori che utilizzato tali metalli), è un business immenso, diverse persone che conosco e hanno fatto l'edta hanno visto peggiorare il loro stato di salute, infatti l'edta chela anche i minerali buoni, e nonostante loro dicano che iniettano in flebo anche un mix di oligoelementi per reintegrare, è una contraddizione in termini, infatti che senso ha iniettare un chelante insieme ai minerali buoni? non saranno essi stessi chelati? espulsi? inoltre si fa una flebo a settimana che varia da 70 euro fino a 130 euro, per diversi mesi, come vedi il costo è esorbitante e dai risultati molto incerti per non dire lesivi. L'edta ha un senso SOLO nel caso dell'avvelenamento in ACUTO, cioè quando i metalli pesanti sono ancora nel flusso ematico, superate le 36 ore questi metalli vanno a posizionarsi nel liquido intracellulare e in particolare prediligono le proteine, quindi le cellule grasse, fra tutte predilige le cellule del cervello, non pochi sono gli effetti disastrosi del mercurio su questo, ricordo la SM la SLA e tanto altro ancora. Personalmente ritengo che da solo il tatuaggio non ha potuto scatenare questa marea di fastidi, sicuramente ci sarà un fattore accumulo, come lo stesso Valdo ha detto, piuttosto vorrei ricordare che una enorme e pericolosissima fonte di mercurio sono GLI AMALGAMA DENTALI (le otturazioni metalliche). Altra cosa che vorrei dire a proposito del fatto che molti medici dicono che il mineralogramma del capello non sia attendibile, se dichiarassero che lo è perderebbero molti guadagni per le analisi che effettuano nei laboratori, ricordo che i metalli pesanti dopo alcuni giorni passano dal flusso ematico alle cellule e cosa è meglio del capello e delle unghie per raccontare la nostra "storia"??? In bocca al lupo