OPERAZIONE AL MENISCO, EPARINA E DIETA POST-INTERVENTO

da 10 Giu 2012Patologie muscoloscheletriche e connettivali

LETTERA

È DA UN ANNO CHE TI SEGUO CON RISULTATI SPLENDIDI

Ciao Valdo, ho 41 anni e ti disturbo solo per un attimo. È da un anno che seguo i tuoi insegnamenti e mi sento da dio. Sono obbligato purtroppo ad operarmi al menisco dopo continui rinvii. Ora il dolore è troppo forte. Mi hanno detto che sarò obbligato a farmi delle punturine sul ventre, per prevenire i trombi. Da parte mia non ne ho alcuna intenzione.

DOMANDE SU EPARINA, DIGIUNO E DIETA POST-INTERVENTO

Tu cosa suggerisci al posto di queste? Mi sembra che l’ananas abbia proprietà antitrombotiche. Esiste forse qualche altro alimento? Ti volevo pure chiedere come mi alimento dopo l’intervento, visto che dovrò stare una settimana come minimo a letto. Una ultima cosa poi chiudo (ti ho già fatto perdere troppo tempo). E’ possibile fare un digiuno dopo un intervento? Grazie.
Un abbraccio forte.
Radames

*****

RISPOSTA

NON ESISTE REPARTO POST-OPERATORIO SENZA OBBLIGO DI EPARINA

Ciao Radames, ho piacere che ti senti da dio e ti auguro di affrontare questo intervento con lo spirito giusto e coi migliori risultati. È il destino di chi fa sport, sottoponendo il proprio sistema osseo a stress, cadute e traumi. Ne so qualcosa personalmente. Nel 2007 mi hanno inserito una placchetta, a compensazione di un sovra-consumo cartilagineo all’anca. Ho dovuto scendere a compromesso coi medici, per ridurre di numero quelle che tu chiami punturine, e che sono in realtà iniezioni di eparina di maiale, usate oggi in ogni post-intervento per evitare la formazione di grumi coagulati nel sangue, o di embolie che si possono verificare nei polmoni, nel cervello e in altri organi.

I COAGULI POSSONO COMPORTARE DEI RISCHI

Quando il coagulo impedisce l’irrorazione sanguigna del cervello si ha paralisi e morte, questo è il loro ragionamento fatto comunque su un immaginario paziente medio, e quindi senza distinguere tra persona sana o malata, giovane o anziana. È comunque erroneo credere che la circolazione del sangue sia opera esclusiva del cuore. In realtà sono i polmoni che fanno da mantice pneumatico e mantengono costante il flusso di sangue nel corpo, mentre al cuore spetta il delicato compito di regolare tale processo. Importante dunque respirare bene prima ancora che trovare cibi adatti.

IL SOLITO PROBLEMA DEL SANGUE DENSO, VISCOSO E RALLENTATO

Sia le anestesie, che gli antibiotici e gli altri farmaci che accompagnano ogni operazione chirurgica, producono un rallentamento della circolazione che durerà poi per diverse settimane e anche mesi. Il fatto è che non puoi nemmeno demonizzare i medici di reparto, o peggio ancora gli infermieri, che hanno un preciso obbligo di attenersi alle regole, essendoci di mezzo precise procedure e precise responsabilità.

OGNI CASO OPERATORIO MERITA ATTENZIONI SPECIFICHE

Quanto al digiuno in fase post-operatoria, dipende sempre dal tipo di operazione e dalle condizioni in cui si trova il paziente. Nel tuo caso penso sia meglio limitarsi a trovare una alternativa ai pasti devitalizzati che normalmente gli ospedali propinano.

TROVARE DUNQUE IL GIUSTO EQUILIBRIO, POSSIBILMENTE SENZA CREARE TROPPE TENSIONI

Per certi versi, sia il digiuno ad acqua e limone (depurativo e sgrassante del sangue), che una dieta leggera e vitale, tipo piatto di radicchietto e ravanelli, più pane integrale, seguito da patate in purè, da cavolini, da porro o cavolfiori, rappresentano un risparmio di spesa energetico-digestiva, per cui è assurdo impostare diete alto-proteiche anche in quelle circostanze, checché ne pensino e ne dicano i responsabili dei menu ospedalieri. L’importante è non andare in eccessivo debito calorico. Direi che la cosa va studiata caso per caso, trovando di volta in volta il giusto equilibrio. Il compromesso innocente, tipo lo yogurt alla soia, o il gelato alla soia con le fragole e i mirtilli, si può insomma praticare, sempre digestione permettendo.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Lorenzo

    Ciao, il mese scorso ho subito un'intervento per protesi d'anca. Fin da subito ho informato loro che sono vegano. Mifacevo servire i legumi al posto del secondo. Niente carne, uova, latte, formaggio o pesce, niente cibi con sostanze animali, Una volta ho scartato i pezzetti di formaggio e prosciutto dall'insalata di riso. L'eparina ho accettato di farla per la semplice ragione che poi come gli altri veleni se ne uscirà anch'essa. Gli antidolorifici al minimo, solo il giorno successivo all'intervento. Occorre essere diplomatici. Medici ed infermieri seguono i loro protocolli. Odiano che qualcuno stia male mentre è sotto le loro cure, poichè la reputazione dell'ospedale verrebbe meno. Ho quindi fatto uso di integratori naturali al fungo ganoderma e spirulina. Nonostante lo stress subito ed i valori del sangue in calo, il corpo ha reagito bene, riprendendo i suoi valori sanguigni. Mi facevo portare la frutta ed il cavolo cappuccio dai miei, più semini vari che mettevo in ammollo e poi masticavo e facevo pure germinare dei chicchi di orzo, in loco. Beh, medici ed infermieri sono stati curiosi di constatare i miei progressi con dieta vegana. Li ho coinvolti. Ora sono a casa e ho da proseguire la ginnastica riabilitativa ambulatoriale. Pertanto sto facendo tanto uso di frutta e verdura con frullati a tutto spiano. Stitichezza tendenziale completamente rimossa in 2 giorni e maggiore serenità nel procedere sul percorso riabilitativo. Auguri

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